Redazione
Dopo lo storico via libera anche ad agricoltori e allevatori proprietari dei fondi all’abbattimento dei cinghiali, anche nelle aree naturali protette i selecontrollori potranno intervenire per arginare la piaga dei cinghiali arrivati a 250mila esemplari che spadroneggiano in città e campagne, mettono a rischio la sicurezza delle persone, causano incidenti stradali con morti e feriti, devastano i raccolti e sono pericolosi diffusori di malattie come la peste dei cinghiali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla Deliberazione Presidenziale 21/2023, che apre, all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia, integrando le tecniche di cattura dei cinghiali, già possibili nell'area Parco (chiusini, recinti, coral, ecc.), anche al metodo del prelievo selettivo, cioè consente l'utilizzo dei selecontrollori, nei territori di competenza, al fine di contribuire significativamente al conseguimento dell'obiettivo annuale previsto di depopolamento in relazione al rischio di ulteriore diffusione della PSA.
“Abbiamo richiesto in maniera pressante nei mesi scorsi che le misure adottate per il contenimento dei cinghiali venissero recepite integralmente all’interno delle Aree Naturali Protette, ma anche che venisse data immediata attuazione, da parte della Regione Puglia, al “Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica” anche all’interno delle Aree Naturali protette, al fine di non concedere più “spazi sicuri” ai cinghiali che, oggi, utilizzano dette aree come “dormitori e zone di riproduzione”, visto che l’alimentazione è garantita dalle produzioni agricole appena fuori i confini dei Parchi”, afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.
Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme – aggiunge Coldiretti Puglia - per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.
I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.
Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.
Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.
In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – insiste la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.
Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà dei cittadini (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, conclude Coldiretti nel sottolineare l’esigenza di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale.
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CONVEGNO "SALVIAMO IL '900 - INNOVAZIONE, CULTURA E TURISMO IN SINERGIA PER LO SVILUPPO DEL TERRITORIO"
Nella Sala del Governo della Provincia di Brindisi si è svolto un convegno sul tema “Salviamo il ‘900. Puglia ‘900 - Brindisi ‘900. Innovazione, Cultura e Turismo in sinergia per lo sviluppo del territorio”.
Argomento centrale il progetto pilota del territorio di Brindisi a cui hanno partecipato tutti i 20 comuni della provincia per riscoprire e valorizzare l’arte del ‘900 pugliese attraverso la realizzazione di un ecosistema digitale culturale, capace di facilitarne la fruizione oltre che per riscoprire l’identità dei nostri luoghi del recente passato.
“Abbiamo grandi ambizioni - ha affermato il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli nel corso del suo intervento - il nostro obiettivo è quello di attuare un progetto pilota per tutto il Paese partendo dal nostro territorio. C’è molto entusiasmo attorno a questa idea e ho l’impressione che anche le istituzioni superiori stiano seguendo con particolare attenzione. Da qui oggi - ha concluso Matarrelli - partiamo per un lungo viaggio di promozione del territorio che ci porterà in qualunque angolo del mondo grazie all’innovazione tecnologica.”
Il progetto è finanziato dal Ministero della Cultura-Invitalia ed è sostenuto da Regione Puglia, Provincia di Brindisi, Camera di Commercio e Confesercenti.
Sono intervenuti l’assessore regionale allo sviluppo economico Alessandro delli Noci, il commissario della Camera di Commercio, Antonio D’Amore, il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo.
Le relazioni sono state a cura di Gianni Pasquetto, ideatore del progetto, il prof. Massimo Guastella, docente di storia dell’università del Salento, Italo Spada, Direttore Cetma, Gabriele Margiotta, consulente degli ecosistemi digitali e Aldo Patruno, Direttore del Dipartimento Turismo, Cultura e valorizzazione del territorio - Regione Puglia.
Ha moderato i lavori Claudio Rorato, direttore Osservatorio Digital Innovation del Politecnico di Milano.
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ALLERTA METEO GIALLA PER FORTE VENTO
La Protezione civile della regione Puglia ha emesso un bollettino meteo di criticità per venti da forti a burrasca occidentali, con raffiche di burrasca forte nel pomeriggio, in rotazione dai quadranti settentrionali. Forti mareggiate lungo le coste esposte.
La validità è dalle ore 12:00 del 17.11.2023 per le successive 36 ore.
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LA POLIZIA CHIUDE UN LOCALE NEL CENTRO DI MESAGNE
Le attività amministrative di verifica e controllo sugli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande effettuati dalla Squadra Amministrativa della Divisione Polizia Amministrativa e di Sicurezza della Questura di Brindisi hanno permesso di accertare che un locale del centro di Mesagne si era reso responsabile nel corso degli ultimi mesi di una serie di infrazioni rilevate sia dal personale del Commissariato di P.S. di Mesagne che dalla Polizia Locale.
In particolare, nell’estate scorsa, il locale era stato sottoposto a controllo di polizia a seguito di segnalazioni per disturbo della quiete pubblica dopo la mezzanotte poiché era in atto uno spettacolo di intrattenimento senza la prescritta autorizzazione (SCIA), con la presenza all’esterno di musicisti dal vivo e l’installazione di strumenti di diffusione sonora. Pertanto, per le accertate violazioni il titolare veniva sanzionato e conseguentemente il SUAP del Comune di Mesagne con ordinanza dirigenziale disponeva la chiusura per nr.7 giorni dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande.
Si verificava, altresì, che al titolare del citato locale in passato era stato notificato un Avviso Orale emesso dal Questore a seguito di istruttoria della Divisione Anticrimine della Questura di Brindisi per taluni pregiudizi di polizia a seguito dei quali aveva subito anche una condanna in primo grado.
Al termine delle formali acquisizioni documentali e dei riscontri effettuati, il SUAP del Comune di Mesagne accoglieva la richiesta della Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Brindisi di valutare l’emissione di un provvedimento di revoca in autotutela della SCIA per la somministrazione di alimenti e bevande per assenza dei requisiti morali previsti dalla legge di settore in capo al titolare della licenza.
Anche in questa circostanza, l’attenzione da parte della Questura di Brindisi e delle sue articolazioni periferiche resta elevata per le segnalazioni che giungono da parte dei residenti che lamentano musica ad alto volume durante la notte e conseguente mancato rispetto delle regole minime per una convivenza civile.
Continueranno nel corso delle prossime settimane, anche nell’ambito di specifici servizi di controllo del territorio predisposti dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, le verifiche ed i controlli finalizzati all’accertamento dei requisiti soggettivi in capo ai titolari di licenza per la somministrazione di alimenti e bevande ed al rispetto della normativa di settore.
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Incidente Stabilimento Petrolchimico Versalis di Brindisi. Non si sono superati i limiti
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DOMENICA 19 NOVEMBRE PRIMA FESTA DELLE ASSOCIAZIONI
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Torna a Brindisi la "Camminata Rossa"
L’ottimo riscontro del Progetto Educativo nelle scuole contro la violenza sulle donne, attivato dal maestro Carmine Iaia, presidente dell’ASCR “Uniti per lo sport” e promosso in tandem con tutte le associazioni sportive affiliate all’associazione anche in questo novembre 2023, mese in cui ricorre la “Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", , si proietta verso la terza edizione della “Camminata Rossa”, il rappresentativo evento che vuole lanciare un forte messaggio di condanna nei confronti di una piaga sociale che fin troppo spesso occupa la cronaca nera: la violenza di genere.
Domenica 26 novembre 2023 con start alle ore 10 dalla Scalinata Virgilio, un corteo di uomini e donne, con indosso la maglia simbolo dell’evento, di colore rosso, si avvieranno per un percorso che si snoderà per le vie del centro cittadino toccando le Piazze Principali (Corso Garibaldi, Corso Umberto, Corso Roma, Piazza Santa Teresa e Lungomare Regina Margherita) per poi ritrovarsi al termine del percorso nuovamente ai piedi della Scalinata Virgilio e proseguire sul Lungomare con la presenza delle diverse società sportive che metteranno a disposizione i tecnici e la propria attrezzatura per invitare i presenti a prove gratuite delle proprie discipline.
A caratterizzare la terza edizione della “Camminata e Corsa Rossa”, la partecipazione di “Street Workout Brindisi”. Il percorso podistico non competitivo di circa 4 Km tra le vie del centro del Capoluogo Adriatico è aperto alla partecipazione di uomini e donne uniti dalla volontà di formare un unico grande corteo per dire ancora una volta basta a minacce, soprusi, atti di violenza e costrizioni che provocano sofferenza fisica, sessuale o psicologica di cui molte donne purtroppo sono vittime. L’iniziativa, assume valori dello sport come rispetto, impegno, sacrificio e collaborazione
Già numerose e differenti le società che hanno confermato le società Boxe Iaia Brindisi del maestro Carmine Iaia, ASD 40 Nodi del Presidente Emilio Morocutti, Aurora Brindisi Basket di Fabio Minieri, Battista Sporting Center di Vincenzo Battista, BDL Escuela de baile del maestro Francesco Laveneziana, Brundisium Volley del Presidente Davide Piscopiello, Centro Arte Danza della maestra Claudia Giubilo, Centro Sportivo Bellaria-Salento Padel Cup del maestro Francesco Giorgino, Circolo Tennis Brindisi, Gold Team TaeKwonDo del maestro Marco Cazzato, Eurosport Academy di Gilberto Niccoli, Eurosport Br Padel, Federazione Italiana Krav Maga del maestro Antonio Sardano, Invictus Fight Lab KickBoxing di Jessica Niccoli, maestro Mino Gorgoni, Newsport Padel di Martella-Falconieri, Pink Padel di Rosaria Arganese, Pro Gym del Presidente Leonardo De Giorgi, Street Tango del maestro Alessandro De Virgilio, Vertical Gym Pole Dance della maestra Simona Melli e Wellness Studio dell’Istruttore Fabio Scarano.
“Continuo a credere che sia fondamentale portare avanti queste iniziative. Porto avanti la mia convinzione che non dobbiamo insegnare alle donne a difendersi, ma agli uomini a sapersi comportare con le donne. Le donne vanno sempre amate e rispettate in ogni ambito e contesto, – dichiara il maestro Carmine Iaia - e questo evento vuole essere una vera e propria testimonianza di vicinanza a loro. Invito tutta la cittadinanza ad unirsi al nostro corte per essere un'unica voce contro questa triste verità che continua a riempire la cronaca di tutti i giorni”
Per informazioni contattare il maestro Carmine Iaia al numero 347.9428957; a fronte di un contributo organizzativo di 10 euro, sarà assegnata la maglia simbolo dell'evento.
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Impiego di terapie cellulari con CAR-T nell’ospedale Perrino di Brindisi
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RIFIUTI – LUPERTI: OGGI SI E’ CONSUMATA L’ENNESIMA PAGINA DI INEFFICIENZE COMUNALI PER UN SERVIZIO SEMPRE PIU’ CARENTE
Lino Luperti – consigliere comunale
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Oncologia a Francavilla. Caroli : sono preoccupato, il consigliere del pd Bruno confonde il reparto con l’ambulatorio
Di seguito la dichiarazione del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Luigi Caroli.
“Sono seriamente preoccupato non solo perché il collega consigliere del PD, Maurizio Bruno, confonde un Reparto di Oncologia con l’Ambulatorio (Day Surgery) di Oncologia dell’ospedale di Francavilla Fontana. E lo sono perché il collega ricopre anche il ruolo di delegato alla Protezione civile regionale che dovrebbe sapere come è organizzata la sanità pugliese meglio di un semplice consigliere regionale.
“Del resto, se il Reparto fosse aperto da dicembre 2022 e dal primo gennaio 2023 avesse effettuato tutte le visite e i controlli citati da Bruno, perché non solo il direttore generale della Asl di BR, Maurizio de Nuccio, agli inizi di settembre 2023 avrebbe partecipato a una seduta consiliare del Comune di Francavilla Fontana assicurando che presto si sarebbe aperto il reparto? E perché avrebbe fatto la stessa cosa l’assessore alla Sanità, Palese, nella visita fatta all’ospedale il 9 ottobre scorso?
“Le farneticanti affermazioni del consigliere Bruno dovrebbero preoccupare anche il DG de Nuccio e l’assessore Palese perché le accuse rivolte nei miei confronti di dire cose non vere, indirettamente sono rivolte anche a loro che vengono a Francavilla a promettere reparti che ci sono già.
“Ma siccome io sono, notoriamente, meno livoroso e più democratico nelle esternazioni del collega Bruno, facciamo che il giro nell’ospedale ce lo facciamo insieme e parliamo insieme con i medici. Poi, però, chi ha sbagliato deve avere la RESPONSABILITÀ di ammetterlo pubblicamente.”
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