In tal senso, la CGIL nei prossimi giorni avrà modo di esprimere il proprio punto di vista, partendo dall’analisi dell’attuale situazione e provando ad elaborare una fattiva proposta che contemperi tutte le tematiche sopra evidenziate, soprattutto per eludere che si determini una vera e propria emergenza ambientale.
Il tema che si vuole affrontare, invece, con la presente, sono le problematiche riguardanti la discarica di Autigno e dell’impianto di CDR, di cui si discorre in questi giorni e che trova molto spazio nel circuito mediatico, relativamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali.
È appena il caso, infatti, di ricordare che nel suddetto sito operano circa 40 Lavoratori, molti di essi monoreddito, che rischiano di sconfinare in un profondo baratro senza via d’uscita, se non gli verrà assicurata la continuità lavorativa.
Si ritiene evidenziare che non è intenzione della scrivente O.S. affrontare argomenti di natura tecnico giuridica, ma si vuole esclusivamente chiedere ai livelli istituzionali preposti di ricercare soluzioni operativamente percorribili per dare risposte immediate sul versante occupazionale, ovvero garantire la continuità lavorativa a tutto il personale dipendente interessato.
Il tessuto sociale Brindisino già di per sé estremamente delicato, sempre corredato da eventi negativi sul fronte occupazionale, ha necessità di politiche virtuose e di ampio respiro capaci di determinare finalmente un’azione prospettica che sappia dare sviluppo e benessere ai Cittadini, anche per evitare un grave ed inesorabile declino economico, politico e sociale.
Occorre evitare il rischio che la Provincia di Brindisi si avvii ad una sorta di “ sottosviluppo permanente” , con un livello di smottamento del mercato del lavoro molto grave.
Per dirla in parole povere, la Funzione Pubblica CGIL intende porre in essere tutti gli opportuni provvedimenti a tutela dei Lavoratori in questione, provando ad avviare una discussione proficua e risolutiva con le istituzioni sui delicati problemi evidenziati.