Redazione

Si svolgeranno questo pomeriggio alle ore 16 presso la parrocchia della Santissima Annunziata di Mesagne le esequie di Giuliano Graniti, il musicista deceduto domenica scorsa a Genova a causa di una grave malattia con cui combatteva da circa un anno. “Ha contrastato, nell’ospedale “san Martino” di Genova, con un coraggio e una dignità infinita una malattia rara che ha prevalso nonostante momenti di speranza che lasciavano intravedere un esito diverso”, ha ricordato il professor Giancarlo Canuto amico di famiglia del giovane accademico. Pur così giovane, aveva compiuto 36 anni lo scorso 16 settembre, era già a livelli altissimi nella sua formidabile carriera musicale. Era Dottore in Arti Musicali presso l’Università di Cincinnati - College-Conservatory of Music - dove la malattia lo ha colto a poche settimane dal matrimonio con Paniz, “anche essa musicista e di nazionalità iraniana, alla quale leggi disumane – che ostacolano la libera circolazione delle persone – hanno impedito di poter essere accanto al proprio amato in questo periodo così intenso e doloroso".

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Martedì 1° ottobre, a San Pietro Vernotico, la Polizia di Stato ha arrestato un 18enne di origini rumene, per detenzione di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.

L’uomo è stato individuato dagli agenti del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, impegnati nei servizi straordinari di controllo del territorio, disposti dal Questore Giampietro Lionetti, che negli ultimi mesi stanno vedendo la partecipazione di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.

In particolare, gli agenti stavano sottoponendo a controllo alcuni uomini che stazionavano nei pressi di una sala scommesse, quando il giovane cercava di eludere il controllo distanziandosi dal gruppo. Così, l’atteggiamento sospetto induceva i poliziotti ad approfondire la ricerca. La scelta risultava fondata, in quanto il 18enne veniva trovato in possesso di un contenitore all’interno del quale vi erano 14 dosi di cocaina.

Nello stesso contesto, l’uomo opponeva resistenza ai poliziotti, spingendoli e ingaggiando una breve fuga, subito interrotta dagli operatori, che riuscivano a bloccarlo. Durante il tentativo di allontanarsi, l’uomo estraeva da una tasca dei pantaloni un oggetto, cercando di disfarsene. Subito recuperato, l’involucro conteneva un ulteriore quantitativo di sostanza stupefacente.

La sostanza stupefacente rinvenuta, per un totale di 11,63 grammi, veniva sequestrata.

Al termine delle formalità di rito, l’uomo veniva arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, su disposizione del P.M. di turno.

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Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, il Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica” torna nel 2024 con un nuovo tema centrale e nuove sfide per autori e case editrici. L’iniziativa, giunta alla sua quarta edizione, è ormai diventata un appuntamento di rilievo nel panorama culturale italiano, offrendo ogni anno un’occasione di riflessione e approfondimento su argomenti di ampio respiro, che spaziano dalla narrativa alla filosofia, dalla musica all’arte, fino a toccare ambiti come la religione e la multiculturalità.

Per il 2024, il tema prescelto è “L’Amore”, inteso in tutte le sue sfumature. Dalle complesse dinamiche dei sentimenti all’amicizia, dai legami familiari all’eros: l’amore è il motore che muove storie intime e universali, rendendo ogni narrazione unica. In un’epoca dominata dalla comunicazione digitale e dall’interazione social, il tema propone una riflessione sui sentimenti e sulle relazioni umane, esplorando come queste vengano declinate in contesti narrativi che spaziano dal romanzo tradizionale al fantasy, dalle epopee familiari a scritture sperimentali.

Possono concorrere al Premio tutte le opere letterarie edite in lingua italiana, pubblicate tra il 2023 e il 2024, e regolarmente in commercio. Le opere devono essere inviate, in dieci copie cartacee e una copia digitale in PDF, alla Segreteria Organizzativa del Premio entro e non oltre il 31 gennaio 2025. Le case editrici e gli autori che desiderano partecipare potranno trovare il modulo di iscrizione sul sito istituzionale del Comune di Ceglie Messapica (www.comune.ceglie-messapica.br.it) e inviare la propria candidatura tramite email.

A garantire la qualità delle opere selezionate è una giuria composta da figure di spicco del mondo della cultura e della critica letteraria: la commissione sarà presieduta dal Direttore Artistico del Premio – la prof.ssa Maria Antonietta Epifani - supportata da quattro specialisti: Debora de Fazio- Università della Basilicata, Antonio Farì - Conservatorio Tito Schipa di Lecce, Carlo Greppi - storico e scrittore e Graziano Gala - docente e scrittore.

In parallelo, anche per questa edizione è prevista la partecipazione della Giuria degli Studenti che quest'anno sarà formata da 20 alunni dell'Istituto "Ettore Majorana" di Brindisi, del dirigente scolastico Salvatore Giuliano, selezionati per contribuire con uno sguardo fresco e dinamico nella scelta delle opere finaliste.

Il vincitore assoluto del Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica” si aggiudicherà un riconoscimento economico di 6.000 euro, mentre ai finalisti verrà assegnato un gettone di presenza. La cerimonia di premiazione si terrà nella splendida cornice del centro storico di Ceglie Messapica nella prima decade di agosto 2025: un’occasione per celebrare insieme i migliori talenti della narrativa contemporanea e per condividere con il pubblico la ricchezza delle opere selezionate.

Accanto al premio principale, la quarta edizione vedrà anche il conferimento del Premio Ippocrate, un riconoscimento speciale rivolto agli operatori sanitari che si sono distinti per studi sull’importanza dell’intelligenza artificiale in medicina. Gli interessati potranno inviare le proprie pubblicazioni entro il 30 giugno 2025. Al vincitore sarà conferita una medaglia celebrativa in argento e le “chiavi” della città di Ceglie Messapica.

Ceglie Messapica è pronta a dare il via a una nuova edizione di un Premio che si distingue per la capacità di valorizzare la creatività e il pensiero contemporaneo, diventando un punto di riferimento per scrittori e lettori, oltre che per il territorio pugliese e il suo patrimonio culturale.

Come contattare il Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica”:

Indirizzi email: Direttore Artistico: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Segreteria Organizzativa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ufficio Stampa: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Indirizzo: Comune di Ceglie Messapica Via E. De Nicola, 2, 72013 Ceglie Messapica 

Telefono: Centralino +39 0831 387001

Cellulare: 3391991602

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La pronuncia dell’Autorità di regolazione dei trasporti, in merito ad un possibile diniego per il rinnovo della concessione della banchina a servizio della centrale Federico II, inchioda Enel alle proprie responsabilità. Non è tollerabile che un’azienda di Stato, peraltro quotata in borsa, sia in un simile stato confusionale. L’assenza di una concreta programmazione di investimenti e, in generale, la dolosa mancanza di un piano economico finanziario rischiano di compromettere il futuro del tessuto socio-economico territoriale. Si rafforza infatti la nostra convinzione che il disimpegno di Enel, per le modalità con cui sta evolvendo, rappresenta un rischio senza precedenti anche dal punto di vista sociale.

Il pressappochismo e il disinteresse con i quali Enel sta affrontando l’importante sfida della decarbonizzazione a Brindisi espongono tutta la comunità brindisina, in ogni sua articolazione, ad uno scenario privo di prospettive che rappresenta un pericoloso precedente. Non si può più tergiversare e chi riveste ruoli di responsabilità nell’azienda Enel e nel Governo non può più tacere o nascondere il proprio indecisionismo dietro parole di circostanza o inutili passerelle.

Questo territorio ha dato tantissimo al sistema energetico del Paese e merita attenzione e rispetto.

Enel decida cosa fare: investire in politiche industriali innovative e sostenibili o avviare le procedure per smantellare, bonificare e ripristinare lo stato dei luoghi di tutte le aree che ha compromesso in questi anni, liberando il territorio dalla propria morsa soffocante.

Francesco Cannalire segretario PD Brindisi e consigliere comunale Brindisi

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 Per le giornate FAI d’autunno l’associazione Cicloamici FIAB Mesagne e l’Istituto di Istruzione Superiore Epifanio Ferdinando propongono una visita al castello Svevo di Brindisi eccezionalmente aperto. Ad accoglierci i volontari del FAI e tra questi Marialucrezia Colucci coordinatrice del FAI Brindisi e gli apprendisti Ciceroni® Liceo Classico “B. Marzolla”del Liceo Marzolla-Leo-Simone-Durano di Brindisi IC Casale di Brindisi.

L’itinerario proposto tra Mesagne e Brindisi permetterà di apprezzare la bellezza delle aree naturalistiche del bacino idrografico del Canale Cillarese e l’itinerario Eurovelo 5. Saranno visitate lungo l’itinerario masseria Pignicedda e Masseria Masciullo.

Programma

 

Raduno ore 9:00 a Mesagne a Piazza IV Novembre
Partenza ore 9:15:
Difficoltà e lunghezza: Itinerario di media bassa difficoltà lungo 40Km quasi tutto su strade secondarie asfaltate e con qualche tratto di sterrato.
Breve descrizione:All’andata da Mesagne percorreremo l’itinerario eurovelo 5 nella tratta segnalata dai Cicloamici nel 2006 alla regione Puglia (progetto Cyronmed) con piccola deviazione a masseria Pignicedda (descritta in foto sotto). Al ritorno percorreremo la via vecchia Francavilla Brindisia partire dall’invaso del Cillarese.
Rientro: rientro a Mesagne entro le 13:30
Info e capogita Antonio Licciulli 333374472

Iscrizione all’escursione

Chiediamo ai partecipanti di compilare il modulo di iscrizione. Non vi sono costi per la partecipazione. L’associazione accoglie libere offerte per finanziarie le proprie attività di volontariato ambientaliste.

Il Castello Svevo a Brindisi

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Edificato per volere di Federico II nella prima metà del XIII secolo, il Castello di Terra brindisino venne restaurato dagli Angioini ed ampliato nel XV secolo dagli aragonesi, per essere poi ulteriormente rinforzato da Carlo V nel XVI secolo. All’inizio del XIX secolo venne adibito a penitenziario; tra il settembre 1943 e il febbraio 1944, fu residenza di re Vittorio Emanuele III, della regina Elena e del maresciallo Badoglio che, in fuga da Roma, stabilirono qui la loro base promuovendo Brindisi a temporanea capitale della nazione. Dopo la seconda guerra mondiale il castello è divenuto Comando della Marina a Brindisi.

Il castello si sviluppa attorno ad unc ortile di forma trapezoidale circondato da un’alta muraglia munita di un mastio, con funzione di entrata, e sei torri (due di forma circolare, tre a pianta quadrata e unapentagonale). La struttura prevede una difesa naturale sul lato rivolto al porto interno della città e sugli altri tre lati sussiste un profondo fossato. Questo primo nucleo difensivo subisce numerose modifiche nel corso dei secoli, tutte legate alle nuove esigenze belliche: viene costruita una nuova cinta muraria e il fossato viene coperto da volte per ospitare uomini in armee la popolazione in caso d’emergenza. L’impianto del castello venne ulteriormente fortificato sul lato del mare nel XVI secolo.Alcuni adattamenti furono necessari quando il maniero divenne penitenziario agli inizi del XIX secolo, ma la struttura venne sostanzialmente mantenuta intatta, anche quando divenne Comando della Marina Militare nella città brindisina.

Cosa scopriremo durante la visita

Durante le Giornate FAI sarà possibile scoprire la storia del Castello grazie ad un percorso guidato che permetterà l’accesso straordinario ad alcuni dei locali più interessanti della struttura, come ad esempio la Sala Storica del San Marco, nella qualesarà possibile ripercorrere le pagine di storia scritte in oltre cento anni di attività dai valorosi Fucilieri di Marina italiani, con preziosi cimeli testimoni dell’importanza di Brindisi e del ruolo della Città per la marineria Italiana.

L’itinerario da Mesagne a Brindisi


L’allegra comitiva percorrerà strade asfaltate e sterrate. Pedalata tranquilla e affascinante per assaporare la bellezza dell’agro di Mesagne e Brindisi ripercorrendo l’itinerario Eurovelo 5 e la vecchia Frnacavilla Brindisi, traversando vigneti carciofeti e canneti costeggiando l’invaso del Cillarese e i suoi affluenti Galina e Capece .

L’itinerario per giungere al Cillarese interseca gli affluenti Galina e Capece in più punti ed è costellato di antiche e monumentali masserie, boschi. Passando e visitando le masserie saranno evidenziate le grandi opportunità per le realtà imprenditoriali locali di collegare il territorio del Bacino Idrico del Cillarese al progetto di candidatura della Appia come patrimonio Unesco.

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Il Cardinale Ravasi a Brindisi: un dialogo tra fede, ragione e scienza.

Giovedì 10 ottobre, alle ore 18.00, presso la Pontificia Basilica Cattedrale di Brindisi il Cardinale Gianfranco Ravasi, tra le intelligenze più aperte e vivaci del panorama culturale internazionale, terrà una conferenza pubblica dal titolo La religione e l’umanesimo tra scienza e fede. L’evento, promosso e organizzato dall’Ufficio per la Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni e volto a favorire il dialogo tra credenti e non credenti, si preannuncia come un momento di riflessione profonda su temi che da sempre affascinano l’umanità. Il Cardinale Ravasi, Presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e noto per la sua capacità di coniugare profondità teologica e rigore scientifico, guiderà il pubblico in un percorso affascinante alla scoperta dei punti di contatto e tensione tra fede, ragione e scienza.

La conferenza, introdotta e coordinata dal dottor Teodoro De Giorgio, storico dell’arte dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Cultura, sarà aperta a tutti e fruibile in diretta anche su Antenna Sud Extra (canale 92 del digitale terrestre). Tra gli interventi previsti ci saranno in apertura quelli di Monsignor Mimmo Macilletti, Vicario episcopale per l’area laicato e cultura, di don Cosimo Posi, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale della Cultura, e in chiusura di Sua Eccellenza Monsignor Giovanni Intini, Arcivescovo di Brindisi-Ostuni. Due brevi momenti musicali per violino e arpa, a cura di Gilda e Annalisa Ciaccia, precederanno e chiuderanno la conferenza del Cardinale Ravasi.

La conferenza del Cardinale Gianfranco Ravasi a Brindisi sarà una preziosa occasione per confrontarsi con le idee di uno dei più grandi intellettuali cattolici contemporanei e per partecipare a un dibattito aperto e costruttivo.

Protesta di diversi cittadini di alcuni rioni di Mesagne che nell'ora in cui denunciano i fatti sono costretti a rientrare in casa il rifiuto. Oggi, nonostante che i cittadini escono i rifiuti di notte o al mattino presto i cassonetti contenenti la plastica non sono stati svuotati. Non è la prima volta che i cittadini sono costretti a rimettere il rifiuto in casa poiché non ritirato. 

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“Active ageing & Outdoor fitness”, l'11 ottobre a Cisternino conferenza sul progetto.

L'11 ottobre alle 10.30, a Cisternino, nel Centro polifunzionale Punzi, si terrà la seconda conferenza legata al progetto di promozione dell’invecchiamento attivo "Active ageing & outdoor fitness".
L’iniziativa, promossa dalla Asl Brindisi in collaborazione con l’amministrazione comunale di Cisternino,.mira a sensibilizzare la popolazione sugli stili di vita sani e sull'attività fisica grazie alle attrezzature sportive installate in spazi pubblici outdoor ed eventi informativi,
in linea con quanto previsto dal Piano regionale della Prevenzione 2021-25 nel “PP02 Comunità attive”.
Alla conferenza interverranno il sindaco di Cisternino, Lorenzo Perrini,  il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario, Vincenzo Gigantelli, l’assessore comunale alle Politiche sociali, Mariangela Rendini, e il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl, Stefano Termite.
L’incontro sarà moderato dal responsabile del progetto "Active Ageing & Outdoor Fitness" e direttore del Sisp Area Nord della Asl Bari, Pasquale Pedote. 
Animeranno la tavola rotonda Giuseppe Pace, direttore del Distretto sociosanitario 2, Andrea Martinelli, medico della Unità operativa di Epidemiologia, Michele Lisco, medico di medicina generale, Vanni Sicilia, chinesiologo e personal trainer, Francesco Magno, referente Uisp (Unione italiana sport per tutti). A conclusione dell’evento in programma la consegna delle attrezzature sportive.

Esprimiamo  il nostro dissenso rispetto alla incomprensibile decisione della Giunta di Brindisi  di approvare - con Delibera n.341 del 4.10.2024 - la realizzazione di uno spettacolo (per la festa dei Nonni) il prossimo 12 ottobre presso il Centro Anziani del rione Bozzano, con una spesa a carico dell’Amministrazione di €.5000,00. 

Ferma restando la rilevanza di tale ricorrenza, istituita per riconoscere il ruolo fondamentale dei nonni all'interno delle famiglie e della società, non si può accettare la scelta discutibile della location e della tempistica dell'evento.

Perché limitare questa iniziativa ai limitati spazi del centro anziani, ben dieci giorni dopo la data ufficiale della festa? 

Un evento del genere avrebbe potuto e dovuto essere organizzato più tempestivamente nel pieno centro della città, per garantire un più ampio coinvolgimento della cittadinanza, anche di coloro che non frequentano abitualmente il centro anziani. 

Sarebbe stata un'opportunità per aprirsi a tutta la comunità, creando un'occasione di aggregazione e inclusione, piuttosto che circoscriverla a una cerchia ristretta di partecipanti.

La spesa di 5000,00 euro, che potrebbe apparire irrisoria, non lo è affatto se rapportata all’entità dell’evento, al potenziale numero di partecipanti (inevitabilmente limitato dalla location scelta) e, soprattutto, alle disastrate casse di un’Amministrazione che ha privato i cittadini di una stagione estiva e che ancora non ha smosso granché per le Feste Natalizie quasi alle porte.

Una scelta che non può non sollevare dubbi sulle reali intenzioni della Giunta, poco inclini a promuovere un'idea di città aperta e partecipativa.

Ci auguriamo che la Giunta voglia ritornare sulla propria decisione revocando la delibera e concentrandosi in futuro su eventi che abbiano un respiro più ampio e che mettano davvero al centro l'interesse della collettività.

Alessandro Antonino

Consigliere Comunale Impegno per Brindisi 

Diego Rachiero 

Consigliere Comunale Attiva Brindisi

Pasquale Luperti

Consigliere Comunale Uguaglianza Cittadina

Michelangelo Greco 

Consigliere Comunale Movimento Regione Salento

UE: COLDIRETTI, 300MILA FIRME RACCOLTE; ORA AL VIA CAMPAGNA DIGITALE PER ETICHETTA TRASPARENTE SUI CIBI

Evento con il Presidente Mattarella per gli 80 anni di Coldiretti che hanno cambiato la storia dell’agricoltura italiana, dalla riforma agraria alla legge di orientamento

Parte la raccolta digitale delle firme per una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio, dopo che sono state già raccolte 300mila firme nei mercati e tra i cittadini con i gazebo Coldiretti. L’iniziativa è stata presentata al Teatro Eliseo di Roma in occasione degli 80 anni dalla fondazione della Coldiretti, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei rappresentanti delle Istituzioni, del mondo politico, economico e della società civile, oltre che delle forze dell’ordine, assieme al presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e al segretario generale Vincenzo Gesmundo e ad agricoltori provenienti da ogni regione d’Italia. Per l’evento è stata coniata una speciale moneta emessa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Quello dell’Eliseo è un appuntamento dal forte valore simbolico per quella che è una delle battaglie storiche e identitarie della Coldiretti: l’etichetta trasparente sui cibi. Battaglie che nel corso degli ultimi 80 anni hanno cambiato il volto dell’agricoltura italiana, riportandola al centro della società e restituendo dignità al lavoro nei campi. Basti pensare alla Riforma agraria ispirata e sostenuta dalla Coldiretti che ha rappresentato la più grande ridistribuzione di ricchezza mai realizzata in Italia, trasferendo a oltre un milione di contadini, mezzadri, braccianti e affittuari, 3,6 milioni di ettari incolti o mal coltivati segnando la fine del latifondismo improduttivo. Una svolta alla quale è seguita all’inizio del 2000 la legge di orientamento, che ha rivoluzionato il settore, rendendo possibile un ventaglio di attività che vanno dall’agriturismo all’agricoltura sociale fino alla vendita diretta e la produzione di energia.

Ma negli anni 2000 nasce il Patto col consumatore che ha saldato gli interessi degli agricoltori con quelli dei cittadini e posto le basi per le tante iniziative a tutela della salute, dell’ambiente, delle campagne e della trasparenza, di cui la legge di iniziativa popolare è l’ultimo capitolo.

L’obiettivo è raggiungere un milione di firme per dire basta ai cibi importati e camuffati come italiani e difendere la salute dei cittadini e il reddito degli agricoltori. La raccolta firme ad oggi è stata attraverso banchetti in tutti i mercati contadini di Campagna Amica e in tutte le sedi territoriali che hanno portato sino ad oggi a ottenere trecentomila firme.

Un impegno che si estende ora al web, con la possibilità di sottoscrivere la petizione in maniera digitale da parte dei cittadini. Basta collegarsi al sito undefined e selezionare il proprio Paese di cittadinanza nel menu a tendina in giallo a sinistra. Si potrà quindi scegliere se compilare il modulo inserendo i propri dati con numero della carta d’identità o del passaporto oppure accedere direttamente con lo spid.

In questo modo – spiega Coldiretti - si potrà sostenere la richiesta di rendere esplicite e chiare le indicazioni dell’origine di provenienza per tutti i prodotti che entrano nel mercato comune ma anche che siano rispettati gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno a tutela della salute dei cittadini consumatori e del pianeta.

Un modo per porre fine all’inganno dei prodotti stranieri spacciati per tricolori grazie alla norma del codice doganale sull’origine dei cibi che consente l’italianizzazione grazie a trasformazioni anche minime. Mai così tanto cibo straniero – conclude Coldiretti - è arrivato in Italia con il valore delle importazioni agroalimentari dall’estero che nel 2023 hanno raggiunto il record di 65 miliardi di euro.

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