Redazione

Ancora un'esplosione la notte scorsa. Questa volta si è verificata a Brindisi in via Imperatore Adriano ai danni di una Fiat 500L. Nella notte alcuni maliventi hanno probabilmente posato un ordigno al di sotto dell'autovettura e l'hanno fatto esplodere danneggiandone il retro. Sul posto sono intervenuti polizia e carabinieri. Al vaglio degli investigatori i fotogrammi di alcune telecamere presenti in zona. La malavita in provincia di Brindisi sta alzando il tiro. Inutile negare che vi sono delle preoccupazioni reali su questi episodi che destabilizzano la società civile. Inoltre manca poco al summit del G7 che si svolgerà in provinciadi Brindisi e questi atti denamitardi fanno aumentare la tensione. Giovedì scorso il prefetto Carnevale ha convocato il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica per valutare tali episodi e mettere in atto i correttivi necessari. La criminalità, però, la notte scorsa ha risposto con estrema spavalderia.

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Ritrovata una carta topografica storica di Brindisi fino ad ora completamente sfuggita in tutte le pubblicazioni locali, nei cataloghi e nelle raccolte che negli ultimi decenni hanno elencato e passato in rassegna meticolosamente tutta la cartografia storica della città di Brindisi e del suo porto.

Un appassionato studioso e collezionista di cartografia storica brindisina, Vito Ruggiero, l’ha scoperta sul web nel catalogo di una galleria specializzata nella vendita di incisioni di antichi maestri e cartografia rara, e successivamente l’ha studiata in modo molto approfondito fino al punto di dedicarle un libro.

L’opera è una silografia della prima metà del XVI secolo, su carta vergata coeva delle dimensioni di 40x30 cm, e fa parte della produzione e diffusione cartografica a stampa veneziana, giunta fino ai nostri giorni in perfetto stato di conservazione.

Il ritrovamento è straordinario per la città di Brindisi, perché la stampa in questione è la rappresentazione della città più antica e rara ad oggi conosciuta, pervenuta fino ai nostri giorni in un unico esemplare.

Un documento prezioso, molto antico e rarissimo, che poche città possono vantare e che, per ironia della sorte, Brindisi ignora di possedere in quanto non risulta citata in alcuna pubblicazione locale.

Lo straordinario documento ci racconta che, nell’anno 1538, l’armata dell’ammiraglio Andrea Doria ancorava nel porto di Brindisi dopo gli eventi della battaglia di Prevesa. Una precisa testimonianza di un evento realmente accaduto ai tempi delle battaglie navali tra la Lega Santa e l’impero ottomano.

Il 28 settembre 1538 una flotta cristiana della Lega Santa (la coalizione militare voluta da papa Paolo III per contrastare l’invadenza navale ottomana nel Mediterraneo, e sottoscritta nel febbraio di quell’anno da Spagna, Repubblica di Genova, Repubblica di Venezia ed i Cavalieri di Malta) era finalmente riuscita a bloccare il Barbarossa nel canale di Corinto presso Prevesa. La battaglia di Prevesa avrebbe probabilmente avuto un esito diverso, risolvendo definitivamente i problemi creati da Khayr al-Din Barbarossa, se Doria, ritiratosi dal combattimento, non avesse lasciato campo libero al corsaro ottomano. Lo sganciamento operato dall’ammiraglio era giustificato dalle difficoltà di manovra, per la mancanza di vento, dei velieri cristiani e in particolare della poderosa nave ammiraglia Galeone di Venezia, contrapposti all’agile e veloce naviglio avversario. 

Il titolo nel cartiglio di destra riporta il nome Brandici, come veniva chiamata a quel tempo la città dai veneziani.

Nel cartiglio di sinistra invece si legge: EL. VER. SITO. DI. BRANDICI. IM PUGLIA. STAMPATO IN VENETIA. PER. FRANCESCO. LIBRA[RIA] DALA. SPERANZA. A. M.DXXXVIII.

La tavola è firmata da Francesco Tommaso di Salò nel 1538, un tipografo attivo a Venezia che lavorò quasi sempre con soci non identificati e del quale si hanno poche notizie. Si firmava con l’imprint In Venetia: per Francesco de Tomaso di Salo e compagni, in Frezzaria, al segno della Fede. Il suo nome appare su ristampe delle opere di Matteo Pagano, del quale probabilmente acquisì la tipografia. 

L’opera fu ritrovata nel 1987 dallo studioso ungherese Tibor Szathmáry presso il mercato antiquario di Arezzo in una piccola raccolta di silografie del 500, tutte rarissime e mai conosciute prima. La tavola era parte di una piccola raccolta di incisioni silografiche firmate da Matteo Pagano, Giovanni Andrea Vavassore e Francesco Tommaso di Salò.

Subito dopo il ritrovamento però la tavola finì all’estero, e successivamente la raccolta fu dispersa in varie aste. Quella di Brindisi fu parte della famosa collezione privata del noto politico tedesco Fritz Hellwig e solo di recente è riapparsa, prima in un catalogo di una casa d’asta e poi in quello di una galleria specializzata. Attualmente fa di nuovo parte di una collezione privata.

La bibliografia sulla quale Vito Ruggiero ha potuto fare riferimento per i suoi studi è estremamente limitata. In Italia la tavola è descritta nella monumentale opera di catalogazione Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, edito da Edizioni Antiquarius nel 2018, a cura di Stefano Bifolco e Fabrizio Ronca, due tra i più noti studiosi e massimi esperti internazionali di cartografia storica cinquecentesca italiana.

L’opera è conosciuta solo attraverso questo esemplare che, per la prima volta, Szathmáry pubblica nel primo numero di Cartographica Hungarica del 1992. Successivamente, nel 1994, Rodney Shirley la cita nell’articolo “Rare Italian Woodcut Maps of the Sixteenth Century” sulla rivista specialistica IMCoS – Journal of the International Map Collectors Society, n°58.

Con i suoi dettagli, la tavola ci rende una immagine sconosciuta di Brindisi nel Cinquecento che Vito Ruggiero ha voluto studiare approfonditamente, avendo anche avuto l’opportunità di visionare personalmente l’esemplare unico.

Lo studio è durato più di un anno ed ha riguardato gli avvenimenti collegati al suo ritrovamento, il contesto storico con particolare riferimento alla battaglia di Prevesa ed alle successive imprese di Andrea Doria, la scarsa bibliografia esistente ed ovviamente gli aspetti topografici locali.

Gli elementi ed i dettagli raccolti sono stati talmente interessanti e numerosi che Vito Ruggiero ha deciso di raccoglierli in un libro autopubblicato in questi giorni, scritto senza scopo di lucro al solo fine di farla conoscere nel migliore dei modi ai brindisini, sperando di stimolare gli storici a studiarla ulteriormente.

L’auspicio dell’autore è che questo storico ed importantissimo documento della città abbia tutta la rilevanza e l’attenzione che merita, da parte degli studiosi di storia locale, delle associazioni culturali e soprattutto delle istituzioni locali.

Con l’augurio che un giorno possa ritornare “a casa” per mettersi in mostra a Brindisi davanti ai suoi abitanti.

A pagina seguente la riproduzione fotografica dell’opera ed il link della pubblicazione.

 carta_Brandici_-_La_più_antica_mappa_di_Brindisi.jpg

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Continua il ciclo di presentazioni della “Storia del Grande Salento Dalle radici di Terra d’Otranto ai cento anni delle province di Brindisi, Lecce e Taranto” (Edizioni Grifo), il libro del giornalista Lino De Matteis. Domenica prossima, 5 maggio, sarà presentato a Ostuni, alle ore 19:00, presso la Casa della Musica, in via Gabriele Rossetti, 25, nell’ambito della rassegna “Incontri letterari di primavera”, realizzata con la direzione artistica di Massimo Gianfreda. Dialogherà con l’autore Silvano Marseglia, presidente europeo Aede e dirigente scolastico emerito. Modererà il giornalista Mino De Masi, già caporedattore del Nuovo Quotidiano di Puglia. Altre presentazioni in programma il 15 maggio a Mesagne, il 27 maggio a Taranto e il 20 giugno a Grottaglie.

Un libro in controtendenza quello di Lino De Matteis, che cerca elementi unitari del territorio in un mondo in preda alla disgregazione localistica. Il Grande Salento è l’erede naturale di Terra d’Otranto, della quale rappresenta oggi la sintesi lessicale, storica e geografica, come emerge dalla rilettura degli eventi storici, dalle origini ai giorni nostri. La penisola salentina è sempre stata un’unica regione storico-geografica, divisa dal fascismo un secolo fa, con la creazione delle province di Brindisi, Lecce e Taranto. Ma la tripartizione del territorio, se, da una parte, ha alimentato i provincialismi, dall’altra, non è riuscita a cancellare quel sentimento unitario, che, sopravvissuto alle tortuosità storiche, si è di continuo manifestato e riproposto, dall’Assemblea costituente ai recenti accordi tra gli Enti territoriali. Un sentimento che non scaturisce solo dalle comuni radici storiche ma, anche, dalla consapevolezza di dover affrontare insieme le sfide della crescita e della modernità.

La “città polivalente ionico-salentina” rappresenta, infatti, la dimensione ottimale per costruire un sistema di “reti urbane intelligenti”, in grado di ridare al Salento quel ruolo centrale che, in passato, ha avuto nel Mediterraneo. Sulle radici di Terra d’Otranto, innegabile collante storico-culturale del territorio, si è innestata la volontà di ritrovare una comune identità attraverso lo spirito confederativo emerso, negli ultimi decenni, con gli accordi di partenariato e la firma dei protocolli d’intesa tra le Istituzioni delle tre Province salentine. Il libro si compone di quattro parti: l’Età antica (dai nativi salentini alla Calabria romana), l’Età di mezzo (dalla Longobardia alla Terra d’Otranto), l’Età Moderna (dalla Provincia di Lecce a quelle di Taranto e Brindisi) e l’Età contemporanea (dalla divisione fascista allo spirito confederativo).

Lino De Matteis, giornalista e scrittore, è direttore della rivista ilGrandeSalento.it. Tra i fondatori del Quotidiano di Lecce Brindisi Taranto, poi Nuovo Quotidiano di Puglia, è stato direttore di Paese Nuovo, caporedattore della Tribuna del Salento e direttore di Progetto. Già collaboratore della Repubblica e dell’Espresso, ha fondato la Glocal Editrice e scritto libri di saggistica e attualità.

Il 29 Aprile, presso la CCIAA di Brindisi-Taranto, sede di Brindisi, si è tenuto un convegno dal titolo “L’innovazione e la Sostenibilità per la strategia d’Impresa e lo sviluppo del territorio – Incontro/dibattito e panoramica dei Bandi di finanza agevolata per le imprese pugliesi”.

La tavola rotonda nasce in seno all’accordo stipulato tra il Centro di Ricerca CREV dell’Unisalento e la Camera di Commercio di BrTa, nell’ambito di una collaborazione reciproca per lo sviluppo territoriale sostenibile.

L'evento ha attirato un vasto pubblico di piccole e medie imprese, esperti accademici e funzionari pubblici. I temi principali trattati hanno riguardato le sinergie tra innovazione e pratiche sostenibili, essenziali per il futuro del tessuto economico regionale. Tra i relatori, figure di spicco hanno condiviso insights su come le PMI possono accedere a finanziamenti europei e adottare modelli di business eco-sostenibili. Si è inoltre discusso dell'importanza dell'autoimprenditorialità e di come le collaborazioni tra Università, Industria e governo territoriale possano accelerare la transizione verso un'economia verde. Questi dialoghi hanno posto le basi per nuove partnership strategiche, fondamentali per lo sviluppo sostenibile della Puglia.

Durante l'evento, si è fatto il punto sulle tematiche legate all'autoimprenditorialità in Puglia, tra sostenibilità e innovazione. Si sono analizzate le opportunità legate ai bandi di finanziamento agevolato, volano di sviluppo per il tessuto imprenditoriale, in quanto garanzia di opportunità di investimento per le imprese locali e di supporto per gli imprenditori nella realizzazione dei loro progetti innovativi e sostenibili.

Un focus specifico è stato dedicato alle società benefit, evidenziando come, queste operino in modo responsabile, sostenibile e trasparente, portando notevoli vantaggi a persone, comunità e territori.

A moderare l'evento, Marco Sponziello, Presidente dell’Associazione Next Eu, ESG Advisor, Innov. Manager certif. ISO 11814 e Docente presso l’Università del Salento.

Sono intervenuti per i saluti istituzionali, Fabio Pollice, Rettore Università del Salento; Vincenzo Cesareo, Presidente CCIAA di Brindisi/Taranto; Eugenio Ferrari Presidente Nazionale ASSORETIPMI; Claudia Sunna Responsabile Unità CREV Economia dello Sviluppo, Sostenibilità e Vis e Docente Università del Salento.

Tra le testimonianze aziendali, quelle di Ilaria Magagna, Co-founder TARA Facilitazione Soc. coop. Società Benefit, facilitatrice di processi organizzativi; Federica Colonna, Responsabile Comunicazione TARA Facilitazione Soc. coop. Società Benefit, codesigner di processi di comunicazione; Andrea Sponziello CEO Tildesk S.r.l. Start Up Innovativa.

Tra i relatori, Salvatore Rizzello Direttore Scuola di Formazione Superiore ISUFI Unisalento e Docente Università del Salento; Domenico Pecere Ambasciatore del Patto Europeo per il Clima, Referente PlasticFree, Europrogettista Esperto in Finanza Agevolata, Domenico Pecere, Ambasciatore Europeo per il Clima che ha rimarcato come sia fondamentale investire nella formazione e nella riqualificazione professionale per consentire alle persone di adattarsi alle nuove esigenze del mercato del lavoro, per la green economy e l'innovazione; Matteo Pompilio Avvocato e Esperto in Diritto delle nuove Tecnologie; Maria Putignano Macario Audit & Management Advisory®, ASSORETIPMI; Andrea Ricciardiello General Manager Time Vision, Innovation Manager, Vice presidente Terziario Avanzato Unione Industriali Napoli.

Queste le parole del Prof. Sponziello, «Durante questo interessante evento, grazie ai pregevoli interventi tecnici dei nostri relatori, siamo riusciti a trovare delle importanti chiavi di lettura sulla fondamentale tematica legata all'innovazione e alla sostenibilità imprenditoriale, due fattori che viaggiano assieme. Sia tramite gli ESG - Environmental, Social and Governance, che tramite quei modelli di sviluppo che la regione Puglia ha creato, le Società Benefit».

Ha proseguito il docente «Il più importante tra questi modelli, riguarda la legge che ha istituito l’albo delle società benefit pugliesi, una legge che è nata qui su questi tavoli e promossa dall’Associazione Next EU che rappresento, da Unisalento e da tutte le Università pugliesi, da Confindustria Puglia e Confindustria Bari-Bat, che insieme hanno contribuito a creare questa normativa, in grado di rendere le imprese sostenibili e innovative, qui in Puglia e si spera in che altre regioni seguano questo virtuoso esempio».

Ha concluso Sponziello «Le società benefit sono lo strumento del futuro per lo sviluppo imprenditoriale, in quanto rappresentano quel modello che comprende la sostenibilità, la strategia d'impresa, i modelli di governance e gli ESG. Ciò permette di creare una struttura Imprenditoriale, in grado di garantire valore aggiunto a medio lungo termine».

Fabio Pollice, Rettore dell'Università del Salento, ha rimarcato «L'importanza di una Camera di Commercio unita come quella di Brindisi/Taranto». Per Pollice «Non è scontato che due città di questa rilevanza decidano di costituire una Camera di Commercio unica. Ha concluso Pollice «Se esiste un asse di sviluppo che ha delle potenzialità immense, è l'asse di sviluppo che lega Brindisi a Taranto. Su questo lavoreremo nei prossimi anni, per poter raccogliere i frutti di quanto avremo seminato».

Vincenzo Cesareo, Presidente CCIAA di Brindisi/Taranto ha sottolineato «Non è stato un percorso facile, ma ce l'abbiamo fatta. Siamo agli esordi di questa Camera di Commercio unita, che stiamo cercando di guardare come una grande opportunità. I temi dell'innovazione e della sostenibilità sono da sempre al centro del lavoro della Camera di Commercio, precedentemente di Taranto e ora unita con Brindisi».

Ha spiegato «Come Camera di Commercio unita, abbiamo pensato fin da subito ad una ridesignazione, ad un'analisi dello Storytelling dei due territori, perchè abbiamo la responsabilità di lavorare in maniera consapevole per lo sviluppo di entrambe le provincie».

Eugenio Ferrari, Presindente di ASSORETIPMI, ha dichiarato che «ASSORETIPMI fin dalla sua nasciata, il 2012, ha supportato le micro, piccole e medie imprese italiane e promosso l'Innovazione e la Sostenibilità, adottando principi di economia circolare e collaborativa».

Ha proseguito «ASSORETIPMI propone i contratti di rete come strumenti per aumentare la competitività e la resilienza delle imprese, offrendo soluzioni concrete alle sfide quotidiane. Questo impegno riflette una visione orientata allo sviluppo industriale e occupazionale in Italia».

Salvatore Rizzello Direttore Scuola di Formazione Superiore ISUFI Unisalento ha spiegato che «La Scuola Superiore ISUFI, Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare, è un centro di alta formazione, al quale si accede solo per concorso e di cui possono far parte gli studenti di tutti i corsi di laurea dell'Unisalento».

Ha sottolineato come «L'obiettivo dell'ISUFI è quello di innescare un volano di sviluppo che sia permanente e la speranza è quella di riuscire a imprimere una svolta, in grado di portare innovazione e sviluppo». Rizzello ha poi proseguito annunciando che «si sta valutando un percorso di alta formazione specifica sulle Società Benefit e sull’Innovazione da offrire a tutti gli imprenditori e professionisti che vogliano accrescere le proprie conoscenze su queste tematiche».

Il convegno "Innovazione e Sostenibilità: Convegno per le PMI in Puglia" si è rivelato non solo un luogo di incontro per discutere di temi cruciali come la sostenibilità e l'innovazione, ma anche un'importante vetrina per il lancio del libro “Le Società Benefit e i fattori ESG per la valorizzazione del Patrimonio Culturale in Italia”. Curato dal prof. Marco Sponziello, l'opera include contributi di docenti dell'Università del Salento e di illustri professionisti, Manager e giornalisti. Questo libro approfondisce tematiche vitali per l'evoluzione delle imprese nel contesto socio-economico e culturale italiano attuale.

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STALLE: COLDIRETTI PUGLIA, SOS ALIMENTAZIONE ANIMALI CON 1/3 FORAGGIO IN FUMO PER SICCITÀ E GELATE

A causa della siccità, ma anche delle gelate è andato fumo finora in Puglia 1/3 del foraggio per alimentare gli animali nelle stalle, con la difficoltà a reperire favino, trifoglio e foraggio anche dalle regioni limitrofe ma si è dimezzata anche la produzione di mais in Italia negli ultimi 20 anni a causa dei costi di produzione, dei cambiamenti climatici e delle importazioni dall’estero che espongono gli allevatori alle conseguenze delle tensioni internazionali. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, con il rischio dell’ulteriore aumento del costo dei mangimi, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime anche per l'attuale scenario internazionale con gli allevatori che devono garantire scorte di cibo agli animali.

Bisogna arrestare la emorragia di stalle in Puglia, passate da 2.311 a dicembre 2019 alle 1.978 a giugno 2023, una perdita di 333 allevamenti causata dall’aumento dei costi di produzione e gestione, a cui non corrisponde più una equa remunerazione del prezzo del latte alla stalla, che non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori.

Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.

Di fronte a questi scenari che penalizzano l’autoapprovvigionamento nazionale si deve agire su due fronti, da una parte l'innovazione con nuove tecnologie di miglioramento genetico per recuperare le produzioni in termini non solo di sostenibilità ma anche in termini quantitativi e dall’altra i contratti di filiera, fondamentali per aumentare il livello di aggregazione dell'offerta, caratterizzando e valorizzando qualitativamente il prodotto nazionale – conclude Coldiretti -  perché difendere la filiera dell’allevamento significa sostenere un sistema fatto di animali, ambiente e soprattutto persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni, anche in aree difficili.

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Brindisi, 77 annunci di lavoro per 186 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 3  al 9 maggio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 82 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia,  commercio 20, edilizia 18, assicurativo 10, amministrativo 7,  alimentari 7, vigilanza 6, pulizie 6, trasporti 5,  turismo 4, tecnico 3, servizi 3, servizi alla persona 3,  contabile 3, metalmeccanico 2, sanità 2, manutenzione 2, impiantistica elettrica 1,  energetico 1 e artigianato 1.

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a riserva di Torre Guaceto è stata disseminata di strutture grazie alle quali i pescatori di frodo non potranno più praticare pesca a strascico. L’importate progetto di tutela degli animali e degli habitat realizzato dal Consorzio di Gestione dell’area protetta è stato finanziato dalla Blue Marine Foundation. 

Ad un anno dall’avvio delle procedure progettuali ed autorizzative per la messa in funzione delle strutture, il sistema anti pesca a strascico di Torre Guaceto è finalmente operativo. Si tratta di impianti in cemento brevettato, che quindi non rilascia sostanze in mare, dotati di grossi ganci ideati ad hoc per lacerare le reti. 
L’obbiettivo del sistema è quello di distruggere gli attrezzi impiegati dai pescatori di frodo e quindi proteggere la fauna marina e gli habitat dell’area protetta. 
Il progetto appena giunto a compimento è stato ideato dal Consorzio di Gestione di Torre Guaceto a seguito delle risultanze dell’attività di monitoraggio dei fondali svolta all’interno dell’Area Marina Protetta e della Zona Speciale di Conservazione Torre Guaceto-Macchia San Giovanni, area a tutela ben più ampia della riserva che si estende da Brindisi ad Ostuni. 
Sono state rilevate tracce di pesca a strascico soprattutto oltre i limiti di competenza del Consorzio e in maniera ridotta all’interno, ad una profondità inferiore ai 50 metri.
Dato del quale si coglie la gravità soprattutto se si tiene conto del fatto che la pesca a strascico, pratica di prelievo con il più alto impatto ambientale possibile, è vietata in tutte le AMP italiane e consentita all’esterno di esse solo ad una profondità superiore ai 50 metri, in ragione della tutela dei fondali. 5371057.jpg
“Abbiamo trovato segni di pesca a strascico nell’area del coralligeno - ha spiegato il direttore del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Alessandro Ciccolella - l’habitat marino che insieme al posidonieto è il più importante dell’area protetta. Qui vivono organismi animali estremamente fragili e che hanno una crescita lenta, quindi facili da distruggere e difficilmente ripristinabili. La pesca a strascico ‘ara’ i fondali, catturando ogni tipo di animale marino, non solo pesci di ogni specie e taglia, spesso ancora molto piccoli, ma anche gli organismi che compongono il nostro coralligeno, la versione mediterranea della barriera corallina, l’habitat presente con il più alto livello di biodiversità”. 
Il sistema è un potente dissuasore dell’attività illegale che devasta l’ambiente. Infatti, i dati dimostrano che a seguito della distruzione della propria attrezzatura e conseguente danno economico, i pescatori di frodo si tengono alla larga dalle riserve marine. 
“Abbiamo raggiungo questo importante obbiettivo - ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione della riserva, Rocky Malatesta -, grazie al supporto della Blue Marine Foundation che ha sostenuto la realizzazione dell’opera. Questa è la dimostrazione di quanto sia importante la collaborazione tra gli enti pubblici, le associazioni e le fondazioni. Il nostro ringraziamento va a quanti ci hanno dato modo di elevare ulteriormente lo standard di tutela di Torre Guaceto”. 
Una collaborazione che vede la fondazione Blue Marine alleata del Consorzio da tempo. Giulia Bernardi, responsabile dei progetti in Italia di Blue Marine Foundation ha dichiarato: “Siamo entusiasti di aver portato avanti la collaborazione con il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per disincentivare l’attività illegale di strascico in una zona protetta e ricca di biodiversità. Il progetto si inserisce all’interno di un’iniziativa più ampia della Fondazione che punta ad implementare la gestione e le azioni di conservazione nelle Aree Marine Protette italiane, favorendo la salute del mare.” 

GUARDA IL VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=odPXd7eZWyU&feature=youtu.be

TORRE_GUACETO_DISPOSITIVI_ANTISTRASCICO_3.jpgTORRE_GUACETO_DISPOSITIVI_ANTISTRASCICO_1.jpgTORRE_GUACETO_DISPOSITIVI_ANTISTRASCICO_2.jpg

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Sabato 4 maggio alle ore 20 avrà luogo presso il Teatro Don Bosco dei Salesiani di Brindisi lo spettacolo di teatro e danza “Due in una per tutte”, a cura dell’Associazione sandonacese “Raffaella c’è” e promosso a Brindisi dal Progetto Policoro. Lo spettacolo - incentrato attorno a casi di cronaca legati alla violenza di genere - intreccia musica, danza e recitazione in 90 minuti, grazie alla sapiente sceneggiatura di Cristina Pedali e la regia di Antonio Pompameo, il quale firma le coreografie insieme a Lucia Marullo. Modererà la serata la giornalista Pamela Spinelli.

L’ingresso è gratuito e senza prenotazione sino ad esaurimento posti.

 

Non-violenza, accettazione delle differenze, rispetto dei diritti e delle persone, queste le tematiche al centro di “Due in una per tutte”, lo spettacolo - a cura dell’Associazione sandonacese “Raffaella c’è” e promosso a Brindisi dal Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni - andrà in scena sabato 4 maggio alle ore 20 presso il Teatro dei Salesiani di Brindisi.

L’associazione, nata nel 2023 da un gruppo informale già attivo da tempo, prende il nome da Raffaella Presta, giovane avvocatessa di San Donaci, vittima di femminicidio il 25 novembre 2015. Il fine dell’Associazione è quello di sensibilizzare e diffondere consapevolezza circa la violenza di genere e Doriana Presta, sorella di Raffaella, ne è presidente.

Lo spettacolo mantiene un ritmo incalzante per 90 minuti, durante i quali si alternano scene recitate e coreografie innovative con una colonna sonora scelta sapientemente. Il culmine è raggiunto dal toccante monologo di Doriana Presta, che costituisce lo snodo emotivo della pièce. La sceneggiatura è di Cristina Pedali, la regia è di Antonio Pompameo, il quale cura anche le coreografie insieme a Lucia Marullo.  Lo spettacolo è consigliato ad un pubblico dai 12 anni.

A moderare la serata la giornalista Pamela Spinelli.

L’ingresso è gratuito e senza prenotazione sino ad esaurimento posti.

Il Sindacato Cobas ha ricevuto da parte della ditta Sir l’avvio della procedura di licenziamento per 76 lavoratori impegnati all’appalto per le attività di servizio di sbarco/trasporto carbone e servizi di assistenza allo sbarco carbone presso la Centrale ENEL Federico II di Cerano.

Il Sindacato Cobas organizza Giovedì 9 Maggio una giornata di protesta contro i licenziamenti e per gli investimenti alternativi , che sembrano essere dirottati in altri territori mentre qui si dorme.

La giornata si svolgerà così:

-Assemblea davanti ai cancelli della Centrale di Cerano dalle ore 7 alle 9,00 e consegna di un documento all’Enel, società completamente inadempiente per gli impegni presi in precedenza.

- Sit/in alle ore 9,00 al Comune di Brindisi per un incontro con il Sindaco di Brindisi, Pino Marchionna, nominato dal Governo Nazionale responsabile del piano di reindustrializzazione della nostra città.

- Sit/in alle ore 10,30 in Piazza Santa Teresa per un incontro con il nuovo prefetto di Brindisi ,Luigi Carnevale, che nelle sue prime dichiarazioni ha parlato di estrema attenzione al mondo del lavoro ed i suoi problemi.

La procedura di licenziamento avviata dalla Sir non lascia margini di trattativa ,fa espressamente riferimento alla chiusura dell’Enel ed alla impossibilità di collocare i lavoratori in altri appalti.

L’unica possibilità che abbiamo è quello di organizzare un movimento di protesta cittadino che coinvolga tutti,  per chiedere  intanto di realizzare quegli impegni presi per la cosiddetta “Decarbonizzazione”  ed impedire la chiusura di altri stabilimenti che sembrano anche essi imminenti.

Brindisi 02.05.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

In migliaia i brindisini alla Festa al Parco del 1° maggio e non solo. Nella splendida e accogliente area verde del Cillarese anche famiglie e gruppi di amici e comitive provenienti dalla provincia del Capoluogo Adriatico e da altre città dell’entroterra pugliese come Lecce, Taranto, Bari e l’area della provincia Bat.

Un vero successo a Brindisi per il secondo atto della Pasquetta brindisina organizzato dal  Maestro Carmine Iaia d’intesa con le associazioni dell’ASCR Uniti per lo Sport, con il patrocinio del Comune di Brindisi per il quale gli organizzatori ringraziano il sindaco Giuseppe Marchionna e l’Assessore al Marketing Territoriale Luciano Loiacono. L’evento, per il quale non è stato richiesto nessun contributo economico all’Amministrazione Comunale, ha regalato alla città, ancora una volta, una giornata di allegria, l’ennesima dimostrazione dell’impegno dell’ideatore le cui finalità restano quelle di individuare momenti di festa e di aggregazione che facciano di Brindisi sede attrattiva, in primo luogo, per permettere a chi ci vive di restare nella propria città anziché cercare divertimento altrove e offrire, a chi viene da fuori, una valida alternativa ad altre mete del territorio.parco_cillarrese_primo_maggio_2024_4.jpg

Tante le famiglie che hanno invaso il Parco “19 maggio 2012” (noto appunto come Parco Cillarese) godendosi un pic-nic all’aria aperta con gli stand del food e permettendo ai bambini di partecipare alla grande carovana del divertimento fatta di attrazioni come giostrine e strutture gonfiabili per  sfogare il proprio desiderio di attività e divertimento all’aperto.

D’impatto, in questa seconda parte della grande festa primaverile di Brindisi, le esperienze sportive con donate dalle attività delle società brindisine dell’ASCR Uniti per lo Sport che hanno messo a disposizione dei presenti la propria esperienza invitandoli ad ammirare e poi anche a provare il fantastico mondo del pugilato con la Boxe Iaia del maestro Carmine Iaia, quello dei rimbalzi delle palle della Asd Bubble Football Brindisi del Presidente Luigi Ungaro, oppure della Ginnastica Artistica con la Ginnastica La Rosa della maestra Barbara Spagnolo, le basi tecniche e tutto il divertimento della Pallavolo con la Asd Koru Brindisi della Maestra Titty Spinelli, il fascino del più famoso ballo argentino con lo Street Tango del maestro Alessandro De Virgilio, il variegato mondo del body building con la Palestra Big del Presidente Maria Corsa, il nobile gusto della sfida con il  Circolo della Scherma Brindisi del maestro Antonio Muraglia, il liberatorio mondo della danza con La maison de la danse delle maestre Annalisa e Maristella Monaco.
Soddisfatto il maestro Carmine Iaia che ha dichiarato: “Per me, questo è il buongiorno più bello. Orgogliosissimo della mia Brindisi e, soprattutto, dei brindisini. Un grazie infinito a tutti quei  concittadini che rispondono presente alle manifestazioni che ho il piacere di organizzare e, un grazie lo voglio riservare a tutta la gente che ha raggiunto il nostro parco venendo dalla provincia e da altre cittá come Lecce, Bari e Taranto. Una grande soddisfazione che ci inorgoglisce di più sapendo di aver contato sulle nostre forze evitando esborsi qualsiasi genere di esborso economico al Comune di Brindisi. Grazie a tutti!!! Viva Brindisi e i brindisini”.parco_cillarrese_primo_maggio_2024_2.jpgparco_cillarrese_primo_maggio_2024_5.jpgparco_cillarrese_primo_maggio_2024_3.jpg

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