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GIOVANI: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA BANDO PRIMO INSEDIAMENTO AGRICOLTORI

Aprile 16, 2025 388
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GIOVANI: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA BANDO PRIMO INSEDIAMENTO AGRICOLTORI; IN PUGLIA SCOMPARSO 6,8% AZIENDE YOUNG IN CAMPAGNA

La burocrazia sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda e frena l’avvio di nuove attività di impresa

Con la scomparsa del 6,8% delle aziende agricole condotte da giovani in Puglia, è vitale sostenere un settore che offre opportunità occupazionali alle nuove generazioni, ma anche per mantenere vivi e attivi i territori rurali in termini economici e sociali. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati 2024 del Centro Studi Divulga, diffusa in occasione dell’avvio del bando per il primo insediamento dei giovani in agricoltura, con uno stanziamento di 14 milioni di euro.

Il bando è rivolto a giovani con età compresa tra 18 anni compiuti e 41 anni non ancora compiuti che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda o insediati per la prima volta da non oltre 12 mesi dalla data di rilascio della domanda di sostegno nel portale SIAN. Bisogna aumentare gli investimenti in agricoltura, considerato che il segmento dei giovani in agricoltura pesa solo il 7% sul totale dell’imprenditoria agricola - aggiunge Coldiretti Puglia - garantendo più sostegni ai giovani per il ricambio generazionale nel nostro settore. Senza ragazze e ragazzi in agricoltura, l’Europa sarà più fragile e dipendente dalle importazioni.

“La pandemia e le guerre hanno fatto maturare la convinzione comune che le campagne siano capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale”, afferma il leader dei giovani della Coldiretti Puglia, Donato Mercadante nel sottolineare che “occorre ora sostenere il sogno imprenditoriale di una parte importante della nostra generazione che intende investire il proprio futuro nelle campagne, abbattendo gli ostacoli burocratici che troppo spesso si frappongono. La burocrazia sottrae fino a 100 giorni all’anno al lavoro in azienda ma, soprattutto, con l’inefficienza, frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso il PSR”, conclude Mercadante.

Le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’agricoltore impegnandosi soprattutto in attività multifunzionali che – precisa la Coldiretti – vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

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