Il presidente De Miccolis: l'agricoltura abbandonata a se stessa
Il polso del comparto agricolo è costantemente monitorato dalla Coldiretti di Brindisi e dal suo presidente Filippo De Miccolis Angelini. Diversi sono, infatti, i tempi che il presidente affronta ogni giorno.
Presidente, la pandemia ha inciso negativamente sul comparto agricolo. Cosa state facendo per superare tale gap?
“Quello che si è perso è ormai impossibile da recuperare, così come non è facile prevedere quelli che saranno gli effetti del calo del pil nazionale sui consumi. Sicuramente i progetti di filiera rappresentano una strategia fondamentale per il nostro territorio e per la quale necessita che l’agricoltura faccia sempre più sistema”.
Su questo fronte si sono dimostrati vincenti i mercati che siete riusciti ad attivare nei Comuni della provincia di Brindisi.
“Il mercato coperto di Via Appia a Brindisi è un esempio poiché ha dato un servizio continuativo anche durante il lockdown, garantendo prodotti freschi del territorio ai nostri consumatori ed uno sbocco economico per le nostre aziende. Ma, sicuramente, un rilancio della nostra agricoltura non sarà possibile se non verrà messa in atto una strategia di rilancio infrastrutturale e di approvvigionamento idrico. Il lockdown non ha fatto altro che evidenziare problemi che già affliggevano l’agricoltura e che oggi si sono mostrati con ancor più evidenza”.
Dopo il tonfo dei mesi scorsi come è la situazione negli agriturismi della provincia di Brindisi?
“I mesi di giugno e luglio sono stati pessimi, per fortuna agosto ha sviluppato dei numeri soddisfacenti dando un po' di respiro alle nostre imprese ed al territorio. È evidente, però, che il boom registrato ad agosto, con la speranza che anche il mese di settembre proceda nella stessa maniera, non riuscirà certamente a compensare le gravi perdite subite durante il lungo lockdown. La Regione Puglia, ad esempio, ha dimenticato completamente l’agriturismo nelle sue politiche di sostegno economico, finanziarie e di promozione, dimostrando grande disinteresse per questo settore e poca sensibilità sia nei confronti degli 875 operatori agrituristici che per i loro tanti dipendenti. Per questo chiediamo che la Regione Puglia attivi immediatamente almeno la Misura 21 del Psr introdotta dalla Comunità Europea che consentirà di liquidare ad ogni agriturismo 7mila euro, che rappresenta sicuramente poca cosa rispetto alle perdite del settore, ma sicuramente può dare una boccata di ossigeno alle tante aziende in difficoltà, così come si auspica una celere liquidazione delle procedure di cassa integrazione”.
Tra circa due mesi inizierà la nuova campagna olivicola. Che annata si prevede alla luce del flagello Xylella.
“Il vero problema è che per tanti produttori una campagna olivicola non ci sarà né quest’anno, né in quelli prossimi. La filiera olivicola, infatti, in alcune zone sta sparendo, schiacciata dalla batteriosi della Xylella fastidiosa, da un mercato altamente speculativo che mortifica i piccoli e le produzioni distintive, alimentando un crescente scoramento e senso di impotenza negli imprenditori. Per chi avrà la fortuna di raccogliere le olive sicuramente la stagione si presenta favorevole in termini di qualità, anche se c’è preoccupazione per la perdurante siccità, che costringe ad una frequente irrigazione di soccorso, con conseguente aumento dei costi che raramente trovano poi ristoro nei prezzi del mercato”.
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