Potrebbe essere nella coltivazione dei ceci e di altri legumi. La proposta in tal senso è stata avanzata nei giorni scorsi da Conserve Italia agli imprenditori agricoli mesagnesi. Oltre che la garanzia di un reddito certo il colosso ortofrutticolo emiliano, che ha uno stabilimento proprio a Mesagne, garantirebbe anche un buon livello di occupazione. Soddisfatti gli agricoltori che per la prossima campagna stanno cercando di far divenire realtà quello che oggi è una concreta proposta commerciale. L'incontro si è svolto presso palazzo Piazzo dove erano presenti l’agronomo Franco Della Marca, per Conserve Italia, l’assessore al ramo Antonio Marotta, il consigliere comunale, Luigi Vizzino, e la dirigente del settore Attività produttive del Comune di Mesagne, Lucia Baldassare, oltre ad una nutrita rappresentanza di imprenditori agricoli e associazioni di categoria. L’incontro è stato utile per discutere sulla proposta avanzata dall’azienda emiliana per avviare un circuito di coltivazione e trasformazione conserviera di ceci sul territorio utilizzando lo stabilimento di Mesagne. «L’azienda si preoccuperebbe di fornire agli agricoltori i semi e indicare alcuni suggerimenti di coltivazione - ha spiegato Della Marca - in questo modo gli agricoltori avrebbero la certezza che il loro prodotto sarebbe ritirato dall’azienda per trasformarlo». Per l’assessore Marotta quella data da Conserve Italia è «una importante possibilità per i nostri agricoltori per utilizzare terreni seminativi abbandonati o al momento non utilizzati. Una economia iniettata due volte nella città: da una parte il reddito che ne deriverebbe per gli agricoltori e la rassicurazione che il loro prodotto venga ritirato; dall’altra il reddito per i possibili lavoratori che potrebbero prestare servizio presso l’impianto di trasformazione dell’azienda». Tuttavia, i progetti dell'azienda vanno ben oltre la coltivazione dei ceci poiché in futuro potrebbero essere sperimentate altre colture. Infatti, come ha spiegato durante l’incontro l’agronomo Della Marca la proposta di Conserve Italia è un tassello di una più ampia strategia aziendale che interessa Mesagne: «Si parte con i ceci - ha spiegato - ma la nostra volontà è quella di favorire la coltivazione di pomodoro in loco, considerato che attualmente lo ritiriamo a più di 300 chilometri dallo stabilimento. In un prossimo futuro potremmo pensare, inoltre, anche ad altri legumi». Se i progetti di Conserve Italia saranno realizzati Mesagne potrebbe divenire nuovamente la capitale dell'oro rosso.
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