Xylella: Coldiretti Puglia, infezione non stop colpisce altri 56 ulivi e 2 mandorli

Luglio 14, 2020 1028

coldiretti puglia logo2Continua ad infettare ulivi la Xylella fastidiosa in Puglia, con altre 58 nuove piante positive, di cui 56 olivi e 2 mandorli nelle province di Taranto e Brindisi. A darne notizia è Coldiretti Puglia sulla base dei risultati delle analisi effettuati sui campioni prelevati nel corso dell’VIII aggiornamento del monitoraggio delle piante colpite da Xylella e resi noti da Infoxylella.

I casi positivi sono stati conclamati nelle province di Brindisi, di cui  2 mandorli e 21 ulivi ad Ostutni e 8 a Ceglie Messapica, mentre in provincia di Taranto sono risultati infetti 12 ulivi a Crispiano, 8 a Montemesola, 7 a Monteiasi e 2 in agro di Taranto.

“Gli agricoltori vivono un periodo di forte criticità, tra l’avanzata della Xylella e le crisi di mercato causate dall’emergenza Coronavirus. E’ evidente l’urgenza di procedere con tempestività agli espianti delle piante infette per estinguere i focolai e arginare la progressione della malattia che continua ad avanzare”, dice Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia. “Determinante l’attività di monitoraggio per controllare e cercare di fermare il più possibile l’avanzata della malattia, scongiurando al contempo l’ennesima procedura di infrazione comunitaria. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di materiale vegetale infetto e parassiti vari che provato stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale anche con l’avvio di una apposita task force”, aggiunge il presidente Muraglia.

Per accelerare gli espianti, al fine di dare supporto concreto alle misure di contenimento imposte dalla Comunità europea – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero essere proprio le imprese agricole, in possesso di requisiti e attrezzature specifiche, a poter svolgere le attività di espianto, funzionali al contenimento della malattia, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e al mantenimento dell’assetto idrogeologico, attraverso la costituzione di un apposito elenco in deroga al codice degli appalti, ai sensi dell’art. 15 del D.Lgs. 228/2001 recante “Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell’art. 7 della legge 5/03/2001 n. 57.

“Al contempo il sistema dei monitoraggi e dei campionamenti va potenziato perché ancora oggi si basa principalmente su analisi visiva di ulivi troppo spesso asintomatici”, ha aggiunto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.  “Monitoraggi e campionamenti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione. Va rifinanziata nel 2020 l’attività di monitoraggio dell’insetto vettore – ha aggiunto il direttore Piccioni - strumento essenziale per tracciare il percorso e lo stato di avanzamento degli stadi di vita della ‘sputacchina’ e rendere maggiormente efficaci le ‘buone prassi’ in agricoltura”.