VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, DA TERRE DEL ‘VIGNETO PUGLIA’ 38 VINI DOP E IGP; CRESCE EXPORT (+9%) E DOP ECONOMY (631MLN)
Aumenta l’appeal del settore con il valore fondiario che aumenta del 6,3%
Al Vinitaly è in mostra la biodiversità vitivinicola con tutte le terre del ‘Vigneto Puglia’, attraverso colori e caratteristiche unici, che danno vita a vini pregiati che fanno crescere l’appeal del Vigneto Puglia con il valore fondiario che aumenta del 6,3%. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Vinitaly dove il percorso è tra i vini prodotti delle terre rosse, nere, argillose o calcaree del Primitivo di Manduria e quello di Gioia del Colle, del Salice Salentino, del Bombino e del Nero di Troia, della Verdeca e del Susumaniello fino alla Malvasia, da nord a sud della Puglia, su una straordinaria superfice vitata che si estende per circa 95.000 ettari, per la maggior parte in pianura.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 631 milioni di euro, con il comparto che pesa il 93,1% della DOP Economy pugliese.
Entusiasmanti i risultati dell’export del vino pugliese che registra la crescita ulteriore del 9,1% nel 2024, a testimoniare un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – afferma Coldiretti Puglia - di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali con i marchi di qualità che sono riusciti a penetrare il mercato estero facendo un salto in avanti tangibile in pochi anni.
Grande exploit della Puglia dei rossi e dei vini rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati – insiste Coldiretti Puglia – don quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese.
La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.
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