La Via Appia antica, volano di sviluppo per due comunità locali

Tranquillino Cavallo Luglio 29, 2019 1628

workshops a muro tenente 3Finalmente, dopo diversi giorni di silenzio, la Soprintendenza ai Beni archeologici, Belle arti e Paesaggio di Taranto ha confermato che la scoperta di un antico asse viario, ben strutturato, avvenuta a Muro Tenente è di notevole valore storico-scientifico. Pertanto ha già messo a disposizione una prima tranche di finanziamenti necessari per allargare lo scavo e studiare il tracciato viario, intercettato durante lo scavo di un cavidotto Enel.

Inutile dire che le due comunità scientifiche di Latiano e Mesagne sono in fibrillazione. La responsabilità dei vari lavori tra cui quelli archeologici che si eseguono nel Parco è garantita dalla Sabap di Lecce, grazie alla costante presenza dell’Ispettrice di zona, Annalisa Biffino. È lei che è intervenuta quando l’archeologa che stava effettuando la sorveglianza del cavidotto, Virmanda Rizzo della ditta Montel Srl, ha notato qualcosa di strano nello scavo.

“L’area interessata dal ritrovamento – ha spiegato Anna Lisa Biffino - è subito fuori dall’area del parco ed è stata rinvenuta durante gli scavi del cavidotto Enel necessario per far arrivare la luce elettrica nel parco, utile per alimentare le luci e le telecamere di sorveglianza. Si tratta di una lunga trincea che ha fatto emergere un tratto limitatissimo di una strada glareata - Strada formata da un battuto di ciottoli o ghiaia - con i margini in basole. Siamo tentati di dire che è un tratto della via Appia antica che entra a Muro Tenente”. L’archeologa è moderatamente euforica su tale scoperta “perché all’interno del parco era già stato rinvenuto un tratto strutturato di strada urbana con tombe laterali che faceva ipotizzare di un percorso dentro l’abitato della via Appia. Averlo trovato fuori è una conferma”. Tuttavia, adesso il vero problema è trovare dei modi per approfondire lo scavo e renderlo fruibile.

“Su tale fronte – ha aggiunto la Biffino - abbiamo dei finanziamenti del Mibac che vedremo di dirottare all’esterno di Muro Tenente, per comprendere bene se si tratta davvero della via Appia antica. È un’ipotesi suggestiva che adesso necessita di conferme. Con calma faremo altri saggi. Comunque, questo rinvenimento è un dato significativo. Voglio essere cauta ma possiamo supporre che si tratta di una strada ben strutturata che può essere l’Appia antica”. Le due comunità locali proprietarie dell’area, i Comuni di Latiano e Mesagne, sono particolarmente entusiasti. Sanno bene che la scoperta della via Appia antica, oltre a far registrare un dato importante sul fronte di una corretta lettura storica del territorio, può essere sfruttata ai fini turistici.

“Muro Tenente è sicuramente il Parco archeologico più importante dell’intero Salento”, ha spiegato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli -. Adesso bisogna renderlo maggiormente fruibile. Come Amministrazioni su questo fronte siamo un’unica cosa poiché abbiamo abbattuto i campanili. Ci rendiamo conto di quello che può rappresentare quest’area come luogo di incontro e come promozione del territorio”. Per il primo cittadino mesagnese “bisogna continuare a investire risorse, tempo e buona volontà affinché divenga luogo di riferimento del turismo archeologico. E su tale fronte stiamo pensando, ad esempio, di rifare la segnaletica, poi dobbiamo investire nella promozione usando tutti gli strumenti possibili e interessanti”.

Anche la scuola può rivestire un ruolo importante per la valorizzazione dell’area archeologica. “Certamente – ha affermato Matarrelli - bisogna coinvolgere la scuola e non solo quella locale. Il Comune di Mesagne ritiene strategico mettere in campo molte energie, per promuovere questa realtà, giacché la ritiene importante per il territorio. Le amministrazioni mesagnesi, che si sono succedute negli anni, hanno da sempre posto un’attenzione particolare a quest’area storica”. “È un sito dalle potenzialità enormi – ha spiegato Mino Maiorano, sindaco di Latiano – oggi bisogna promuoverlo. Confesso che le amministrazioni hanno bisogno della società civile per integrare le proprie programmazioni”.

Ultima modifica il Lunedì, 29 Luglio 2019 12:41