Redazione

Cristiano De Andrè in concerto a Mesagne per il festival “STUPOR MUNDI – il suono della meraviglia”

Appuntamento in Piazza Orsini del Balzo il 5 agosto 2024

L'unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano racconta il padre

attingendo dall'immenso repertorio di Fabrizio

I biglietti saranno disponibili su TicketOne e Ticketmaster. Info e biglietti qui: undefinedélivetour

La New Music Promotion in collaborazione con il Comune di Mesagne annuncia la tappa a Mesagne di Cristiano De Andrè. L’evento in programma ina piazza Orsini del Balzo il 5 agosto 2024 alle ore 21.00, questo il primo appuntamento del festival Stupor Mundi – il suono della meraviglia.

Cristiano De Andrè si esibirà in concerto in tutta Italia con “De André #DeAndré – Best Of Live Tour”, un omaggio al padre Fabrizio, a 25 anni dalla sua scomparsa, e alle sue canzoni impresse nella memoria collettiva e ancora estremamente attuali.

Il progetto “De André canta De André” si arricchisce così di un nuovo tassello, dopo il successo dei quattro album “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017) e “De André canta De André – Storia di un impiegato” (2023) e dopo vari tour sold out dedicati ognuno a una parte del repertorio di Fabrizio.

Con “De André #DeAndré – Best Of Live Tour”, Cristiano De André, unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano, porterà sul palco il meglio del repertorio finora affrontato, accompagnato dagli inseparabili musicisti Osvaldo Di Dio alle chitarre e Davide Pezzin al basso. Alle tastiere torna Luciano Luisi, che arrangiò i primi due volumi, e alla batteria arriva Ivano Zanotti. 

Cristiano stesso, non solo cantautore ma abile polistrumentista, suonerà la chitarra acustica e classica, il bouzouki, il pianoforte e il violino, accompagnando lo spettatore in un percorso che affronta la grande opera di Fabrizio.

Con 16 voti, unanimità dei presenti all’Assemblea dei Sindaci, e con 15 voti favorevoli e 1 astenuto al Consiglio Provinciale, è stato approvato in via definitiva il Bilancio di previsione per il triennio 2024/2026. Un voto - è stato detto dai presenti nel corso dei lavori - utile a infondere il necessario coraggio per gestire un bilancio complicato a causa della mancanza di risorse e dei pesanti tagli da parte del Governo.  

“E’ noto a tutti - ha affermato il Presidente della Provincia Toni Matarrelli - che dopo la riforma Del Rio le Province sono in forte difficoltà. La dotazione è insufficiente per garantire i servizi fondamentali come la manutenzione delle scuole superiori e delle strade provinciali. Quando a fronte di queste difficoltà - ha continuato Matarrelli - il Governo centrale continua a tagliare le risorse, diventa complicatissimo far quadrare i bilanci. Solo il grande spirito di solidarietà emerso durante i lavori ci permette di andare avanti con coraggio nella speranza che venga restituita la giusta dignità alle Province trasferendo le risorse necessarie a garantire i servizi ai cittadini”.

CONSUMATORI: COLDIRETTI PUGLIA, PER GIORNATA MONDIALE OCCHIO AD ETICHETTE E SPRECHI PER CONSUMO CONSAPEVOLE; BUTTATI IN PATTUMIERA 75GR CIBO AL GIORNO.

È importante rilanciare i consumi alimentari in una situazione in cui a causa dell’aumento dei prezzi le famiglie hanno tagliato di quasi il 5% le quantità di cibo e bevande acquistate nel 2023 e incentivare il consumo consapevole con un occhio attento alle etichette e contro gli sprechi, quando nel 2023 sono andati buttati in pattumiera 75 grammi di cibo al giorno che nel 2024 potrebbe aumentare dell’8% con le politiche del cibo locale che devono facilitare l’accesso al cibo e alla sana alimentazione in città, in modo che possa essere fruibile da tutti. È quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della World Consumer Rights Day, la Giornata mondiale dei Diritti dei Consumatori, ispirata dal presidente John F. Kennedy, il quale inviò un messaggio speciale al Congresso degli Stati Uniti il 15 marzo del 1962, in cui ha affrontato formalmente la questione dei diritti dei consumatori.

Devono essere date risposte ai cittadini che ancora non riescono ad accedere al cibo – afferma Coldiretti Puglia – attraverso serie e concrete politiche del cibo locale che facciano arrivare i prodotti agricoli e agroalimentari dalle campagne in città. L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città, con informazione sull’etichettatura degli alimenti.  

Il cibo locale è divenuto anche uno strumento ‘salva tasche’ per i consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - perché i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto, per il rapporto qualità prezzo, perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Oltre a garantire la maggiore freschezza dei prodotti e tagliare gli sprechi, la filiera corta riduce anche i tempi di trasporto e, con essi, il consumo di carburanti e le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori. Al secondo posto tra le intenzioni di acquisto degli italiani per i prossimi mesi – continua Coldiretti Puglia - ci sono peraltro i cibi 100% italiani, che precedono gli alimenti con packaging sostenibile e quelli che garantiscono il rispetto dell’ambiente, per un netto aumento complessivo della spesa green.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – spiega Coldiretti Puglia - non è soltanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%). Il cibo locale è considerato una garanzia di cibo fresco e sicuro oltre che una soluzione per sostenere l’economia e lo sviluppo locale. Inoltre rappresentano una scelta sostenibile dal punto di vista ambientale, dove lo spreco alimentare per gli acquisti fatti direttamente dal produttore agricolo è del 15-20% contro uno spreco del 40-60% per i sistemi alimentari della grande distribuzione. Questo perché i cibi in vendita sono più freschi, durano di più e percorrono distanze più brevi per arrivare al consumatore finale, inquinando meno.

Un’esperienza che ha fatto da base alla nascita della prima Coalizione Mondiale dei Farmers Market, promossa proprio per rispondere alla richiesta di cibi sani e locali da parte dei consumatori e alla necessità di garantire gli approvvigionamenti alimentari in tutto il mondo A livello globale già un Paese su cinque (20%) può contare su sistemi di vendita diretta che possono trovare nella nuova “World Farmers Market Coalition” un punto di riferimento per crescere.

La complessa tematica della individuazione degli Ambiti Territoriali e Organizzativi Ottimali di Protezione Civile è stata oggetto di esame del tavolo tecnico svoltosi ieri, giovedì 14 marzo, presso la Prefettura di Brindisi promosso dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile.

L’incontro, presieduto dal Prefetto Michela La Iacona, ha visto la partecipazione dei rappresentanti del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, Domenico Fiorito e Stefania Renzulli, del rappresentante del Dipartimento Regionale, Domenico Donvito, del Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Brindisi, Giulio Capuano, nonché dei referenti del Servizio Sanitario 118 regionale, Anna Maria Natola, e provinciale, Biagio Cardone.

L’obiettivo della riunione è stato quello di valutare le prime proposte di definizione della nuova geografia di aggregazione dei Comuni delineate dalla Regione Puglia per la successiva individuazione degli Ambiti Territoriali di questa provincia.

Nel corso dell’incontro sono emersi utili elementi di confronto afferenti le specificità della conformazione territoriale finalizzati alla migliore mosaicatura in corso di definizione.

Il Prefetto ha espresso massimo apprezzamento per il lavoro avviato dalla Regione e per il prezioso supporto fornito dal Dipartimento Nazionale auspicando che la prossima realizzazione degli Ambiti possa consentire un’ottimizzazione della risposta della protezione civile per potenziare le attività di prevenzione dei rischi e di gestione dell’emergenza in modo coordinato tra tutte le amministrazioni coinvolte.

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Martedì 19 marzo alle 18.30, al Teatro Impero di Brindisi, primo appuntamento del progetto di sensibilizzazione e contrasto alla ludopatia “La vita non è un gioco”, con la proiezione del cortometraggio di Simone Salvemini “Aspettando la Cuccagna” e a seguire un dibattito con gli operatori del Dipartimento per le Dipendenze patologiche della Asl Brindisi. 

Il progetto, organizzato dalla Asl in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, Factory Compagnia Transadriatica e Meridiani Perduti, è stato presentato il 4 marzo in una conferenza stampa. L’obiettivo è promuovere una cultura critica del gioco nella popolazione con il supporto del teatro e delle arti visive in genere.

“Aspettando la Cuccagna”, vincitore fra circa cento produzioni del centro e sud Italia del Bando Social Film Fund di Apulia Film Commission e Fondazione Con il Sud, è stato realizzato nel 2019 dalla casa di produzione audiovisiva La Kinebottega di Brindisi, in partenariato con l’Associazione Culturale Casarmonica di Ceglie Messapica, la Cooperativa Sociale Oasi Onlus di Mesagne, l’Associazione Ricominciamo Insieme di Latiano e con il supporto e la consulenza scientifica degli operatori sanitari del Sert.

Il corto si svolge nella comunità di Ceglie Messapica che aspetta l’estate per celebrare una grande manifestazione popolare, il “Festival dei Giochi”, che ogni anno riesce a coinvolgere migliaia di persone, spinte dall’unico desiderio di giocare per le strade assolate. Bimbi e anziani, artisti e dottori, politici e contadini, giovani migranti ed ex giocatori d’azzardo si divertono sotto lo sguardo attento del Capo-Banditore Mirko Lodedo, compositore, musicista e “pifferaio magico”. Mirko, autore della colonna sonora del film, guida lo spettatore alla scoperta di una manifestazione che valorizza i tradizionali giochi di strada, spingendo l’intera comunità ad una più profonda riflessione sul “senso del gioco” e mostrandocene gli estremi: fra l’incanto e l’innocenza dei bambini e l’oscura dipendenza dei ludopatici.

Introduce l’evento Salvatore De Fazio, direttore del Dipartimento per le Dipendenze Patologiche della Asl Brindisi, mentre il regista, Simone Salvemini, presenterà il film insieme a Mirko Lodedo, musicista, compositore e direttore artistico del Festival dei Giochi di Ceglie.

Dopo la proiezione seguirà un dibattito sul gioco d’azzardo patologico con le psicologhe Simona Capraro del Sert di Mesagne e Stefania Melacca del Sert di Francavilla Fontana, entrambe appartenenti all’équipe del Gap. L’approfondimento sulla prosecuzione del progetto, che prevede un laboratorio teatrale in collaborazione con l’Auser, sarà curato dall’attrice Sara Bevilacqua di Meridiani Perduti e dalla psicoterapeuta Morena Mazzara.

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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, PIOGGE INSUFFICIENTI A RIEMPIRE INVASI (-116MLN MC); MA SI PERDE 89% ACQUA PIOVANA

Con i cambiamenti climatici che hanno tagliato di 1/3 le precipitazioni, gli agricoltori sono impegnati a promuovere l’uso razionale dell’acqua

lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti

Sporadiche e insufficienti le piogge degli ultimi giorni a recuperare l’acqua in Puglia dove tra l’altro se ne perde ogni anno l’89% che arriva al suolo grazie alla pioggia, per cui serve un piano invasi con progetti cantierabili e operativi per realizzare invasi su tutto il territorio che mettano in sicurezza i nostri territori, con l’acqua che diventa una fonte di accumulo di energia tra le più sostenibili in assoluto. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione ai dati dell’Osservatorio sulle risorse idriche secondo cui è pari a – 116 milioni di metri cubi l’acqua negli invasi in Puglia al 12 marzo 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 642 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno vanno persi 9 litri di acqua piovana su 10, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Con i cambiamenti climatici che hanno tagliato di 1/3 le precipitazioni, gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma l’acqua è essenziale per mantenere sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare, afferma Coldiretti nel sottolineare che è necessario creare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio al fine di conservare l’acqua e distribuirla quando serve ai cittadini, all’industria e all’agricoltura.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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Festa grande a San Pietro Vernotico, in provincia di Brindisi, grazie al 10eLotto. Nella località pugliese, come riporta Agipronews, vinti 100mila euro grazie a un “9 Doppio Oro” in un'estrazione frequente. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 23,9 milioni di euro, per un totale di 834 milioni da inizio anno.

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si è svolto a Roma, nella prestigiosa sala Zuccari del Senato della Repubblica, un convegno dal titolo “Energia Bene Comune”, su iniziativa del sen. Antonio Trevisi, moderato da Roberta Lombardi.

Tra i relatori, Domenico Pecere, pugliese, Ambasciatore europeo per il Clima, che ha avuto l'opportunità di presentare il “Patto Europeo per il Clima» e le iniziative che la Direzione Generale Azione per il Clima – DG CLIMA, sta portando avanti attraverso il Patto e i suoi Ambasciatori sui territori.

Al tavolo presente anche la collega ambasciatrice Luciana Favaro, Presidente di Euclipa.IT - Associazione italiana del Patto per il Clima, che ha relazionato le attività svolte e i risultati raggiunti dall'associazione grazie al contributo degli ambasciatori del patto aderenti, ma anche di tanti cittadini volenterosi che vogliono contribuire all'azione per il clima.

Ad oggi sono quasi mille gli ambasciatori nominati dalla Commissione Europea dal 2020, di cui circa 120 in Italia.

Domenico Pecere ha spiegato che il Patto per il clima, un'iniziativa della Commissione Europea, partita dal 2020 è un ramo del Green Deal dedicato ai cambiamenti climatici.

Ha poi sottolineato che «Se siamo qui a parlare di clima, lo dobbiamo all'Unione Europea che ha portato avanti un processo completamente differente rispetto alla visione politica che in passato adottava. Un processo che non ha la presunzione di risolvere il problema climatico dell'intero pianeta, anche perché gli abitanti dell'Unione Europea impattano sul clima a livello energetico, solo il 7%».

Ha poi continuato «L'Unione Europea sa benissimo che con il suo 7% non può risolvere il problema climatico mondiale, ma ha l'ambizione di essere il primo continente a intraprendere questo percorso verso le emissioni zero, e di farsi promotrice per coinvolgere gli altri paesi, gli altri continenti, ad intraprendere la stessa strada».

Domenico Pecere ha, in seguito, parlato dell'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, mediante il quale, più di 190 paesi, hanno convenuto di mantenere l'aumento della temperatura media globale ben al di sotto di 2°C in più rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitarlo a 1,5°C. Una soluzione, secondo Pecere «assolutamente necessaria, per evitare conseguenze molto gravi».

Pecere ha poi approfondito l'argomento del Patto Europeo per il Clima che, ha spiegato «fa parte della Direzione Generale per il Clima in Commissione Europea e vede la presenza di un organigramma molto nutrito, con un commissario, direttori generali, funzionari. Da qui nascono le direttive europee e le iniziative che portiamo avanti nei territori» ed ha illustrato le ultime quattro azioni messe in campo: la Climate Walk/Passeggiata climatica dove si discute e si divulgano tutte le tematiche ambientali legate ai cambiamenti climatici immersi nella natura; la Photo Story/Storia fotografica, dei workshop in cui i partecipanti utilizzano la fotografia per catturare e riflettere su questioni climatiche e soluzioni; il Peer Parliament/Parlamento inter pares, delle iniziative che gli Ambasciatori per il Patto per il Clima Europeo portano avanti sui territori, facilitando una discussione su come la transizione verso la neutralità climatica può funzionare nella pratica nella nostra vita quotidiana e su quali politiche dovrebbero essere messe in atto per incoraggiarci ad andare avanti; i Local Climate Action Group/Gruppo di azione locale per il clima, attività di gruppo che chiunque può proporre con il supporto degli Ambasciatori per il Clima, come ad esempio le comunità energetiche locali.

Infine ha spiegato i vantaggi del Patto dei Sindaci e dei PAESC (Piano d'azione per l'energia sostenibile e il clima). La Commissione Europea, attraverso il Patto dei Sindaci, ha chiesto a tutti i sindaci e le amministrazioni comunali di unirsi e, mediante la firma di questo patto, redigere i PAESC, per ridurre entro il 2030, del 55% le emissioni dei propri comuni, cercando di raggiungere quel traguardo di emissioni zero entro il 2050.

I PAESC sono anche sostenuti dalle regioni sotto forma di supporto tecnico e, in alcuni casi, anche finanziario, mediante dei voucher concessi ai comuni che ne fanno richiesta, per affidare l'incarico di redigerlo ad un tecnico abilitato e approvarlo in consiglio comunale. Ogni due anni, l'amministrazione che ha approvato il patto, deve consegnare in commissione europea un report sui risultati ottenuti.

«Noi Ambasciatori del Patto Europeo per il Clima, siamo anche tenuti a monitorare, coinvolgere e motivare le amministrazioni comunali a redigere i piani di energia sostenibile e del clima, i PAESC» ha fatto presente Pecere, illustrando i tre fondamentali pilastri del nuovo Patto dei Sindaci, rivisto nel 2021, l'adattamento al cambiamento climatico, la mitigazione e la povertà energetica, vera e propria novità dei PAESC, con i comuni che dovranno redigere una relazione su cosa intendono fare per ridurre la povertà energetica all'interno dei propri comuni.

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Il Sindacato Cobas sostiene la lotta dei lavoratori Leucci, Tecnogal, Cimi, che stanno protestando in queste ore nella zona industriale per il mancato rispetto dei livelli occupazionali e salariali da parte delle ditte subentranti dal 1 Aprile 2024 nell’appalto di manutenzione degli impianti ENI e Versalis nel petrolchimico brindisino.

Il Cobas chiede la revoca immediata dell’appalto a queste nuove aziende che vengono da fuori e l’assegnazione alle aziende Brindisine giunte seconde.

Non si può sopportare un ulteriore attacco alla occupazione ,così come abbiamo denunciato nel corso degli incontri con il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona,  ed il Sindaco di Brindisi, Pino Marchionna.

A Prefetto , che aveva preso l’impegno a riconvocare in caso di novità negative, e Sindaco , che è stato delegato dal Governo Nazionale per la reindustrializzazione brindsina,   chiediamo un nuovo incontro dove a sedersi devono essere gli incriminati ENI e Versalis.

Il Cobas non solo aveva denunciato  quello che sarebbe successo all’interno del Petrolchimico ma anche il danno per le officine esterne delle aziende brindisine .

Queste subirebbero un ulteriore colpo dalla perdita dell’appalto del petrolchimico portandole alla chiusura  e alla disoccupazione per i lavoratori ed impiegati presenti nelle stesse.

La restituzione dell’appalto alle aziende brindisine si configurerebbe come una sorta di piccolo risarcimento per un territorio che ha visto solo appalti al ribasso , distruzione , sfruttamento del territorio e dei nostri lavoratori.

Tutto questo mentre aziende come la Basell abbandonano il nostro territorio e sviluppano nuovi investimenti al Nord….e le stelle stanno a guardare.

Brindisi 15.03.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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Il Partito Democratico esprime forte preoccupazione per la decisione di EuroApi di sospendere temporaneamente la produzione di API presso il sito di Brindisi, a seguito di presunte non conformità nella filiera produttiva.

Abbiamo troppo rispetto di chi investe nella nostra città per credere che la scelta aziendale, che per ora consideriamo una pura coincidenza, possa essere legata alle insistenti voci circolanti da giorni riguardo ad un possibile fermo della produzione determinato dalla nota crisi industriale e riteniamo che sia importante riconoscere l'azione tempestiva intrapresa dall'azienda nell'affrontare questa situazione.

La salute pubblica è un valore primario, e pertanto è fondamentale che vengano effettuate tutte le verifiche necessarie per garantire la sicurezza dei prodotti farmaceutici.

Siamo favorevoli all'impegno dell'azienda nel condurre indagini rapide e complete, collaborando attivamente con gli enti regolatori preposti.

Tuttavia, non possiamo ignorare l'impatto negativo che la sospensione della produzione avrà sull'economia locale e sui lavoratori coinvolti e riteniamo che sia importante mantenere un equilibrio tra la necessità di approfondimenti e la continuità della produzione. Invitiamo pertanto EuroApi a fare tutto il possibile per garantire una rapida risoluzione della situazione e il pronto ripristino delle normali attività produttive.

Respingiamo categoricamente che questa situazione possa determinare, nel prossimo futuro, l’eventuale richiesta di cassa integrazione. Non è accettabile che i lavoratori debbano subire le conseguenze di presunti errori, di cui non si ha certezza assoluta e che potrebbero emergere, nella filiera produttiva.

Il Partito Democratico rimarrà vigile su questa situazione e continuerà a monitorarne lo sviluppo, assicurandosi che vengano tutelati sia gli interessi dei lavoratori che la salute pubblica.

Partito Democratico Città di Brindisi

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