Redazione

I disservizi aerei hanno caratterizzato il 2023, anno di piena ascesa del mondo del travel, continuando a creare difficoltà ai passeggeri. Voli cancellati, voli in ritardo e scioperi aerei, infatti, hanno rovinato le vacanze a milioni di italiani.

Disagi da record a cui si aggiunge l’imminente sciopero di venerdì 24 novembre, che coinvolgerà, secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 220mila passeggeri italiani che subiranno un disservizio per lo sciopero aereo.

Per lo sciopero di venerdì 24 novembre, l’Enac ha specificato le fasce orarie di tutela per i passeggeri, previste dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21. L’intero elenco è consultabile all’interno del sito web di Enac.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di venerdì 24 novembre. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In caso di sciopero aereo, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“Nel 2023 i nostri dati affermano che – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – i ritardi e le cancellazioni sono sempre più frequenti. I numeri in nostro possesso affermano la crescita delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree. Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad un claim company”.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che va da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta”.

Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.

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Il numero di settembre-novembre 2023 di «Memorie mesagnesi» è nelle edicole da qualche ora. Si apre con una riflessione sul futuro della città sul versante del turismo culturale, prendendo spunto dalla mostra su Caravaggio, quindi Vito De Guido scrive un articolo «In ricordo del maestro Ferdinando Fasano a 100 anni dalla morte», corredandolo di una molto significativa documentazione fotografica. «L’enigmista lirico» di Marcello Ignone è l’anticipazione del contenuto di un libro sul poeta Francesco Bardicchia, apprezzato enigmista, che l’autore presenterà nelle prossime settimane. Enzo Poci, quindi, con due articoli continua a riflettere sulle datazioni riguardanti il castello e lo fa in relazione anche alle opere di storia patria dei secoli scorsi: «Giovanbernardino Tafuri e le sue adulterazioni e falsificazioni» è, infatti, un articolo che riguarda la pubblicazione di documenti nel settecento considerati «autentici» e rivelatisi non esserlo al vaglio della critica. Domenico Ble studia «Il san Francesco di Amendola conservato nella chiesa Matrice di Mesagne», Michele Mainardi offre un reportage su «La cappella dimezzata della masseria “Li Lucci” in agro di Brindisi: un affronto che grida vendetta», mentre Alessia Galiano con «Al Mater attivi percorsi di nuova accessibilità per toccare la storia», riferisce della novità del locale museo archeologico. Chiude il numero di Memorie Mesagnesi una recensione del volume di poesie «Il mare e la sera», seconda silloge del poeta Damiano Andriolo. Come di consueto, il numero di dicembre chiuderà l’annata di pubblicazione, fornendo anche l’indice di quanto prodotto nel 2023.

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LO POTETE TROVARE QUI:
Edicola “Mater Domini” di Tonino Palma, in via Materdona, 172;
Edicola “Ciribì”, di Angela Marinosci, in via Castello, 34;
Edicola “Pattydea”, di Franco Esperti, in via Marconi 139;
Edicola “La Carica dei 101”, in via Sandonaci, 20;
Edicola “A chiare lettere”, in via Normanno, 30.


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Non si spegne l’eco della cronaca sulle pseudo consulenze a pagamento e in nero svolte dal sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, nella cui sfera di interesse è entrata anche una serata che il critico d’arte ha trascorso a Mesagne, il 3 agosto 2023, per visitare la mostra di “Caravaggio e il suo tempo – tra naturalismo e classicismo”, di cui lui è uno dei massimi critici internazionali. Così, a scanso di equivoci il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha voluto sgombrare il campo da ogni equivoco ed ha assicurato che: “Il Comune non ha mai dato un euro a Sgarbi”. Risposta telegrafica, ma chiara da far svanire ogni fumoso dubbio. Il sottosegretario Sgarbi era giunto a Mesagne in compagnia di Al Bano di cui era ospite. Era venuto a conoscenza della mostra del “Genio milanese” e volle fare un salto in città. Qui si intrattenne nella piazza d’armi del castello Normanno-Svevo con il cantante Antonello Vannucci, impegnato in una serata di cabaret musicale, e insieme all’amico Al Bano cantarono con il pubblico presente la canzone “Nel sole”. In piazza Orsini del Balzo Sgarbi si concesse al pubblico che si era radunato per conoscerlo e con il quale intrattenne una disquisizione artistica sul Caravaggio. Poi entrò a visitare la mostra organizzata dalla Rete di imprese Micexperience, rappresentata dall’imprenditore Pierangelo Argentieri, e patrocinato dalla Regione Puglia e dal comune di Mesagne.

Nello scorso mese di ottobre questa visita che l’onorevole Sgarbi ha fatto a Mesagne è entrata a far parte dello scontro che si sta consumando fra il sottosegretario al Cultura del governo Meloni, il critico d’Arte Vittorio Sgarbi, e l’ex responsabile dei suoi social media il manager Dario Di Caterino. Uno scontro a margine dell’inchiesta della Procura di Roma che vede indagato Sgarbi per stabilire se è vero che sia stato responsabile dell’ipotesi di reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte per presunti pagamenti in nero riguardanti consulenze su opere d’arte. In particolare di quattromila euro per l’evento di Mesagne. Metà pagati con bonifico, metà in nero. Si tratta di uno degli episodi citati da Dario Di Caterino, con movimenti bancari che sarebbero in parte rintracciabili sui conti della società Hestia gestita da Sabrina Colle, l’attrice e modella compagna di Sgarbi. Naturalmente la risposta di Vittorio Sgarbi alle accuse mosse dal suo ex collaboratore, Di Caterino, non si è fatta attendere. “Le conferenze, come tutte le attività legate al diritto d’autore, sono pagate regolarmente con fatture che distinguono, in linea di principio, l’espressione del libero pensiero da qualunque attività istituzionale”, ha spiegato il sottosegretario che ha, poi, proseguito “Scrivere di “buste in nero” è una grave diffamazione. I “soldi in nero” cui fa riferimento Di Caterino e che il giornale, senza alcun riscontro (Riferito al Fatto Quotidiano, n.d.r.), pubblica, sono quelli presi dal Di Caterino stesso per la prefazione di un libro e una mostra privata a Mesagne”.

Poi Sgarbi ha parlato dei rapporti con il suo ex collaboratore: “Ha collaborato con me durante due campagne elettorali con il solo compito di realizzare dei video e di promuovere, attraverso un camper, del materiale elettorale. Impropriamente si è autodefinito “social media manager”, ma nessuno gli ha mai dato questo ruolo. Così come nessuno lo ha mai delegato a fare il “manager”, ruolo che, a mia insaputa, ha millantato. Di Caterino è stato allontanato quando si è scoperto che, per nascondere di essere stato agli arresti domiciliari, ha finto, con la complicità della madre, di essere stato ricoverato in coma a Perugia. Oggi confessa sul giornale di essere stato lui l’autore della violazione degli account di posta elettronica in uso alla mia segreteria, e dunque l’autore della lettera anonima inviata lo scorso 19 ottobre a giornali, tv e organi istituzionali contenente tutta una serie di diffamazioni per le quali sono state presentate diverse denunce”.  Fin qui la replica del sottosegretario.

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Dopo un primo momento di silenzio il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha deciso di rispondere alle accuse mosse dal movimento “Libero e progressista” sull’aver commissionato un sondaggio alla società Yoodata di Milano, circa il gradimento della sua amministrazione tra la comunità locale e l’aver pagato per questo servizio ben 8.540 euro. Lo ha fatto con una nota. In molti, per la verità, solo una settimana fa, quando hanno letto il sondaggio del gradimento del 95% della sua attività politica, sono rimasti piacevolmente sorpresi perché hanno pensato a un sondaggio indipendente e non commissionato dal Comune. Nulla da togliere, comunque, alla qualità e professionalità dello stesso sondaggio che ha fatto emergere la conoscenza dei bisogni. Diversi comuni si dotano di studi scientifici per orientare la propria azione in favore dei cittadini. Insomma, un sondaggio serve per capire i bisogni dei cittadini e migliorare i servizi a loro rivolti. Ieri notte il sindaco Matarrelli non solo ha risposto sui social alle accuse del movimento che fa capo all’ex primo cittadino Molfetta, ma ha postato anche il sondaggio in questione.

“Vi mando la sintesi dell’indagine perché possiate farvi un’idea, oltre le cattiverie dei pochissimi soliti noti a cui nessuno tra noi risponderà, come facciamo da sempre”. Inutile dire che la nota di Matarrelli è stata suffragata dai consensi sia di mesagnesi sia di internauti che hanno visto negli ultimi cinque anni il volto di Mesagne completamente cambiato. “Come molti sindaci sono soliti fare in Puglia e nel resto d’Italia, ho ritenuto utile coinvolgere un autorevole istituto scientifico per analizzare lo stato delle cose a Mesagne: per capire dove io e la mia Amministrazione stavamo facendo bene e dove meno bene, in che cosa avevamo soddisfatto i nostri concittadini e per quali aspetti non l’avevamo fatto e così poter correggere il tiro”, ha esordito Matarrelli nel fornire dei chiarimenti sul sondaggio fatto dalla società che fa capo a Sandra Bruno e Giuseppe Dinoi. Il sindaco ha, quindi, proseguito: “Abbiamo commissionato una “indagine di analisi dei bisogni e della soddisfazione dei cittadini a Mesagne” che ha dato risultati che andavano ben oltre le nostre aspettative. E, evidentemente, anche ben oltre quelle dello stesso istituto che ha svolto il sondaggio, il quale ha deciso di divulgarlo, sottolineando in particolare l’aspetto che era apparso numericamente più rilevante e cioè il mio gradimento che nella loro esperienza era il più alto mai rilevato”.

Per Matarrelli “il risultato è semplicemente frutto di un lavoro comune, svolto giorno dopo giorno, passo dopo passo, insieme alla comunità che ho avuto l’onore di guidare. È, dunque, un risultato di tutti i mesagnesi, che evidenzia - questo sì al resto d’Italia - che la nostra città ha fatto enormi passi avanti, ha faticato e ha meritato ogni conquista”. Ma come si sono espressi i mesagnesi? Innanzitutto ben il 99% è soddisfatto della qualità della vita che si vive a Mesagne. Nel grafico dei servizi la raccolta differenziata dei rifiuti e la pulizia delle strade ha avuto un gradimento del 95% mentre fanalino di coda è stata la biblioteca con il 75%, dato comunque abbastanza alto. “L’analisi della soddisfazione per i servizi erogati in città – è scritto nel sondaggio - mostra le quote elevatissime di molto/abbastanza soddisfatti. I servizi più soddisfacenti sono la pulizia delle strade (95%), la raccolta differenziata dei rifiuti (95%), l’illuminazione stradale (94%) e la sicurezza (93%). I parcheggi sono l’area a minore soddisfazione (77%), mentre per la biblioteca si osserva che la quota di più bassa soddisfazione (75%) è principalmente dovuta all’elevata percentuale di quanti non sanno dare un giudizio”.

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UNESCO: COLDIRETTI PUGLIA, 1 SU 3 ALL’ESTERO CERCA CUCINA ITALIANA MA TAROCCATI 3 PIATTI SU 4; VARIANTI BIZZARRE DI PANE E OLIO O PASTA AL SUGO CON POLPETTE

Quasi 1 italiano su 3 (31,6%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza cerca locali e ristoranti dove può mangiare italiano all’estero per non rinunciare ai sapori di una tavola considerata la migliore del mondo e candidata dal Governo a diventare patrimonio immateriale dell’umanità per l’Unesco, ma 3 volte su 4 si è imbattuto almeno una volta in un piatto Made in Italy, magari tipico della cucina pugliese, taroccato come gli spaghetti meatballs, la variante bizzarra della pasta al sugo con le polpette, il pane con l’olio, dove l’olio è miscelato con qualche goccia di aceto balsamico, il pane all’aglio, rievocativo della bruschetta su cui si strofina aglio fresco, che consiste in pezzi di baguette conditi con burro fuso, aglio e prezzemolo freschi tritati, oltre ad una dose generosa di aglio in polvere, o ‘The Vigil’, la “Festa dei Sette Pesci”, che negli Stati Uniti passa per la più importante festa della tradizione italiana, mentre in realtà in Italia non esiste, piuttosto è usanza in Puglia di mangiare pesce la sera della vigilia di Natale. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio The European House – Ambrosetti a Villa Miani a Roma, dove è stata inaugurata la prima esposizione degli orrori serviti nel piatto all’estero nel nome del Made in Italy a tavola, dai beeferoni alle chicken fettuccine fino al lasagne kit.

Tra gli “orrori a tavola” non mancano l’olio extravergine di oliva o le conserve, ma anche i vini, con i casi di “agropirateria” nel settore vinicolo pugliese che riguardano in particolare Negroamaro, Primitivo, Moscato, Aleatico e Malvasia. In America si producono Moscato, Malvasia e Aleatico, venduti con “DOC” californiane Napa Valley o Sonoma County, ma commercializzati con nomi italiani. Il fenomeno sta colpendo, in maniera particolare, il primitivo pugliese. In America un vino, lo ‘Zinfandel’, viene venduto e si sta affermando sul mercato come ‘Primitivo’ ed i siti non si lasciano sfuggire l’occasione di chiamare in causa continuamente la Puglia, per accrescere il valore e l’immagine del prodotto americano.

La candidatura della pratica della cucina italiana per l’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco – ricorda  Coldiretti – arriva dopo l’approvazione da parte del Governo del Disegno di Legge su “Disposizioni organiche per la valorizzazione, la promozione e la tutela del Made in Italy” che prevede l’istituzione di un ente per la certificazione di qualità a favore della ristorazione italiana all’estero, con ben l’87% degli italiani che ritiene importante per verificare la reale origine dei piatti serviti.

Un riconoscimento per il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi – prosegue Coldiretti – nato nel 1820 ed autore del primo codice alimentare dell’Italia unita “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” che diede un contributo fondamentale per amalgamare, prima a tavola e poi nella coscienza popolare, le diverse realtà regionali con un comune senso d’appartenenza. E’ anche grazie al prezioso lavoro di Artusi – ricorda Coldiretti – se l’agroalimentare italiano in pochi anni da una economia di sussistenza ha saputo conquistare primati mondiali e diventare simbolo e traino del Made in Italy.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.

Le ricette “sbagliate” nel mondo aprono infatti – sottolinea la Coldiretti – le porte all’ “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

Il fenomeno criminale si sviluppa poi – conclude Coldiretti Puglia - attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano e “made in Italy” fregiandosi in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio.

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Torna “Spazi aggregativi di inclusione”, il progetto che prevede la realizzazione di attività inclusive a Francavilla Fontana pensate per potenziare i processi di socializzazione, apprendimento e gioco di bambini e ragazzi con disabilità.

La prima fase, relativa alla candidatura dei progetti da realizzare, è stata avviata nelle scorse ore con l’approvazione dell’avviso pubblico rivolto agli Enti del Terzo Settore.

Gli interventi proposti, vagliati dalla Consulta Permanente per i diritti delle persone con disabilità, dovranno stimolare la definizione di un progetto di vita da parte degli utenti, affiancare le famiglie nel percorso di sostegno, promuovere momenti di incontro e sensibilizzazione sui temi della disabilità.

I progetti, che dovranno prevedere l’impiego di personale specializzato in grado di favorire il protagonismo di bambini e ragazzi, dovranno avere una durata compresa tra i 3 e i 6 mesi.

“Spazi aggregativi di inclusione – spiega l’Assessore ai Servizi Sociali Giuseppe Bellanova – offre l’occasione di rafforzare la rete di protezione sociale costituita da famiglie, associazioni del Terzo Settore, scuole e Consulta dei diritti delle persone con disabilità. Al centro di tutte le attività ci sarà la persona con i suoi bisogni, i diritti e le sue potenzialità. Ringrazio la Consulta per il preziosissimo lavoro che condurrà nell’individuazione dei progetti da realizzare e per le attività che svolge quotidianamente al fianco delle famiglie.”

Il termine ultimo per partecipare al bando è fissato nelle ore 12.00 di venerdì 22 dicembre.

L’Avviso Pubblico e la modulistica per la partecipazione sono consultabili sul sito internet istituzionale.

 Il 1° dicembre, alle 19, su Ciccio Riccio il debutto del programma radiofonico "Tutti di Fretta", condotto da Ignazio Deg. Il nome del programma, "Tutti di Fretta", riecheggia il successo estivo portato in giro per tutte le tappe del "Ciccio Riccio in Tour". Ignazio Deg, noto per la sua verve e la sua capacità di connettersi con il pubblico, promette un viaggio avvincente attraverso le note, le storie e le emozioni che scandiranno la sua trasmissione. 

Il programma, concepito come un'esperienza coinvolgente, si propone di trasportare gli ascoltatori in un universo sonoro unico, dove la musica si intreccia con aneddoti intriganti, interviste esclusive e spazi dedicati alle nuove tendenze musicali. "Tutti di Fretta" è pensato per chi è in cerca di un'esperienza radiofonica fresca, dinamica e in grado di catturare l'essenza della musica e delle storie che la circondano. La regia del programma sarà curata dall’impeccabile Andrea Sabato dj.

Non perdetevi l'inizio di questa nuova avventura radiofonica il 1° dicembre alle 19 su Ciccio Riccio. "Tutti di Fretta" promette di trasformare ogni trasmissione in un'occasione imperdibile di intrattenimento e scoperta musicale.

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L’Amministrazione Matarrelli si congeda dalla città di Mesagne con un Natale sfavillante. Infatti, nei primi mesi del 2024 scade il mandato elettorale del sindaco Toni Matarrelli e in primavera i cittadini ritorneranno alle urne per eleggere la nuova amministrazione. Da parte sua il primo cittadino vuole ringraziare la comunità per il 95% di gradimento riscosso nei giorni scorsi. Così, insieme al suo entourage sta allestendo un cartello di iniziative, prima del Natale e poi del teatro, per palati esigenti e per accontentare tutte le fasce di età. Intanto vediamo quali sono le due iniziative di punta: la prima è l’installazione in piazza Porta Grande di una ruota panoramica dal cui vertice si potrà vedere non solo la città di Mesagne, ma l’intero hinterland. La seconda iniziativa è la presenza a Mesagne dell’attrice Vanessa Scalera, alias il magistrato Imma Tataranni, che si esibirà dal palco del Teatro comunale.

Intanto, in questi giorni una ditta incaricata dal comune di Mesagne sta collocando nelle vie principali della città le luminarie natalizie per creare di sera quelle positive pulsazioni per gli eventi che si svolgono. Luci sfavillanti di colori che catturano l’attenzione dei residenti e dei turisti incanalandoli in corridoi di luce in un ambiente incantato in cui diventa irresistibile fare delle passeggiate serali e ammirare le vetrine natalizie dei vari negozi. E a proposito di commercianti ieri mattina si è svolta presso la sede del Comune una riunione dei commercianti che hanno deciso di allestire in tema natalizio le vetrine interne e l’esterno delle stesse. Fuori dai negozi saranno collocati degli alberelli di limoni adornati con palline rosse e luci calde. Si parte l’8 dicembre, festività dell’Immacolata, con la tradizionale pettolata e un concerto canoro di Gianmarco Carroccia. Nella stessa data sarà inaugurata la mostra dei presepi, inserita nel magico Borgo dei presepi. Il 10 dicembre chiude la mostra su “Caravaggio e il suo tempo”. Anche per questo evento che ha visto la partecipazione di circa 20mila persone, l’amministrazione ha pianificato un pubblico momento di congedo dal “Genio milanese”. Gli eventi proseguiranno fino all’Epifania con un susseguirsi di concerti, sfilate natalizie e il mercatino di Natale allestito in piazza Orsini del Balzo.

Non mancherà il tradizionale concerto di Capodanno. Top secret per la serata di San Silvestro. Tuttavia, secondo i ben informati l’amministrazione sta progettando una festa in piazza. Sul fronte del teatro due sono gli appuntamenti di punta. Il primo con Vanessa Scalera a la sua “Sorella migliore”. La commedia di “Imma Tataranni” pone al pubblico una domanda: “Come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?”. Il secondo appuntamento è con Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi in “Le verdi colline dell’Africa”. Una innovativa pièce a due che racconta il conflitto sul modo di intendere il mestiere dell’attore con un surplus comico, infrangendo le convenzioni degli spettatori, attraverso spunti satirici sulla loro vita di ogni giorno in cui il gioco del teatro si trasforma in metateatro. Infine, ci sarà la presenza di due comici di Zelig.

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Obiettivo della Confesercenti, tra i tanti, è anche quello di supportare gli esercenti in ogni iniziativa tesa al miglioramento delle loro condizioni di lavoro, per non veder pregiudicata l’attività imprenditoriale finalizzata al sostentamento delle proprie famiglie. Obiettivo della Confesercenti, tra i tanti, è anche quello di supportare gli esercenti in ogni iniziativa tesa al miglioramento delle loro condizioni di lavoro, per non veder pregiudicata l’attività imprenditoriale finalizzata al sostentamento delle proprie famiglie. E’ indubbio che la vicenda della realizzazione della pista ciclabile in via Togliatti e in via Aldo Moro, con la permanenza sempre più accentuata delle difficoltà logistiche e oggettive in senso lato relative alla esecuzione dei lavori stradali e con la convinzione dell’errata idea progettuale, sta creando tanti malumori tra i commercianti di quei tratti stradali; tra l’altro, cosa più importante, tali problematiche, già portate alla luce da Confesercenti parecchi mesi orsono, si stanno riverberando irrimediabilmente sulla sopravvivenza delle attività che ricadono lungo l’asse viario interessato dai lavori. Ma, anche ammesso che l’idea progettuale fosse stata accettabile, cosa che ovviamente non è, queto è acclarato da tutte le componenti in gioco, il cantiere è fermo da mesi, già prima dell’estate, per problemi tra la vecchia amministrazione comunale e la ditta vincitrice del bando, ad oggi revocata dall’incarico dall’attuale Amministrazione.Abbiamo appreso dell’iniziativa della Commissione Ambiente presieduta dal consigliere di Fratelli d’Italia Roberto Quarta del sopralluogo effettuato in data 21 Novembre presso il cantiere e della volontà della stessa commissione di aprire un tavolo tecnico per valutare tutte le possibilità di variare tale progetto. Confesercenti pertanto ritiene urgente e doveroso convocare presso la propria sede, in via Rubini, 12, il giorno 27 novembre 2023 alle ore 15.30, i commercianti interessati per decidere quali iniziative intraprendere, alla presenza dell’Assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Quarta, della Commissione Ambiente e dell’Ordine degli Ingegneri, per trovare una via d’uscita e percorribile, che sia la sintesi tra le iniziative dell’assessorato, della Commissione e quelle di Confesercenti.

Il Presidente Provinciale Michele Piccirillo

Al peggio non c’è mai fondo, in una lettera inviata  dal Ministero dell’Ambiente all’Autorità Portuale di Brindisi  il deposito GNL   diventa un rigassificatore .

Il Comitato Liberi Cittadini  porterà la sua protesta nei prossimi giorni davanti la Autorità Portuale , la Regione Puglia , la Rai a Bari che non spende mai una parola sulle proteste dei cittadini brindisini, chiederà il sostegno al Comune e Provincia di Brindisi nel bloccare questi disastrosi programmi.

Alle numerose preoccupazioni espresse  dal “Comitato Liberi Cittadini No al deposito GNL della Edison”   unitamente ad un gruppo di consiglieri comunali , di professionisti legati alla vita del porto e non , di rappresentanti di associazioni, nella conferenza stampa organizzata nella mattinata di Venerdì 17 Novembre riguardo le diverse situazioni del deposito ,dello scoppio al petrolchimico , dell’incendio del parco carbone a Cerano, si aggiunge altro di cui avevamo avuto sentore fin dall’inizio di questa storia.

 La  lettera inviata in questi giorni dal “Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica” all’Autorità di sistema Portuale del Mare Adriatico e per conoscenza a Ministeri interessati , diversi settori della Regione Puglia ,Ferrovie dello stato,  Comune di Brindisi, Vigili del fuoco Regionali e Provinciali, asserisce che i problemi posti dalle associazioni ambientaliste nel corso di questi mesi sono prive di fondamenta ;decidono a Roma che  si può andare avanti come un rullo compressore nella realizzazione del deposito.  A questa terribile forma di imposizione nei confronti della città si aggiunge ciò che avevamo temuto fin dall’inizio di questa storia, che il deposito si trasforma in un rigassificatore.

Il Ministero scrive infatti nella sua lettera…..
"Con riferimento infine al Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per rilanciare 

l’economia post-Covid e per fronteggiare l’impatto della guerra della Russia all’Ucraina, per la 

sicurezza degli approvvigionamenti energetici, si evidenzia che gioca un ruolo essenziale, come 

è noto, l’annullamento della dipendenza dall’import del gas russo ed il nostro Paese ha 

intensificato gli sforzi per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas naturale 

attraverso la stipula di nuovi accordi di fornitura via tubo e via GNL, anche attraverso 

l’incremento dell’utilizzo delle infrastrutture esistenti e la realizzazione di infrastrutture 

strategiche essenziali per potenziare la sicurezza degli approvvigionamenti. ".

Di fatto si indica la possibilità per Brindisi che il Bombolone può funzionare come rigassificatore.

Spetta ai cittadini brindisini di ribellarsi a queste gravi decisioni.

Roberto Aprile per il “Comitato Liberi Cittadini”

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