Redazione

Si è tenuto ieri pomeriggio a Corato (Ba) il Coordinamento regionale di Avviso Pubblico che, oltre ai temi organizzativi all’ordine del giorno, ha visto la nomina dei nuovi coordinatori provinciali. Per Provincia di Foggia è stato nominato il Sindaco del Comune di Mattinata, Michele Bisceglia; per la Provincia di Bari il Sindaco del Comune di Corato, Corrado de Benedictis; per la Provincia Bat il Sindaco del Comune di Bisceglie, Angelantonio Angarano; per la Provincia di Brindisi l’assessora del Comune di Mesagne, Anna Maria Scalera e per la Provincia di Taranto il Sindaco del Comune di Ginosa, Vito Parisi.

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La Mesagne del calcio il giorno dopo il brutto incidente di gioco accorso al capitano della squadra juniores, Francesco D’Angelo di 18 anni, residente a Latiano e studente presso l’istituto “Giorgi” di Brindisi. Fortunatamente solo un brutto ricordo poiché il calciatore si sta riprendendo mentre la squadra senior si è trasferita a Ginosa per l’incontro in programma nel campionato di Eccellenza in cui milita. Che purtroppo ha perso per 3 a 0. L’episodio si è verificato sabato scorso nell’incontro della formazione under 19 del Mesagne juniores con il Novoli. Durante un contrasto con un giocatore avversario il capitano del Mesagne ha ricevuto una ginocchiata alla tempia che lo ha fatto cadere sul terreno di gioco privo di sensi. Pochi secondi e dalla panchina del Mesagne calcio si sono resi conto della gravità della situazione. Con un volo si sono portati in campo il magazziniere, Giovanni Distante, e il mister Mino Miglietta, che hanno alzato le gambe al ragazzo e liberato le vie respiratorie dalla lingua che si era attorcigliata. Grazie a queste prime manovre di disostruzione Francesco D’Angelo ha iniziato a respirare. Dopo pochi minuti il capitano è stato consegnato nelle mani dei soccorritori del 118 che lo hanno prima stabilizzato e poi trasferito presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi.distante_giovanni_alias_masino_1.jpg

Qui è stato sottoposto a vari accertamenti diagnostici e strumentali. Fortunatamente sia la tac sia la risonanza magnetica hanno dato esito negativo e nella stessa serata il giocatore ha fatto ritorno nella sua abitazione di Latiano e all’affetto dei suoi cari. Adesso dovrà riposare almeno una settimana prima di riprendere gli allenamenti. Lui dell’accaduto non ricorda nulla. Lo raggiungiamo mentre alla radio ascolta la partita del “suo” Mesagne calcio. “Fortunatamente sto bene – ci ha rassicurati – ho solo un dolore alla tempia per la ginocchiata ricevuta, ma complessivamente mi sto riprendendo. Non ho più la nausea e le vertigini che avevo sabato. La terapia eseguita dai medici dell’ospedale e il riposo stanno facendo effetto”. Ha una bella voce squillante D’Angelo che fa comprendere che in effetti sta molto meglio del giorno prima. “Voglio ringraziare – ha tenuto a sottolineare – sia Masino sia il mister Miglietta che in pochi secondi mi hanno assistito evitando gravi conseguenze. Adesso voglio solo riposare, ristabilirmi e ritornare a giocare”. Particolarmente emozionato nel ricordare l’incidente sportivo, Giovanni Distante, alias Masino, l’amico che tutti vorrebbero. “Appena ho visto Francesco per terra che non si rialzava ho temuto il peggio – ha ricordato Giovanni – insieme al mister Miglietta ci siamo proiettati su di lui. Ho visto che non riusciva a respirare perché aveva la lingua rotolata all’indietro. Ho le mani piccole per cui le ho messe nella sua bocca, ho afferrato la lingua e l’ho tirata fuori mentre il mister gli teneva le mani. Il capitano ha iniziato a respirare e a sputare schiuma. Lo abbiamo tenuto in quella posizione fino a quando non sono arrivati i soccorritori del 118”.

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Il gruppo “Summer Time – Animazione & Spettacolo” di Ilaria Lenzitti e Nico Lorusso, con il patrocinio del Comune di Brindisi, riprende il timone del “TUFFO DI CAPODANNO”,  che riparte dopo l’ennesima edizione record d’iscrizioni del Capodanno 2023 che con 380 tuffatori ha stracciato tutti i precedenti primati.

La città di Brindisi si appresta quindi a rivivere l’iniziativa senza scopo di lucro e da sempre legata alla solidarietà, che da oltre dieci anni rappresenta un passaggio immancabile della tradizione brindisina.

La macchina organizzativa della goliardata tutto cuore, che può contare su un gruppo organizzativo formato dai brindisini Monica Buonasperanza, Alberto Capriati, Alessandro Cazzato e MariaGrazia Chiechi, riprenderà ufficialmente venerdì 1 dicembre 2023 con l’avvio delle iscrizioni per la XIV Edizione del “TUFFO DI CAPODANNO”, grazie all’illustre partenariato del Main Sponsor DealGroup Brindisi e la collaborazione di “Puliamoilmare Brindisi” rappresentato da Alessandro Barba, Il Nautilus di Salvatore Carruezzo  e “Uniti per lo Sport” Brindisi del Presidente Carmine Iaia. Si rinnova per l’occasione la collaborazione con  l’Associazione “Volare in Salento” del Presidente Diego Provinzano, specializzata in voli panoramici condivisi che, salvo condizioni meteorologiche avverse, tornerà con i propri mezzi aerei a sorvolare la Conca con a bordo macchina fotografica e telecamera pronte a catturare le suggestive immagini dei momenti più significativi dell’evento.

Sarà nuovamente il punto Decathlon di Brindisi ad ospitare le adesioni per l'edizione 2024: in uno stand allestito per l'occasione, fino al 31 dicembre 2023 tutti gli appassionati dei bagni fuori stagione, i simpatizzanti dell'iniziativa, i neofiti e i curiosi potranno ricevere informazioni tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:30 alle 20:00 e, volendo, potranno partecipare alla consueta raccolta fondi anche con una semplice offerta.
A coloro che invece aderiranno all'iniziativa, come ogni anno, in cambio di una piccola donazione gli organizzatori consegneranno la maglia della quattordicesima edizione e il biglietto della lotteria per l'assegnazione di simpatici premi e gadget offerti da negozianti e artigiani di Brindisi. Sarà tuttavia possibile iscriversi fino alle ore 10 del 1° gennaio 2024 direttamente alla “Conca”.  Per informazioni sul progetto e sulle modalità di partecipazione è possibile contattare i numeri 393/58.21.619 - 329/80.59.256.

L'iniziativa prosegue quindi il suo legame con la solidarietà e anche in questa occasione ha individuato un nuovo beneficiario. La raccolta fondi della edizione 2024 sarà destinata a sostegno delle iniziative di carità a favore delle fasce deboli della città di Brindisi a cura del CISOM - Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta Gruppo Brindisi.

Resta ben saldo, ormai da 8 anni, anche il “Gemellaggio Morale” con il Tuffo di Capodanno – Città di Viareggio organizzato in Toscana dall’Asd Escape Tuscany Triathlon  del Presidente Aldo Angeli, che ha ideato l’ormai ‘famosa’ cuffia con il motto “Hai Freddo?…STAY HOME”.

Il “TUFFO DI CAPODANNO” ha permesso alla città di Brindisi di essere collocata di diritto nell’elenco delle città mondiali che festeggiano in maniera eccentrica il primo giorno dell’anno nuovo, una tra le poche a prevedere in ogni edizione la raccolta di fondi da devolvere totalmente ad un progetto sociale. Ogni anno adulti, over, ma anche giovanissimi regolarmente autorizzati dai genitori, si danno appuntamento per accogliere il nuovo anno con il primo tuffo in mare. Una maniera alternativa di festeggiare il capodanno, aperta alla partecipazione di tutta la cittadinanza e spettacolo unico ed imperdibile per quanti vi assistono come spettatori. E per chi non potrà raggiungere l’allegra compagnia, potrà seguirla in Diretta Tv sull’emittente televisiva Antenna Sud, media partner dell’evento per il sesto anno consecutivo.

  La manifestazione avrà inizio a partire dalle ore 10:30 del 1° gennaio 2024 con la presentazione curata dal giornalista brindisino Nico Lorusso. Alle ore 11:00, dopo la benedizione delle acque, il conto alla rovescia e il caratteristico momento del tuffo, aperto a tutti gli interessati e a quanti vogliono provare l’ebbrezza di un bagno in mare in pieno inverno. Al termine un “Brindisi” collettivo come augurio per tutti.

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L’Aurora Volley Brindisi si aggiudica il derby brindisino con il Lightining Ostuni al termine di una gara equilibrata nonostante il 3-0 finale possa far pensare diversamente. Nella partita disputatasi sabato 18 presso il Pala Zumbo a Brindisi la formazione ospite, fanalino di coda del girone, disputa un’ottima prova contro la capolista contribuendo a rendere emozionante una gara che alla vigilia si preannunciava dal risultato scontato.

Il tecnico delle biancazzurre Raffaele Capozziello deve fare i conti con una serie di infortuni che hanno decimato la formazione brindisina. Alla lungodegente De Toma, si aggiungono la centrale Padula e il libero Zivkovic che è stata recuperata a poche ore dalla gara.

L’Aurora si schiera quindi con il 6+1 iniziale che vede Kolomiiets in palleggio, Prato e Minghetti (prima da titolare per la giovane brindisina) al centro, Albanese e Matichecchia in banda, Avallone opposta e Zivkovic libero.

Gara che inizia con un minuto di silenzio dedicato alla giovane Giulia Cecchetin, la studentessa veneta vittima di femminicidio il cui corpo era stato rinvenuto privo di vita solo qualche ora prima.

Partita all’insegna dell’equilibrio con la formazione ospite che appare più in palla delle padrone di casa che, al contrario giocano più contratte. Le gialloblù ostunesi dopo una prima fase di studio si portano in vantaggio (4-8) e danno l’impressione di poter gestire il vantaggio. Coach Capozziello chiama un time-out per apportare qualche correzione. Con la bomber Matichecchia meno esplosiva del solito è la giovane Anastasia Albanese a caricarsi la squadra sulle spalle insieme all’altra banda Chiara Avallone. Grazie ai loro attacchi particolarmente efficaci la squadra biancazzurra riacciuffa le ospiti e poi le sorpassa verso la metà del set. Il parziale si conclude sul 25-21 con un Ostuni mai domo che prova fino alla fine a mettere in difficoltà le brindisine.

Nel secondo set Brindisi approccia bene e si porta subito in vantaggio (8-2) giocando la solita pallavolo veloce e aggressiva che contraddistingue la squadra biancazzurra. L’Ostuni del primo set sembra sparito dal campo e l’Aurora conduce in porto un set mai in discussione per 25-13.

Terzo set che sembra quasi una formalità con le padrone di casa che conducono in scioltezza (8-4). Le ospiti però tornano prepotentemente in corsa e riescono a ribaltare le sorti del set grazie ad una buona correlazione muro-difesa (14-16). Ancora una volta il tecnico di casa deve sparigliare le carte con l’ingresso di Malerba, De Maria e Padula (utilizzata con il contagocce). La mossa sembra dare i risultati sperati e porta le padrone di casa sul 23-20. Ma le emozioni non sono ancora finite: infatti tra una chiamata dubbia del direttore di gara e un Ostuni deciso a non tornare a casa a mani vuote, le biancazzurre si ritrovano in svantaggio 23-24 con la palla del set-point a favore delle avversarie. Alle padrone di casa però non tremano i polsi e grazie alla loro concentrazione e determinazione annullano la palla set avversaria e ribaltano il risultato a loro favore conquistando set (26-24) e match.

A fine gara il tecnico biancazzurro Raffaele Capozziello non vuole sentir parlare di impegno sottovalutato. “Non guardo mai la classifica, il roster ostunese è lo stesso che la scorsa stagione ha sfiorato i play off ed è composto da atlete di grande esperienza e capacità. Sicuramente noi non abbiamo disputato la nostra miglior partita sia per le assenze che per il gioco avversario, ma ho apprezzato la concentrazione e la voglia di non mollare nei momenti cruciali della partita.”  conclude l’allenatore brindisino.

L’Aurora Volley Brindisi grazie ai tre punti conquistati mantiene il primato in classifica e nel prossimo turno sarà attesa da una difficile trasferta sul campo della VolleyUp Acquaviva, squadra reduce da un ottimo successo in trasferta e titolare della quarta posizione in classifica.

Tabellino:

AURORA VOLLEY BRINDISI – FARMACIE MATARRESE OSTUNI 3-0 (25-21, 25-13, 26-24)

Brindisi: Kolomiiets (5), Matichecchia (7), Albanese (12), Zivkovic L1, Prato (4), Avallone (13), Minghetti (2), Padula (1), De Maria (2), Malerba (3), De Toma K, Stella L2, Montagna, Solimeno.  All. Capozziello.

Ostuni: Minetti L1 K, Fornaro (3), Palmisano A. (6), Bianco (5), Moschettieri (7), Lolli (2), Neglia L. (2), Paòmisano V. (1), Ferrara, Anour, Neglia M.,Marzio, Bernardi L2, Grassi. All. Cozzoli.

Arbitri: Merico (1°), Labbiento (2°).

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Martedì 28 novembre alle ore 18.00 il foyer del teatro “Giuseppe Verdi” di Brindisi ospiterà la presentazione del libro La cultura non basta di Luigi De Luca, appena uscito per Edizioni dell'Asino, casa editrice coordinata da Goffredo Fofi. L’autore, dopo gli studi in semiologia a Bologna, sceglie di tornare in Puglia dove approda alla carriera pubblica. Si è occupato di teatro, cinema, musei, biblioteche e cooperazione euro-mediterranea. La gestione del patrimonio culturale in una prospettiva di cooperazione territoriale è il campo nel quale si colloca il suo impegno attuale.
 
Il libro indaga la storia di quella che è l'industria culturale, e di come la stessa abbia fornito ai mercati strumenti di manipolazione della volontà dell'uomo. La più grande trasformazione sociale che l'umanità ha vissuto è stato il crollo delle comunità locali, determinato dalla rivoluzione industriale e dall'avanzata del capitalismo. Lo stato e il mercato hanno soppiantato i tradizionali legami di solidarietà costitutivi della comunità. Lo stato attraverso i suoi funzionari e il mercato attraverso la propaganda hanno ridisegnato l'universo dei bisogni e delle aspettative di una umanità privata degli ancestrali punti di riferimento e trasformata in massa amorfa. L'industria culturale fornì ai mercati formidabili strumenti di manipolazione della volontà degli uomini, così come una nuova classe di funzionari, docenti, impiegati, assistenti sociali, tutori dell'ordine costituito accreditavano l'idea che i confini della società, i bisogni degli uomini come i loro sogni coincidesse con i confini dello stato. Del resto, già nel 1930 Freud scriveva che l'uomo di oggi, dotato di attributi divini grazie alle tecnologie industriali, «per quanto simile a un dio, non si sente felice ». È esattamente questo che la società iperindustriale infligge agli esseri umani: privandoli di individualità, li fa diventare greggi di esseri afflitti dal male di esistere e dal male di divenire, cioè dalla mancanza di un futuro, con una crescente tendenza alla rabbia. Bisognerà tuttavia attendere la denuncia del «modello di vita americano» da parte di Theodor W. Adorno e Max Horkheimer con Dialettica dell’illuminismo per una vera analisi della funzione dell'industria culturale, al di là della critica dei media apparsa fin dai primi del ‘900 con Karl Kraus. Per Adorno e Horkheimer le industrie culturali formano un sistema unico con le industrie tout court; la loro funzione è quella di plasmare i comportamenti di consumo e massificare il modello di vita, con l'obiettivo di assicurare lo smaltimento di sempre nuovi prodotti generati dall'attività economica, dei quali spontaneamente i consumatori non sentirebbero il bisogno. Si tenta di contrastare così il rischio endemico di sovraproduzione e quindi di crisi economica. Si può ancora far riferimento ad alcuni luoghi della produzione teorica di Gilles Deleuze il quale, a partire dagli anni ’70, riprendendo e sviluppando le ricerche di Michel Foucault, ha indagato il peso sociale e politico che la comunicazione e il controllo assumono nel mondo contemporaneo. Analisi che, per alcuni aspetti, si è rivelata profetica e a cui si è accompagnata, di pari passo, l’elaborazione di una strategia di resistenza che potremmo definire definiamo come una politica della creazione.
 
Il riparo cauto nelle case e dietro le mascherine non è bastato contro lo spaesamento e la paura che ha colto la gente durante la recente pandemia. Dopo aver percepito l’incertezza di come sarebbe diventato il mondo, le persone ne sono venute fuori davvero migliori, come tutti speravano? È mancato un antidoto per l’isolamento, un immaginario possibile e sostenibile per l’animo umano, un sentirsi comunità capace di dare risposte collettive alle attese di futuro.
 
Si tratta di un libro contro l’industria della cultura per un’arte capace di fare comunità. In questa prospettiva il teatro riveste un ruolo centrale. Come scrive ancora De Luca «l’eterno e immateriale presente, al quale ci condannano la civiltà delle immagini e la simultaneità della cultura digitale, ha bisogno del teatro come esercizio di memoria collettiva ed esperienza fisica e della vicinanza dell’altro, elementi imprescindibili della vita». Un rimando possibile, nel senso indicato da De Luca, è già nell’attività dell’Odin teatret  diretto da Eugenio Barba. Questo incontro ha di conseguenza come obiettivo una riflessione profonda sull'industria culturale, la forza delle comunità e i bisogni dell'essere umano, riproponendo  un forte ruolo della cultura nel progettare una visione di città dialogante e protagonista del proprio sviluppo socio-economico e turistico. Ritorna qui un esplicito riferimento a Gilles Deleuze, che, di fronte all’avvento inesorabile delle società di controllo, il cui strumento principale è il marketing e l’obiettivo è la modulazione delle soggettività nella transizione economico-politica, «non è il caso di avere paura, né di sperare, ma bisogna cercare nuove armi».
 
In occasione della presentazione del testo, dialogheranno con l'autore il sindaco Giuseppe Marchionna e il sociologo e operatore culturale Emanuele Amoruso. Introdurrà l’incontro Giuseppe Marella della Società di Storia Patria per la Puglia.
 
Il ricavato della vendita del libro è destinato all’onlus Huipalas che a Kijiji, in Kenia, coltiva il sogno di una comunità per l’arte e la cultura.
 
 
 
PROGRAMMA
 
Introduce i lavori
Giuseppe Marella
Società di Storia Patria per la Puglia
 
 
Dialogano con l’autore
Giuseppe Marchionna
Sindaco di Brindisi

Emanuele Amoruso
Sociologo e operatore culturale
Patrocinio
Comune di Brindisi

Lotto: vinti 160mila euro

Novembre 20, 2023

Lotto: in Puglia vincite per 110mila euro

Puglia baciata dalla fortuna nell'estrazione del Lotto di sabato 18 novembre. A Mattinata in provincia di Foggia, come riporta Agipronews, vinti 62.800 euro grazie ai numeri 21-31-65-77 giocati su tutte le ruote. A Bari vinti 24.925 euro in seguito alla combinazione 3-17-27-40 giocata su tutte le ruote. Da segnalare poi una vincita da 22.500 euro a Cavallino (LE), grazie al terno 13-26-40 sulla ruota di Roma. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 6,2 milioni di euro, per un totale di oltre un miliardo da inizio anno.

10eLotto: a Massafra (TA) vinti 50mila euro

Festa a Massafra, in provincia di Taranto, grazie al concorso del 10eLotto di venerdì 17 novembre. Nella località pugliese, come riporta Agipronews, vinti 50mila euro grazie a un “7 Oro” in un'estrazione istantanea. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 12,9 milioni di euro, per un totale di oltre 3,3 miliardi da inizio anno.

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Anche nella Asl Brindisi è disponibile la terapia cellulare immunitaria con CAR-T (Chimeric antigen receptor T-cell therapies). Al momento Brindisi è il secondo centro operativo in Puglia e il settimo nel Sud Italia. Questa tecnica innovativa per la cura di alcuni tumori del sangue è stata presentata in una conferenza stampa che si è tenuta oggi, 20 novembre, nella sede della direzione generale.

All’incontro sono intervenuti il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli e il direttore dell’Aress, agenzia regionale per la salute e il sociale, Giovanni Gorgoni.

A presentare la CAR-T Domenico Pastore, direttore dell’Unità operativa complessa di Ematologia con trapianto del Perrino, Antonella Miccoli, direttore del Servizio di Medicina trasfusionale e, in collegamento da remoto, Teresa Calamia, direttore del Dipartimento farmaceutico.

Presenti anche Maurizio Portaluri, direttore del Dipartimento Oncoematologico radioterapico radiodiagnostico, Tommaso Gioia, consulente per la Sanità del presidente della Regione Michele Emiliano, i referenti delle aziende i cui laboratori sono parte integrante del processo, e i rappresentanti di alcune associazioni di volontariato.

“L’autorizzazione all’utilizzo di questa terapia nel nostro ospedale - ha detto De Nuccio - è stata rilasciata dalla Regione Puglia nel mese di giugno scorso, a conclusione di una articolata procedura di accreditamento. La CAR-T rappresenta una vera eccellenza: la Asl Brindisi da oggi diventa un centro di riferimento in questo settore, non solo per i pazienti del territorio ma anche per quelli di tutte le regioni del Sud”.

"È un processo terapeutico molto complesso – ha spiegato Domenico Pastore - che necessita di un team multidisciplinare con ematologi, trasfusionisti, farmacisti, neurologi, cardiologi e intensivisti. L'ospedale Perrino ha ottenuto l’autorizzazione a questa forma di immunoterapia dopo la certificazione del CNT (Centro nazionale trapianti) per il trapianto allogenico di cellule staminali e la certificazione internazionale Jacie (Joint Accreditation Committee ISCT and EBMT). Le terapie con CAR-T offrono una possibilità di cura a pazienti con alcuni tipi di linfoma non Hodgkin o di leucemia acuta linfoblastica B che non rispondono alle terapie convenzionali".

Il paziente effettua nel Centro trasfusionale una linfocitoaferesi, cioè un prelievo di un tipo di cellule del sangue che sono i linfociti. "Questi - ha aggiunto Antonella Miccoli - vengono inviati in laboratori altamente specializzati in Olanda, Svizzera o Stati Uniti, dove vengono modificati geneticamente in modo da far esprimere sulla loro superfice un recettore (CAR) in grado di riconoscere, attaccare e distruggere le cellule tumorali di quel paziente. Le cellule poi vengono trasportate nel Centro che ha in cura il paziente e reinfuse".

Teresa Calamia ha sottolineato che “all’interno del ‘CAR-T team’ la figura del farmacista porta un valore aggiunto non solo in termini di approvvigionamento o di farmacovigilanza ma anche in termini organizzativi, di raccolta dati, ricerca e verifica della qualità dell’intervento. Oltre alla validazione della prescrizione, al farmacista spetta il compito di verificare l’integrità del prodotto, il rispetto delle norme di trasporto e conservazione che garantiscono la qualità e la disponibilità di farmaci utili a contrastare gli eventi avversi”.

Le terapie con CAR-T sono, al momento, la massima espressione di medicina personalizzata, perché può essere utilizzata solo in quel paziente, e di medicina di precisione, perché colpisce solo le cellule tumorali. Tutto il processo porta quindi alla produzione di un farmaco “vivente” specifico per ogni paziente.

A questo proposito Gorgoni ha evidenziato, infine, che “la CAR-T rappresenta il punto di snodo delle terapie oncologiche: in futuro potrebbe essere utilizzata anche per altri tipi di tumori del sangue e per i tumori solidi. Un investimento su questo processo è doveroso e va valutato non guardando alla sostenibilità economica ma ai risultati che si potranno ottenere a lungo termine”.   

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COLDIRETTI PUGLIA, SONO PIÙ DI 23MILA LE IMPRESE AGRICOLE CONDOTTE DA DONNE; AL VIA FORMAZIONE SU CERTIFICAZIONE DI GENERE

Il seminario formativo si  è aperto con minuto di raccoglimento per la tragica e inaccettabile morte di Giulia Cecchettin

 

Sono più di 23mila le aziende agricole condotte da donne in Puglia che stanno rivoluzionando in senso innovativo l’economia isulla scorta di un rinnovato protagonismo femminile che va sostenuto con nuove misure incentivanti e premianti. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia, su dati Unioncamere divulgata in occasione del seminario formativo sulla certificazione di genere, organizzato dall’Osservatorio Nazionale Parità di Genere presso Coldiretti Puglia, al fine di costruire un ambiente inclusivo nelle aziende, che si è aperto con minuto di raccoglimento per la tragica e inaccettabile morte di Giulia Cecchettin.  

“La formazione è importante per tutte le donne imprenditrici che hanno scelto di lavorare in agricoltura, dimostrando capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità. Un ruolo che oggi deve prendere corpo e sostanza anche sotto il profilo dei pari diritti, creando un ambiente realmente inclusivo in azienda”, ha detto  la leader di Coldiretti Donne Puglia, Rita Tamborrino, nel sottolineare che “il rinnovato fascino della campagna per le donne trova riscontro nella comune convinzione che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo”, ha concluso Tamborrino.

Le aziende agricole ‘rosa’ stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca in Puglia, dove cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite-  aggiunge Coldiretti Puglia - a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.

La loro presenza in campagna sta rivoluzionando il lavoro nei campi dove sono capaci di spaziare dall’allevamento alla coltivazione, dal florovivaismo all'agriturismo, dalla trasformazione dei prodotti alla vendita diretta. Ma il vero motore delle donne in agricoltura sono le attività sociali, dalla fattoria didattica agli agriasilo, ma anche importanti attività per l’inserimento nel mondo del lavoro delle donne meno fortunate, spesso vittime di violenze e soprusi.

La situazione è in positiva evoluzione anche se resta ancora un pesante gender gap – aggiunge Coldiretti regionale - come conferma l’ultimo censimento Istat che evidenzia come la percentuale di aziende agricole al femminile su quelle agricole totale sia salita al 31,5%, grazie a una crescita costante ma lenta nel corso dei decenni.

Le imprenditrici agricole sono giovani e con un’alta professionalità, tanto che una su quattro (25%) è laureata – continua Coldiretti - peraltro sempre più spesso non in indirizzo agrario. Molte donne scelgono, infatti, l’agricoltura dopo percorsi di studio o esperienze in settori molto diversi, anche per cambiare vita. Non a caso quasi la metà delle domande di primo insediamento in agricoltura delle misure dedicate agli under 40 provengono da ragazze, secondo Coldiretti.

Oltre il 50% delle donne in campagna svolge più di una attività connessa alla produzione primaria, soprattutto vendita diretta, agriturismo e trasformazione di prodotti agricoli. Ben il 60% delle donne nelle loro aziende ha poi scelto di dedicare parte della produzione dal biologico al biodinamico e di operare per una filiera di qualità attenta alla sostenibilità, alla tutela della biodiversità e delle risorse naturali, del paesaggio e del benessere animale. In particolare, poi, le donne creano legami forti con il territorio e sono un vero e proprio presidio per la sopravvivenza e la valorizzazione delle aree rurali.

L’IDENTIKIT DELLE NUOVE CONTADINE

Il 25% è laureato

Il 50% ha attività multifunzionali (vendita diretta, agriturismo, trasformazione dei prodotti, fattoria didattica e sociale).

Il 60% pratica attività green come l’agricoltura biologica

Fonte: Elaborazione Coldiretti.

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Si terrà a partire dalle ore 17 presso il punto lettura della Biblioteca Comunale “Ugo Granafei”, all’interno del parco urbano “Roberto Potì”, l’incontro con Daniele Zovi, già Comandante del Corpo Forestale e autore del libro per bambini dai 6 ai 10 anni dal titolo “I racconti del bosco. Avventure nella natura di ragazzi, alberi e animali”(De Agostini editore). A seguire, il laboratorio per ragazzi. Ingresso libero su prenotazione, per info: 0831.732288 – 338.9183643.

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20 NOVEMBRE 1989 - 20 NOVEMBRE 2023

34 ANNI DOPO, LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA _(CONVENTION ON THE RIGHTS OF DE CHILD)_ APPROVATA DALL'ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE, È COME SE NON FOSSE MAI ESISTITA.
I diritti dei bambini continuano a essere violati con inaudita Disumanità. Mai come oggi, sono le prime vittime della guerra e l'ONU, l'organizzazione che più di tutte dovrebbe difenderli,ancora una volta gioca la parte delle tre sciemmette: vede poco,sente meno e fa finta di parlare. Le politiche militari di paesi come Usa e Israele dimostrano di non avere alcun interesse né per la pace, né per le vite umane. In un mese di bombardamenti e raid su Gaza, migliaia di bambini sono finiti a pezzi e tanti altri di loro hanno riportato amputazione per non parlare di ripercussioni psicologici che ne verranno. A centinaia e migliaia non hanno più un tetto per dormire e mangiare. Hanno perso parenti e amici non hanno più la possibilità di studiare perché le scuole sono state abbattute con i loro insegnanti. Il rientro a scuola possono solo sognarlo. Nessuno dovrebbe mai essere esposto a tale violenza, primi fra tutti i bambini. Chiediamo che le autorità di Governo mettono in campo tutti i mezzi possibile per riportare il diritto Internazionale al centro di ogni decisione politica, così come soprattutto i Diritti dell'Infanzia, sancita dall'omonima Convezione ONU, Possa essere ripristinata. 
L'eccidio dei bambini inerme deve finire!
Gino Stasi
Educatore