Redazione

BATTERIO KILLER: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA MODIFICA PIANO ANTI XYLELLA CON NUOVE VARIETÀ RESISTENTI LECCIO E LECCIO DEL CORNO

Settore olivicolo osservato speciale di CAI Consorzi Agrari d’Italia con investimenti per nuovi impianti nel piano strategico

Al via le modifiche del Piano anti Xylella con le nuove varietà Lecciana e Leccio del Corno resistenti al batterio killer degli ulivi, la Xylella fastidosia sottospecie pauca, che a partire da oggi apriranno nuove prospettive per la rigenerazione del Salento.  A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alle modifiche al Piano anti Xylella dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia di concerto con l’Osservatorio fitosanitario regionale, che hanno accolto la richiesta di Unaprol e Coldiretti che già da maggio 2023 avevano chiesto all’Osservatorio fitosanitario di introdurre le due varietà resistenti Leccio e Leccio del Corno nei Rigenerazione olivicola delle aree pugliesi interessate dall’epidemia di Xylella fastidiosa con cultivar resistenti e/o tolleranti.

“Siamo fermamente convinti che le strategie di contenimento e di contrasto alla diffusione della Xylella fastidiosa e di rilancio dell’olivicoltura pugliese debbano necessariamente poter contare su germoplasma olivicolo resistente. Ed in questo senso l’attuale possibilità di impianto limitata alle sole 2 cultivar, oggi autorizzate, Leccino ed FS-17, risulta alquanto inadeguata e rischiosa ai fini di una campagna di rigenerazione olivicola su larga scala”, ha ribadito David Granieri, presidente di Unaprol.

Ma il settore olivicolo è uno osservato speciale di CAI Consorzi Agrari d’Italia con “investimenti – ha annunciato Gianluca Lelli amministratore delegato di CAI – per la realizzazione di un nuovo polo che, facendo leva sulle expertise già consolidate, accompagnerà le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti e in una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio”.

“Il nostro plauso va al CNR per gli studi condotti, perché la sperimentazione e lo studio della biodiversità, rappresentata anche dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione”, ha detto il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, insistendo sdulla necessitò di “rendere operativo ed efficace il “Tavolo di coordinamento emergenza Xylella”, come previsto dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, di fatto istituito sin dal giugno 2020, e convocato una sola volta a novembre 2021”.

Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove “i risultati attesi – ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante”.

Per provare ad invertire la rotta, Coldiretti e Unaprol sono impegnati nel tentativo di salvare la piana degli ulivi monumentali dal batterio della Xylella che sta distruggendo l’olivicoltura pugliese, con gli innesti e sostenendo nuovi metodi di sorveglianza, come la task force cinofila, col supporto scientifico dei ricercatori dell'IPSP del CNR e con il supporto logistico ed organizzativo di Unaprol e Coldiretti che continueranno a collaborare con ENCI per le attività di addestramento dei cani che effettueranno nell’anno 15 controlli equamente suddivisi tra vivai/garden di piante ornamentali e/o officinali di specie non specificate (5 vivai in zona infetta), vivai/garden di piante appartenenti a specie specificate (5 vivai in area indenne) e lotti di piante importate da paesi terzi al loro arrivo al porto di Bari. Inoltre, attraverso il progetto di ricerca Redox (Remote Early Detection of Xylella), finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico e coordinato dal Distretto tecnologico aerospaziale (DTA), saranno elaborate immagini telerilevate da aereo acquisite con sensori iperspettrali e termici, delle piante infette prima ancora della manifestazione dei sintomi – conclude Coldiretti Puglia - per la identificazione precoce di focolai di Xylella attraverso rilievi aerei e droni con sensori iperspettrali e termici.

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Esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in relazione ai reati di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio e di tentata estorsione nei confronti di uno degli acquirenti. Il 3 aprile 2024 a Brindisi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura di custodia cautelare richiesta dalla Procura di Brindisi, ed emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di tre soggetti indagati per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, e di due di questi anche per tentata estorsione nei confronti di un acquirente del citato stupefacente. In particolare, le misure riguardano tre brindisini, di cui un 46enne condotto presso la casa circondariale di Brindisi, mentre una 32enne e un 47enne sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le proprie abitazioni.

Le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Brindisi, sono iniziate in seguito a un episodio di overdose di sostanze stupefacenti di uno degli acquirenti e hanno permesso di ricostruire diverse cessioni di stupefacente di varie tipologie (marijuana. hashish, cocaina e crack). L’uomo di 46 anni e la donna di 32 sono inoltre indagati per il delitto di tentata estorsione, poiché minacciando di morte e di incendiare la sua abitazione avrebbero cercato di costringere uno degli acquirenti a consegnarli circa 150 euro, quale debito non saldato per l’acquisto dello stupefacente (estorsione non consumata perché l’acquirente ha denunciato l’accaduto).

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La Questura di Brindisi comunica che, al fine di ottimizzare il rilascio del passaporto per i cittadini, è attiva una nuova procedura, previa autenticazione con Spid o Cie, sul portale dell’agenda al link undefined, che consente la prenotazione su: 

  • un’agenda ordinaria per chi non ha esigenze a breve termine;
  • un’agenda prioritaria per chi ha necessità documentata di ottenere il passaporto entro 30 giorni.
  • un’agenda delle urgenze per chi ha necessità documentata di ottenere un appuntamento entro 15 giorni.

Tale innovativa procedura è stata prevista al fine di migliorare il servizio di rilascio del titolo di viaggio, in tempo utile per la necessità rappresentata dal richiedente.

La nuova agenda prioritaria consentirà al cittadino residente nella provincia di Brindisi di ottenere un appuntamento in tempi brevi.

La nuova agenda prioritaria, che si affianca a quella ordinaria consentirà al cittadino residente nella provincia di Brindisi, una volta effettuato l'accesso, di scegliere una data disponibile e fissare l'appuntamento prioritario al quale si presenterà con:

 

  • la stampa della ricevuta della prenotazione di nr. 5 pagine generata dal sistema on line;
  • i documenti comprovanti la necessità dell'urgenza (biglietto aereo).

Nel caso in cui il cittadino non riuscisse a fissare un appuntamento utile neanche con la modalità prioritaria, vi è una terza strada offerta dal sistema di prenotazione, ovvero la possibilità - sempre in caso di comprovate urgenze - di stampare un modulo di autocertificazione reperibile sullo stesso sito da consegnare all’Ufficio Passaporti della Questura negli orari di apertura (da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30).

Il rilascio del passaporto sarà così assicurato nei tempi richiesti dall'utente.

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Xylella, nuova subspecie. Cia Puglia: “La nostra regione non sia lasciata sola”

D’Amico: “Lavoro poderoso della Regione, ma occorrono risorse da Governo nazionale e Ue”

Per i reimpianti saranno autorizzate due nuove cultivar: Lecciana e Leccio del Corno

“6mila campionamenti in 22 giorni sono un record, acceleriamo su reimpianti e rigenerazione”

Le azioni di monitoraggio hanno permesso di individuare una terza subspecie di Xylella, la “Multiplex” ha attaccato e infettato due mandorli a Santeramo in Colle (Bari). A darne notizia sono stati Donato Pentassuglia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, e Salvatore Infantino, direttore dell’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia, durante l’ultimo incontro che è servito a fare il punto della situazione rispetto alla diffusione del batterio. All’incontro, erano presenti e sono intervenuti Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario regionale di CIA Puglia, e Emanuela Longo, direttore provinciale di CIA Salento.

Sull’esito dell’incontro, Giannicola D’Amico ha voluto sottolineare l’enorme lavoro svolto dalla Regione Puglia: “Il lavoro costante, puntuale e poderoso che la Regione Puglia sta mettendo in campo per il monitoraggio, con il record assoluto di 6mila campionamenti svolti in 22 giorni, ha permesso l’individuazione della terza subspecie di Xylella. Nei prossimi giorni, per i reimpianti saranno autorizzate due nuove cultivar di olivo: la cultivar resistente Lecciana e la cultivar tollerante Leccio del Corno. È una novità operativa importantissima”, rileva D’Amico che poi specifica: “L’impegno dell’assessore Pentassuglia e del direttore Infantino, però, come quello di tutta la Regione Puglia e degli agricoltori pugliesi, ora deve essere sostenuto con più forza a livello nazionale e internazionale. Bene ha fatto Pentassuglia a chiedere al Governo nuove risorse per i reimpianti. La Puglia sta facendo la sua parte, ma non può essere lasciata da sola in una battaglia vitale per l’olivicoltura italiana ed europea. Proprio in questa ottica, Pentassuglia ha chiesto un nuovo plafond di finanziamenti per un piano decennale di ristori da erogare agli olivicoltori che devono procedere con i reimpianti delle specie resistenti per ripristinare il potenziale produttivo olivicolo nelle province di Lecce e Brindisi attualmente azzerato dalla Xylella”.

“Durante la riunione”, spiega Emanuela Longo, direttore provinciale di CIA Salento, “è stata approvata la proposta di CIA Puglia per snellire gli iter burocratici sui reimpianti e far scorrere più velocemente la graduatoria dando immediata priorità a quegli olivicoltori che sono già pronti a procedere. Occorre essere più agili e veloci, perché la propagazione del batterio, anche attraverso le sue nuove subspecie, non attende i tempi burocratici”.

“Va rivolto un plauso a Pentassuglia, Infantino e alla Regione Puglia per come sta affrontando una situazione estremamente difficile e complessa”, aggiunge D’Amico. “Il coinvolgimento dell’Università della California, che possiede la più grande e completa banca dati del mondo sul batterio Xylella, attesta un impegno a 360 gradi per contrastarne l’ulteriore diffusione e trovare, finalmente, delle risposte scientifiche immediatamente applicabili al fine di uscire dall’emergenza e passare a una fase di rigenerazione. Preoccupa, e molto, la proliferazione delle nuove subspecie, testimoniata anche dal ritrovamento nelle ultime settimane di 27 piante infettate dalla subspecie Fastidiosa a Triggiano (25) e Bari (2), con la novità assoluta di un ciliegio infettato. I campionamenti inviati in California, all’Università di Berkeley, nelle prossime settimane daranno risposte certe riguardo alle modalità di contenimento. Se la datazione dell’infezione risulterà recente si continuerà con l’eradicazione immediata delle piante infette e delle piante presenti nel raggio di 50 metri, altrimenti si valuteranno misure alternative”.

“La Puglia sta facendo davvero il possibile”, conclude Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “ma al Governo nazionale, all’Unione Europea e ai centri di ricerca di tutto il mondo occorre ricordare che la nostra regione non può essere lasciata sola e che la Xylella non è un problema pugliese ma una questione mondiale, che riguarda tutta l’agricoltura, non solo il settore olivicolo. Va sistematizzata e sostenuta una task force nazionale e internazionale di ricercatori scientifici, una vera e propria rete mondiale che si interfacci e collabori per trovare soluzioni scientifiche da sperimentare, affinare e applicare concretamente. Ci diano le risorse e i quadri normativi adeguati per velocizzare il percorso che deve necessariamente portare a bloccare la propagazione del batterio una volta per tutte e a iniziare finalmente un processo di rigenerazione non più procrastinabile”.

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Nel pomeriggio di ieri, nella sede della Cittadella delle imprese di Taranto, la Giunta della Camera di commercio di Brindisi – Taranto ha proceduto alla nomina dei due Vice Presidenti dell’Ente: sono Franco Gentile, che assume anche il ruolo di vicario, e Leonardo Giangrande. 

La legge 580/93 prevede che la Giunta costituita a seguito del processo di accorpamento nomini tra i propri membri uno o  più  vice presidenti al fine di garantire la rappresentanza  equilibrata  delle circoscrizioni  territoriali  coinvolte. La scelta è, dunque, ricaduta su Gentile, Presidente di CNA Brindisi e rappresentante dell’artigianato in seno al Consiglio e alla Giunta, e Giangrande, Presidente di Confcommercio Taranto, che siede nei due Organi camerali in rappresentanza del settore Commercio.

«Due imprenditori di altissimo livello e grande esperienza, anche nazionale, da oggi assumono un ruolo importante nella squadra di governo della Camera – ha commentato il Presidente Vincenzo Cesareo. I territori sono al centro della nostra attenzione ed era necessario che vi fossero un vicario ad assicurare continuità in ogni circostanza ed un solido presidio istituzionale sia su Taranto, sia su Brindisi».

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Venerdì 5 aprile alle ore 17.30 nella sala Conferenze del Castello di Mesagne, in Via Castello, si svolgerà un Convegno che indagherà sulla “Dipendenza tecnologica tra gli Adolescenti” cogliendone rischi ed opportunità.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco Antonio Matarrelli e del delegato alla Cultura Marco Calò, interverranno sul tema: Alessandro Rubino, psicologo psicosomatista; Elvira D’Alò, pedagogista clinico; Antonella Mastro, pedagogista clinico.

Gli interventi saranno moderati da Silvia Di Dio, giornalista.

“Aveva 12 anni da poco compiuti il bambino colpito a morte la scorsa settimana in una scuola a nord di Helsinki.

A premere il grilletto è un altro bambino, anche lui dodicenne. Altri due studenti, coetanei, sono feriti gravi in ospedale. La Finlandia è sotto shock, dopo la sparatoria avvenuta questa mattina in un istituto scolastico a Vantaa, nei sobborghi della capitale.

    Il Paese è sgomento per la giovane età delle vittime e per quella del killer, che avrebbe preso l'arma ad un parente stretto. Per questo motivo non sarà trattenuto in custodia ma consegnato ai servizi sociali dopo l'interrogatorio. In attesa che la polizia finlandese sveli qualche particolare di questa sconcertante vicenda, in primis il movente.” (ANSA)

Questa notizia ha trovato poco spazio nelle cronache dei nostri  notiziari forse perché interroga, soprattutto gli  adulti, su problematiche troppo scottanti e di cui nessuno può ritenersi estraneo. Sicuramente c’è da interrogarsi sull’uso e la relativa influenza della tecnologia nella vita adolescenziale e su quanto il mondo adulto sia un buon esempio su un suo eventuale abuso.

L’adolescenza è un periodo fondamentale nella formazione dell’individuo. La transizione psicologica e neuro-biologica che caratterizza questa fase darà poi forma al cervello adulto. Durante questo periodo il cervello si modella, si definiscono le reti di connessione neurale che consentono all’individuo di acquisire competenze cognitive, emotive, relazionali e affettive, che rimarranno stabili per il resto della vita. La salute mentale è tra i capisaldi del benessere individuale.

Le malattie psichiche hanno importanti ripercussioni sul funzionamento individuale e sulla qualità di vita non solo della persona che ne è afflitta ma anche della società. Gli adolescenti sono particolarmente esposti ai fattori che possono favorire l’esordio e il mantenimento di tali patologie. Oltre ai fattori ben noti (droghe, stress, maltrattamenti e violenza, abusi), anche la tecnologia gioca un ruolo importante. Oggi, in Italia, circa 8 milioni e 200mila giovani tra i 12 e i 25 anni crescono in un mondo in cui al centro c’è la tecnologia digitale e per tale motivo sono definiti “nativi digitali”. Quasi il 95% tra 14 e 19 anni utilizza internet. 300mila giovani tra 12 e 25 anni soffrono di dipendenza da internet (dati Istat). Circa il 10% si dichiara insoddisfatto della vita, delle relazioni sociali (comprese quelle familiari) e della salute, e vivono difficoltà emotive, con prevalenza di forme depressive o ansiose. Una percentuale compresa tra l’1 e il 4% accusa problemi derivati dall’utilizzo della tecnologia. Gli adolescenti sviluppano dipendenza tre volte più degli adulti.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che l’utilizzo eccessivo di smartphone, gaming, internet e social network provoca effetti sullo sviluppo cerebrale. In particolare, negli adolescenti con dipendenza marcata da smartphone sono state osservate modificazioni della materia bianca (prevalentemente dei fasci di connessione cortico-subcorticali) simili, almeno in parte, a quelle riscontrate in soggetti con dipendenza da internet. Alcuni studi hanno segnalato ad esempio, un peggioramento sintomatologico nei bambini e negli adolescenti affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD) e rischi elevati per soggetti con forme di autismo ad alto funzionamento (sindrome di Asperger).

L’utilizzo eccessivo degli strumenti tecnologici può portare alla perdita del contatto con la vita scolastica e di relazione, può costituire una soluzione inconsapevole alle difficoltà della vita reale, può riempire il vuoto che deriva dalle difficoltà di interagire con gli altri creando un falso equilibrio che sfocia in forti crisi nel momento in cui lo si interrompe. L’adolescente rischia così di isolarsi e di perdere una fase fondamentale della propria vita, un periodo di straordinaria ricchezza e potenzialità.

La tecnologia modifica i concetti di tempo e spazio, accelera i ritmi di vita e allo stesso tempo riduce le distanze; porta allo sviluppo di capacità cognitive differenti, implementa alcune forme di apprendimento e di memoria, alcune competenze cognitive a discapito di altre, e modo di allerta differenti. Se utilizzata prima del sonno, altera il ritmo sonno-veglia ovvero la parte della giornata più importante perché si è soli con sé stessi, si riflette e si riprendono le forze.

In altre parole, sotto l’effetto della tecnologia non si sa più come svolgere una determinata azione, ma si sa come chiedere a uno strumento di svolgerla per noi; si avverte la necessità di una maggiore flessibilità e rapidità; l’attenzione si amplifica a discapito della performance;si vive uno stato di allerta che porta a controllare il telefono più volte anche in assenza di reali segnali; occorre più tempo per completare un compito; si demanda al cellullare o a internet la conservazione di un numero sempre maggiore di informazioni (ad esempio i numeri di telefono, dove abbiamo parcheggiato, dove abbiamo lasciato le chiavi della macchina ecc…) mentre la mente crea mappe differenti che ci servono per recuperarle.

Diversi studi hanno analizzato gli effetti cognitivi dell’esposizione al gaming e hanno mostrato che i videogame migliorano l’attenzione visiva e la coordinazione, ma inducono a comportamenti impulsivi e aggressivi, che portano a confondere la realtà   con la simulazione di azioni e relative conseguenze.

La presenza ubiquitaria della tecnologia provoca quella che potremmo definire sovra-stimolazione sensoriale.

Proprio per riflettere su questi temi Venerdì 5 APRILE 2024 alle ore 17.30 si terrà a MESAGNE un interessante convegno su:

“LA DIPENDENZA TECNOLOGICA TRA GLI ADOLESCENTI : RISCHI ED OPPORTUNITA’”,  presso la sala conferenze del Castello di Mesagne.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco del Comune di Mesagne Tony Matarrelli e del delegato alla cultura Marco Calò   interverranno:

Alessandro Rubino, psicologo psicosomatista

 Elvira D'Alò, pedagogista clinico

 Antonella Mastro, pedagogista clinico

 Modera Silvia Di Dio, giornalista.

L’incontro rappresenta un’occasione straordinaria  per riflettere su temi psico-pedagogici e sociali dei quali, sia il mondo della scuola sia quello delle famiglie, devono necessariamente interessarsi per il futuro delle giovani generazioni.

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Francavilla Fontana (BR). Deve scontare 9 mesi di reclusione per oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale, arrestato.

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Francavilla Fontana hanno eseguito un ordine di esecuzione di espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dall’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di un 59enne del luogo. L’uomo deve scontare la pena di 9 mesi di reclusione, per i reati di oltraggio e minaccia continuata a pubblico ufficiale, commessi a Francavilla Fontana 25 ottobre 2013, quando in seguito a un sinistro stradale in cui era rimasto coinvolto aveva minacciato e offeso i militari operanti intervenuti per i rilievi. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato condotto in regime di detenzione domiciliare presso la sua abitazione.

L'ASL BRINDISI ASSUME LE CATEGORIE PROTETTE: FIALS PORTA A CASA UN GRANDE RISULTATO

Appena pubblicati nell’ASL di Brindisi i bandi di concorso e di mobilità per l’assunzione di personale appartenente alle categorie protette di cui alla legge 68/99.

Grande soddisfazione della FIALS che da tempo aveva denunciato la scopertura e l’inerzia delle diverse direzioni strategiche che negli ultimi due anni si sono susseguite nell’Asl di Brindisi.

Grazie anche alla segnalazione che la FIALS ha trasmesso alla Funzione Pubblica e a tutti gli organi competenti della Regione Puglia, unitamente al Garante regionale per i diritti delle persone disabili ed al neo eletto aziendale responsabile dei processi di inserimento in ambiente di lavoro delle persone con disabilità.

“L’attenzione all’inclusione di tutti i lavoratori – afferma Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS - in particolare gli appartenenti alle categorie protette, dimostra la sensibilità che il nostro Sindacato ha verso adempimenti a cui l’asl di Brindisi deve essere compliante, nel rispetto della trasparenza degli atti e delle procedure amministrative”.

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Doppia vincita a Lecce grazie al 10eLotto. Nel concorso di martedì 2 aprile, come riporta Agipronews, da segnalare due vincite da 50mila euro ciascuna, arrivate entrambe grazie a un “9 Oro” in un'estrazione frequente. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 22,9 milioni di euro, per un totale di oltre un miliardo da inizio anno.

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Il Primitivo di Manduria Doc

celebra il suo cinquantesimo anniversario al Vinitaly

Novella Pastorelli: “La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo”

Il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc e il Consorzio di Tutela si prepara a festeggiare questa straordinaria ricorrenza alla 56ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile, con uno stand innovativo e tante degustazioni e approfondimenti, il tutto per offrire agli enoappassionati un'esperienza unica e indimenticabile.

Nello stand C4 Padiglione 11, si proporranno assaggi e degustazioni riservati a un pubblico di operatori B2B, giornalisti ed esperti di settore. Una ricca selezione di oltre 40 etichette porterà i visitatori in un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria Dop, testimoni di una straordinaria area vinicola.

Molti saranno i focus di approfondimento, ad iniziare da  lunedì 15 aprile 2024, dalle 15:00 alle 16:00, con una straordinaria degustazione presso la Sala Convegni – Enoteca Puglia dal titolo "50 anni in Doc - Mezzo Secolo di Eccellenza, tra storia e degustazione". I sommelier del Consorzio di Tutela guideranno una verticale di cinque annate diverse di Primitivo di Manduria DOC, offrendo agli ospiti l'opportunità di esplorare l'evoluzione del vino. L’ingresso è gratuito fino alla disponibilità di posti. Per partecipare è necessario prenotarsi all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o rivolgersi direttamente allo stand C4 in fiera.

A seguire altre degustazioni guidate presso lo stand del Consorzio di Tutela previste per martedì 16 aprile: due sessioni saranno curate da Vinoway (prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e condotte dal grande sommelier Eros Teboni (dalle 11:00 alle 12:00; dalle 12:30 alle 13:30).

Il Primitivo di Manduria sarà inoltre partner di "Benvenuti in Puglia", in un evento esterno in programma per lunedì 15 aprile 2024 presso la straordinaria Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, a pochi passi da Piazza delle Erbe, nel cuore pulsante di Verona. Durante questa occasione, il Consorzio sarà protagonista di un importante momento degustativo di eccellenti etichette.

“Cinquant'anni fa, il 30 ottobre 1974, il Ministero dell’Agricoltura riconobbe la Denominazione di Origine Controllata del Primitivo di Manduria, decreto poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 1975.   – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Questo riconoscimento normativo traccia l’inizio di un percorso lungo 50 anni durante il quale la nostra denominazione ha assunto un ruolo determinante nel panorama enoico pugliese, italiano e mondiale”.

"Il Primitivo di Manduria si distingue per la straordinaria complessità aromatica, data in particolare dai vecchi impianti ad alberello. - conclude Pastorelli -  Ma oltre al territorio e al vitigno ci sono i nostri viticoltori e le nostre aziende che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere grande la nostra denominazione nel mondo attraverso un lavoro certosino che inizia in vigna e finisce in cantina. La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo. I nostri viticoltori, veri custodi della relazione tra il vitigno e il terroir, coltivano uve di alta qualità anche in piccole ma efficienti cantine. Grazie alla loro esperienza e all'uso sapiente della tecnologia, trasformano il frutto del loro lavoro in un vino eccellente, portando il nostro messaggio nel mondo attraverso ogni bottiglia."

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