a presentare a Mesagne il nuovo simbolo della loro coalizione “Noi a Sinistra, per la continuità della Puglia migliore”, e a presentare il candidato al Consiglio regionale, Leo Caroli. Presente anche il senatore Dario Stefàno. Ad accogliere Vendola, oltre che esponenti di Sel, anche il sindaco Franco Scoditti e una parte della sua giunta. Oltre al candidato sindaco della loro coalizione, Francesco Mingolla. Mancava l'onorevole Toni Matarrelli fino a qualche tempo fa fedelissimo di Vendola e oggi nel gruppo "Alternativa libera" della Camera. La frattura politica tra sembra ormai insanabile. Il presidente della Regione Puglia, prima di iniziare i lavori nell'auditorium del castello, ha fatto un giro nel centro storico e si è soffermato nella struttura di Lab Creation realizzata con fondi regionali in cui i giovani trovano un ventaglio di attività da svolgere. Tuttavia, attualmente due fatti legano la città di Mesagne a Vendola: il drastico ridimensionamento dell'ospedale, nonostante le assicurazioni, e la trasmigrazione dell'onorevole Toni Matarrelli da Sel al gruppo misto della Camera. "Siamo inciampati nel piano di rientro che il governo Berlusconi ci ha imposto con grossi tagli - ha spiegato il presidente - il piano non ha avuto sbilanci della sanità ma c'è stata solo la violazione del patto di stabilità, con regole punitive decise dopo che noi avevamo violato il patto di stabilità". Ed ha aggiunto: "Questo ci ha messi in una condizione drammatica. Sappiamo che è importante trasformare i piccoli presidi ospedalieri, poiché rischiano di essere strutture inappropriate, incapaci di dare buona salute ai cittadini, in servizi socio-assistenziali del territorio". Ed ha continuato: "Oggi abbiamo bisogno di organizzare l’offerta ospedaliera su grandi poli di area vasta serviti di tutto con equipe adeguate. Per non mettere a repentaglio la vita dei cittadini. Quindi, bisogna rendere più moderno il sistema sanitario". Vendola ha spiegato di aver trovato "Tac vecchie di 30 anni quasi dappertutto e abbiamo modernizzato il parco infrastrutturale di tutta la sanità pugliese. Abbiamo provato a mettere a norma le sale operatorie e di degenza". Nell'ospedale di Mesagne, ad esempio, da quattro anni è custodita una Tac ancora imballata e, quindi, inutilizzata. Altro problema è la carenza di personale sanitario. "Abbiamo affrontato grandi sfide - ha detto - ed abbiamo anche investito nei servizi territoriali che fanno fatica a partire per una ragione: abbiamo una carenza storica di organici che sono frutto anche delle scelte fatte dai governi di centrodestra che hanno pensato di risanare i bilanci della sanità bloccando il normale turnover del personale in ospedale. Infine, ci siamo trovati con il blocco del turnover del governo". Grande assente della kermesse l'onorevole Toni Matarrelli fino a qualche mese fa tra i primi sostenitori del presidente Vendola. "Il suo cuore ha cominciato a battere altre strade - ha detto - come si dice: va dove ti porta il cuore". Ciò, nonostante fosse un suo fedelissimo: "Evidentemente non lo era - ha detto il presidente - credo che abbia votato l’Italicum e che abbia votato anche la fiducia al governo. Vuol dire che non è cambiato Sel, è cambiato Matarrelli". L'uscita di Matarrelli da Sel e l'avvicinamento ad Emiliano ha messo in preallarme il Partito democratico di Mesagne giacché teme una sua ingerenza sulla compagine locale. Le prossime consultazioni elettorali saranno cruciali su questo punto.
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