Redazione

Si precisa che l’Unità di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Perrino di Brindisi è regolarmente funzionante, con ricoveri di prematuri e neonati in condizioni critiche che necessitano di cure di tipo intensivo e sub-intensivo.

Per fronteggiare la carenza di personale, i turni vengono coperti con il supporto dei medici di Pediatria di Brindisi e Francavilla Fontana. Inoltre, è ancora attiva la convenzione con la Neonatologia del Policlinico di Bari.

Dal mese di luglio sono stati sospesi, temporaneamente, i ricoveri dei neonati con età gestazionale al di sotto delle 34 settimane, presi in carico nel Centro Hub nel Fazzi di Lecce - individuato con delibera di Giunta regionale 1933/2016 - previa attivazione della procedura STAM (Servizio di trasporto assistito materno) per pazienti con gravidanza a rischio che necessitano di cure con maggior livello di complessità, e procedura STEN (Servizio di trasporto emergenza neonatale) per i neonati che necessitano di cure intensive quando le condizioni cliniche della donna non ne hanno consentito il trasporto e il parto è avvenuto in urgenza nell’ospedale Perrino.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

UE: COLDIRETTI PUGLIA, STORICO SI A ETICHETTA DI ORIGINE SU SUCCHI E MARMELLATE; NUMERI RECORD IN PUGLIA CON +22% EXPORT

Salva frutta con 21mila gli ettari di frutteto da recuperare in Puglia

Storico si della Commissione ambiente del Parlamento Europeo all’obbligo di indicare la provenienza della frutta utilizzata in succhi e marmellate, oltre che per il miele per il quale vengono rese ancora più trasparenti le etichette con l’indicazione delle percentuali dei mieli provenienti dai diversi Paesi nelle miscele. Lo rende noto la Coldiretti Puglia, con la Puglia che registra un balzo del 22% delle vendite all’estero dei prodotti della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi nel primi 6 mesi del 2023, secondo i dati Istat, in riferimento all'adozione del progetto di relazione in Commissione ambiente del Parlamento Europeo sulla cosiddetta Direttiva “Breakfast”. Si tratta di un provvedimento fortemente sollecitato dalla Coldiretti impegnata da anni nel percorso di trasparenza dell’informazione ai consumatori sull’origine degli alimenti portati a tavola, a tutela della libertà di scelta, un risultato reso possibile dalla sensibilità dimostrata dagli Eurodeputati che ora dovrà essere mantenuta nel Parlamento in plenaria e poi difesa al trilogo tra Commissione, Parlamento e Consiglio.

Un obiettivo importante sul piano della salute, dell’economia, dell’occupazione e dell’ambiente anche in Puglia che è la seconda regione italiana per la produzione di frutta, nonostante abbia dovuto dire addio a oltre 8 milioni di piante di frutta fresca negli ultimi quindici anni – denuncia Coldiretti Puglia - con la scomparsa che riguarda tutte le principali produzioni, dalle mele alle pere, dalle pesche alle albicocche, dall’uva da tavola alle ciliegie, dalle arance alle clementine, con il taglio maggiore che ha interessato pesche e nettarine con la superficie quasi dimezzata (-38 %), seguiti da pere (-34 %), limoni (-27%), arance (-23%), mele (-17%), clementine e mandarini (-3%).

Sono 21mila gli ettari di frutteto da recuperare in Puglia andati persi negli ultimi 10 anni a causa della cementificazione e dell’abbandono per rispondere alla svolta salutista dei consumatori, con la Puglia ha numeri da record su uva da tavola, pesche, ciliegie e agrumi per quanto riguarda la frutta, una PLV che raggiunge i 210 milioni di euro.

Un trend pericoloso favorito anche – precisa la Coldiretti - dalle importazioni di prodotti low cost di frutta da destinare alla trasformazione industriale in suchi e marmellate dall’estero dove spesso non vengono rispettati gli stessi criteri in termini di rispetto dell’ambiente, del lavoro e della sicurezza alimentare, secondo il principio di reciprocità.

La svolta in atto sulla frutta completa un percorso iniziato nel 2000 con l’obbligo di indicare la provenienza della carne bovina consumata che si è esteso grazie alla battaglia della Coldiretti  in Europa e in Italia, dal latte alla passata di pomodoro, dai formaggi ai salumi, dal riso e pasta fino a decorrere dal 1 gennaio 2025 alla frutta e verdura in busta, noci, mandorle, nocciole ed altri frutti sgusciati, agrumi secchi, fichi secchi e uva secca, funghi non coltivati e zafferano.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani: “Siamo alle solite: nuovi collegamenti e rotte concentrati tutti sull’aeroporto di Bari (questa volta della compagnia Volotea) e zero sull’aeroporto di Brindisi. Ennesima riprova della disparità di offerta tra i due scali, che continua a penalizzare il Salento e a far decollare Bari. Ma c’è di più: anche le nuove rotte attivate su Bari, verso Spagna e Croazia, non vanno in ottica di incoming per portare passeggeri in Puglia, ma sono solo in uscita, cioè verso nuove destinazioni europee. Quindi, a chi giova, se siamo solo scalo di partenza o passaggio?
“E suonano davvero come una beffa le dichiarazioni del presidente di Aeroporti di Puglia, che continua a farsi vanto ‘del lavoro compiuto per offrire standard sempre più elevati ai passeggeri in transito nei nostri scali’. Per onestà dovrebbe parlare al singolare, perché lui, da barese, concentra gli sforzi di sviluppo della società della Regione Puglia solo e soltanto su Bari. I numeri parlano chiaro, e continuo a metterli in evidenza per dimostrare quanto poco venga fatto per far crescere l’Aeroporto del Salento, cenerentola di quello barese con un terzo dei voli, per di più scomodi e mediamente più costosi, con l’handicap enorme dei mancati collegamenti ferroviari e degli scarsi collegamenti pubblici su gomma con le località salentine. Dallo scalo di Bari, invece, si raggiunge la stazione centrale in soli venti minuti, e questo da ben dieci anni.         
“È passato un anno dal sopralluogo che facemmo nell’aeroporto di Brindisi con il presidente Vasile. Un anno dalle sue promesse e dall’annuncio di investimenti mirabolanti su Brindisi. Ci fu garantito che sarebbe stato sopraelevato il parcheggio, del tutto insufficiente. Nulla è stato fatto e si continua a parcheggiare attorno allo scalo, con gravi problemi di viabilità e sicurezza. In occasione del lancio dei nuovi voli Volotea su Bari, Vasile è tornato sull’argomento, annunciando 500 nuovi posti auto su Brindisi, rispetto ai 700 attuali. Ma la parte del leone continua a farla Bari, che di nuovi stalli ne vedrà realizzare mille, il doppio rispetto a Brindisi.  
“Ma, tornando alle politiche di incremento dei voli, dopo lo scampato pericolo del taglio dei collegamenti Ita Brindisi-Roma e Brindisi-Milano (grazie alla mobilitazione del Salento di fronte all’ennesimo atto di marginalizzazione dello scalo brindisino), nulla è stato fatto per spezzare l’esclusiva di Ita nella rotta Brindisi-Milano Linate. La conseguenza? A dicembre voli che costano 680 euro. Un salasso che ben pochi possono permettersi. E torniamo sempre al punto di partenza, in questo assurdo gioco dell’oca: al di là degli sforzi professati e dei proclami, i fatti dimostrano che – nella negoziazione con le compagnie di volo – i risultati prodotti su Brindisi da Aeroporti di Puglia sono fallimentari. E non è un caso, ma il frutto di politiche assolutamente squilibrate a vantaggio di Bari”.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Sabato 2 dicembre il quartiere San Lorenzo ospiterà una giornata all’insegna dell’ecologia con una doppia iniziativa a cura dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana in collaborazione con Monteco SPA.

Si comincerà alle 9.30 con una passeggiata ecologica. Il gruppo dei partecipanti, armato di guanti e sacchi, dovrà raccogliere i rifiuti abbandonati lungo le strade e conferirli presso il punto ecologico allestito da Monteco SPA. Qui il materiale raccolto sarà pesato. I più virtuosi vinceranno dei buoni spesa da 100, 70 o 50 euro.

In contemporanea sarà possibile aderire all’iniziativa “Io me ne sbaratto… Consapevolmente”, il mercatino dedicato al riuso degli oggetti. Chiunque potrà portare al punto di raccolta nel quartiere San Lorenzo giocattoli, giochi di società, fumetti e libri in buone condizioni. Al punto di accoglienza sarà consegnata una scheda di partecipazione caricata con un ecopunto per ogni materiale conforme. Completata la registrazione e disposti gli oggetti negli appositi spazi espositivi, comincerà il vero e proprio baratto che coinvolgerà tutti i partecipanti. L’acquisizione dei beni avverrà esclusivamente tramite l’utilizzo degli ecopunti ottenuti in fase di registrazione.

Sabato 2 dicembre – commenta l’Assessora all'Ambiente Numa Ammaturo – vi aspettiamo nel quartiere San Lorenzo per una giornata dedicata all’ambiente. Ci sarà l’occasione per dare nuova vita a oggetti che ormai non utilizziamo più, ma anche di contribuire attivamente al decoro della Città. Gli operatori saranno a disposizione anche per fornire indicazioni sul corretto conferimento dei rifiuti.

Per i più piccoli alle 11.00 andrà in scena lo spettacolo di marionette "Il fosso della vergogna" di Mimmo Calò.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Con i casi di influenza che salgono in Puglia a 5 ogni 1000 abitanti, arriva la dieta antigelo contro i malanni provocati dallo sbalzo termico fino ai dieci gradi causato dall’ondata di maltempo che con freddo e gelo si è abbattuta sulla Puglia dopo un autunno particolarmente caldo con una temperatura di oltre 2 gradi superiore la media. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del rapporto epidemiologico Respivirnet dell’Istituto Superiore di Sanità.  che segnala l’aumento dei casi di influenza che salgono a 10 ogni 1000 bambini dai 0 ai 4 anni, quasi 7 nei bimbi dai 3 ai 14 anni, mentre scendono a quasi negli adulti dai 65 anni in su grazie alla copertura vaccinale.

Per combattere l’epidemia – evidenzia la Coldiretti – oltre alle normali regole di igiene e ai farmaci in caso di necessità, anche la tavola gioca un ruolo strategico. Oltre a frutta a verdura ricca di antiossidanti non devono mancare – continua la Coldiretti regionale – latte, uova e alimenti ricchi di elementi probiotici quali yogurt e formaggi e, per alcuni esperti anche l’aglio, che contiene una sostanza, l’allicina, particolarmente attiva nella prevenzione.  Con la discesa del termometro arriva anche il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali. Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.

Un alimento molto utile in questo è il miele, ottimo dolcificante, soprattutto a colazione, insieme al latte. Fondamentali – sostiene la Coldiretti – i legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché oltre ad apportare energia contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l`organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali, in più contengono lecitina, fonte di fosforo ed immunizzante per le infezioni batteriche; inoltre sono ingredienti basilari per molti cibi tradizionalmente associati alla stagione, e assai gustosi, come zuppe e minestroni, insieme a cereali come il riso, l’orzo o il farro.

Il succo di agrumi e melegrane – aggiunge Coldiretti Puglia - e i legumi come lenticchie, ceci e cicerchie sono i migliori rimedi naturali contro le malattie stagionali. Dato che ad essere i più colpiti sono proprio i bambini, sane e corrette abitudini alimentari devono diffondersi nelle famiglie che già hanno aumentato il ricorso alle vaschette di frutta già tagliata e sbucciata, pronta all’uso senza doversi “sporcare le mani” e da gustare come snack rompi-digiuno durante la giornata o come risparmia-tempo. Tutti gli agrumi sono ricchi di vitamine, innanzi tutto quelle dei gruppi C e P, i legumi sono una fonte preziosa di proteine e sali minerali come ferro e calcio, ma il più gettonato al momento resta il succo di melegrane.

Per la frutta – evidenzia la Coldiretti – di grande importanza per il grande contenuto di vitamina C, è il consumo di frutta di stagione come i kiwi, clementine e arance rigorosamente locali per evitare che i trasporti ne riducano il contenuto vitaminico. Va anche ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una corretta dose di carne bianca e rossa nella dieta non può fare che bene.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Panico domenica sera a Mesagne a causa di un incendio che ha coinvolto un’abitazione in cui era presente una mamma con i suoi due bambini. Per cause ancora in fase di accertamento da un caminetto alimentato a bioetanolo si sono sprigionate delle fiamme che ben presto si sono estese all’ambiente. La signora non riuscendo a spegnere l’incendio è andata in strada con i suoi bimbi e ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Poco dopo un’autobotte è giunta sul posto e i vigili del fuoco hanno spento le fiamme mettendo in sicurezza gli ambienti. L’episodio si è verificato intorno alle ore 20,30 in via San Vito. In un appartamento c’è una madre con i suoi due bambini. A causa della serata piuttosto fredda la signora ha deciso di accendere il caminetto presente in casa che è alimentato a bioetanolo.

Lo ha acceso, quando per cause ancora da verificare dal camino sono uscite delle fiamme che hanno coinvolto alcune suppellettili che sono andate a fuoco. Da qui le fiamme, ben presto, si sono estese a tutto l’ambiente compreso un divano che era presente nel salone d’ingresso. La signora in un primo momento ha cercato di spegnere le fiamme, ma non ce l’ha fatta. La sua preoccupazione principale era quella di mettere al sicuro i suoi figli. Così è andata in strada e ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Poco dopo una squadra del comando provinciale di Brindisi è giunta a Mesagne. I vigili sono entrati in casa e in pochi minuti hanno spento le fiamme. Poi hanno messo in sicurezza l’appartamento, verificando che non si c’era stato nessun danno strutturale, arieggiando tutti gli ambienti in cui si era addensata una coltre di fumo. Fortunatamente non c’è stato nessun ferito.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Presidente Matarrelli a metà dicembre i consiglieri comunali saranno chiamati ad eleggere la nuova assemblea. Il centrosinistra si presenta con due liste, quasi a rafforzare il ruolo politico che le civiche rappresentano ormai all'interno della coalizione. Il futuro sarà sempre più nel segno del civismo e sempre meno nelle mani dei partiti? E con quali garanzie per la stabilità delle amministrazioni?

La presenza delle forze civiche irrobustisce la coalizione che mi sostiene, così come accade – secondo un meccanismo ormai collaudato – nel resto della Puglia, dove governano ad ogni livello in funzione attiva e propositiva. Rappresentano, quindi, un valore aggiunto ai partiti tradizionali, con cui possiamo costruire alleanze foriere tanto di strategie politiche, quanto di contenuti innovativi, e cioè di una visione originale che contribuisca a catalizzare lo sviluppo di un territorio dalle potenzialità straordinarie. La nostra provincia è una sorta di mosaico in cui tutti i tasselli, tutte le città che la compongono, hanno eccezionali peculiarità e riescono a generare attrattività, valore, bellezza. Contiamo eccellenze in ogni comparto davvero: penso all’agroalimentare e quindi al vino e all’olio, ma è facile enumerare le mete turistiche e culturali, paesaggi e architetture diverse e ugualmente incantevoli, un articolato sistema di trasporti che può annoverare un aeroporto in espansione, un comparto industriale di alto livello, personaggi che si sono fatti valere nel mondo intero. Proprio oggi ho partecipato ad un incontro con l’ONU in cui si è ribadita la volontà del Governo centrale di rafforzare il ruolo della base di Brindisi, tra le più importanti d’Europa. Lavoriamo alacremente per contribuire all’organizzazione del G7 fissato per giugno del prossimo anno. In un contesto tanto articolato e dal potenziale tanto grande, perché non poter contare su un fattore che arricchisce l’amministrazione della cosa pubblica, quali i movimenti civici? Tanto più che queste forze governano ormai più della metà delle città della provincia, assicurando una buona stabilità.

Dovesse essere rieletto sindaco di Mesagne, lei resterebbe alla guida dell'ente di secondo grado almeno sino al 2026. Se i numeri glielo consentissero, sarebbe disponibile a una presidenza bis?

Se non interverranno novità legislative rispetto all’elezione del presidente della Provincia, rimarrò effettivamente in carica sino al 2026 e solo a quel punto potrò fare le mie valutazioni. Fermo restando il giro di boa delle amministrative stabilite a giugno dell’anno prossimo: se sarò rieletto sindaco di Mesagne, sceglierò la strada più congeniale alla comunità.

Da mesi si parla della possibilità di rimetterebbe in gioco la riforma Delrio. Lei tornerebbe all'elezione diretta del presidente e dei consiglieri provinciali?

Io sono sempre, per principio, favorevole a dar voce ai cittadini. L’espressione più alta di una democrazia funzionante è l’iniziativa elettorale.

Quale, sinora, il bilancio delle attività nel corso del suo mandato a capo della Provincia?

Sono ragionevolmente convinto che il bilancio sia positivo, nonostante le enormi difficoltà che hanno le province nell’attuale assetto di ente di secondo grado, ovvero di fatto smantellate dalla Legge Del Rio e quindi private di una adeguata dotazione finanziaria. Soprattutto rispetto alla mole e alla molteplicità dei servizi da garantire, poiché ci occupiamo di edilizia scolastica, della manutenzione delle strade, di parte dell’area dello sviluppo industriale, dei trasporti pubblici, di tutela e salvaguardia ambientale. Cioè di temi importantissimi nella misura in cui incidono direttamente sulla vita dei nostri concittadini. Nonostante la mancanza di risorse, siamo comunque riusciti a garantire un buon livello di servizi, come la messa in sicurezza delle strade e delle scuole e questo grazie ai finanziamenti ottenuti dalle istituzioni superiori, Governo e Regione. C’è poi da evidenziare un dato positivo rispetto al PNRR: abbiamo utilizzato con tempestività ed efficacia le risorse sull’edilizia scolastica assegnate alla provincia, finalizzando già a maggio di quest’anno le gare che andavano chiuse entro settembre. Si tratta di progetti importanti che si pongono l’obiettivo di garantire ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, al personale docente e non docente di andare a scuola in tutta tranquillità, condizione che purtroppo non è così diffusa nel Paese.

Di cosa va fiero, invece, guardandosi alle spalle, del suo primo mandato da sindaco di Mesagne?

Potrei fare un elenco davvero lungo ma, riflettendoci un po’, credo che il primo grande motivo di orgoglio sia aver contribuito a costruire una comunità coesa, unita, solidale e consapevole e contenta di esserlo. Ci sono dati concreti che lo dimostrano, quali il vertiginoso numero delle associazioni che cooperano tra loro o la capacità di accoglienza e inclusione dimostrata in questi anni o i piccoli grandi gesti di solidarietà o l’inversione di tendenza rispetto al calo demografico nazionale, ma mi piace piuttosto restituire il sentimento dei mesagnesi, questo sentimento collettivo che è una bella commistione tra l’aver conquistato il riscatto dagli ormai lontani anni bui e la voglia di mordere il futuro, di rilanciarsi, di raggiungere mete sempre più ambiziose. Si respira questo oggi a Mesagne e non era affatto scontato.

La svolta della città sintetizzata nel titolo sfiorato di Capitale italiana della Cultura. Un percorso ormai tracciato che porta dove?

Un percorso che anzitutto ci impone la responsabilità di mantenere standard alti, in termini di qualità della vita ma anche di aspirazioni individuali e collettive. Abbiamo sfiorato il titolo nazionale e abbiamo guadagnato il primo titolo di capitale pugliese della cultura e questi due snodi da un lato hanno rappresentato traguardi emozionanti, dall’altro sono anche dei nuovi punti di partenza. Di ripartenza, con la motivazione supplementare di essere in una fase della Storia in cui abbiamo la possibilità di lasciare il giusto retaggio ai nostri figli: una opzione, Mesagne come una concreta alternativa futura e non più come un posto da abbandonare appena possibile.

È solo un caso che la rinascita del centro storico e lo sviluppo turistico commerciale che ruota attorno al rione antico siano coincisi con la svolta culturale? Movida e cultura possono convivere?

Non è un caso, il cuore della nostra città è per vocazione originaria il cuore pulsante della vita economica e sociale della città. Ma nella nostra strategia di sviluppo, ogni quartiere ha la sua specificità e la medesima importanza, di ciascuna zona assecondiamo l’inclinazione, puntando su una qualità dei servizi omogenea per tutto il territorio. Movida e cultura sono antitetiche soltanto in una distinzione manichea tra attività «pop» e «radical chic», come se un appassionato di Caravaggio non possa voler degustare un buon vino o una buona cena. Entrambe, invece, hanno costituito, soprattutto d’estate ma non soltanto in estate, la nostra articolata offerta ai mesagnesi, ai visitatori pugliesi, ai turisti nazionali e internazionali, ai giovani e ai meno giovani. Tutti hanno tendenzialmente potuto scegliere, da un ricco menu, ciò che gradivano di più. Grandi mostre, concerti di alto livello, cartelloni teatrali variegati, beni archeologici e monumentali sempre fruibili, percorsi enogastronomici di qualità in una città che giorno dopo giorno si impegnava a evolvere, a diventare accogliente e matura, a essere pulita, in ordine, civile, sicura. Cinquanta milioni di finanziamenti per mettere in sicurezza le scuole, ammodernare le infrastrutture sportive, riqualificare le reti idriche e fognarie, attivare la rigenerazione urbana, implementare la zona industriale, soccorrere le fasce più in difficoltà della popolazione e dar loro la giusta dignità. Mesagne è come un enorme cantiere in cui tutti fanno la loro parte, fiduciosi che alla fine ci sarà da restare a bocca aperta.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Il Comune di Mesagne,  proprietario dell’immobile di masseria "Belloluogo”, sito in agro di Brindisi all'omonima contrada, ha deciso di mettere in vendita l'immobile attraverso un bando pubblico di gara. La vendita ha ricevuto il provvedimento di autorizzazione all’alienazione del Ministero della Cultura – Segretariato Regionale per la Puglia, pervenuto al protocollo dell’ente al prot. 912 del 25.01.2017, che autorizzava l’Ente a procedere alla vendita con prescrizioni. La masseria "Belloluogo" è un complesso masserizio che ha una superficie complessiva di mq 2600 circa, una chiesa rupestre distaccata della superficie di mq 80 circa e di una vecchia torretta anch’essa distaccata della superficie catastale di mq 15 circa. Il comprensorio sopra indicato, ha una superficie catastale di mq 8560 circa. La perizia redatta dal Responsabile dell'Area X Gestione Patrimonio e Manutenzioni, ha stimato il valore del compendio immobiliare pari a 700mila euro.

“Vendesi masseria Belloluogo a miglior offerente”, non è un annuncio pubblicitario, ma la decisione presa dal comune di Mesagne. Infatti, dopo anni di oblio e abbandono, il Comune prova a rivendere la bellissima masseria del XVI secolo, di sua proprietà, abbassandone il valore a 700mila euro. Le amministrazioni che si sono succedute nei lustri precedenti al governo della città avevano tentato la vendita partendo da 1 milione e 93mila euro, senza nessun successo. Così dopo aver inserito il bene architettonico nell’elenco delle alienazioni il comune di Mesagne ci riprova dopo aver ricevuto l’autorizzazione all’alienazione da parte del Ministero della Cultura – Segretariato regionale per la Puglia, che autorizza l’ente a procedere alla vendita con prescrizioni. La masseria "Belloluogo" è un complesso masserizio che ha una superficie complessiva di metri quadrati 2600 circa, una chiesa rupestre distaccata della superficie di circa 80 metri quadrati e una vecchia torretta anch’essa distaccata della superficie catastale di circa 15 metri quadrati. Il comprensorio sopra indicato, ha una superficie catastale di 8560 metri quadrati circa ed è ubicato in agro di Brindisi. La perizia redatta dal Responsabile dell'area Gestione Patrimonio e Manutenzioni, l’architetto Marta Caliolo, ha un valore del compendio immobiliare pari a 700mila euro.  La masseria Belloluogo, dal punto di vista architettonico, è una masseria a corte chiusa costruita intorno al XVI secolo con torre rinascimentale con caditoia, arma araldica e loggia, rivista poi in chiave neogotica nei primi anni del ‘900. L’edificio fu donato, tramite dall'Ente regionale di sviluppo agricolo della Puglia, al comune di Mesagne con una precisa destinazione d’uso, ossia per essere utilizzata quale centro di recupero e reinserimento lavorativo degli ex tossicodipendenti. Da quel momento il comune di Mesagne cercò di realizzare la struttura attraverso l’accesso ad alcuni finanziamenti. Un primo finanziamento fu acquisito nel 1993, circa 105 milioni di vecchie lire utilizzati solo per comprare attrezzature agricole. Un secondo finanziamento, di circa 800 milioni arrivò nel 1996 e servì per ristrutturare la masseria. L’attività di natura sociale però non fu mai attivata. Incominciò così una lunga storia di abbandono, intervallata da un tentativo di recupero del bene da parte della giunta Incalza, che nel 2008 effettuò una capillare pulizia finalizzata a preservarlo dal degrado. In questi ultimi anni però nulla si è mosso. Poi l’Amministrazione Matarrelli ha deciso di vendere questo bene architettonico mettendo a bando la masseria. La presentazione delle offerte scade il 10 gennaio 2024. Le offerte, naturalmente, sono al rialzo sul prezzo base.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

 

Si è concluso il progetto “Kid(s)” con un evento di presentazione degli esiti progettuali, presso il Cinema Teatro Impero, durante il quale sono stati proiettati quattro prodotti video, esiti del percorso di formazione sul linguaggio cinematografico ed in particolare sul cinema muto.

Ad aprire la manifestazione il saluto dell’Assessore del Comune di Brindisi Ernestina Sicilia, che ha sottolineato l’importanza di una didattica diversificata anche in funzione di una possibile scoperta di nuovi talenti. L’Assessore ha sottolineato la centralità della formazione nel progetto di vita delle nuove generazioni, nonché dell’acquisizione di competenze anche di carattere artistico.

Il progetto kid(s) è stato finanziato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura e Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha, infatti, tra gli obiettivi, la realizzazione di progetti di promozione e sensibilizzazione in tema di educazione all’immagine, rivolti agli studenti e alle studentesse e finalizzati alla conoscenza, comprensione e utilizzo del linguaggio cinematografico e audiovisivo.

“Le istituzioni scolastiche, anche organizzate in rete, sono chiamate a promuovere percorsi inclusivi che valorizzino le differenze. Il nostro progetto - ha commentato la Ds dott.ssa Rosetta Carlino dell’Istituto Comprensivo Statale Cappuccini di Brindisi, capofila di progetto- ha visto un percorso durato due anni, durante i quali tutti i protagonisti delle attività hanno svolto con interesse e motivazione il proprio ruolo, rafforzando nel tempo un sentimento comune di cooperazione”

“Kid(s)”, in partneriato con il Liceo Statale “Moscati”, diretto dalla dott.ssa Anna Sturino, con il Centro Provinciale Istruzione degli adulti (CPIA) di Brindisi, con l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore di Grottaglie “Don Milani - Pertini”, diretto dalla dott.ssa Giusi Ditroia, con la Società Fratelli Grassi e la Associazione Culturale ed Artistica S.M.T.M. APS anche conosciuta come scuola di recitazione Talìa, è stato diretto dal responsabile scientifico dott. Luca Bandirali, che dichiara: “Il progetto Kid(s) ha rappresentato una straordinaria occasione di crescita attivata dal confronto con il lavoro di un grande Maestro del cinema, disponibile a farsi interpretare creativamente da una nuova generazione, sotto la guida attenta di tutor sensibili e preperati. Se gli output conclusivi del progetto risultano particolarmente efficaci, gli stimoli disseminati durante tutta l'esperienza nelle scuole ci arricchiranno ancora a lungo”.

“Le attività sono state fortemente coinvolgenti e hanno sottolineato ancora una volta - dichiara la Ds Anna Sturino- l’importanza di una didattica basata anche sul gioco, quale strumento di apprendimento efficace. La nostra scuola è stata felice di condividere una proposta innovativa e allo stesso tempo visionaria, che ha prodotto esiti positivi in termini di partecipazione e apprendimenti, dando la possibilità di dialogare con nuove figure professionali, grazie alle quali la scuola si arrichisce di nuove metodologie didattiche”.

La Ds Giusi Ditroia ha altresì auspicato la continua implementazione di iniziative capaci di offrire risposte efficaci al problema, ancora persistente, della dispersione scolastica: “L’educazione all’immagine -dichiara- è un obiettivo formativo che sempre più sta trovando condivisione e centralità nei percorsi di formazione e si innesta in una finalità più generale di valorizzazione della creatività dei singoli studenti”.

La proposta, articolata in diversi itinerari didattici teorici e pratici, ha coinvolto tutte le scuole della rete e ha trovato la collaborazione della Casa Circondariale di Brindisi. “Siamo molto compiaciuti - dichiara la direttrice dott.ssa Valentina Meo Evoli rispetto ad un’iniziativa che è stata in grado di coinvolgere gli ospiti della Casa Circondariale con un ottimo prodotto finale, grazie al quale hanno potuto fare scuola in modo alternativo e allo stesso tempo efficace”.

Dello stesso avviso il Comandante Benvenuto Greco il quale ha spiegato, nel corso degli interventi, l’importanza di far conoscere agli esterni alcuni spaccati della vita carceraria grazie a progetti che integrano il lavoro di recupero sociale nei confronti dei detenuti.

L’evento finale ha visto dunque la partecipazione di tutta la compagine progettuale con oltre 500 persone che hanno applaudito con particolare entusiasmo i lavori presentati.

Maurizio Ciccolella, che ha curato la produzione dei video, ha illustrato il complesso lavoro che ha portato agli esiti finali. I cortometraggi muti di Charlie Chaplin, in particolare “Charlot entra nel cinema” e “Charlot innamorato”, hanno visto dapprima un lavoro di sceneggiatura, successivamente di doppiaggio e creazione della colonna sonora, sia per la musica sia per gli effetti ed infine di mixaggio. Inoltre i video sono stati migliorati nella qualità grazie all’utilizzo di software che sfrtuutano l’intelligenza artificiale.  “I risultati -ha commentato Ciccolella- hanno evidenziato come i più giovani, ma anche gli adulti e gli stranieri partecipanti, riconoscano il valore del cinema come finestra sul mondo e come il progetto sia stato in grado di stimolare un ritorno e una scoperta del cinema muto, per molti, finora, sconosciuto”. 

I progetti finanziati dal Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola hanno l’obiettivo di invertire una tendenza di scarsa fruizione del cinema, formando un pubblico competente e stimolando, appunto, il ritorno in sala di bambini e ragazzi.

Nel progetto hanno collaborato Francesco Bento Barletta, Annamaria Grasso, Alessia Sturdà, Valeria Galasso, Marco Sternativo, Sara Ercolani, Maria Domenica Pilolli, Cataldo Castelli.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Dal primo dicembre partiranno le degenze con 9 posti letto nell'Unità operativa complessa di Oncologia dell'ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana, diretta da Palma Fedele. Con l'accreditamento regionale è stata completata l'offerta di un reparto che finora ha lavorato in regime ambulatoriale e di day hospital.

“Abbiamo raggiunto un grande traguardo – commenta Fedele – che ci consentirà di accompagnare i malati oncologici che abbiamo in cura in tutte le fasi del difficile percorso che si trovano ad affrontare, sin dal momento della diagnosi. A Francavilla da tempo abbiamo puntato sull'innovazione e sull'approccio multidisciplinare: con l'attivazione delle degenze chiudiamo il cerchio con l'ultimo step che ci mancava”.

L'équipe dell'Uoc di Oncologia del Camberlingo è attualmente composta da 5 medici, ai quali se ne aggiungeranno 2 dal primo dicembre, oltre al direttore, 20 infermieri e 6 Oss, che gestiranno le degenze, le attività ambulatoriali, il day hospital e il COrO, il Centro di orientamento oncologico che segue l’ingresso dei nuovi pazienti nella Rete Oncologica pugliese e li indirizza ai Gruppi di patologia interdisciplinari per assicurarne la presa in carico e tenere traccia del percorso diagnostico-terapeutico.

Con queste novità l'Oncologia francavillese si confermerà come riferimento per la cura dei tumori di pazienti non solo della provincia di Brindisi ma anche di quelle di Taranto, Lecce e Bari. Tra i servizi offerti dal reparto c'è la preparazione centralizzata dei farmaci antitumorali, che consente un'estrema precisione nelle terapie da somministrare. Inoltre, il reparto dispone di una strumentazione tecnologica all'avanguardia, come un ecografo di ultima generazione che consente di verificare in tempo reale l'efficacia della chemioterapia o degli altri trattamenti oncologici erogati.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci