Padre Serafino Marinosci e la sua “Via Crucis”: Un’eredità musicale che risuona nel tempo.
La tradizione musicale della Settimana Santa salentina si arricchisce di una preziosa interpretazione: il Coro Polifonico Parsifal porta nuovamente in scena la struggente “Via Crucis” di Padre Serafino Marinosci, un capolavoro musicale che ha attraversato oltre un secolo di storia e fede.
Padre Serafino Marinosci, al secolo Francesco, nacque a Francavilla Fontana il 17 aprile 1869. Fin dalla giovinezza, il suo animo fu diviso tra due grandi passioni: la religione e l’arte. Nel 1888 emise i voti semplici, nel 1891 quelli solenni nel convento di San Pasquale a Taranto, e nel 1892 fu ordinato sacerdote. Fu proprio a Taranto che affinò il suo talento musicale, componendo opere di grande intensità emotiva, tra cui la celebre “Via Crucis” e il mottetto Alla Vergine desolata nel 1894.
L’opera “Le 14 stazioni della Via Crucis”, scritta su testi dell’abate Pietro Metastasio, è un esempio raffinato della musica sacra tardo-ottocentesca. L’influenza del belcanto e della teatralità operistica italiana emerge nelle linee melodiche dolci e cantabili, rendendola adatta sia all’interpretazione solistica che corale. Da allora, questa composizione è entrata a far parte del patrimonio musicale della Quaresima e della Settimana Santa nel Salento.
Quest’anno, il Coro Polifonico Parsifal riporta in vita questa pagina di musica sacra proprio a Mesagne, segnando il ritorno del coro nelle celebrazioni pasquali. Storicamente, il coro era protagonista dell’animazione della processione dei Misteri nella chiesa dei Domenicani il Venerdì Santo, tappa poi soppressa nel 2009. Con questa esecuzione, si rinnova un legame profondo tra musica, fede e tradizione, permettendo a nuove generazioni di riscoprire il valore artistico e spirituale dell’opera di Padre Serafino Marinosci.
Un evento che non è solo un’esibizione musicale, ma un ponte tra passato e presente, tra memoria e devozione.