Coldiretti. Bene gli agriturismi nel brindisino

Dicembre 05, 2019 1065

coldiretti agriturismi iniziative1C’è un settore dell’agricoltura e del turismo

provinciale che sta crescendo in maniera ottimale. Sono gli agriturismi che stanno facendo registrare presenze in costante aumento destagionalizzando, di fatto, l’interesse verso la natura, ma anche verso il comparto enogastronomico con la capacità di mantenere inalterate le tradizioni culinarie nel tempo, che è la qualità più ricercata, grazie all’offerta di servizi per il tempo libero. La gita in agriturismo è, infatti, l’occasione per far conoscere, soprattutto ai bambini, gli animali di fattoria come galline, mucche, cavalli, asinelli, assistere alla mungitura, alla posa delle uova, imparare a fare il formaggio o la pasta fatta in casa ed coldiretti agriturismi iniziative2anche per vedere affascinanti strumenti di lavoro ed attrezzature agricole, moderne e del passato, dal vecchio aratro ai potenti trattori. La provincia di Brindisi, secondo un’analisi di Terranostra” sulle presenze, è al quarto posto regionale dopo Lecce, Bari e Foggia. In provincia di Brindisi, infatti, sono 69 gli agriturismi regolarmente autorizzati, secondo i dati Istat. La provincia di Brindisi ha, nel suo territorio, delle belle masserie, alcune anche fortificate, per non parlare della bellezza dei suoi borghi rurali. Prerogative, queste, che nell’estate 2019 ha portato diversi vip a scegliere di soggiornare presso un agriturismo. Basta ricordare, ad esempio, i coniugi Beckham a Paul Wesley, protagonista di "The Vampire Diares", dalla top model Kate Moss alla bellissima attrice Naomi Watts, fino ai fascinosi attori Richard Madden, Brandon Flynn e David Hasselhoff. Il brand degli agriturismi della nostra terra ha un grande appeal sui turisti italiani e stranieri, grazie anche al clamore suscitato dagli acquisti dei vip di masserie storiche prestigiose in Salento. Le aree rurali sono tra le mete favorite grazie al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio che va salvaguardato e rigenerato, oggi più che mai. Non è un caso che abbiamo vicini di casa del jet set nazionale e internazionale, colti dal colpo di fulmine proprio per lo straordinario paesaggio, come Raul Bova, Donadoni, Helen Mirren, Francis Ford Coppola e Meryl Streep. Ed ancora, tra Salento e Valle d’Itria, anche Gerard Depardieu, Mickey Rourke, John Malkovich, Taylor Hackford e Ferzan Ozpetek. Presenze che hanno spinto gli operatori del settore, per la maggior parte agricoltori che hanno trasformato la loro azienda, a qualificare l’offerta offrendo servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking, la mountain bike o varie attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness. Tuttavia, tra le motivazioni non manca la spinta alla ricerca di tranquillità per le paure, dopo i recenti episodi di terrorismo internazionale, che condizionala scelta delle vacanze di molti italiani. Negli agriturismi nostrani il cliente trova il cibo genuino oltre a una molteplicità di attività possibili per trascorrere la giornata. Grandi opportunità anche dalla vendita diretta, con il 40% delle aziende che vendono prodotti propri ed il 20% prodotti biologici. Soprattutto, negli agriturismi si trova la semplicità dell'accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell'orto, alle passeggiate ritempranti nella natura. Tutto ciò è alla base del gradimento, in crescita, dei turisti rispetto al paesaggio e all’enogastronomia, rispettivamente con giudizi 4,6 e 4,4 su un massimo di 5. E’ aumentata anche la richiesta di pernottamento e di attività ricreative per trascorrere i 2/3 giorni in armonia con la natura, imparando i segreti della vita in campagna. Il canale più utilizzato per la ricerca dell’agriturismo continua ad essere internet su siti come www.campagnamica.it, ma resta forte il passaparola.

coldiretti agriturismi iniziative3Gli agriturismi, anche nella nostra provincia, sono una realtà in crescita. Ne parliamo con Filippo De Miccolis Angelini, presidente di Terranostra Puglia.

Presidente i nostri agriturismi sono ormai un prodotto globale molto ricercato.

“La campagna quando è autentica e curata è un’attrattiva per il turista italiano e straniero. Con i suoi colori ed i suoi profumi e sapori rappresenta uno dei maggiori attrattori turistici del territorio. Da noi si registrano, negli agriturismi, presenze provenienti da 40 stati diversi, spesso con una presenza straniera che supera l’80% del totale”.

Con gli agriturismi gli agricoltori cercano di destagionalizzare l’offerta agrituristica.

“È così. La campagna è bella sempre ed ogni stagione porta con sé un magnifico bagaglio di biodiversità e cibi. Il segreto della destagionalizzazione è proprio nella capacità dell’agricoltura di sapersi raccontare e se mi permette di sapersi vendere mettendo in mostra le produzioni stagionali e tipiche. Inoltre, il nostro clima aiuta molto, mesi come ottobre, novembre appaiono agli stranieri più come una mite primavera che come mesi di fine autunno. Il resto lo fanno le nostre campagne, i vigneti ed i vini prelibati, i seminativi ed i nostri grani antichi, gli orti ricchi di magnifiche verdure tutto l’anno, gli ulivi e l’olio forte e fruttato”.

Molto richieste dai clienti sono le masserie didattiche, i prodotti a chilometro zero, poter lavorare in azienda.

“Questo territorio è stato rilanciato poco più di trent’anni fa da pochi e coraggiosi imprenditori agricoli che hanno iniziato a ottimizzare le proprie masserie ormai sovradimensionate, riconvertendole all’attività agrituristica, ma senza far perdere ad esse la loro vera natura, ossia quella agricola. Esse oggi sono il testimone di come un popolo di formiche ha trasformato una terra senz’acqua in un giardino. Raccontare la meravigliosa storia agricola della nostra terra è demandato alle masserie didattiche che, oggi, tramandano storia, tradizioni, gusti e gioia di vivere della campagna. Ciò poi si trasforma in una cucina a km0 che sa valorizzare il prodotto agricolo fresco e le ricette tipiche del territorio e che nelle aziende agricole Coldiretti trova un plus nel circuito di Campagna Amica, un circuito virtuoso in cui l’agricoltura fa rete a tutela del consumatore”.  

Inoltre, negli agriturismi si mantengono inalterate le tradizioni culinarie nel tempo.

“Nei nostri agriturismo troviamo i sapori di una volta, soprattutto in termini di autenticità, freschezza, stagionalità e legame con il territorio. La massificazione della grande distribuzione e della globalizzazione appiattiscono tutto, sapori inclusi. La cucina contadina, anche rivisitata, vince nel mercato e trova soddisfazione nel consumatore quando usa il prodotto del territorio, quando riesce ad essere agricoltura raccolta e mangiata, se sfugge al processo di industrializzazione del prodotto da scaffale. Insomma, quando riesce ad essere quello che gli anglosassoni chiamano “farm to table”, dall’azienda agricola alla tavola”.

La provincia di Brindisi è terza nella classifica regionale per numero di agriturismi.

“Il territorio di Brindisi ha un potenziale in termini di sviluppo agrituristico ancora inespresso e che merita attenzione da parte del mondo politico e delle amministrazioni locali. Non si può pensare di fare eccellenza agrituristica se le strade interpoderali divengono per una parte di incivile cittadinanza una discarica a cielo aperto, che rimane spesso lì abbandonata per tempi inaccettabili. Senza un territorio curato il turista scappa verso altri luoghi dove c’è più consapevolezza ed attenzione per il patrimonio rurale. Per non parlare della Xylella che oggi dovrebbe essere argomento quotidiano per la politica, ma finisce nel dimenticatoio e nell’oblio della burocrazia, divenendo un vero spettro per l’intera economia turistica pugliese. Sento troppo spesso gente gonfiarsi il petto con parole quali patrimonio rurale, ambiente, paesaggio agrario: la verità è che come sempre la zappa la usa solo l’agricoltore ed i problemi ed i costi di questa bellezza e salvaguardia idrogeologica rimangono in capo a lui e lui solo. Basti vedere che fine ha fatto la misura Psr dedicata agli agriturismi oggi al palo e che non sembra trovare una soluzione, bruciando le speranze di un intero comparto e mettendo in grave difficoltà chi contava su quei soldi per far quadrare i propri investimenti”.