Redazione

11^ giornata di andata 

Ginosa Vs Mesagne Calcio 3-0
Reti:
Autorete 63'  1-0
Soriano (G) 65'  2-0
Gatto (G) 80'  3-0
 
Finisce con la vittoria del Ginosa per 3 a 0.
Dopo due vittorie consecutive il Mesagne subisce questo risultato negativo su un campo difficile e contro una squadra costruita per stare nelle zone alte della classifica, restando così fermo a quota 10 punti in classifica. 
Seconda vittoria consecutiva invece per il Ginosa dopo la vittoria esterna sul campo della capolista Ugento. 
Primo tempo che prevale l'equilibrio tra le due squadre infatti i primi 45 minuti di gioco terminano sullo 0 a 0.
Eppure l'occasione più importante è capitata sui piedi di Coronese, il suo tiro non è fortunato e il pallone colpisce la traversa, sulla ribattuta Miccoli per poco non sfiorava la marcatura.
Nel secondo tempo dopo un tiro pericoloso di Sacco che termina di poco alto sopra la traversa, il Ginosa trova la via del gol.
Sugli sviluppi di un calcio d'angolo, tiro di Genchi di sinistro parato da Carriero, ma il pallone rimpalla sfortunatamente su un giocatore gialloblù e arriva quindi il vantaggio della squadra tarantina. 
Due minuti dopo arriva il raddoppio del Ginosa, azione di Fabiano che serve Soriano e batte Carriero piazzando il pallone nell'angolo basso. Dopo il gol vittoria di domenica scorsa, Soriano si ripete anche oggi. 
A dieci minuti dal termine arriva il terzo gol per la squadra di casa con un tiro a giro di Gatto al suo primo gol in campionato. 
Domenica prossima, 26 novembre il Mesagne giocherà in casa contro l'Alberobello.
 
TABELLINO
 
GINOSA 
1) Pizzaleo
2) Cardinale 
3) Cimmarusti
4) Partipilo 
5) Chiochia 
6) Pinto
7) Soriano 
8) Camporeale 
9) Genchi
10) Pahama 
11) Gatto
A disposizione 
12) Casamassima
13) Pignatale
14) Hysaj
15) Fede
16) Verdano 
17) Sergio 
18) Labarile
19) Candela 
20) Gallitelli 
ALLENATORE 
Passariello 
 
AMMONITI GINOSA 
Nessuno 
 
ESPULSI GINOSA 
Nessuno 
 
MESAGNE CALCIO 
1) Carriero 
2) Orfano 
3) Galeone 
4) Pizzolla 
5) Cerrato 
6) Tamborrino (K)
7) Sacco 
8) Miccoli 
9) Vapore 
10) D'Ippolito 
11) Coronese M.
A disposizione 
12) Di Pietrangelo 
13) Coronese N.
14) Lombardi 
15) Giancola 
16) Baba 
17) Gravili 
18) Venturuzzo 
19) Ancora 
20) Campa
ALLENATORE 
Germano 
 
AMMONITI MESAGNE CALCIO :
4, 5, 9
 
ESPULSI MESAGNE CALCIO :
Nessuno 
 
ARBITRO:
Giorgio Caldararo di Lecce 
 
PRIMO ASSISTENTE:
Michele Spalierno di Bari 
 
SECONDO ASSISTENTE:
Niccoló Gugliotta di Bari 
 

Medici, farmacisti e infermieri hanno partecipato, insieme a medici di medicina generale e pediatri libera scelta, ad una giornata di formazione organizzata sabato scorso nel Polo Universitario della Asl Brindisi in Piazza Di Summa. Focus dell’incontro le malattie rare e l’offerta di cure territoriali ai pazienti affetti da tali patologie.

Si tratta del primo di 18 eventi di un progetto di formazione itinerante nelle sei Asl pugliesi (3 per ogni azienda sanitaria) organizzato dalla dirigente responsabile del Centro Malattie Rare della Asl Brindisi Annamaria Mazzotta, insieme alla coordinatrice Coremar (Coordinamento regionale malattie rare) Giuseppina Annicchiarico, che ha presentato il corso.

“Quello delle malattie rare è un ambito della sanità pubblica molto complesso – dice Giuseppina Annicchiarico - che necessita di mediazione tra i vari livelli e dimensioni della cura. È molto importante la cura nell’ospedale di riferimento ma è altrettanto importante - e forse lo è di più -  la cura nel territorio. Il punto di vista e la centralità del paziente è quella di “casa propria”, il paziente vive meglio se curato meglio a casa sua. Questo è l’obiettivo della formazione, consentire di migliorare le cure presso il domicilio, convertire in assistenza reale i piani terapeutici prodotti dai centri di eccellenza che si occupano di malattie rare”.

“Il Centro territoriale malattie rare - dice Annamaria Mazzotta - è istituito in ogni azienda sanitaria e opera in comunicazione funzionale con il Coordinamento malattie rare di Aress Puglia come collegamento tra i diversi anelli della rete sociosanitaria assistenziale, tra ospedali, dipartimenti, distretti sociosanitari, medici e pediatri di famiglia e consultori. Il Centro territoriale promuove la formazione e l’aggiornamento dei vari attori coinvolti sui temi della prevenzione, diagnosi, cura e assistenza ai pazienti”.

Il Coordinamento regionale malattie rare ha registrato una sostanziosa attività degli helpline dislocati sul territorio pugliese. Ammontano a circa 6.000 le richieste di aiuto registrate nel 2022. Questo dato evidenzia che gli strumenti di network messi in atto in Puglia costituiscono per gli utenti (pazienti, famiglie, medici) un riferimento.

“L’efficienza organizzativa degli snodi territoriali - conclude Giuseppina Annicchiarico - è la sfida vera della sanità pubblica nel futuro prossimo. In quest’ottica la formazione, cui il Piano nazionale malattie rare 2023-2026 dedica un intero capitolo, è fondamentale per l’evoluzione culturale dell’assistenza”.

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GIORNATA POVERI: COLDIRETTI PUGLIA, AIUTO PER MANGIARE A 921MILA PERSONE; SPESA SOSPESA A FIERA CROCIFISSO A MODUGNO

In Puglia sono quasi 921mila le persone in condizione di povertà relativa, con l’inflazione che ha reso ancora più critica la situazione, costringendo a chiedere aiuto per mangiare alle mense per i poveri o con i pacchi alimentari. È quanto stima la Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata Mondiale dei poveri promossa dal Papa, sulla base dei dati ISTAT secondo cui il 23,6% dei residenti in Puglia è in condizioni di povertà relativa, con il 21% delle famiglie che hanno bisogno di gesti di solidarietà, come la ‘spesa sospesa’ attivata al mercato di Campagna Amica in occasione della Fiera del Crocifisso a Modugno.

Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, quando le famiglie in povertà relativa in Puglia sono raddoppiate in 1 anno dal 18,1% al 27,5%, anche a causa dei fenomeni inflazionistici e speculativi. In tutti i mercati contadini è attiva la ‘spesa sospesa’, dove i consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta di frutta, verdura, formaggi, salumi e ogni tipo di genere alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero tra quelli proposti dagli agricoltori di Campagna Amica, con la spesa raccolta che viene poi consegnata agli enti caritativi e ai servizi sociali dei Comuni.

La povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta prima per effetto della pandemia e poi della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.

La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni. Ma in molti mercati contadini si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

Con la ‘spesa sospesa’ Coldiretti e Campagna Amica hanno voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, una esperienza che è diventata un fenomeno strutturale presente in tutti i mercati contadini della Puglia.

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MENS SANA MESAGNE – MESSAPICA BASKET CEGLIE = 64 – 72

Mens Sana Mesagne: Potì 10, Scalera, Ciccarese 6, Rollo 11, Piliego 3,
Campana, De Vincentis 2, Malvindi 15, Panico 6, Rizzo, Colucci 11.
Allenatore: Angelo Capodieci.
Messapica Basket Ceglie: Crovace 1, Parisi, Lanzillotti, Gualano 10, Gallo
26, Risolo 9, Lescot 6, Longo 2, Laterza 5, Dellisanti 13, Parisi.
Allenatore: V. Bifulco.
Parziali: 13-20 14-12 13-15 24-25
Arbitri: Bavaro e Fioretti.

Non riesce a staccarsi dal fondo della classifica la Mens Sana Mesagne,
ancora una volta sul campo neutro di Tuturano, stabilendo uno storico record
negativo in un inizio di campionato, nella trentennale storia agonistica
della società biancoverde. Non è stato sufficiente il rientro di coach
Capodieci per festeggiare la prima vittoria stagionale, ma la partita con il
Ceglie è stata un film visto e rivisto nelle prime giornate, costellata dai
soliti errori e con giocatori dalle prestazioni nettamente insufficienti.
Vince con merito la Messapia Ceglie composta prevalentemente da giocatori
mesagnesi, quasi tutti ex mensanini come il quintetto base composto da
Risolo, Gualano, Crovace, Lescot e Gallo. Il Mesagne scende in campo con
Colucci, Ciccarese, Panico, Malvindi e Rollo. La partita inizia a rilento,
si realizza con il contagocce per la scarsa precisione dei tiratori. Tra gli
ospiti Gallo, il migliore in campo, mette subito in mostra le sue qualità
tecniche, ma la partita si trascina noiosamente e sul tabellone ci sono più
minuti giocati che punti realizzati. A 2’40” dalla fine del tempino gli
ospiti conducono 8-9, poi il Ceglie piazza un parziale di 5-11 e chiude il
primo quarto sul 13-20. Nel secondo periodo la Mens Sana prova a
riavvicinarsi anche se appare evidente la difficoltà di trovare la via del
canestro. Tra gli ospiti Gallo, un vero lusso per questa categoria, mette a
referto otto dei dodici punti realizzati nel parziale, i padroni di casa si
portano a -1 (25-26) con quattro minuti da giocare, ma un contro parziale di
0-6 chiude il secondo quarto con gli ospiti in vantaggio 27-32. Dopo il
riposo lungo la partita non cambia il suo andamento, Ceglie avanti e Mesagne
a inseguire. La disattenzione difensiva dei padroni di casa appare evidente,
un altro parziale di 1-7 per gli ospiti (28-39) porta i cegliesi ad
allungare grazie alle iniziative di Dellisanti, determinante in questa fase
e ai fini del risultato finale. Il terzo periodo si chiude sul 40-47.
L’ultimo quarto inizia con la Mens Sana che finalmente riapre completamente
la partita, la tripla di Potì e i tiri libri di Rollo portano i mensanini a
-2 (45-47) con 8’ ancora da giocare. Ci pensa ancora Gallo, spesso a
canestro senza nessuna resistenza, a rimettere le distanze tra le due
formazioni, raggiungendo il massimo vantaggio con un parziale di 2-12
(47-59) e chiudendo di fatto la partita, nonostante ancora 4’ da giocare. Il
Mesagne appare stordito e non ha più la forza necessaria né fisica né
mentale per recuperare lo scarto. Si chiude così la quinta sconfitta
consecutiva per la Mens Sana Mesagne che sprofonda in una evidente crisi di
gioco prima di tutto e poi di risultati. Il calendario non promette nulla di
buono, il prossimo turno vedrà i ragazzi di coach Capodieci impegnati a
Monopoli contro una delle formazioni più attrezzate della categoria.

A.S.D. MENS SANA MESAGNE

Dal primo gennaio 2023 ad oggi sono stati registrati 200 omicidi, con 65 vittime donne, di cui 62 uccise in ambito familiare o affettivo. Di queste, 45 hanno trovato la morte per mano del partner i dell'ex. È quanto emerge report dal Viminale.

Quando ancora non siamo giunti alla fine del 2023, il numero di femminicidi rilevati in Italia, da parte dI ex mariti ex compagni o familiari, ha già raggiunto oltre 195 donne. In aumento rispetto ai 12 mesi precedenti. Questi sono numeri elevatissimi e l'interessamento della politica e' quasi nullo, nei proclami pre elettorali che si ascoltano non c'è nessuna proposta che possa almeno arginare questo drammatico fenomeno delinquenziale e dare supporto alle vittime di stalking: molte delle donne uccise avevano gia' denunciato, anche ripetutamente, quelli che poi sono divenuti i loro assassini. Perché queste donne non hanno ricevuto un’adeguata protezione? Perche' non e' stato realizzato niente di concreto fino ad adesso? La Distrazione di massa sulla politica economica sbagliata e i tantissimi tagli nei settori sociali non devono far dimenticare questa piaga lacerante e spietata della nostra società.
Noi come Gruppo di Uomini in Cammino di Brindisi insieme ai tanti gruppi di autocoscienza maschile diffusi in Italia, vogliamo essere soggetti attivi per un cambiamento della cultura maschilista e sessista radicata nel nostro paese. Accanto alla protezione delle vittime vorremmo che crescesse la consapevolezza negli uomini che il modo di vedere il rapporto tra i sessi a cui siamo stati educati deve essere modificato e questo può avvenire anche con un confronto aperto tra uomini. E’ necessario che gli uomini sperimentino che è possibile una maschilità diversa, nonviolenta, aperta all’incontro, non possessiva, rispettosa del consenso altrui. La situazione continua ad essere molto grave come Il femminicidio di oggi di Giulia dimostra, é necessario proporre progetti strutturati nei nostri territori come degli osservatori permanenti con compiti educativi che promuovano una discussione profonda sulla maschilità tossica, negativa, ancora troppo diffusa come tanti esempi quotidiani che non giungono agli onori della cronaca purtroppo.

Condoglianze alla famiglia di Giulia

PER UOMINI IN CAMMINO BRINDISI
Gino Stasi

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Ieri pomeriggio durante la gara tra Mesagne e Novoli Calcio valida per il campionato under 19, il capitano Francesco D’Angelo ha subito un brutto colpo alla testa durante un contrasto di gioco.
Francesco è rimasto a terra privo di sensi. Per fortuna, nel frattempo, sul terreno di gioco c’è Giovanni Distante, alias Masino, che con sangue freddo stende il calciatore, gli fa alzare le gambe e gli libera le vie respiratorie ostruite dalla lingua. Un intervento importante effettuato nei secondi immediatamente successivi all’incidente. Dopo pochi minuti, Francesco rinviene, riprende a respirare e con lui tutti i tifosi rimasti senza fiato per l’accaduto. L’ambulanza arriva a sirene spiegate, trasportando il giocatore al Perrino, dove lo sottopongono ad accertamenti. Fortunatamente dai controlli effettuati Francesco sta bene, è solo frastornato e ha bisogno di riposo.

 

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Stabilizzazione del personale precario: firma del contratto a tempo indeterminato per 67 lavoratori. Con provvedimento del 16 novembre scorso, la Asl Brindisi ha disposto la stabilizzazione del personale precario, del comparto e della dirigenza, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa e in linea con le indicazioni della Regione Puglia. Si tratta complessivamente di 67 lavoratori, di cui 56 attualmente in servizio, appartenenti a vari profili professionali.

In conformità con quanto previsto dalla delibera di Giunta regionale n. 1429 del 19 ottobre 2023, la stabilizzazione riguarda il personale in servizio e/o non più in servizio nella Asl Brindisi, titolare di contratto di lavoro a tempo determinato subordinato, in possesso dei requisiti di stabilizzazione diretta (assunto mediante procedura concorsuale) ex articolo 20 comma 1 del decreto legislativo n. 75/2017 ed ex articolo 1, comma 268 della legge 234/2021 e successive integrazioni.

Tra gli aventi diritto ci sono 37 lavoratori di profilo sanitario, 12 del ruolo tecnico, 10 del ruolo amministrativo e professionale, 8 dirigenti medici e veterinari. L’assunzione a tempo indeterminato partirà già dal 1° dicembre con la firma del contratto per i dipendenti attualmente in servizio.

La procedura era stata avviata con un avviso di ricognizione pubblicato il 26 ottobre, con scadenza 10 novembre per la presentazione delle domande, che ha impegnato l’Area del Personale ad effettuare le dovute verifiche dei requisiti degli aventi diritto nel più breve tempo possibile.

“L’assunzione a tempo indeterminato – dice il dg Maurizio De Nuccio - vuol dire restituire dignità ai lavoratori, molti dei quali impegnati in prima linea durante l’emergenza Covid, assicurando pari opportunità di crescita e al tempo stesso maggiore stabilità per l’azienda”.

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Oggi, 18 Novembre 2023, presso la Camera del Lavoro di Mesagne sono 

iniziati i corsi ed esami per le seguenti CERTIFICAZIONI valide nelle 
graduatorie per Docenti e Personale ATA, e nei Concorsi Pubblici: 
Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale, Dattilografia, 
LIM, Coding, Tablet. 
Si informa che tutti gli Iscritti fruiranno di una agevolazione del 20% 
rispetto al costo del Corso scelto, nonché del supporto di docenti qualificati 
per il conseguimento di queste importanti certificazioni. Per informazioni 
e iscrizioni potete contattare i seguenti numeri 0831 538111 (Cgil Brindisi), 
0831 771320 (Camera del Lavoro Cgil Mesagne) o inviare mail a 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo...
 Il Coordinatore della Camera del Lavoro di Mesagne
Giorgio Bellacosa

“In winter”, i concerti d’inverno del “Barocco Festival Leonardo Leo”

Torna il “Barocco Festival Leonardo Leo”, questa volta nella speciale edizione “In winter”, per testimoniare il patrimonio di bellezza in musica nel segno di Leonardo Leo. La proposta invernale del Festival è prodotta dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Al centro ancora il musicista tra i maggiori esponenti della Scuola Napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni per una finestra che si rinnova nel segno dei più affermati interpreti del repertorio barocco.

Il viaggio nella musica dei secoli XVII e XVIII, diretto dal M.O Cosimo Prontera e curato dal “Centro studi e documentazione Leonardo Leo”, vede la partecipazione del main sponsor Enel e la collaborazione di Fondazione Treccani. Info per prenotazioni e ticket, T. 347 060 4118. I biglietti saranno disponibili nei luoghi dei concerti. Il costo è di 3 euro, pensato per favorire la fruibilità degli appuntamenti. 

 

La miniedizione invernale è stata presentata ieri nella sweet room della Pasticceria Emalu a San Vito dei Normanni, alla presenza del sindaco, Silvana Errico, e dell’assessore alle Attività produttive, Giacomo Viva, e questa mattina nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna di Brindisi alla presenza del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, dell’assessore allo Sviluppo economico e Marketing, Luciano Loiacono, dell’assessore ai Lavori pubblici, Gianluca Quarta, e del direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera.

«Anche quest’anno - ha commentato il M.O Cosimo Prontera - presentiamo la stagione winter del Festival nell’idea che anche l’offerta culturale debba perseguire l’obiettivo della destagionalizzazione. La proposta si compone di tre appuntamenti di qualità che abbiamo scelto in rapporto anche al tema delle festività alle viste. Tre momenti legati a doppio filo alla tradizione della Scuola Napoletana e alla produzione del genio musicale di cui il Festival porta il nome».

«Quella del Barocco Festival - ha aggiunto il sindaco Giuseppe Marchionna - è ormai una tradizione consolidata che ogni anno permea di qualità e di recupero della memoria comune i segni culturali del territorio: una realtà iconica che ha dignità scientifica dal momento che attraverso l’incontro con il pubblico conduce da 26 anni una ricerca approfondita degli autori e della musica del Settecento della Scuola di Napoli. Auspico che nel prossimo futuro il Festival e la Fondazione Nuovo Teatro Verdi, rinnovata di recente nella governance, possano ritrovarsi in un comune percorso di crescita».

 

«Ogni territorio ha due elementi - ha sottolineato l’assessore Luciano Loiacono - che ne segnano i tratti distintivi: il cibo e la musica. Una sorta di geografia culturale che rende unica ogni realtà, crea luoghi d’interesse e marca i nostri caratteri. La storia crea identità, per questo dobbiamo raccoglierne l’eredità e produrre strumenti di promozione».

Durante l’incontro è stato presentato il “Pastorello”, ultimo nato della Pasticceria Emalu di San Vito, il panettone artigianale di alta qualità che racconta una terra ricca di profumi, sapori e storia, la cultura del lavoro e del genio, come quello di Leonardo Leo che impresse nella sua musica e nella grande epopea della Scuola Napoletana i caratteri decisi e appassionati della sua terra d’origine. Musica e sapori originali, un connubio che sposa appieno la vision del Barocco Festival nella sua opera di divulgazione e recupero in grado di creare opinione attorno a una figura fortemente legata al territorio e con tratti identitari. Il “Pastorello” nasce da un’intuizione della produzione del Festival, curata da Monica D’Ambrosio, condivisa con Luca Marangi, il giovane ideatore del marchio Emalu che coniuga ogni giorno ricerca, tradizione e innovazione. Il nome del panettone è legato alla “Pastorale” che Leonardo Leo compose nella prima metà del Settecento, mentre la confezione è realizzata attraverso la stampa della copia di un manoscritto del compositore. «La cultura ha molteplici storie - ha detto Luca Marangi - e il Festival le racconta ripercorrendo il viaggio di uno dei padri nobili della nostra terra. Siamo felici di ricostruire un’altra radice culturale attraverso un panettone che contiene non solo i sapori originali e tradizionali, ma anche una ricetta e una manualità che affondano nel tempo e nella storia. Spero che questi sapori seguano lo stesso destino di popolarità e di riconoscimento di Don Lionardo». 

Si comincia domenica 26 novembre alle ore 20 nella Sala della Colonna di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi con un concerto dal titolo “Le guerre… quelle musicali”, che risuona degli odiosi conflitti che segnano il nostro tempo. Protagonisti del concerto l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” diretta al cembalo da Cosimo Prontera, e il controtenore Filippo Mineccia, tra i maggiori interpreti del repertorio barocco e vocale dei cantanti castrati, dedito alla ricostruzione degli stili interpretativi dei più importanti virtuosi dell’epoca. Al centro della serata un programma ritagliato sulla voce di Mineccia, eccellenza della controtenorilità italiana, con musiche di Leonardo Leo, Antonio Vivaldi, Georg Friedrich Händel e Johann Adolf Hasse.

Il complesso rupestre delle Grotte di San Biagio, in contrada Iannuzzo, fa da scenario venerdì 22 dicembre - con inizio alle ore 18 - al concerto dell’ensemble “Il soffio dell’otre”, diretto da Nico Berardi, che ha per titolo “La tradizione rinnovata. La musica dalla tradizione e dal futuro”. I timbri popolari di strumenti come la zampogna e la ciaramella si mesolano con fisarmonica, chitarre, tamburelli, mentre nelle splendide composizioni e rielaborazioni si fondono echi di numerose culture del mondo dal Sudamerica all’Irlanda. Ponendo in primo piano la tradizione di cui Berardi è interprete virtuoso e affermato a livello nazionale, l’ensemble compie una sapiente commistione di sonorità preziose, frutto di una creatività curativa e contemporanea. Protagonista dello spettacolo è anche la zampogna, strumento ad ancia di cui l’artista pugliese è uno dei maestri assoluti.

Ultimo appuntamento del trittico invernale del Festival di nuovo a Brindisi, venerdì 29 dicembre, alle ore 20, nella Basilica Cattedrale. Protagonista ancora l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici”, stavolta con un programma dal titolo “Pura bellezza” dedicato a Johann Sebastian Bach, il compositore di Lipsia che realizzò una sintesi geniale tra gli stili musicali dell’Europa barocca. Nel programma la “Prima Suite” per orchestra, scritta a Köthen quando Bach era maestro di cappella alla corte del principe Leopoldo (intorno al 1719); il primo “Concerto Brandeburghese”, scritto nel 1722 e pubblicato a Lipsia nel 1850, una delle più brillanti e note delle sei composizioni che portano al massimo livello il genere del concerto grosso; infine il “Concerto per violino e oboe”, di cui il manoscritto originale non esiste ma che fu possibile ricostruire perché, nel 1736, Bach ne aveva fatto una trascrizione per due clavicembali e orchestra per le esigenze del Collegium Musicum di Lipsia.

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Il porto di Brindisi volta pagina. “Una buona notizia per il percorso di potenziamento infrastrutturale del porto di Brindisi su cui lavoriamo da tempo”, ha detto il deputato azzurro e commissario regionale di Forza Italia Mauro D’Attis. “È un momento importantissimo per il porto di Brindisi, interessato da notevoli interventi: le risorse ci sono, le opere si stanno realizzando e bisogna continuare su questa linea. In questo contesto potenziare il sistema portuale significa rendere Brindisi assolutamente centrale ed è questo l’obiettivo da perseguire con la determinazione che abbiamo avuto fino ad oggi con il Sottosegretario alle Infrastrutture Ferrante e con il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Patroni Griffi”.

La splendida sinergia messa in atto dall’onorevole Mauro D’Attis, che già durante la campagna elettorale a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Marchionna, era stato capace di far intervenire a Brindisi il sottosegretario Ferrante e il ministro Pichetto Fratin su temi nodali legati allo sviluppo del porto del capoluogo messapico, oggi trova la sua massima realizzazione con la conclusione della procedura di Gara per il banchinamento della Colmata (ex British Gas) di Capobianco e la procedura di gara per la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia. Due interventi strategici, di un importo complessivo di 186 milioni di euro rivenienti dai fondi Pnrr.

L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile ed inutilizzata per decenni. Inoltre è opportuno evidenziare che la nuova banchina, rientra all’interno della Zes Adriatica perimetrata come Zona franca doganale interclusa: uno spazio che consentirà l’esenzione dalle imposte doganali relative al transito delle merci in entrata e in uscita. Si tratterebbe del secondo punto franco doganale italiano dopo quello di Venezia. Finalmente Brindisi sta emergendo tra le città più ambite tra gli investitori internazionali. Indubbiamente avere un parlamentare locale che tanto si sta spendendo nel panorama nazionale, amplifica la portata e l’importanza strategica della nostra città. Una politica locale che finalmente, dopo anni di torpore e miopia, diventa un faro per l’intero territorio.

 Il coordinamento cittadino Forza Italia Brindisi città.

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