a proposito della collocazione, o meno, del busto del generale Giovanni Messe, ha risvegliato nella città l’interesse per la micro e la macro storia. Su quest’onda di interesse culturale collettivo si è inserita la proposta che è giunta dal professor Enzo Poci, storico locale e componente della commissione che ha deciso la collocazione in città del busto del Messe, sulla opportunità di cambiare la titolazione di piazza dei Commestibili in Giardino delle Clarisse per sanare una verità storica. “A proposito di Piazza Commestibili, voglio approfittare dell’occasione per lanciare un appello agli Amministratori affinché cambino il nome di piazza Commestibili in Giardino delle Clarisse”, ha spiegato lo studioso Poci, ricordando che fino ai primi anni del Novecento dove oggi c’è la piazza, in questione, sorgeva la chiesa di Santa Maria della Luce, il convento e il giardino delle monache Clarisse. Giuseppe Capodieci (1877-1931) primo bibliotecario della “Ugo Granafei”, così scriveva negli anni Venti del Novecento. “La Chiesa di Santa Maria della Luce fu ceduta dal fondo del culto al Comune di Mesagne il 25 luglio 1913, mentre il Convento e l'annesso ortale furono ceduti il 3 ottobre 1900. L'abbattimento della Chiesa e del Convento venne deliberata dall'Amministrazione comunale in data 15 ottobre 1915, sindaco Giovanni Profilo fu Antonio; e ciò a causa delle pericolanti condizioni statiche del fabbricato. La demolizione fu iniziata nel marzo 1919. I quadri, un crocifisso grande di legno, il corpo di Sant'Ilario ed i mobili vennero depositati nella chiesa del Carmine, e così anche le tre Campane che furono in seguito collocate sul campanile della stessa Chiesa. Sul piazzale derivato dall’abbattimento del Convento e della Chiesa delle Monache è stato costruito in questi anni un mercato coperto”. Infatti, inizialmente il manufatto prese il nome di mercato coperto. Successivamente, nel 1931, con delibera del Podestà, il Capitano Cesare Caracciolo, alla Piazza Commestibili, già Piazza del Fogliame in città conosciuta come “la chiazza vecchia”, fu cambiata la denominazione in piazza Criscuolo. Nella stessa delibera, al Mercato coperto, fu cambiata la denominazione in piazza dei Commestibili. “Cambiamento, secondo me, inopportuno perché si utilizzava un nome preesistente e quindi si ingenerava confusione nella toponomastica consolidata”, ha affermato Poci che vorrebbe che non si perdesse “la memoria dei luoghi e, per riparare all’errore fatto dal Podestà, perché non si poteva intitolare la nuova piazza con un nome già esistente, propongo al sindaco Matarrelli, alla sua Amministrazione e ai delegati alla Cultura e al centro storico, che questa piazza si chiami il “Giardino delle Clarisse”, il luogo utilizzato nel ‘900 come il mercato coperto di Mesagne”. La proposta dello storico Enzo Poci in un certo senso, colmerebbe una lacuna storica di Mesagne e delle sue radici storico-culturali evitando, così, ulteriori contaminazioni che creerebbero solo confusione.
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