Redazione

L'attacco rivolto alla nostra cooperativa è veramente spiacevole, in quanto mette in discussione la professionalità di oltre 400 lavoratori e soci che ogni giorno fanno assistenza a persone che hanno necessità. La Rondine ha tutti i requisiti per partecipare alle gare come riconosciuto da tar consiglio di Stato e anac e dimostrerà nelle sedi opportune e non sui giornali la correttezza del proprio operato.

Il Presidente 
Alberto Giuliani

Festa grande a Manfredonia, in provincia di Foggia, grazie al 10eLotto. Nel concorso di giovedì 10 ottobre, come riporta Agipronews, vinti 52mila euro in seguito a un “9 Oro” in un'estrazione frequente, con una giocata del valore di 2 euro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 22,9 milioni di euro, per un totale di oltre 2,9 miliardi da inizio anno.

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La città di Ostuni, ieri, durante la VIII edizione del Festival della Cooperazione Internazionale con tema “Nessuno Fuori: La cooperazione inclusiva nel Mediterraneo”, ha vissuto una giornata significativa all’insegna della solidarietà e della fratellanza, con la cerimonia di intitolazione del giardino di Largo Risorgimento a Raoul Follereau, apostolo dei lebbrosi e instancabile difensore dei più deboli. Follereau, noto per il suo impegno verso i malati e gli emarginati, è stato omaggiato come ispiratore di un amore attivo e concreto per gli esclusi e i fragili.

L'evento ha visto la partecipazione dell'arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Giovanni Intini, che ha presenziato alla cerimonia insieme a delegazioni di persone con disabilità provenienti da Croazia, Italia, Marocco e Tunisia, sottolineando l'importanza di includere chiunque nella società e promuovere la fraternità. Presenti anche l’Amministrazione Comunale, con il Sindaco Angelo Pomes ed alcuni assessori, la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, rappresentata dal Presidente, Francesco Zaccaria. Durante l’evento, importante la presenza di Antonio Lissoni, Presidente Nazionale di AIFO e Giampiero Griffo, Presidente Nazionale della RIDS.

 Durante la serata precedente, nell’ambito della VIII edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, i partecipanti hanno contribuito alla creazione di un'opera in stile trencadis, un mosaico colorato che verrà presto installato nel giardino, simbolo di unità e partecipazione collettiva. L’opera artistica, realizzata grazie al coinvolgimento di tanti ospiti e cittadini, rappresenta il valore dell’inclusione e della diversità.

A breve, l'AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), in collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo, provvederà all’installazione di pannelli didattici all’interno del giardino. Questi pannelli costituiranno un percorso educativo permanente, ispirato agli ideali di Raoul e Madeleine Follereau, volto a promuovere la cultura della fraternità e della solidarietà tra le persone.

L’intitolazione del giardino non è solo un omaggio alla figura di Follereau, ma un impegno costante verso l’inclusione e la giustizia sociale, che continuerà a vivere attraverso eventi, progetti e iniziative future in questo nuovo spazio cittadino.

L’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, Mons. Giovanni Intini, sottolinea come «L'importanza sta tutto nel poter indicare queste figure, non solo come memoria del passato, ma anche come figure che oggi possono ispirare anche la nostra azione in un tempo abbastanza difficile. Avere questi modelli di inclusione, di cura, di accoglienza, anche di integrazione, diventa per noi veramente una possibilità di cambiare la rotta di questo nostro mondo».

Il Coordinatore della VIII edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, Franco Colizzi, spiega «AIFO ha compiuto ormai 23 anni e questo è un traguardo per noi che conferma come sia possibile capovolgere un paradigma sbagliato, quello per cui ci sono persone deboli, persone forti, persone più valide e altre invalide, persone da includere e altre da escludere».

 

Prosegue «Il riconoscimento vero che viene dalla storia di Follereau, dalla storia dei malati di lebbra è che tutti quanti noi abbiamo delle fragilità ed esserne consapevoli, assumere su di sé questa condizione umana che è sostanziale, rappresenta la forza di tutti noi».

 

Il Sindaco di Ostuni, Angelo Pomes, afferma «Sono particolarmente orgoglioso che la città di Ostuni si stia caratterizzando per tutta una serie di iniziative che mettono al centro coloro i quali al centro non lo sono mai, gli ultimi, gli emarginati, i malati. Dare una rappresentazione di questo genere, l'intitolazione a un uomo che ha dedicato la sua vita agli ammalati, secondo me è un segnale molto importante.»

 

Per il Presidente Nazionale AIFO, Antonio Lissoni «La VIII edizione del Festival della Cooperazione Internazionale, divenuto una presenza costante, è un traguardo importante per noi di AIFO».


Continua «Sono stato colpito dalla presenza, durante l’intitolazione a Raoul Follereau del giardino di Largo Risorgimento, dell'Arcivescovo, della Giunta Comunale e di rappresentanti della Banca di Credito Cooperativo. Questo vuol dire che il lavoro svolto in questi anni ha lasciato un segno importante e tangibile e che le istituzioni si sono mostrate molto attente agli argomenti, ai temi che AIFO porta avanti».

 

Il Presidente Nazionale della RIDS, Giampiero Griffo, fa presente «Quando siamo nati nel 2017, abbiamo pensato che il problema principale all'epoca era di fare il mainstreaming della disabilità. La persona con disabilità non era praticamente titolare di cooperazione internazionale, o se lo era, era solo per interventi di tipo sanitario, quindi la prima idea era di riuscire a fare un festival di cooperazione dove si parlasse della disabilità».

 

Il Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni, Francesco Zaccaria, rimarca come « La Banca di Credito Cooperativo di Ostuni ha, fin dall’inizio, creduto nel Festival della Cooperazione Internazionale, arrivato all'VIII edizione e in progetti legati a queste tematiche. Negli anni scorsi abbiamo anche partecipato ad una iniziativa di inclusione economica per portare le nostre buone pratiche del credito nei Paesi più poveri del mondo. Questa è la vera forza della cooperazione».

GRANO: COLDIRETTI PUGLIA, PATTO CON GLI AGRICOLTORI CON ‘CEREALE SICURO’; NUOVO CONTRATTO CONFERIMENTO

Con le importazioni di grano straniero in aumento dell’8% nei primi 6 mesi del 2024 rispetto allo scorso anno che mettono a rischio la sopravvivenza di 38mila aziende agricole in Puglia, è importante tutelare gli agricoltori, garantendo la giusta collocazione del prodotto, e i consumatori, assicurando reciprocità delle regole e trasparenza in etichetta. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in relazione all’iniziativa “Cereale Sicuro” di Consorzi Agrari d’Italia (CAI), un’offerta innovativa il cui obiettivo è valorizzare al meglio il lavoro e i prodotti degli agricoltori, creando un percorso che garantisca risultati concreti in una sinergia di successo per tutto il settore agricolo, con la collocazione del prodotto al termine della raccolta

Per partecipare è necessario sottoscrivere un accordo di conferimento dei cereali per la stagione 2025 con CAI, assicurandosi così, fin dall’inizio della semina, un compratore che ritirerà il prodotto. Gli aderenti avranno anche accesso prioritario ai contratti di filiera offerti da Consorzi Agrari d’Italia, uno strumento in cui l’azienda crede fermamente e che offre l’opportunità di fissare in anticipo il prezzo di ritiro del prodotto: questo consente agli agricoltori di pianificare al meglio la loro campagna colturale e garantire risultati certi e trasparenti già al momento della firma del contratto.

Nel corso dell’anno, saranno inoltre disponibili ulteriori strumenti a supporto della coltivazione oggetto dell’accordo: dal settore assicurativo alla sensoristica per le colture, CAI offrirà promozioni su prodotti tecnici e soluzioni innovative, specificamente pensate per gli agricoltori che aderiranno all’iniziativa. Il vero punto di svolta di “Cereale Sicuro” riguarda l’aspetto finanziario, dato che tutti i mezzi tecnici necessari per la produzione saranno forniti da CAI e potranno essere pagati a settembre 2025, dopo che l’agricoltore avrà completato la coltivazione, raccolto e venduto il prodotto, incassando il ricavato. “Abbiamo voluto proporre un vero e proprio patto all’agricoltore”, spiega Gianluca Lelli, Amministratore Delegato di Consorzi Agrari d’Italia. “Al centro di questo accordo mettiamo due elementi fondamentali: il prodotto – in questo caso i cereali autunno-vernini – e il risultato economico dell’azienda agricola. Il nostro intento è superare le difficoltà e incertezze dei mercati ponendoci al fianco degli agricoltori con soluzioni concrete e vantaggiose per loro “.

“Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro – aggiungono presidente e direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni - sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale”.

L’invasione di prodotto straniero colpisce duramente i produttori pugliesi, facendo crollare i prezzi in un’annata in cui la produzione risulta dimezzata. Si tratta peraltro di cereali coltivati usando spesso sostanze vietate nel nostro Paese e nella Ue, come nella produzione del grano duro turco, su cui viene utilizzato – denuncia Coldiretti Puglia - ad esempio il Carbendazim, un fungicida sospettato di avere effetti cancerogeni, mentre il Glifosato, essiccante vietato in Italia in pre raccolta, si trova sul grano canadese e su quello russo.

Una situazione intollerabile dinanzi alla quale occorre affermare – rileva Coldiretti Puglia - il principio di reciprocità delle regole, vietando l’ingresso in Europa ai prodotti coltivati con sostanze vietate ma anche ottenuti dallo sfruttamento dei lavoratori. E serve anche garantire una etichettatura trasparente su tutti gli alimenti in commercio, a partire da pane, biscotti, cracker e altri derivati dai cereali, che oggi continuano ad essere “anonimi”.

Si tratta di un passo fondamentale per la creazione di filiere 100% italiane dal campo alla tavola, ma è anche necessario – conclude Coldiretti – fermare i continui sottocosto per la pasta 100% italiana, per dare più equa remunerazione alle aziende cerealicole.

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La Confesercenti di Brindisi è presente alla XX edizione dello SNIM (Salone Nautico di Puglia), una delle più importanti e prestigiose manifestazioni nautiche italiane, in svolgimento presso il porticciolo “Marina di Brindisi” fino al 14 ottobre, con uno stand informativo per promuovere le proprie attività e quelle delle imprese locali, inerenti tutte le categorie rappresentate.

In particolare, le imprese aderenti ad AssoTurismo, la federazione di Confesercenti che rappresenta le aziende del settore turistico. Nello stand gli operatori di Confesercenti Brindisi, alla presenza anche del presidente provinciale Michele Piccirillo, forniscono assistenza sindacale e legislativa, promuovendo la formazione professionale e offrendo consulenza tecnica specializzata.

Presso lo stand, posto nella zona della sala convegni é attivo anche lo sportello informativo dedicato alle strutture ricettive extralberghiere. In particolare, gli operatori informeranno gli interessati su come attivare il nuovo Codice Identificativo Nazionale (CIN) e presentano i nuovi loghi previsti per ciascun tipo di struttura extralberghiera.

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Il rafforzamento dei servizi di controllo del territorio fortemente voluto dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti continua a fare sentire gli effetti positivi consolidati nella stagione estiva ormai conclusa ed ha permesso agli uomini della Polizia di Stato in servizio presso le Volanti di arrestare un brindisino, indagandone un secondo in stato di libertà. I due uomini avrebbero commesso un furto di cavi di rame dalle linee ferroviarie rischiando di creare disagi che, fortunatamente, non si sono registrati.

I fatti risalgono alla notte tra domenica e lunedì 7 ottobre quando, nel corso di un posto di controllo, gli agenti della Questura hanno notato una vettura che, giunta ad alcune decine di metri da loro, ha fatto una strana manovra cambiando repentinamente direzione.

Prontissima è stata la reazione dei poliziotti che si sono messi all’inseguimento dell’auto sospetta sulla quale viaggiavano i due. Di fatto l’auto in fuga è stata raggiunta in pochissimo tempo senza mai essere persa di vista, tanto da indurre il conducente e il passeggero ad abbandonare il veicolo dileguandosi a piedi cercando di fare perdere le loro tracce per le strade del rione Cappuccini.

Anche in questa fase i poliziotti sono stati veloci a raggiungere uno dei due fuggitivi e, sebbene il secondo sia riuscito ad allontanarsi è stato riconosciuto senza ombra di dubbio in quanto già segnalato in passato per fatti analoghi. Il brindisino fermato è stato tratto in arresto; dopo le formalità di rito, non ravvisando esigenze cautelari, è stato rimesso in libertà su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

A bordo della vettura sono stati rinvenuti e sequestrati cavi di rame per un peso complessivo di circa 60 kg, rubati poco prima e arnesi atti allo scasso. Il secondo giovane è stato denunciato a piede libero.

Sono in corso accertamenti da parte della Squadra Mobile per verificare il coinvolgimento dei due brindisini in altri furti di rame. 

I Carabinieri del N.A.S. di Taranto, nel corso del periodo estivo, hanno intensificato i controlli nelle zone ad alto afflusso turistico in vari settori di intervento, tra cui stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, campeggi, acquapark, centri benessere, agriturismi, ristoranti, punti di ristoro autostradali, servizi di continuità assistenziale e strutture socio-sanitarie.

In particolare sono state ispezionate 400 strutture (di cui 123 risultate “non conformi”), elevando 179 sanzioni per violazioni di carattere amministrativo, per un importo pari a circa 100.000,00 euro, segnalando 94 persone alle autorità amministrative competenti.

Particolarmente significativi i dati relativi al settore alimentare (compresi ristoranti, agriturismi e depositi), ove sono stati sottoposti a sequestro amministrativo o avviati all’immediata distruzione oltre due tonnellate di alimenti (prodotti carnei e ittici, formaggi, farine, pasta e pane, vino), del valore complessivo di oltre 40.000,00 euro, e sottoposti a chiusura immediata, per gravi carenze igienico sanitarie (accertate unitamente al personale medico delle competenti Asl), diciannove imprese alimentari, del valore quantificato in euro 6.500.000,00.

In merito alle strutture socio assistenziali, ispezionate in concomitanza con il periodo di maggior afflusso di anziani ospiti, sono state rilevate, a vario titolo, carenze organizzative, strutturali o funzionali in tre strutture (numero di ospiti maggiore rispetto al consentito, pulizia insufficiente in alcuni locali o carenza di determinate figure professionali) e sono stati segnalati alle competenti Autorità i rispettivi titolari.

Anche un centro estetico è finito nel mirino degli investigatori e sottoposto a chiusura immediata in quanto al suo interno era stata avviata un’attività ricettiva del tutto abusiva.

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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Torre Santa Susanna unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne del luogo, già noto alle Forze dell’Ordine, per il delitto rapina aggravata.

Nel corso di una serata, il giovane, con il volto travisato, ha fatto irruzione all’interno di un’attività commerciale e minacciando il titolare puntandogli contro un coltello, si è impossessato di una parte dell’incasso, circa 200,00 euro, per poi allontanarsi repentinamente a piedi per le vie le centro abitato.

Le indagini avviate nell’immediatezza del fatto dopo la segnalazione al numero unico d’emergenza 112, che ha prontamente allertato le pattuglie impegnate nei servizi di controllo del territorio nella zona, hanno permesso di rintracciare il giovane che era ancora in possesso del coltello nonché degli abiti con cui aveva perpetrato la rapina; l’arma è stata sottoposta a sequestro.

L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

L’operazione rientra nelle attività di contrasto alla criminalità predatoria che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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La Polizia di Stato, la scorsa notte, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Lecce, a carico di 4 soggetti ritenuti, allo stato del procedimento in fase di indagini preliminari, responsabili del reato di tentata estorsione, aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore locale.

 In particolare, le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce e svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi e dalla S.I.S.C.O. di Lecce, con il supporto del Servizio Centrale Operativo, avrebbero consentito l’acquisizione di elementi investigativi in ordine all’avvicinamento di un locale imprenditore da parte di noti esponenti della Sacra Corona Unita, appartenenti al sodalizio criminale noto come “clan dei mesagnesi”, per il tramite del quarto destinatario del provvedimento coercitivo, sfruttando i pregressi rapporti di conoscenza intercorrenti tra quest’ultimo e la vittima.

 Ai fini dell’accertamento dei fatti, di fondamentale importanza è stata la collaborazione dell’imprenditore, il quale, nonostante la caratura criminale dei soggetti che lo avevano intimidito, si è rivolto agli investigatori della Polizia di Stato sporgendo formale denuncia. Gli elementi forniti dallo stesso, opportunamente suffragati da servizi di osservazione, anche mediante l’utilizzo di telecamere, nonché per il tramite di attività d’intercettazione telefonica, hanno permesso di cristallizzare il verificarsi di tre incontri, presso l’abitazione di campagna dell’intermediario, nel corso dei quali gli indagati hanno rappresentato all’imprenditore che per continuare a svolgere la propria attività lavorativa avrebbe dovuto corrispondere la somma di duecentomila euro oltre che assumere una persona da loro indicata, poiché anche loro “dovevano stare bene”. Il giorno fissato per la consegna di una prima tranche della somma di denaro, pari a ventimila euro, a fronte della mancata presentazione all’incontro da parte dell’imprenditore presso l’abitazione dell’intermediario, gli indagati, inconsapevolmente monitorati a distanza dagli investigatori della Polizia di Stato, si sono recati presso il cantiere ove l’imprenditore stava svolgendo la propria attività lavorativa, effettuando diversi transiti, con brevi soste, a bordo di un’autovettura con chiaro atteggiamento intimidatorio. Non paghi dell’intimidazione già effettuata nel corso della mattinata gli stessi, per il tramite dell’intermediario, dopo averlo convocato, lo avrebbero esplicitamente minacciato, intimandogli che entro la giornata odierna avrebbe dovuto consegnare il denaro, pena l’impossibilità di proseguire la propria attività lavorativa sito nel territorio assoggettato al loro controllo.

 Il percorso investigativo sopra illustrato, compendiato nell’informativa di reato della Polizia di Stato, ha consentito alla D.D.A. di Lecce di richiedere e ottenere le misure cautelari in carcere eseguite nella giornata odierna.

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Operazione di Polizia di stamattina, la dichiarazione del presidente Matarrelli

«Tutta la gratitudine mia personale e delle istituzioni che rappresento alla Magistratura e alle forze di Polizia per l'importante operazione anticrimine di stamattina. I nostri territori sono, nella sostanza, popolati da cittadini onesti e laboriosi, che ogni giorno onorano le comunità a cui appartengono. Noi vogliamo preservarli, assicurando un futuro sempre migliore ai nostri figli».

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Protezione Civile: il 13 ottobre si celebra la “Settimana Nazionale della Protezione Civile”. Appuntamento alle ore 10 in Sala di rappresentanza a Palazzo di Città per un incontroin cui si presenta un innovativo progetto per la tutela del territorio.

Con direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’1° aprile 2019 è stata istituita la “Settimana Nazionale della Protezione Civile” che si svolge annualmente in concomitanza con la Giornata Internazionale per la riduzione dei Disastri Naturali, proclamata dalle Nazioni Unite, il 13 ottobre.
 
Le strutture di Protezione Civile per onorare tale data organizzano iniziative finalizzate a sensibilizzare la popolazione sui delicati temi della Protezione Civile, della resilienza e della riduzione dei rischi.
 
Il Comune di Fasano, anche per sensibilizzare la società civile e la popolazione sui temi della Protezione Civile, ha organizzato per domenica 13 ottobre 2024 alle  ore 10 presso la Sala di rappresentanza a Palazzo di Città, una conferenza stampa - incontro al duplice scopo di presentare un innovativo progetto avviato per la tutela del territorio nei confronti degli incendi in generale e degli incendi boschivi, e per gettare le basi per creare, anche successivamente, momenti di confronto tra i protagonisti, i cittadini e i volontari di Protezione Civile organizzati e coordinati sul territorio. Sarà anche l’occasione per conoscere da vicino le strutture del volontariato che hanno collaborato sul territorio comunale con la Regione Puglia nell’attività di antincendio boschivo nel corso della estate 2024 e per presentare i risultati ottenuti e le esperienze vissute nelle ultime settimane.
 
Alla iniziativa saranno presenti il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore alla Protezione civile Gianluca Cisternino, 
il responsabile Servizio comunale di Protezione civile Angelo Decarolis, il dirigente del Settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore, il presidente volontari Protezione Civile  Giannicola D'Amico, il dirigente Sezione Protezione Civile della Regione Puglia Barbara Valenzano e il presidente Comitato regionale di Protezione Civile Maurizio Bruno.