Redazione

Venerdì 23 febbraio 2024, a partire dalle ore 12.00 nella piazza Sottile‐De Falco, antistante Palazzo Granafei‐ Nervegna, il Presidio Libera di Brindisi a loro intitolato organizza un’iniziativa in memoria del Vice Brigadiere  Alberto  De  Falco  e  del  Finanziere  Scelto  Antonio  Sottile,  che  l’associazione  Libera  ricorda  come  vittime  innocenti delle mafie.  All’evento  saranno  presenti  alcuni  studenti  dell’I.I.S.S.  "Ferraris‐De  Marco‐Valzani"  e  dell’Istituto  Comprensivo  Bozzano,  i  rappresentanti  delle Istituzioni e  delle  Forze  dell’Ordine,  di alcuni enti  del Terzo  Settore e della rete del Presidio cittadino di Libera, il Comandante Provinciale Piergiorgio Vanni e i colleghi  della Guardia di Finanza, tra cui le Medaglie d’Oro Sandro Marras ed Edoardo Roscica.  La  sera  del  23  febbraio  2000  i  finanzieri  erano  in  servizio  di  perlustrazione  per  la  repressione  del  contrabbando  di  tabacchi  lavorati  esteri,  quando  sulla  complanare  della  statale  379,  a  pochi  passi  dal  santuario  di  Jaddico, la loro Fiat  Punto  fu investita  da  un  fuoristrada  blindato guidato  dai malviventi  che  trasportavano  sigarette  di  contrabbando  appena  scaricate.  Sottile  e  De  Falco  morirono  quella  sera  nell’adempimento del loro dovere, successivamente vennero insigniti delle Medaglie d’Oro al Valor Civile  insieme ai colleghi di pattuglia Roscica e Marras.  L’iniziativa sarà un’occasione per ascoltare le riflessioni dei giovani e far sentire l’affetto della cittadinanza ai  familiari  di  Antonio  Sottile  e  Alberto  De  Falco,  a  distanza  di  24  anni  dalla  loro  scomparsa.  L’evento,  patrocinato dal Comune, è organizzato anche quest’anno da Libera nel cuore della città per coltivare una  memoria  viva  che  generi  impegno  contro  la  criminalità  organizzata  presente  a  Brindisi  e  percorsi  di  cambiamento nel segno della giustizia sociale. La cittadinanza è invitata a partecipare. 

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UE: COLDIRETTI PUGLIA, INVASIONE VIRUS E INSETTI ALIENI FA STRAGE IN CAMPI E BOSCHI; DA XYLELLA A ‘TRISTEZA’ DEGLI AGRUMI

In Puglia hanno trovato un habitat ideale, accanendosi su alberi, piante e frutti, la Drosophila Suzukii dei frutti rossi, l’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, oltre al cinipide galligeno del castagno

Per i cambiamenti climatici e la globalizzazione degli scambi, con il sistema di controllo dell’UE sotto accusa per le frontiere colabrodo, sono arrivati in Puglia parassiti, virus e insetti "alieni" mai visti prima che hanno fatto strage nei campi coltivati  trovando un habitat ideale, accanendosi su alberi, piante e frutti, dalla Drosophila Suzukii dei frutti rossi all’Aleurocanthus spiniferus che attacca agrumi e vite, dalla Xylella che ha fatto seccare 21 milioni di ulivi al punteruolo rosso che ha fatto strage di decine di migliaia di palme, fino alla Tristeza degli agrumi. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, in relazione al caso di infezione da Xylella fastidiosa fastidiosa, il nuovo ceppo del batterio killer rinvenuto in un mandorlo in agro di Triggiano, per cui la Coldiretti anche per questo manifesterà a Bruxelles il 26 febbraio prossimo contro una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta.

Cresce l’allarme per le importazioni dall’estero di arance contaminate dal fungo della ‘macchia nera’ con il moltiplicarsi di intercettazioni di organismi nocivi presenti nelle merci importate, sulla base del report dell’Europhyt Interceptions che ha tracciato nel solo mese di ottobre 2023 la presenza della Citrus black – spot su 3 carichi di agrumi dall’Argentina, 14 dal Sud Africa, 3 dall’Uruguay, 2 dal Zimbabwe, in cui è stato rinvenuto l’organismo nocivo.

“La Puglia non può permettersi l’invasione di altri virus alieni, dopo la Xylella e la ‘tristeza’ degli agrumi. Stiamo subendo insidie letali per il settore, dalle importazioni selvagge di prodotto dall’estero senza passaporto verde, al crollo dei prezzi, ai rischi ambientali che le imprese agricole stanno subendo quotidianamente, un trend drammatico che ha effetti pesanti sul piano economico e occupazionale per le imprese agricole, ma anche dal punto di vista ambientale e per la salute dei consumatori, su cui è necessario intervenire drasticamente”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo.

Un autentico flagello è il batterio della Xylella che è stato introdotto con molta probabilità dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam ed ha devastato gli uliveti del Salento con 21 milioni di ulivi secchi e 8mila chilometri quadrati di territorio infetto, dove sono andate irrimediabilmente perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce, dall’autunno 2013, anno in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando fino a Bari.

"L'invasione di virus e insetti alieni impone una strategia complessiva della Regione Puglia, grazie ad una maggiore incisività e strategicità dell’attività svolta dal servizio fitosanitario nazionale e regionale, per far fronte alle numerose e incontenibili malattie delle piante che arrivano in Puglia attraverso le frontiere colabrodo dell'UE, improntata su una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento, per non mettere a repentaglio il patrimonio arboreo e produttivo pugliese, già messo seriamente a dura prova. L’ascolto costante degli enti di ricerca, tra l’altro, sentinelle autorevoli sul territorio, è determinante per essere tempestivi e incisivi", aggiunge il direttore regionale Pietro Piccioni.

L'arrivo di fitopatologie, parassiti e virus provenienti da altri continenti è favorito dall'intensificarsi degli scambi commerciali, attraverso i quali arrivano in Puglia, dove trovano un habitat favorevole a causa dei cambiamenti climatici, aggiunge Coldiretti Puglia.

Se la Xylella fastidiosa che sta facendo strage di ulivi nel Salento proviene dal Costa Rica, il punteruolo rosso che ha letteralmente falcidiato le palme secolari pugliesi è originario dell'Asia sudorientale  Inoltre, la Puglia convive da anni con una virosi, l'alter ego della Xylella fastidiosa con le dovute differenze - di cui si parla poco, nonostante sia altrettanto virulenta. La 'Tristeza' degli agrumi, causata dal Citrus Tristeza Virus (CTV) proveniente dall'Asia Minore, appartenente al gruppo dei Closterovirusche, per cui nostri agricoltori sono costretti ad esportare agrumi con foglia sui mercati comunitari solo se accompagnati da passaporto delle piante, poiché il virus si trasmette attraverso la parte vegetale e non attraverso i frutti. I controlli in uscita sui prodotti agricoli pugliesi non sono altrettanto pressanti e stringenti su piante e prodotti esteri con un danno incalcolabile per l'agricoltura pugliese.

E danni sta facendo anche la Drosophila suzukii, il moscerino killer che colpisce le ciliegie e i frutti con colorazione dall’arancio al rosso e gli effetti – insiste Coldiretti Puglia - si vedono solo in un secondo momento sui frutti raccolti. Il moscerino Drosophila Suzukii causa danni gravi e irreversibili su diverse specie produttrici di frutta con buccia sottile come ciliegie, fragole e l'uva nei vigneti si sta diffondendo indisturbato in assenza di efficaci antagonisti naturali ed è già stato individuato in 12 regioni italiane e in 13 Paesi europei.

Nelle aree vocate in Puglia come Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, i castagneti sono strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro, afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno. A pesare – sottolinea Coldiretti Puglia – sono, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia – ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo – dice Coldiretti – che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti – anche con l’avvio di una apposita task force.

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Marijuana e Hashish occultati in un’abitazione di campagna. Un arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nel pomeriggio del 20 febbraio, i Carabinieri della Stazione di Mesagne e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato un 57enne per il delitto di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. In particolare, nel corso di una perquisizione domiciliare e veicolare, sono stati rinvenuti nella disponibilità dell’uomo:

-       8 Kg. di sostanza stupefacente del tipo marijuana occultata all’interno di sacchi e contenitori vari;

-       200 grammi di hashish suddivisa in due panetti;

-       2 bilancini elettronici di precisione funzionanti;

-       vario materiale per il confezionamento dello stupefacente;

-       la somma contante di 1.000,00 euro.

Nel corso delle operazioni si è avuto modo di rilevare come l’uomo, al fine di eludere le investigazioni e rendere difficoltoso il loro rinvenimento, avesse nascosto le diverse tipologie di stupefacente in più punti della sua abitazione ubicata nelle campagne di Ceglie Messapica, distante dal centro abitato, ritenendo, probabilmente, che la zona fosse poco attenzionata dalle Forze di Polizia; lo stupefacente è stato occultato nella veranda e in un deposito dell’abitazione, nonché all’interno di un’autovettura del tipo fuori strada.

In considerazione del quantitativo e delle diverse tipologie di sostanze stupefacenti rinvenute nella disponibilità dell’uomo, tenuto conto, tra l’altro, del possesso di bilancini di precisone e di materiale per il confezionamento, è apparso evidente che le stesse fossero destinate allo spaccio. A suffragare tale ipotesi, la somma contante di oltre 1.000,00 euro in banconote di vario taglio trovata in suo possesso, da ritenersi ragionevolmente il provento dell’attività di spaccio.

Quanto rinvenuto, unitamente allo smartphone in uso al 57enne, è stato sottoposto a sequestro.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, lo stesso è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, SOTTO ACCUSA BARRIERE COLABRODO UE PER INFEZIONE NUOVO BATTERIO KILLER; IL 26/2 MANIFESTAZIONE A BRUXELLES

La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce

Il caso di infezione da Xylella fastidiosa fastidiosa, il nuovo ceppo del batterio killer rinvenuto in un mandorlo in agro di Triggiano, mette nuovamente sotto accusa il sistema di controllo dell'Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari, causando danni da miliardi di euro in Puglia con 21 milioni di ulivi secchi e l’interro settore olivicolo in ginocchio in Salento. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che manifesterà a Bruxelles il 26 febbraio contro una politica europea troppo permissiva che consente l'ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell'Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta.

La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce, una fitopatia che porta al disseccamento dei vigneti come accaduto in California – spiega Coldiretti Puglia -  esattamente come avviene per gli oliveti a causa della Xylella fastidiosa sottospecie pauca.  

“Contro IL nuovo ceppo di Xylella che attacca i vigneti non va messa la testa sotto la sabbia, sostenendo il monitoraggio capillare, la divulgazione, l’informazione e stanziando indennizzi ad hoc per le aziende agricole che risulteranno colpite dalla malattia”, afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia nel sottolineare che “l’UE dovrà farsi carico del disastro che da oltre 10 anni si è compiuto in Puglia, anche per colpa dei mancati controlli del materiale vegetale importato in Italia, ma anche per il sostegno comunitario che è totalmente mancato in Salento, dove vanno espiantati tutti gli alberi secchi e rigenerato il territorio, dopo un danno ambientale, economico e paesaggistico di miliardi euro”.

“La tempestività con cui il Servizio Fitosanitario della Regione Puglia ha individuato il nuovo ceppo grazie ad un monitoraggio in 134 siti soprattutto nelle aree indenni la dice lunga sulla necessità di non abbassare la guardia e di collaborare in ogni modo per creare una cintura di sicurezza che blocchi immediatamente l’avanzata del batterio Xylella fastidiosa fastidiosa”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti – anche con l’avvio di una apposita task force.

Un autentico flagello è stato il batterio della Xylella sottospecie pauca che è stato introdotto con molta probabilità dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam ed ha devastato gli uliveti del Salento dove sono andate irrimediabilmente perse quasi 3 olive su 4 in provincia di Lecce, dall’autunno 2013, anno in cui è stata accertata su un appezzamento di olivo a Gallipoli, la malattia – continua Coldiretti – si è estesa senza che venisse applicata una strategia efficace per fermare il contagio che, dopo aver fatto seccare gli ulivi leccesi, ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando fino a Bari.

Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

La diffusione della Xylella fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata, l’impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro – conclude Coldiretti Puglia - sulla base dello studio della prestigiosa rivista americana PNAS (Atti della Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti d'America) sulla valutazione dell'impatto di Xylella fastidiosa pauca sull’olivicoltura in Italia, Grecia e Spagna, studio realizzato nell'ambito del Progetto H2020 POnTE da un team multinazionale di ricercatori guidato da economisti dell'Università di Wageningen (Olanda).

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Venerdì 23 febbraio alle ore 18 avrà luogo presso il ristorante sociale XFOOD di San Vito dei Normanni Career Sips, il primo di una serie di incontri formativi, tenuto dal Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi e rivolto ai giovani del territorio. Durante l’evento, i Giovani Dottori Commercialisti illustreranno i tre principali bandi a supporto della creazione d’impresa giovanile. L’evento è gratuito e aperto a tutti.

Lavoro, networking e opportunità nel nostro territorio, questi i principali temi che saranno trattati in un interessante incontro pubblico che si terrà venerdì 23 febbraio, alle ore 18.00, presso il ristorante sociale XFood a San Vito dei Normanni. Un’occasione per illustrare le finalità del Progetto Policoro, iniziativa che si rivolge soprattutto ai giovani in cerca di occupazione che, attraverso iniziative di formazione volte alla divulgazione di una nuova cultura del lavoro in un’ottica di sussidiarietà, solidarietà e legalità, secondo i principi della Dottrina Sociale della Chiesa, tenta di dare una risposta concreta al problema della disoccupazione in Italia, promuovendo e sostenendo l’imprenditorialità giovanile. Durante la serata interverranno la Dott.ssa Irene Falconieri, Responsabile della formazione UGDCEC Brindisi, che parlerà approfonditamente del bando NIDI della Regione Puglia, il Dott. Cosimo Orlandino, Vicepresidente UGDCEC Brindisi, che illustrerà il bando Resto a Sud, e il Dott. Luca Verardi, Consigliere UGDCEC Brindisi, per il bando Minipia della Regione Puglia. All’evento parteciperà Silvana Errico, sindaco del Comune di San Vito dei Normanni, che ha offerto il proprio patrocinio, unitamente all’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Brindisi.

L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza.

Il nuovo Questore di Brindisi è il Dirigente Superiore della Polizia di Stato dott. Giampietro LIONETTI, nato a Cirò Marina (KR) il 13 agosto 1968. Sarà lui a gestire l'ordine pubblico in occasione del prossimo G7. Ricco il curriculum professionale del nuovo questore di Brindisi che questa mattina si è presentato ai media.

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In un contesto già critico per la sanità pubblica, l'Asl Brindisi ha assunto una decisione che aggrava ulteriormente la situazione. La Direzione strategica ha, infatti, interrotto il contratto con la società che forniva l'unità mobile di risonanza magnetica nucleare presso l'Ospedale ‘Camberlingo’ di Francavilla Fontana, invocando la necessità di razionalizzare la spesa e riorganizzare i servizi. Una mossa che solleva forti preoccupazioni e seri dubbi sulla gestione delle risorse e sulla priorità attribuita alla salute dei cittadini. La domanda sorge spontanea: chi garantirà il recupero urgente di esami di risonanza magnetica all’utenza afferente al presidio di Francavilla, rimasta in standby? Si viene a conoscenza di una mole di liste di attesa non indifferente e un diritto alla salute e all’assistenza momentaneamente negata, con almeno 150/200 pazienti, bisognosi di tempestività e celerità d’intervento.

“La decisione di sospendere l'unità mobile di risonanza magnetica è estremamente preoccupante e potrebbe avere conseguenze gravi sulla salute dei cittadini” - afferma il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone. "In un momento in cui la tempestività delle diagnosi è cruciale, questa sospensione rischia di compromettere gravemente l'accesso ai servizi diagnostici essenziali. La carenza di personale sanitario è un problema noto, ma non può giustificare la sospensione di servizi vitali per la salute della comunità. Il personale interessato dell’Azienda è pronto a contribuire al recupero delle attività sospese".

“Bisogna affrontare con urgenza questa situazione, garantendo l'accesso tempestivo e adeguato alle procedure diagnostiche essenziali per la salute della comunità. Per questo - conclude Carbone – nelle more dell’acquisto con i fondi del PNRR di un nuovo macchinario come paventato dall’Azienda, si chiede che il personale possa recuperare le liste d’attesa”.

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Sarà presentato lunedì 26 febbraio, alle ore 17.00, presso il Castello di Mesagne il Dossier Statistico Immigrazione 2023, il rapporto annuale che illustra il panorama migratorio dell’Italia attraverso un’analisi ragionata dei dati statistici più aggiornati. L’iniziativa è organizzata dalle associazioni Mesagne Bene Comune e Street View, in collaborazione con Arci Brindisi, APS Comunità Africana di Brindisi e provincia, Emergency-Gruppo Provincia di Brindisi, Forum Per Cambiare l'Ordine delle Cose-Provincia di Brindisi, con il sostegno del CSV Brindisi-Lecce e il patrocinio del Comune di Mesagne.

Come ormai avviene da cinque anni, anche quest'anno le suddette organizzazioni si fanno promotrici della divulgazione dei contenuti del Dossier insieme a tutti coloro che intendono partecipare e contribuire alla realizzazione di un momento di dibattito, incontro e conoscenza con i soggetti che sono portatori di culture altre, con i quali si vogliono condividere e approfondire gli aspetti sociali e culturali dei paesi di provenienza. Una chiamata a raccolta per tutti coloro che si impegnano per i diritti umani e per una società interculturale più coesa e solidale.

Il Dossier Statistico Immigrazione rappresenta una lettura aggiornata e articolata dell'immigrazione che vuole contribuire ad elevare il grado di conoscenza e consapevolezza da parte di un pubblico sempre più ampio, affinché, con l'aiuto dei numeri e di una loro corretta lettura, si possa pervenire ad un approccio quanto più ancorato alla realtà che, abbandonando visioni ideologiche e preconcetti, contribuisca a promuovere politiche in grado di migliorare la vita e il futuro di tutte le persone che vivono in Italia.

L'incontro, che si aprirà con i saluti del vice presidente del CSV Brindisi-Lecce Rino Spedicato, vedrà l’intervento del presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS Luca Di Sciullo il quale offrirà la possibilità di comprendere i punti salienti della trentatreesima edizione del Dossier e si arricchirà del contributo di Valeria Taurino, direttrice generale dell'organizzazione umanitaria SOS Mediterranee, con un intervento da remoto. Seguirà l’intervento di Drissa Kone, presidente dell'APS Comunità Africana di Brindisi e provincia e un momento artistico con l’attore e regista Gino Cesaria. Ai partecipanti sarà distribuita gratuitamente una copia del Dossier. Inoltre, durante l'evento sarà possibile effettuare gratuitamente il download del rapporto integrale dal sito www.dossierimmigrazione.it.

A conclusione dell’evento seguirà una serata conviviale con musica e cibo dal mondo presso le Officine Ipogee, in Piazza Sant’Anna dei Greci n. 14.

Infine, la mattina di martedì 27 febbraio Luca Di Sciullo incontrerà gli studenti e le studentesse della Scuola Secondaria di I Grado “M. Materdona – A. Moro” di Mesagne per un importante momento di conoscenza e confronto sui contenuti del rapporto e sulle migrazioni, un fenomeno imprescindibile per comprendere il nostro tempo.

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Due furti e un tentativo di furto è il bilancio del raid delinquenziale perpetrato da parte di una banda di malviventi nel quartiere Sant’Antonio che ha colpito anche a Mesagne. In effetti sembra che si tratti di una banda proveniente da fuori provincia che viaggia a bordo di auto di grossa cilindrata, con targhe taroccate perché prese da altri mezzi, e che preferisce razziare le abitazioni che si trovano in periferia per avere una via di fuga veloce. Sulle loro tracce vi sono polizia e carabinieri, dell’intera area jonico-salentina, nella speranza che prima o poi incappino nella rete tesa per acciuffarli. La banda viaggia e colpisce indiscriminatamente tra la provincia di Taranto, Lecce e Brindisi. I furti, infatti, si stanno svolgendo con la stessa dinamica anche in altre realtà del brindisino, come, ad esempio, San Vito, Latiano, Ceglie, Carovigno, con una sequenza che inizia a preoccupare non poco le forze dell’ordine. A Mesagne la banda ha colpito in via Bologna e in via Etna, mentre ha fallito, fortunatamente, in via Salvo D’Acquisto. La dinamica è sempre la stessa. Arrivano a bordo di auto di grossa cilindrata, quasi sempre nella fascia oraria tra le ore 7 e le ore 9, scelgono un’abitazione di periferia che gli aggrada, suonano e se non apre nessuno forzano l’ingresso e in pochi minuti fanno man bassa di tutto ciò che trovano a portata di vista. Poi fuggono e svaniscono nel nulla. Gli ultimi due furti hanno fruttato ai delinquenti qualche piccolo monile in oro e una ventina di euro. La banda di razziatori più volte è stata immortalata dalle telecamere di video sorveglianza sia private sia pubbliche per cui gli investigatori hanno tra le mani diversi elementi utili a poterli, prima o poi, inchiodare alle loro responsabilità. Il cerchio, infatti, presto si potrebbe stringere intorno a loro. È solo una questione di tempo, quello necessario a mettere insieme le tessere di questo puzzle che si sta componendo pur tra non poche difficoltà ambientali.

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Sia la polizia sia i carabinieri hanno individuato gli autori di alcuni furti che si sono verificati in attività commerciali del centro storico mesagnese. Si tratta, come già si sospettava, di ragazzini che spesso sono stati visti in zona, distintisi anche per gli atti vandalici commessi. Nei loro confronti sono stati già emessi i relativi provvedimenti giudiziari.

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