Redazione

CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, SITUAZIONE CRITICA IN PUGLIA PER STALLE E CAMPI; SPARITO 1 LITRO D’ACQUA SU 5
Urgente un piano invasi, i primi quattro mesi del 2024 si classificano come i più caldi di sempre con +1,84° rispetto alla media storica

 

Lo scorso anno è sparito un litro d’acqua su cinque con un calo della disponibilità idrica del 18% che pesa su coltivazioni e stalle, dove manca foraggio e acqua per gli animali in un inizio 2024 che si è classificato come il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica, anche in Puglia dove le aree a rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base di dati Ispra e Cnr in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma organizzato con Anbi e Fondazione Univerde, nell’ambito della premiazione del concorso fotografico Obiettivo Acqua, con la presenza del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, assieme a Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Senato, Francesco Vincenzi, Presidente Anbi, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde, Nazario Palmieri, Generale Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, Francesca Salvemini, Capo Segreteria tecnica Mase, Aldo Mattia, Membro Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici Camera dei deputati, Vincenzo Gargano, direttore Anbi.

E’ critica la situazione in Puglia, con i pozzi artesiani a secco come le tasche degli agricoltori costretti a fronteggiare i prezzi in aumento mentre sono in sofferenza alberi da frutti, orti e stalle in cui manca il foraggio compreso quello per il fasciato, il fieno umido utile ai cavalli. E sul grano si stima un calo tra il 20% e il 30% con la situazione più difficile che si registra in provincia di Foggia. Un problema per l’intera produzione nazionale considerato che la Puglia rappresenta tradizionalmente il Granaio d’Italia. Secondo l’analisi Coldiretti la mancanza di pioggia ha comportato una perdita di acqua per gli invasi pari a 118 milioni di metri cubi di acqua. La Puglia - evidenzia Coldiretti - ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno ma quando piove l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi. Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione.

Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto già le spese  le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma ora a forte rischio  siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.

Una situazione drammatica dinanzi alla quale la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio sul quale sono arrivate le prime risposte nell’ultimo Dl Agricoltura. Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana – spiega Coldiretti - garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni.  Fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione. Ma dinanzi agli effetti sempre più dirompenti dei cambiamenti climatici occorre anche sviluppare soluzioni di agricoltura 4.0, dagli strumenti di precisione all’intelligenza artificiale – conclude Coldiretti – che solo per l’irrigazione consentono una riduzione del consumo di acqua stimata tra il 30% e il 40%.

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In vista delle decisioni Unesco, editoriale e articolo di apertura sul tema della “Regina Viarum” nel numero di maggio-giugno di “Memorie Mesagnesi” appena giunto in edicola. Nell’editoriale i “Memores civitatis” ribadiscono le loro linee di ricerca e collaborazione alla valorizzazione collegando, proprio grazie all’interessamento dell’Unesco, la via Appia alla riserva di Torre Guaceto. Segue una consistente nota di Tranquillino Cavallo che fa il punto sulla questione della via Appia Antica. Enzo Poci studia, quindi, alcune questioni relative alla famiglia Ferdinando, mentre Mario Vinci ricostruisce la consistenza socio-economica di Mesagne di fine secolo XIX leggendo l’Annuario d’Italia del 1896.
I figuli nella storia della cittadina sono descritti in un articolo di Tranquillino Cavallo, che in altro articolo riferisce sommariamente dell’ultimo rinvenimento archeologico in città, mentre Angelo Iaia, attraverso un’epigrafe murata nel centro storico cittadino, riferisce di un anatema contro chi parla male di Mesagne. Angelo Sconosciuto, infine, parla dell’ultima raccolta di poesie di Francesco Galasso, “Persiane socchiuse”.

MEMORIE MESAGNESI LO POTETE TROVARE QUI:
Edicola “Mater Domini” di Tonino Palma, in via Materdona, 172;
Edicola “Ciribì”, di Angela Marinosci, in via Castello, 34;
 
dicola “Pattydea”, di Franco Esperti, in via Marconi 139;
Edicola “La Carica dei 101”, in via Sandonaci, 20;
Edicola “A chiare lettere”, in via Normanno, 30.

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“Anche durante la prossima legislazione Europea il Movimento Cinque Stelle continuerà a far sentire il suo no convinto ad ogni possibilità di far realizzare a Brindisi un deposito Gnl. Mentre Edison continua in questa sua 'politica ambigua' e mai chiara della sua volontà noi non ci fermeremo, convinti che il futuro di questa città sia ben diverso dalle scelte che qualcuno vuole continuare ad imporre”. Lo dichiarano la candidata alle Elezioni europee del Movimento Cinque Stelle, Valentina Palmisano, ed il capogruppo del M5S in consiglio comunale a Brindisi, Roberto Fusco. “Noi siamo per una transizione ecologica che guardi davvero al territorio e siamo assolutamente contrari ad investimenti – aggiungono – addirittura finanziati dal Pnrr aventi ad oggetto l’incremento dell’utilizzo di combustili fossili. Il deposito che Edison vorrebbe realizzare a Brindisi è localizzato in un sito peraltro estremamente pericoloso vicino a centri abitati e ad altri impianti industriali”.  “Per la revoca dell’autorizzazione rilasciata dai ministeri Ambiente e Trasporti il 22 agosto 2022, ossia allorché il governo Draghi era in ordinaria amministrazione a seguito delle sue dimissioni di fine luglio 2022, il Movimento Cinque Stelle ha già presentato tramite i portavoce Furore e Danzi una interrogazione alla Commissione europea. Sono pronta – conclude Valentina Palmisano – a proseguire in questa direzione per dare finalmente dignità a questo territorio martoriato da simili scelte e che ormai da troppo tempo si ripetono a Brindisi”.

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Controlli a tappeto in alcuni Comuni da parte della Guardia di Finanza che ha controllato attività legate alla ristorazione, accoglienza, edili sanzionandone 19 per aver impiegato 44 unità lavorative non regolarmente assunte o non assunte del tutto. Inoltre sono state individuate delle mancate emissioni di ricevute fiscali. I comuni interessati al controllo sono Brindisi, Ostuni, Fasano, Francavilla Fontana, Carovigno e San Donaci.

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Nel Museo Ribezzo | Piazza Duomo 7 – Brindisi, da sabato 18 maggio a mercoledì 31 luglio, sarà allestita la Mostra “GRAFFI su CARTA. Segno e continuità”, dell’artista Paolo Gubinelli.

Nella sua attività artistica, Paolo Gubinelli ha maturato molto presto un vivo interesse per la carta, quale mezzo congeniale per esprimere il suo linguaggio interiore attraverso il segno in rilievo e i colori sfumati, come poesie che lasciano nuovi messaggi comunicativi.

Il dialogo tra antico e contemporaneo prende forma nel progetto espositivo, attraverso la continuità del segno come elemento senza tempo.

Paolo Gubinelli, nasce a Matelica (MC) nel 1945, vive e lavora a Firenze. Si diploma in Pittura presso l’Istituto d’arte di Macerata e continua gli studi a Milano, Roma e Firenze come grafico pubblicitario, designer e progettista in architettura.

Giovanissimo scopre l’importanza del concetto spaziale di Lucio Fontana, che determina un orientamento costante nella sua ricerca: conosce e stabilisce un’intesa di idee con gli artisti e architetti Giovanni Michelucci, Bruno Munari, Ugo La Pietra, Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Enrico Castellani, Piero Dorazio, Emilio Isgrò, Umberto Peschi, Edgardo Mannucci, Mario Nigro, Emilio Scanavino, Sol Lewitt, Giuseppe Uncini, Zoren.

Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero ed espone in permanenza nei maggiori musei.

Nel 2011 è ospitato alla 54° Biennale di Venezia – Padiglione Italia presso Arsenale, invitato da Vittorio Sgarbi e scelto da Tonino Guerra.

Fino al 31 luglio, il percorso espositivo è visitabile il lunedì 16:00 – 19:30 e dal martedı̀ alla domenica 9:00 - 19:15, con accesso consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.

Una piattaforma informatica che dia supporto ai diversi livelli organizzativi coinvolti nelle reti tempo-dipendenti (il sistema 118, i Pronto soccorso, le Unità operative ospedaliere) attraverso un modulo di teleconsulto e il costante monitoraggio delle performance. 

Questo è l’obiettivo del progetto regionale, che ha come capofila la Asl di Brindisi, presentato oggi nella sede della Regione Puglia, a Bari, dagli ingegneri dell’Ufficio Sistemi informativi dell’azienda sanitaria brindisina Antonio Circhetta e Gianluca Lanzilotti, alla presenza della dirigente regionale della Sezione Risorse strumentali e tecnologiche, Concetta Ladalardo.
Il progetto “Sistema di tracciamento e di supporto alla diagnosi delle patologie tempo-dipendenti”, è finanziato con i fondi del Pnrr ed è realizzato dal Gruppo Gpi. 
“Questa piattaforma – dice il direttore generale Maurizio De Nuccio – migliorerà l’efficienza organizzativa e la qualità dell’assistenza con vantaggi sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Permetterà una riduzione dei tempi di presa in carico dei pazienti, la condivisione dei dati clinici tra i diversi nodi della rete, garantendo una rapida trasmissione delle informazioni”. 
Il monitoraggio e il miglioramento delle performance delle reti tempo-dipendenti (quelle in cui la rapidità di intervento è determinante: rete ictus, cardiologica, trauma, percorso nascita) sono fondamentali per garantire una gestione efficace delle patologie: saranno valutati indicatori come il tempo tra la chiamata al 118 e l’arrivo al Pronto soccorso, il tempo di permanenza in Pronto soccorso e la percentuale di pazienti arrivati in ospedale con l’ambulanza. 
La piattaforma sarà caratterizzata da una forte componente di integrazione con i principali sistemi informativi regionali e aziendali. 

La FIALS Brindisi esprime apprezzamento per l'impegno dimostrato dalla Sanitaservice ASL BR nell'attuare misure volte all'assunzione e all'aumento delle ore del personale. L'incontro, tenutosi oggi presso gli uffici amministrativi della Sanitaservice - Di Summa, è stato convocato per discutere l'attuazione della Deliberazione della Giunta Regionale N.523 del 22.04.2024, e ha rappresentato un importante passo avanti verso il miglioramento delle condizioni lavorative del personale sanitario. Durante la riunione, è stata presentata la proposta della Sanitaservice che tiene conto delle necessità di stabilizzazione delle unità che hanno lavorato durante l'emergenza Covid19 e dell'esigenza di aumentare le ore contrattuali del personale attualmente in regime part-time. La proposta prevede diverse misure, tra cui la trasformazione delle somme liquidate per lo straordinario erogato nel 2023 in ore, che saranno ripartite tra gli attuali dipendenti dei servizi di Ausiliariato-Logistica Ospedaliera e SET118 attualmente in regime part-time. Inoltre, la capacità assunzionale prevista sarà impiegata per assumere tutti gli ex dipendenti che hanno prestato servizio nei HUB vaccinali durante il periodo del Covid19.

Le principali misure proposte includono:

a) Aumento delle ore contrattuali: Si prevede un incremento delle ore da 30 a 32 per il personale del servizio SET 118 e da 18 a 24 per il personale del servizio di Ausiliariato e Logistica Ospedaliera.

b) Assunzioni con contratto part-time: Si propone l'assunzione con contratto part-time a 18 ore mediante un Avviso Pubblico, con criteri di premialità per il personale che ha prestato servizio nei HUB vaccinali durante il periodo del Covid19.

La procedura di selezione prevederà un punteggio premiante per i partecipanti disoccupati e un ulteriore punteggio per ogni mese di servizio svolto presso la Sanitaservice negli ultimi 3 anni. Saranno esclusi coloro che hanno precedenti penali come previsto dalla normativa. Non solo. Per garantire le ferie estive e per esigenze legate all'evento del G7, verranno assunti temporaneamente autisti-soccorritori e soccorritori per il periodo estivo, selezionati dalla graduatoria attualmente in vigore.

La FIALS Brindisi accoglie con favore queste iniziative e apprezza lo sforzo fatto dalla Sanitaservice per garantire la stabilità lavorativa e migliorare le condizioni di impiego del personale sanitario, sottolineando l'importanza di coinvolgere il Socio Unico e la Regione Puglia per portare tutto il personale dei servizi SET118 e Ausiliariato-Logistica Ospedaliera a tempo pieno il prima possibile.

La FIALS continuerà a seguire da vicino l'attuazione di queste misure e a lavorare per garantire che tutti i lavoratori del settore sanitario possano beneficiare di condizioni di lavoro dignitose e adeguate.

Brindisi, 86 annunci di lavoro per 193 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 13 al 20 maggio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 81 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, tecnico 17,  edilizia 17, commercio 13, assicurativo 10, turismo 9, amministrativo 7,  vigilanza 6, pulizie 6, trasporti 5,  servizi alla persona 4, servizi 3, metalmeccanico 3, contabile 3, sanità 2, manutenzione 2, artigianato 2, alimentari 2 e impiantistica elettrica 1. Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

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Torre Guaceto sempre più protetta. Il Consorzio di Gestione della riserva avvia in accordo con il Ministero dell’Ambiente il primo caso italiano di fermo pesca annuale. L’obbiettivo è la crescita della popolazione ittica e la diminuzione dell’impatto antropico sul mare. La videosorveglianza impedirà i tentativi di frodo. 

E’ appena entrato in vigore il divieto di pesca che blocca sia la pratica artigianale, sia quella ricreativa fino al maggio 2025. 
Il progetto è stato ideato per permettere alla fauna ittica di riprodursi e crescere tanto in termini di numero di esemplari, quanto di dimensioni, a beneficio non solo di Torre Guaceto, ma dell’intera costa salentina, grazie al fenomeno della dispersione larvale che di fatto, per via delle correnti marine discendenti presenti, porta tanti pesci nati in riserva a popolare le acque pugliesi sino al basso Adriatico. 
Il piano pilota approvato dal Ministero dell’Ambiente, vedrà ancora una volta i pescatori professionisti protagonisti delle attività condotte dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto. 
Come si è arrivati a questa importante azione. Istituito nel 2000, il Consorzio si è subito impegnato per porre rimedio ai danni provocati all’ecosistema marino da decenni di pesca indiscriminata condotta anche attraverso l’uso di esplosivi. Da qui il fermo pesca di 5 anni, gli studi portati avanti con le Università, l’ideazione del modello di pesca sostenibile di Torre Guaceto, oggi replicato in svariate Aree Marine Protette del mondo: autorizzazione di pesca concessa solo ai professionisti dei Comuni di pertinenza, Brindisi e Carovigno, una volta a settimana, con reti da posta a maglia larga ed esclusivamente nell’area più esterna e meno delicata della riserva, la zona C. 
Grazie a questa strategia di governance, il mare di Torre Guaceto è stato ripopolato e la natura è tornata a crescere rigogliosa, gli stock ittici sono cresciuti in modo esponenziale. Tornati a pescare, gli artigiani del mare hanno registrato le più alte rese mai ottenute nell’ambito della piccola pesca costiera e sono diventati i più grandi alleati del Consorzio. 
Oggi, a quasi 20 anni dall’avvio del programma che ha reso celebre Torre Guaceto, un’altra minaccia ha imposto la necessità di un nuovo intervento: la pesca illegale. I pescatori di frodo hanno danneggiato l’importante lavoro condotto dall’ente di gestione ed i pescatori professionali. E, dopo ulteriori studi scientifici, nell’ambito del confronto continuo con il comparto pesca, si è deciso di fermare l’attività per un anno. 
Nel periodo di blocco, per i primi 9 mesi, i pescatori che lavoravano in riserva coadiuveranno il Consorzio nel monitoraggio marino all’interno della Zona Speciale di Conservazione Torre Guaceto-Macchia San Giovanni, area che va da Brindisi ad Ostuni ed include l’area protetta, negli ultimi 3 mesi saranno invece impegnati nella valutazione delle rese di pesca all’interno dell’AMP per verificare i risultati sortiti dal fermo. 
Ma l’impegno dell’ente non si limita alla realizzazione di studi scientifici e all’imposizione di fermi pesca, per combattere la piaga della pesca di frodo, il Consorzio ha installato un innovativo sistema di videosorveglianza nell’area protetta al fine di richiedere l’intervento delle forze dell’Ordine ad ogni tentativo di pesca illegale prima che questo si consumi. E l’attività ha già dato i suoi frutti. 
I militari del reparto navale del comando della guardia di finanza di Brindisi hanno intercettato e bloccato alcuni soggetti. 
“Miglioreremo così lo stato di salute di Torre Guaceto e aumenteremo i nostri standard di tutela – ha commentato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, ringraziamo i pescatori professionisti che non mancano mai di sostenere le attività dell’ente. Stiamo facendo quanto di nostra competenza per debellare la piaga della pesca di frodo, l’auspicio è di raggiungere l’obbiettivo grazie anche ad uno straordinario impegno delle forze dell’Ordine”.

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L'amministrazione comunale di San Michele Salentino, la Banca di Credito Cooperativo e Fenailp hanno promosso in data 9 maggio u.s. un importante incontro per illustrare i servizi offerti dalla Banca di Credito Cooperativo (BCC) di Ostuni alle imprese e ai cittadini di San Michele Salentino. L'evento si è tenuto il 9 maggio, presso la Pinacoteca "S. Cavallo", alla presenza del Sindaco Giovanni Allegrini e del consigliere comunale Michele Cordari.
La partecipazione numerosa dei rappresentanti delle imprese ha favorito un proficuo dialogo, consentendo di approfondire il ruolo della BCC di Ostuni nell'economia locale. Tra gli obiettivi prioritari dell'Amministrazione comunale figura la valorizzazione dell'area di San Michele Salentino, da lungo tempo motore di ricchezza e prosperità per i suoi abitanti.
La Fenailp ha coordinato questa iniziativa con l'obiettivo di ampliare l'offerta di servizi bancari a disposizione delle imprese del Comune di San Michele Salentino. Il Vice Presidente Nazionale della Fenailp, Cosimo Lubes, esprime gratitudine per la pronta disponibilità dimostrata dal Direttore Generale della BCC, Leonardo Mansueto, che si è immediatamente attivato anche con dei canali dedicati per stabilire contatti con l'istituto bancario a beneficio della comunità di San Michele Salentino.
Questa decisione è stata presa su impulso del Sindaco Giovanni Allegrini, del Dottor Michele Cordari e dell'intera Giunta Comunale, evidenziando una sensibilità particolare verso le esigenze del territorio, soprattutto quelle espresse dalle imprese locali. La Fenailp apprezza l'attenzione e la disponibilità dimostrate dall'Amministrazione comunale nei confronti del territorio, in particolare verso le imprese, pilastri fondamentali dell'economia locale, come nel caso del settore automobilistico, che rappresenta un punto di riferimento per l'intera regione pugliese e oltre.
Questa collaborazione non rappresenta un caso isolato, ma è il frutto di un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte, dimostrando che attraverso azioni concrete e volontà condivise è possibile affrontare e risolvere le sfide del territorio, anche mediante un dialogo serio e costruttivo.

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