I vigilantes della Securpol devono essere pagati

Dicembre 22, 2020 1810

I lavoratori di Securpol Puglia devono essere pagati. 

Ancora una volta le Organizzazione Sindacali della Provincia di Brindisi Filcams Cgil e la Fisascat 
Cisl , sono costrette a denunciare la grave situazione che continua a interessare i lavoratori e le 
lavoratrici di Securpol Puglia di Brindisi.
Ad oggi le maestranze non hanno ancora percepito la 13esima mensilità che , come esplicitato 
nell’art 117 del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per “Dipendenti da Istituti e Imprese di 
Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari” , dovrebbe essere corrisposta entro il 20 dicembre.
La Securpol Puglia, così facendo , sta attuando una gravissima violazione delle norme 
contrattuali!!!
A ridosso delle festività natalizie , tale inadempienza , rischia di avere pesantissime ripercussioni 
economiche sulle famiglie dei lavoratori che aspettavano l’ istituto contrattuale per poter trascorrere 
serenamente con i propri congiunti giorni messi a dura prova dalla pandemia .
La Securpol Puglia oggi vanta nella sola provincia di Brindisi oltre 120 dipendenti, occupati negli 
appalti delle Asl, Autorità Portuale, Enel, Aeroporto etc.
Tutti i giorni essi lavorano, ma è faticoso farlo nella quasi consapevolezza che pezzi di salario non ti 
arriverà puntuale soprattutto quando non si ha altro reddito, ragion per cui è facilmente intuibile che 
tali cronici ritardi determinano conseguenze drammatiche.
Chi lavora deve essere pagato!!!
La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl rivendicano il pagamento immediato della tredicesima e 
puntualità nei futuri pagamenti.
Se così non fosse si attiveranno tutte le iniziative opportune oltre alla richiesta di attivazione verso 
le Committenti della responsabilità in solido.
I problemi accumulatisi sono tanti oltre al pagamento della tredicesima , e passano per le ore di 
straordinario espletate su alcune postazioni quasi strutturalmente, la gestione non funzionale delle 
ferie e dei permessi, fino ad arrivare alla distribuzione centellinata di dispositivi di protezione 
individuali nonostante i vari protocolli sulla sicurezza siglati.
Ciò che allarma, preoccupa e duole è che la Securpol Puglia non ha comunicato tale ritardo ne agli 
RSA ne alle segreterie territoriali sindacali, facendo venire meno le giuste relazioni sindacali che 
faticosamente sono state costruite in questi anni. 
La Filcams Cgil e la Fisascat Cisl sono stanche di andare in giro per tavoli prefettizi e tentativi di 
conciliazione all’Ispettorato del lavoro dove purtroppo non vi è nessuna risoluzione definitiva a 
queste questioni aperte.
I lavoratori e le lavoratrici devono essere pagati, e pertanto si procederà ad attivare anche la 
responsabilità solidale e a chiedere direttamente l’intervento sostitutivo dei pagamenti delle 
retribuzioni agli enti committenti, così come previsto dalla normativa vigente degli appalti in questi 
casi. 
Qualora non bastasse si procederà alle azioni giudiziali e al contempo a rivendicare quanto dovuto 
utilizzando tutte le forme di protesta normativamente previste.
 Claudia Nigro e Luigi Spinzi 
Filcams Cgil Brindisi Fisascat Cisl Ta-Br