Redazione

Dal vivaio in Salento all’atelier fino alle passerelle nella Capitale per la Rome Fashion Show # Haute Couture 2024, la due giorni di sfilate al Nazionale Spazio Eventi di Roma con nuovi stilisti e maison affermate. A Roma con Rosa D’Urso di Donne Coldiretti Puglia, Mariafrancesca Serra, responsabile di Donne Coldiretti e la presidente di Terranostra Dominga Cotarella, è stato proposto l’abito ideato e realizzato dalla stilista e florovivaista Angela Lomuto e sua figlia Martina Maiorano architetto paesaggista, traendo ispirazione dai fiori dell’azienda floricola a Nardò.

 “Esperienze che dimostrano come la riscoperta di alcune fibre e delle tinture naturali possono rappresentare un’occasione di sviluppo per le imprese agricole, ma anche un contributo al rilancio della moda Made in Italy” ha sottolineato la responsabile di Donne Coldiretti Mariafrancesca Serra.

“La moda come il cibo - e dunque l’agricoltura - sono senza dubbio i due settori che meglio e più di tutti gli altri sono evocativi e rappresentativi del Made in Italy, certamente i più conosciuti, famosi, ammirati e imitati nel mondo. Anche in virtù, dunque, dell’importante messaggio che accompagna l’evento, legato alla tutela e alla valorizzazione dell’autentico e “sostenibile” Made in Italy, stati lieti di concedere il nostro patrocinio morale” ha ricordato la presidente di Terranostra Dominga Cotarella
E’ ispirato ai fiori che coltivano nell’azienda floricola in Puglia Angela e Martina, l’abito che ha sfilato a Roma. Martina ha 33 anni, è architetto paesaggista, trasferisce la bellezza dei fiori in allestimenti e bouquet e nella realizzazione di giardini, terrazzi fioriti e in orti verticali e orizzontali. La mamma Angela, florovivaista e stilista, ha proposto, tra gli altri, l’abito floreale indossato a Parigi in una sfilata di haute couture e pubblicato sulla rivista di moda L’Officiel. Dalla sartoria al florovivaismo, una passione per i fiori a 360 gradi. L’azienda floricola è nata nel 1988 a Nardò nello scenario suggestivo del Salento produce piante perenni e annuali: crisantemi, ciclamini, stelle di Natale, piante aromatiche, ma anche piante primaverili/estive con la scaveola, la portulaca, la surfinia, la potunia, nel vivaio che si estende per oltre 30 ettari, con serre e spazi esterni. La giornata tipo di Marina è andare in serra accudire i fiori, preparare le piante e portarle al mercato Coldiretti di Lecce.

La presenza delle donne in agricoltura è cresciuta soprattutto nelle nuove attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole, gli agriasili, le fattorie didattiche, i percorsi rurali di pet-therapy, gli orti didattici, ma anche nell’agricoltura di precisione e a basso impatto ambientale fino nella presenza nei mercati di vendita diretta di Campagna Amica oltre che nell’agriturismo. Le donne che hanno scelto l’agricoltura dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato e il rispetto dell’ambiente, la tutela della qualità della vita, l’attenzione al sociale, a contatto con la natura assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità.

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La Polizia di Stato rilancia “Questo non è amore”, la campagna permanente di comunicazione contro la violenza di genere, attraverso uno spot televisivo e sui canali social. Lo spot ricorda che la violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda tutti noi, ogni giorno, non solo quando accade un fatto drammatico, quando celebriamo una triste ricorrenza o il 25 novembre, Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. 

Protagonista dello spot e del video social è Filomena Di Gennaro, una donna giovane, intelligente, che ha superato le prove per entrare nelle forze dell’ordine.

Nel 2017 è stata violentemente aggredita dal suo ex fidanzato che, incapace di accettare la fine della loro relazione, le ha sparato 8 colpi di pistola tentando di ucciderla. Filomena è sopravvissuta,  oggi vive su una sedia a rotelle ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Dopo aver incontrato un amore malato, ne ha trovato uno sano, che l’ha aiutata a superare il momento più drammatico della sua vita e che  oggi la sostiene e la incoraggia a raccontare la sua storia nelle scuole superiori per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente. Filomena chiede a tutti di “non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare affinché tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano”.

La Polizia di Stato è da sempre in prima linea per sostenere e proteggere sia chi denuncia in quanto vittima sia chi segnala una situazione di pericolo. Anche queste segnalazioni sono molto importanti per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Le Forze di Polizia sono capaci di intervenire sempre con attenzione, discrezione e sensibilità, attraverso personale altamente qualificato e formato.

Al fianco della Polizia di Stato operano numerose associazioni che offrono assistenza alle donne vittime di violenza e rappresentano una insostituibile rete di protezione e aiuto che contribuisce a far fronte al fenomeno.

Lo spot da 30 secondi verrà trasmesso sulle reti RAI e sarà visibile anche sui canali social della Polizia di Stato. E’ stato prodotto in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

 


ANALISI CRIMINOLOGICA DELLA VIOLENZA DI GENERE  

  PREMESSA

ATTIVITÀ DEL SERVIZIO ANALISI CRIMINALE NELL’AMBITO DELLA VIOLENZA DI GENERE

Nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, presso la Direzione Centrale della

Polizia Criminale è istituito, ai sensi dell’art. 8 della Legge 1° aprile 1981, n. 121, il Centro Elaborazione Dati che “provvede alla raccolta, elaborazione, classificazione e conservazione delle informazioni e dei dati”. Il Centro Elaborazione Dati rappresenta la fonte primaria per il monitoraggio delle attività delle Forze di polizia e dei diversi fenomeni delittuosi sul territorio. 

Il Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, quale polo per il coordinamento informativo e per l’analisi interforze dei fenomeni criminali, attraverso i dati acquisiti dal Sistema di Indagine (SDI), integrati con le informazioni che pervengono degli Uffici territoriali delle Forze di polizia, nonché da notizie acquisite dalle c.d. fonti aperte, elabora documenti di analisi sui reati afferenti la c.d. violenza di genere nonché studi e approfondimenti tematici sugli omicidi volontari con vittime donne.

Nello specifico vengono in primo luogo analizzati alcuni delitti, i c.d. reati spia o reati sentinella, che sono spesso già parte integrante della violenza di genere, ovvero possono costituire un campanello d’allarme del fenomeno: sono considerati tali gli atti persecutori (art. 612 bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.), le violenze sessuali (art. 609 bis, 609 ter, e 609 octies c.p.) e alcune fattispecie delittuose introdotte con la legge n. 69 del 19 luglio 2019, recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere”, che ha, inoltre, ampliato il sistema di tutele per le donne vittime di violenza di genere. 

In particolare, con riferimento a suddetta legge, nota anche come “Codice rosso”, vengono analizzati i dati relativi ai reati di violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art. 387 bis c.p.), diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612 ter c.p.), costrizione o induzione al matrimonio (art. 558 bis c.p.) e deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583 quinquies c.p.), al fine di approfondirne l’andamento. 

Per quanto attiene alle donne uccise, non viene effettuata un’analisi dei “femminicidi” in quanto tale definizione, pur costituendo un termine di uso comune per indicare gli omicidi con vittime di genere femminile compiuti come atto estremo di violenza misogina, non trova corrispondenza in una fattispecie codificata nel nostro ordinamento giuridico e si presta, pertanto, ad interpretazioni[1].

L’esame viene, quindi, sviluppato sugli omicidi volontari, attraverso lo studio e l’analisi di tutti i dati interforze acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di polizia, che vengono confrontati ed integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.

I dati raccolti sugli omicidi volontari rivestono un carattere operativo in quanto sono suscettibili di variazione in relazione all’evolversi dell’attività di polizia e delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria; in ragione di ciò il Servizio Analisi Criminale periodicamente provvede al loro confronto e aggiornamento con i dati del Sistema di Indagine (SDI). L’esame degli elementi informativi acquisiti permette di ricostruire la dinamica dell’evento, il movente, l’ambito in cui si è svolto il delitto e le eventuali relazioni di parentela o sentimentali che legavano i soggetti coinvolti.

La promulgazione della legge 5 maggio 2022, n. 53 recante “Disposizioni in materia di statistiche in tema di violenza di genere”, ha, inoltre, segnato un passaggio epocale, che si pone nell’ottica del potenziamento e del coordinamento nella raccolta dei dati sullo specifico tema, perseguendo l’obiettivo di meglio comprendere il fenomeno anche al fine di fornire un più puntuale supporto al Decisore nell’elaborazione delle strategie di prevenzione e contrasto. 

In particolare, in adempimento delle disposizioni di cui all’articolo 5 della predetta legge, la Direzione Centrale della Polizia Criminale ha sviluppato le attività propedeutiche a dotare la Banca dati SDI di funzionalità che consentano, con riguardo a numerose fattispecie di reato[2][3], qualora si tratti di violenza di genere, la raccolta di specifici dati utili a definire la relazione autore-vittima, attraverso un “set minimo” di “modalità” relazionali3 ed eventuali ulteriori informazioni qualora note. Tra queste ultime rientrano l’età e il genere degli autori e delle vittime, la relazione che intercorre tra loro, le informazioni sul luogo dove è avvenuto il fatto, la tipologia di arma eventualmente utilizzata, la consumazione del reato in presenza sul luogo del fatto dei figli degli autori o delle vittime e se la violenza è commessa unitamente ad atti persecutori

La nuova procedura per la raccolta dei dati è operativa a partire dall’1 gennaio 2024, ed è accompagnata da una specifica attività di formazione da parte delle singole Forze di polizia, sulla base di una nota d’indirizzo con allegata “istruzione operativa” elaborati dalla Direzione Centrale della Polizia Criminale. 

Verrà, quindi, progressivamente potenziata l’analisi dell’andamento della specifica delittuosità, che costituisce un valido strumento anche per valutare l’impatto della normativa e come essa riesca a rendere più immediate e incisive le misure di protezione a sostegno delle vittime vulnerabili. 

Molti degli elaborati di analisi prodotti non sono condivisi soltanto con le Autorità e le Istituzioni interessate al fenomeno[4], ma vengono anche pubblicati sul sito del Ministero dell’Interno, a disposizione dei media e di tutti i cittadini che desiderino essere informati sulla problematica in questione. 

L’analisi criminologica della violenza di genere, infatti, consente anche di offrire delle chiavi di lettura per una comprensione più approfondita del fenomeno, restituendo la dimensione reale dell’agire criminale contro le donne, dando contezza dell’azione comune nel contrasto al fenomeno, e contribuendo a una generale sensibilizzazione sull’esistenza e le caratteristiche di tale violenza, che si qualifica come una problematica di civiltà la quale, a fianco e forse prima ancora di un’azione di contrasto, richiede una crescita culturale e una presa di coscienza collettiva attraverso l’impegno corale di tutti gli attori sociali.

 LA VIOLENZA DI GENERE

La violenza contro le donne costituisce un ambito particolare che, per sua stessa natura, non è legato alle normali dinamiche criminali, rendendo quindi opportuna una particolare metodologia di approfondimento.

REATI SPIA

Per avere una chiara percezione del fenomeno della violenza contro le donne, un’analisi specifica viene quindi dedicata, in primo luogo, ai cosiddetti reati spia o reati sentinella, ovvero a quei delitti che sono ritenuti i possibili indicatori di una violenza di genere, in quanto verosimile espressione di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica diretta contro una persona in quanto donna: sono ritenuti tali gli atti persecutori (art. 612-bis c.p.), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (art. 572 c.p.) e le violenze sessuali (art. 609-bis, 609-ter e 609-octies c.p.); queste ultime, particolarmente gravi e certamente parte integrante della violenza di genere, vengono accorpate con i reati spia solo per esigenze di logica espositiva.

In particolare, nel triennio in esame, con riferimento ai reati commessi, si evidenzia, per tutte le fattispecie in esame, un trend in progressivo e costante incremento nel corso degli anni, ad eccezione di un lieve decremento degli atti persecutori in flessione in relazione all’anno 2022.

L’analisi inoltre si concentra nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo semestre del 2023.

Nello specifico si registra una diminuzione sia degli atti persecutori, che da 9.359 scendono a 8.592 (-8%), che delle violenze sessuali che da 2.991 passano a 2.923 (-2%); mentre aumenta il numero dei maltrattamenti contro familiari e conviventi per cui si registra un incremento (5%), passando da 11.808 a 12.424.

Va precisato che si tratta di un trend da verificare nel prosieguo, in quanto si tratta di dati non consolidati e suscettibili di variazione in incremento, tenuto conto anche del ridotto tempo intercorso dalla conclusione del semestre.

Numero reati commessi in Italia e incidenza % vittime di genere femminile. (Dati fonte SDI/SSD non consolidati per il 2024 quindi suscettibili di variazioni)

 

Descrizione reato

2021

2022

2023

Gen - Giu 2023

Gen - Giu 2024

Reati

commessi

Inc %

Vittime

donne

Reati

commessi

Inc %

Vittime

donne

Reati

commessi

Inc %

Vittime

donne

Reati

commessi

Inc %

Vittime

donne

Reati

commessi

Inc %

Vittime

donne

ATTI PERSECUTORI

18.724

74%

18.671

74%

19.538

75%

9.359

74%

8.592

74%

MALTRATTAMENTI CONTRO FAMILIARI E CONVIVENTI

23.728

82%

24.570

81%

25.260

81%

11.808

81%

12.424

81%

VIOLENZE SESSUALI

5.274

92%

6.291

91%

6.230

91%

2.991

91%

2.923

91%

Per quanto attiene alle vittime delle fattispecie di reato monitorate nel triennio in esame

(2021-2023), l’incidenza di quelle di genere femminile risulta pressoché costante, attestandosi tra il 74 ed il 75% per gli atti persecutori, tra l’81 e l’82% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e con valori intorno al 91% per le violenze sessuali.

Il grafico sottostante permette di visualizzare come, sia nel triennio che nei periodi parziali considerati, il reato maltrattamenti contro familiari e conviventi evidenzi un trend in crescita, mentre si regista un lieve decremento per le violenze sessuali nel 2022 rispetto al 2023 e nei semestri esaminati[5]. Gli atti persecutori, invece, evidenziano nel triennio un trend lievemente in aumento, mentre nel periodo parziale considerato un decremento.

CONTRASTO AI REATI CORRELATI ALLA VIOLENZA DI GENERE

La tabella sottostante evidenzia come, dal 2021 al 2023, l’azione di contrasto ai delitti in argomento abbia fatto registrare un tendenziale incremento.

I dati relativi alle segnalazioni a carico dei presunti autori noti, infatti, mostrano, nel triennio, un incremento, rispettivamente del 6% per gli atti persecutori, dell’11% per i maltrattamenti contro familiari e conviventi e del 15% per le violenze sessuali.

Segnalazioni a carico dei presunti autori noti

(Dati di fonte SDI/SSD non consolidati per il 2024 e quindi suscettibili di variazioni)

 

Descrizione reato

2021

2022

2023

Gen - Giu 2023

Gen - Giu 2024

ATTI PERSECUTORI

17.059

17.113

18.043

8.413

9.911

MALTRATTAMENTI CONTRO FAMILIARI E

CONVIVENTI

25.022

26.033

27.659

12.955

15.924

VIOLENZE SESSUALI

5.068

5.766

5.834

2.880

3.031

Tale trend si conferma anche dal raffronto tra il primo semestre 2024 (Gennaio – Giugno

2024) e l’analogo periodo del 2023. In particolare per gli atti persecutori si registra un aumento delle segnalazioni a carico dei presunti autori noti pari al 18%, per i maltrattamenti contro familiari e conviventi pari al 23% e per le violenze sessuali pari al 5%.

 Occorre, inoltre, sottolineare la necessità di una verifica successiva, trattandosi per il 2024 di dati non consolidati e suscettibili di incremento dovendosi tenere conto anche dei tempi necessari allo sviluppo delle attività di indagine.

CODICE ROSSO

Nel presente paragrafo vengono analizzati, per i medesimi periodi, i reati introdotti dal cosiddetto Codice rosso (legge 19 luglio 2019, n.69). 

I dati evidenziano un trend in costante crescita per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (art.387-bis c.p.). Per quanto riguarda la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art.612-ter c.p.) e la costrizione o induzione al matrimonio (art.558-bis c.p.) si registra un andamento ondivago: dopo una lieve diminuzione nel 2022, segue un aumento, rinvenibile anche nei periodi parziali esaminati. Diverso andamento si rileva, invece, per la deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583-quinquies c.p.), che, dopo un aumento nel 2022, evidenzia una diminuzione nel 2023 e nel periodo dei semestri raffrontati.

In termini percentuali i dati fanno, registrare, nel triennio, un generale aumento: per la costrizione o induzione al matrimonio del 21%; per la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa del 18%; per la deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso del 3%; per la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti dell’1%.

Infine, confrontando il periodo Gennaio – Giugno 2024 con l’analogo semestre del 2023, si sottolinea che vi è un generale progressivo aumento dei casi registrati per tutte le fattispecie in esame, ad esclusione del delitto di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso, per il quale invece emerge un lieve calo (-9%).

La tabella sottostante mostra la prevalente incidenza delle vittime di genere femminile per la delittuosità in esame (in particolare per la costrizione o induzione al matrimonio), tranne che per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (art.583-quinquies c.p.).

Analizzando, invece, i dati relativi alle segnalazioni a carico di presunti autori noti, la tabella sottostante evidenzia che, nel corso del triennio, l’azione di contrasto ha visto un aumento per le

Numero reati commessi in Italia e incidenza % vittime di genere femminile. (Dati fonte SDI/SSD non consolidati per il 2024 e quindi suscettibili di variazioni)

   

Descrizione reato

2021

2022

2023

Gen - Giu 2023

Gen - Giu 2024

Reati commessi

Inc %

Vittime donne

Reati commessi

Inc %

Vittime donne

Reati commessi

Inc %

Vittime donne

Reati commessi

Inc %

Vittime donne

Reati commessi

Inc %

Vittime donne

COSTRIZIONE O INDUZIONE AL MATRIMONIO

24

96%

14

86%

29

96%

9

89%

13

89%

DEFORMAZIONE ASPETTO DELLA PERS. MEDIANTE LESIONI PERM. AL VISO

91

23%

104

26%

94

17%

44

13%

40

28%

DIFFUSIONE ILLECITA DI IMMAGINI O VIDEO SESSUALMENTE ESPLICITI

1.395

70%

1.232

66%

1.405

62%

620

62%

698

67%

VIOLAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI ALLONTANAMENTO DALLA CASA

FAMILIARE E DEL DIVIETO DI AVVICINAMENTO AI LUOGHI

FREQUENTATI DALLA PERSONA OFFESA

2.181

84%

2.529

81%

2.575

83%

1.170

82%

1.540

83%

violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa pari al 20%, e per il reato di deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso pari al 32%. Diminuiscono, invece, le segnalazioni a carico dei presunti autori noti per i reati di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (-6%) e costrizione o induzione al matrimonio (-3%).

Nel primo semestre del 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, invece, si registra un aumento dell’azione di contrasto per tutte le fattispecie considerate, ad esclusione per la deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (-5%).

Segnalazioni a carico dei presunti autori noti

(Dati di fonte SDI/SSD non consolidati per il 2024 e quindi suscettibili di variazioni)

   

Descrizione reato

2021

2022

2023

 

Gen - Giu 2023

Gen - Giu 2024

COSTRIZIONE O INDUZIONE AL MATRIMONIO

34

34

33

 

14

27

DEFORMAZIONE ASPETTO DELLA PERS. MEDIANTE LESIONI

PERM. AL VISO

97

137

128

 

63

60

DIFFUSIONE ILLECITA DI IMMAGINI O VIDEO SESSUALMENTE ESPLICITI

728

574

683

 

326

419

VIOLAZIONE DEI PROVVEDIMENTI DI ALLONTANAMENTO DALLA

CASA FAMILIARE E DEL DIVIETO DI AVVICINAMENTO AI LUOGHI

FREQUENTATI DALLA PERSONA OFFESA

2.073

2.436

2.497

 

1.184

1.558

OMICIDI CON VITTIME DI GENERE FEMMINILE

L’escalation della violenza può purtroppo degenerare nel più grave dei delitti contro la persona,

ovvero l’omicidio volontario, di cui all’art. 575 c.p.

Come rappresentato in premessa, per quanto attiene alle donne uccise, non viene effettuata un’analisi dei “femminicidi” in quanto tale definizione, pur facendo riferimento a una categoria criminologica nota e costituendo un termine di uso comune per indicare gli omicidi con vittime di genere femminile compiuti come atto estremo di violenza misogina, non trova corrispondenza in una fattispecie codificata nel nostro ordinamento giuridico e si presta, pertanto, ad interpretazioni. Da sottolineare che l’ISTAT, Istituto con il quale da tempo il Ministero dell’Interno (in particolare attraverso la Direzione Centrale della Polizia Criminale) ha in atto un rapporto di collaborazione interistituzionale, è impegnato, in ambito internazionale, per l’individuazione di criteri univoci, ai fini statistici, per la definizione della categoria del “femminicidio”[6].

L’esame viene, quindi, sviluppato sugli omicidi volontari, attraverso lo studio e l’analisi di tutti i dati interforze acquisiti dalla Banca Dati delle Forze di polizia, che vengono confrontati ed integrati attraverso le fonti aperte e con le informazioni che pervengono dai presidi territoriali di Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri[7]

Lo studio degli elementi informativi acquisiti permette di ricostruire la dinamica dell’evento, l’ambito in cui si è svolto il delitto e le eventuali relazioni di parentela o sentimentali che legavano i soggetti coinvolti.

Sulla base di tali premesse metodologiche il presente paragrafo offre una panoramica degli omicidi volontari consumati, e nello specifico di quelli con vittime donne, negli ultimi tre anni e nel periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, confrontato con l’analogo periodo del 2023.

 

Omicidi volontari consumati in ITALIA - Vittime DONNE (fonte D.C.P.C. - dati operativi)

2021                       2022

2023

1 gennaio - 30 giugno 1  gennaio - 30 giugno

           2023                               2024

Omicidi commessi

310

328

335

176

141

...di cui con vittime di sesso femminile

123

130

117

62

49

...di cui in ambito familiare/affettivo

155

148

146

81

67

...di cui con vittime di sesso femminile

107

106

95

53

44

…di cui da partner/ex partner

82

70

69

36

29

...di cui con vittime di sesso femminile

72

61

63

32

24

Osservando l’andamento annuale del triennio in esame, si evidenzia come dopo un lieve incremento delle vittime di genere femminile relativamente all’anno 2022, tale trend nel 2023 si inverte.

 Infatti a fronte dell’aumento totale degli eventi, che nel 2022 passano da 123 a 130 (6%), emerge una diminuzione delle vittime donne che, nel 2023, scendono da 130 a 117 (-10%).  Relativamente al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2024, sono stati registrati 141 omicidi, con 49 vittime donne, di cui 44 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 24 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.

Analizzando gli omicidi del periodo sopra indicato rispetto a quello analogo dello scorso anno, il numero degli eventi è in diminuzione, da 176 a 141 (-20%), come pure è in calo il numero delle vittime di genere femminile, che da 62 scendono a 49 (-21%).

Anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo fanno rilevare un decremento nell’andamento generale, passando da 81 a 67 (-17%); altresì, si registra una diminuzione per quanto attiene al numero delle vittime di genere femminile, che da 53 scendono a 44 (-17%).

In flessione, rispetto allo stesso periodo del 2023, anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 36 diventano 29 (-19%) e quello delle relative vittime di genere femminile, che da 32 passano a 24 (-25%).

 

[1] Ai fini dell’individuazione di criteri univoci, ai fini statistici, per la definizione della categoria del “femminicidio” l’ISTAT è impegnato in ambito internazionale.

[2] Si tratta di 32 fattispecie e alcune aggravanti, indicate dall’art. 5 della legge n. 53/2022, al comma 3, con le lettere da a) a dd).

[3] . coniuge/convivente; 2. fidanzato; 3. ex coniuge/ ex convivente; 4. ex fidanzato; 5. altro parente; 6. collega/datore di lavoro; 7.

conoscente/amico; 8. cliente; 9. vicino di casa; 10. compagno di scuola; 11. insegnante o persona che esercita un’attività di cura e/o custodia; 12. medico o operatore sanitario; 13. persona sconosciuta alla vittima; 14. altro; 15. autore non identificato.

[4] È in atto una collaborazione con il Dipartimento per le Pari Opportunità anche ai fini della partecipazione all’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica ed al Comitato Tecnico istituito per dare attuazione al “Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne”.

[5] Si rammenta il dato evidenziato nella pagina precedente: in termini percentuali i “reati spia” fanno registrare, nel 2023 rispetto all’anno precedente, la flessione del dato rilevato per gli atti persecutori (-10%), i maltrattamenti contro familiari e conviventi (9%) e le violenze sessuali (-11%).

[6] L’Italia partecipa ai lavori per la realizzazione di un apposito framework, su iniziativa delle Nazioni Unite, attraverso l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e la realizzazione delle donne (UN Women, ovvero United Nations Entity for Gender Equality and the Empowerment of Women). A marzo 2022 è stato approvato lo “Statistical framework for measuring the gender-related killing of women and girls (also related to “femicide/feminicide”). Le variabili individuate per identificare un “femminicidio”, al momento non tutte disponibili, riguardano la vittima (21 variabili), l’autore (18 variabili), la relazione vittima-autore (9 tipologie di relazione), il modus operandi (5 variabili). 

Fonte: ISTAT (Testo integrale e nota metodologica) undefined:~:text=Le%20vittime%20di%20omicidio%20sono,126%20donne%20e%20196%20uomini.

[7] Da rammentare che i dati raccolti sugli omicidi volontari rivestono un carattere operativo in quanto suscettibili di variazione in relazione all’evolversi dell’attività di polizia e delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria; in ragione di ciò il Servizio Analisi Criminale periodicamente provvede al loro confronto e aggiornamento con i dati del Sistema di Indagine (SDI).

’ A.s.d. Nitor è orgogliosa di annunciare che la nostra squadra femminile disputerà le partite casalinghe del campionato di Serie C 2024/25 presso lo Stadio Comunale “Franco Fanuzzi”, grazie all’autorizzazione concessa dal Comune di Brindisi.

Dopo la promozione conquistata da imbattute durante lo scorso campionato di Eccellenza questo ulteriore traguardo rappresenta una tappa fondamentale per il nostro club e per lo sviluppo del calcio femminile nella nostra città. Il “Franco Fanuzzi”, con la sua storia e le sue rinnovate infrastrutture, offrirà alle nostre atlete un palcoscenico adeguato al loro valore e a quello della competizione che ci attende e siamo estremamente felici di poterlo finalmente chiamare “casa”.

La società desidera esprimere la propria gratitudine al Comune di Brindisi per la lungimiranza dimostrata nei confronti di un movimento in costante crescita come quello del calcio femminile e per aver dato la possibilità, a noi ed ai tifosi, di rimanere nella nostra città.

Lo Stadio Comunale è, infatti, l’unica struttura di Brindisi in possesso di tutti i requisiti di omologazione richiesti dalla Serie C femminile e qualsiasi soluzione alternativa ci avrebbe costretto ad allontanarci dal territorio.

Ci impegneremo al massimo per ripagare questa fiducia nella prossima stagione che ci vedrà affrontare squadre provenienti da tutto il centro-sud.

Ci teniamo, infine, a ringraziare anche il Brindisi FC nella persona del Presidente Roma per essersi dimostrato fin da subito collaborativo nei nostri confronti, gettando le basi per una serena condivisione dell’impianto di gioco.

Le partite casalinghe della Nitor presso lo Stadio Comunale inizieranno a settembre con l’avvio della prossima stagione calcistica. Invitiamo tutti i tifosi e gli appassionati di sport a venire a conoscerci.

Per ulteriori informazioni, contattare il nostro ufficio stampa o visitare il nostro sito ufficiale.

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La Polizia di Stato, come disposto dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti, ha rafforzato i servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere sia in città sia in provincia.

La settimana che sta per concludersi ha visto la Polizia di Stato particolarmente attiva sul territorio di San Pietro Vernotico dove sono stati predisposti specifici servizi di prevenzione e repressione con un dispositivo di sicurezza composto da vari Uffici della Questura supportati da Unità Operative del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, della Sezione Polizia Stradale di Brindisi e i Cinofili Antidroga dellUfficio della Polizia di Frontiera di Brindisi. 
Alle attività ha partecipato anche personale del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Brindisi. 
Nel corso dei servizi sono state identificate complessivamente 814 persone; i veicoli controllati sono stati 106 e 14 le attività commerciali sottoposte alle verifiche e ai controlli di rito al termine dei quali è stata sequestrata unautocarrozzeria risultata priva delle previste autorizzazioni. Inoltre la Squadra Mobile ha arrestato un giovane al quale è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

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La maturità si è da poco conclusa e anche quest’anno non sono mancate le soddisfazioni all’interno dei vari indirizzi. Al Liceo scientifico ventitré studenti hanno raggiunto il punteggio massimo: ben 17 ragazzi hanno conseguito la valutazione di 100/100 (Lolli Miriam, Malvindi Maristella, Mattia Ilaria Saracino Andrea, Ascesi Gabriele, Debonis Marta, Lecce Pierluca, Massa Lucia Maria Carla, Salamina Francesco, Denitto Giada, Suriano Mattia, D’Oria Marika, Pellegrino Sara, Vergaro Antonio, Buccella Francesco, Malvindi Daniele, Nacci Alessio) e 6 quella di 100 con lode (Deluca Allegra Benedetta, Gigante Matteo, Campana Jacopo Alberto Maria, Magrì Alessia, Norberti Giovanni Davide, D’Aprile Samuele).

A tutti i ragazzi dei vari indirizzi, che con impegno hanno affrontato l’esame di maturità, riportando comunque valutazioni importanti, l’augurio del dirigente scolastico, prof Mario Palmisano Romano, dei docenti e di tutto il personale scolastico, di poter realizzare le più alte aspirazioni, nella prosecuzione degli studi accademici, nel lavoro e nella vita privata, e che passione, competenza e continua voglia di apprendere possano sempre guidarli nel perseguire qualsiasi traguardo.

Congratulazioni vivissime a tutte e a tutti, siate orgogliosi di voi stessi e abbiate cura del vostro domani!

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Torna il grande tennis al C.T. “Dino De Guido” di Mesagne

I campi in terra rossa del C.T. “Dino De Guido”, dal 31 luglio al 2 agosto p.v., saranno il palcoscenico di un evento sportivo di rilievo internazionale: La “European Summer Cup – Reina/Soisbault Cup” 2024. Questa prestigiosa competizione vedrà impegnate le squadre nazionali under 18 femminili di otto Paesi: Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina.

La “Reina/Soisbault Cup” rappresenta una straordinaria opportunità per ammirare alcune delle giovani promesse del tennis mondiale. Ogni squadra nazionale è composta dalle migliori tenniste under 18, pronte a dare il massimo sul campo per portare alto l’onore della propria Nazione. La competizione non solo metterà in mostra il talento di queste giovani atlete, ma avrà il compito di promuovere i valori irrinunciabili dello Sport, come il fair play, lo spirito di squadra, l’uguaglianza, la lealtà, la determinazione e la gioia di gareggiare.

La “Soisbault/Reina Cup” è una competizione europea dedicata alle squadre nazionali femminili Under 18 organizzata da Tennis Europe e ITF (International Tennis Federation). La competizione coinvolge tutte le federazioni nazionali d’Europa e appartiene alle European Summer Cups.

Nasce nel 1991 dalla fusione di due coppe europee per squadre femminili Under 18. La “Coppa Annie Soisbault de Montaigu” e la “Copa S.M. La Reina”.

La Coppa Annie Soisbault de Montaigu porta il nome della campionessa di tennis francese Annie Soisbault, il cui padre, Robert Soisbault, era il presidente della Federazione Francese di Tennis. Giocata per la prima volta nel 1965 in Francia, la competizione era rivolta alle squadre composte da giovani tenniste categoria Under 21 per offrire alle ragazze le stesse opportunità concesse dalla “Coppa Galéa” per i ragazzi.

Nel 1972 in Spagna fu creata una competizione, simile alla coppa francese e rivolta alle squadre Under 18 femminili, dedicata alla principessa Sofia di Grecia, futura sposa del re di Spagna, Juan Carlos di Borbone. Dopo essere diventata regina il nome della competizione cambiò in “Copa S.M. La Reina” nel 1980.

Gli eventi sono stati fusi nel 1991 dall’ ”European Tennis Association” in seguito alla riorganizzazione dei tornei.  

Il C.T. “Dino De Guido” ha organizzato la semifinale europea della “Copa S.M. Reina Sophia” nel 1981, 1983, 1984, 1985 e 1986, oltre a tante altre semifinali europee di campionati internazionali a squadre giovanili.

Nel 2001 per la prima volta, l’ETA (European Tennis Association), per tramite della Federazione Italiana Tennis, affidò al sodalizio mesagnese l’organizzazione della “Europe Cup” finale europea under 14 femminile, con la partecipazione di 8 rappresentative nazionali.

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) ha concesso al C.T. “Dino De Guido” di Mesagne, con grande sensibilità, stima e vicinanza, l’organizzazione di questo rilevante evento sportivo per poter degnamente festeggiare l’anniversario dei 50 anni della fondazione del sodalizio mesagnese (1974-2024), ormai eccellenza nel panorama del tennis provinciale, regionale e nazionale.

L’organizzazione di una competizione internazionale vuole essere anche l’occasione per riaffermare le condizioni di un rinnovato entusiasmo del mondo giovanile per lo sport del tennis.

Le gare inizieranno mercoledì 31 luglio e si svolgeranno per tre giorni sino al 2 agosto, sui campi in terra rossa del circolo gialloblù, permettendo a chiunque, con ingresso libero, di vivere l’emozione del grande tennis con l’esibizione delle giovani tenniste internazionali.

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Domani, domenica 14 luglio, a partire dalle ore 18.30, la cantante romana si esibirà in un minilive di presentazione del suo primo disco "Al centro del panorama”: nell’occasione, l’incontro con i fan e il firmacopie.

 Martina Giovannini, talentuosa concorrente dell’edizione 2023 della trasmissione “Amici”, domani - domenica 14 luglio a partire dalle ore 18:30 - sarà ospite al centro commerciale AppiAnticA di Mesagne. Accanto ai dj di Radio Ciccio Riccio, la ventiquattrenne si esibirà in un minilive di presentazione del suo primo EP “Al centro del panorama”.

 Chi è Martina

Martina, dottoressa in Biotecnologie con la passione del canto, nel 2021 ha trionfato nella categoria “Interpreti e artist of the year” al Tour Music Fest. Al talent show di Canale 5, ha fatto il suo ingresso lo scorso 26 novembre, concorrendo nella squadra della docente Anna Pettinelli. Attiva sui social, attraverso cui condivide soprattutto le sue esibizioni musicali, la giovane cantante romana ama proporre cover di grandi artisti  come Mina e Sia, facendo valere il suo talento senza l'ausilio dell'autotune. "Al centro del panorama" è il suo primo progetto discografico, una produzione grazie alla quale è possibile apprezzare la straordinaria estensione vocale di un’artista dall’anima soul con una preparazione tecnica che le consente di spaziare con estrema naturalezza tra generi musicali diversi.

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La Mens Sana Mesagne chiude il roster della squadra che parteciperà al prossimi campionato di Divisione regionale uno con Andrea Liace. Ala grande/centro di 200 cm, 21 anni, inizia a giocare con la Santa Rita Taranto, prima di trasferirsi al CUS Jonico, dove per due stagioni veste la canotta della Serie B. Nella stagione appena conclusa invece, Liace è protagonista con la Nuova Pallacanestro Monteroni in Serie C e chiude il campionato con ben 18 presenze e 5.1 punti di media. “Abbiamo fatto un ulteriore sforzo economico per completare il roster - dice il presidente Fabio Mellone. L’arrivo di Liace ci porta ulteriori centimetri e peso nella zona pitturata per affrontare nel migliore dei modi il prossimo campionato. Il roster è di prima scelta, non ci nascondiamo e giochiamo per vincere, grazie anche a uno staff tecnico di primissimo livello. Gli innesti sono tutti di categorie superiori e questo lascia ben sperare per il futuro. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli Under nati nel 2005 che tanto bene hanno fatto bene negli ultimi anni da protagonisti, ma si trasferiranno in altre sedi per motivi di studio.”

Scoperti dai Carabinieri gli autori di un furto commesso con il raggiro del falso dipendente di società di erogazione di energia elettrica a Ceglie Messapica.

Prosegue incessante l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dei delitti ai danni delle persone anziane da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Negli ultimi giorni sono state arrestate tre persone.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di tre persone, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, ai quali è addebitato il concorso di persone nel reato di “furto aggravato”. In dettaglio, il 12 aprile 2024, gli indagati, dopo aver raggiunto a bordo di un autoveicolo Ceglie Messapica, si sarebbero presentati presso l’abitazione di residenza di un’anziana signora, qualificandosi quali dipendenti di una società di erogazione di energia elettrica, affermando di dover effettuare un controllo sul misuratore di energia elettrica, e quindi s’impossessavano di alcuni gioielli che la vittima custodiva nel cassetto del comodino della camera da letto. Mentre un indagato entrava per primo nell’abitazione e, attraverso il suddetto stratagemma, intratteneva la persona offesa all’interno della sua cucina (per visionare il contatore e le bollette), il correo, sceso dal veicolo, entrava in casa e si dirigeva nella camera da letto ove asportava i gioielli, mentre il terzo presunto complice restava all’esterno dell’abitazione per avvisare gli altri dell’eventuale arrivo di ospiti ovvero parenti della persona offesa; subito dopo, quest’ultimo raggiungeva il primo indagato, fingendosi suo collega ed esortandolo ad ultimare i necessari controlli, poi uscendo dall’appartamento unitamente agli altri indagati. Gli elementi probatori raccolti dai militari della Stazione di Ceglie Messapica, che hanno svolto le indagini, sono consistiti nell’analisi, visione e comparazione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza delle zone limitrofe all’evento reato, analisi dei tabulati telefonici degli indagati, analisi delle fattezze fisiche descritte dalla persona offesa e individuazione fotografica dei predetti.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     come detto, il finto “dipendente di una società di erogazione di energia elettrica”;

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

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Due nuovi autobus elettrici per Francavilla Fontana. Bruno: “Via libera dalla Regione al finanziamento da due milioni di euro”

Nota del consigliere regionale Pd e presidente del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile Maurizio Bruno.

"E’ finalmente arrivato il risultato di tanto lavoro a cui mi sono dedicato in questi mesi e per il quale voglio ringraziare anche l’assessorato comunale alla mobilità e l’Stp
La Regione Puglia ha deciso di ammettere questa mattina la richiesta di finanziamento da ben due milioni di euro a favore del Comune di Francavilla Fontana, per l’acquisto di due autobus totalmente elettrici e 4 colonnine di ricarica.
Significa che, ultimati gli ultimi passaggi, per le vie del centro abitato non gireranno più i vecchi mezzi Euro 3, inquinanti e rumorosi, ma dei nuovissimi autobus a zero emissioni, puliti, silenziosi.

Non solo, i due mezzi saranno munti di porta biciclette sul lato posteriore, per promuovere e supportare un utilizzo sempre più diffuso delle due ruote.

Le quattro colonnine elettriche saranno invece installate due nel deposito aziendale della Stp Brindisi a Villa Castelli, due nel piazzale antistante la stazione.
La mobilità sostenibile è deve essere il futuro per tutti noi.
Per Francavilla, per i nostri figli, per un domani più pulito, verde e salutare.
E in questo futuro noi ci siamo già".

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