“In un mondo che cambia ad un ritmo continuo, è fondamentale legare l’acquisizione di “competenze” e conoscenze al successo della competitività, dando uno schiaffo alla crisi da Coronavirus e al disastro colposo che ha già causato 1,6 miliardi di euro di danni in Salento”, commenta con soddisfazione il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“Abbiamo bisogno di sburocratizzazione, di fare impresa con i tempi delle imprese e non della politica. Bene l’attenzione riservata dal Ministro delle Politiche Agricole Bellanova ad un deciso intervento anche grazie ad Ismea sulle politiche di incentivazione dell’imprenditoria femminile in agricoltura. In Puglia sono 23.820 le aziende agricole condotte da donne, una scelta professionale portata avanti per reale passione, ma anche per spirito imprenditoriale, come testimoniato sovente da strutturazioni aziendali complesse e fatturati importanti che va incentivata e sostenuta per non svilire e disperdere questo enorme patrimonio di menti e passioni femminili”, commenta la pugliese Floriana Fanizza, leader nazionale di Coldiretti Donne Impresa.
“Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente – aggiunge Fanizza - la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo”.
Le donne che lavorano in campagna dichiarano di percepire una soddisfazione rilevante da tale occupazione – conclude Coldiretti Puglia – e oggi l'agricoltura è donna, con le grandi opportunità date anche dall’agricoltura sociale, dall’agriturismo e dalla vendita diretta.