Iniziata la vendemmia dello Chardonnay in provincia di Brindisi

Agosto 19, 2020 2274

Con un caldo torrido ha preso avvio in provincia di Brindisi la vendemmia 2020, la prima dopo il post pandemia, che si presenta qualitativamente buona. Il caldo di agosto, infatti, ha bilanciato la maturazione e permesso di iniziare le operazioni vendemmiali in linea con i tempi canonici delle uve precoci. In questi giorni si stanno tagliando le uve Chardonnay per passare poi alle uve Moscato e Primitivo. Successivamente saranno vendemmiate le uve necessarie per le basi spumante. Per la prima decade di settembre, se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, si inizieranno a vendemmiare le uve autoctone come il Negramaro e la Malvasia di Brindisi. Tuttavia, se le prospettive enologiche si prospettano buone quelle relative al prezzo di vendita delle uve preoccupano non poco i viticoltori. Stessa cosa per il consumo dei vini che hanno risentito pesantemente del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.

Dunque, nonostante le condizioni meteorologiche altalenanti degli ultimi mesi, che hanno provocato qualche attacco di peronospora immediatamente arginato dai viticoltori, l’annata vitivinicola dello Chardonnay si presenta qualitativamente buona, con gradazione media di 18,50 grado Babo, con una potenziale riduzione dei quantitativi che si dovrebbe aggirare intorno al 20 per cento. Inoltre, le escursioni termiche delle scorse settimane, con differenze anche di 10 gradi tra il giorno e la notte, hanno permesso alle uve di sviluppare degli ottimi aromi. In ogni modo un bilancio consuntivo potrà essere stilato solo a fine vendemmia delle uve di qualità precoce. Intanto, le cantine sociali e le aziende vinicole hanno già messo in moto le attrezzature per vinificare le uve precoci. “Da questa mattina (mercoledì per chi legge, n.d.r.) abbiamo avviato la vendemmia dello Chardonnay che si presenta di ottima qualità”, ha spiegato Emanuele Guglielmi, vice presidente della Cantina Riforma Fondiaria di Mesagne, fondata nel 1959 da un gruppo di soci determinati a voler dare una svolta al territorio brindisino.

“In campagna abbiamo riscontrato una gradazione Babo mediamente del 19,50 per cento”, ha proseguito l’amministratore. “La speranza – ha concluso il vice presidente Guglielmi – è che il vino che otterremo potrà essere commercializzato nei ristoranti che hanno risentito molto del periodo del lockdown”. I prezzi di vendita delle uve Chardonnay si aggirano intorno ai 50 euro per quintale. Cantine Due Palme, di Cellino San Marco, azienda fondata 31 anni fa, ha già iniziato la vendemmia. “Stiamo constatando che le uve di Chardonnay che stiamo tagliando in questi giorni sono davvero ottime, nonostante qualche attacco di tignoletta, immediatamente contenuto, avvenuto nelle scorse settimane”, ha spiegato il presidente Angelo Maci -. Una produzione straordinaria che ci permetterà di ottenere vini ottimi.

D’altronde gli sbalzi termici hanno accresciuto i valori olfattivi”. A Sandonaci, dove c’è l’omonima Cantina sociale più antica della provincia di Brindisi, fondata oltre ottanta anni fa, la vendemmia dello Chardonnay inizierà giovedì. Al timone del sodalizio c’è il presidente Marco Pagano. “L’annata è ottima, le uve sono prive di qualsiasi fitopatia e la gradazione riscontrata in campagna è di circa 18,50 gradi Babo, tutto ciò ci fa sperare in un’annata dalle buone caratteristiche organolettiche da cui si otterranno degli ottimi prodotti”, ha precisato il presidente Pagano. A 18 chilometri da Sandonaci ci sono le cantine di San Pancrazio Salentino. Anche qui il residente, Oronzo Pati, è particolarmente ottimista. “Le uve sono sane e speriamo in una vendemmia dello Chardonnay al top – ci ha detto – la gradazione è mediamente di 18 gradi Babo anche se prevediamo una riduzione della quantità che potremo stimare solo a fine vendemmia”. La vendemmia dello Chardonnay andrà avanti ancora per qualche giorno prima di lasciare il passo alle basi spumante e poi al Primitivo.