E’ il commento di Coldiretti Puglia che plaude alla deliberazione di Ismea che erogherà cambiali agrarie e della pesca con una durata di 5 anni, di cui i primi 2 anni di preammortamento.
“Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione stanno tenendo duro, non si può negare che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti abbiamo lanciato l'allarme sui rischi che si corrono dal settore vitivinicolo al florovivaismo, dal lattiero – caseario all’olivicoltura fino alla pesca. Sono migliaia le attività e quei servizi forniti al settore dell'Horeca che oggi con la chiusura in tutto il mondo di bar e ristoranti rischiano la debacle. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come "attività connesse". L'agriturismo in primis, ma non solo. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
In merito al Decreto Liquidità, Coldiretti ha già chiesto che venga attivato lo scudo dell’Ismea per garantire al 100% i prestiti delle migliaia di aziende agricole alle prese con gli effetti sull’economia e sull’occupazione dell’emergenza coronavirus.
Va valorizzato con ulteriori risorse aggiuntive il ruolo dell’Ismea che già dispone degli strumenti adeguati e delle conoscenze tecniche per accompagnare le aziende in questo difficile frangente. Bisogna allungare per Coldiretti il tempo di rimborso prestiti almeno dai 6 a 10 anni e affidarne la gestione al Fondo di garanzia dell’Ismea per l’agricoltura e la pesca e al Fondo per le Piccole e Medie Imprese per l’agroindustria e l’agroalimentare. Sono strumenti che funzionano da anni, che sono collaudati, che hanno limiti molto meno stringenti della SACE e che non prevedono costi aggiuntivi per le imprese.
Per le imprese agricole, della pesca e anche dell’agroindustria non c’è bisogno di nuovi strumenti o duplicazione di strumenti che già esistono e funzionano. Occorre quindi aumentare la dotazione già assegnata alle garanzie fornite da ISMEA dal decreto e agire – conclude Coldiretti - attraverso il sistema informativo nazionale per velocizzare le istruttorie ed evitare che evasori fiscali e aziende non in regola possano sottrarre risorse vitali per il settore.
In riferimento all’erogazione di finanziamenti da parte delle banche alle aziende in difficoltà a causa, con le opportunità previste dal cosiddetto Dl Liquidità (decreto legge 8 aprile 2020), attraverso cui lo Stato si fa garante, Coldiretti ribadisce che serve subito liquidità al 57% delle imprese agricole che in Puglia hanno avuto una diminuzione o il blocco totale delle attività a causa della pandemia Coronavirus che ha sconvolto i mercati con difficoltà per le esportazioni, lo stop forzato al canale ristorazione e la chiusura di alcune attività.
Il provvedimento che interessa sia le aziende agricole che presentano il bilancio sia quelle che presentano la semplice dichiarazione Iva prevede diversi canali per l’attivazione dei quali è possibile rivolgersi alla Rete Agricorporatefinance (www.agricorporatefinance.it) promossa da Coldiretti che aiuta ad evitare pericolose file alle filiali delle banche e a ridurre la burocrazia.