Redazione

SARA INTITOLATO A P. ANGELO QUERO BENE CONFISCATO A CRIMINALITA ORGANIZZATA.

 
Intitolare «la Villa signorile sita in San Vito dei Normanni - Via Mesagne n.151 a Padre Angelo Quero  frate Mercedario». La delibera unanime della Giunta comunale di San Vito dei Normanni, che ha fatto seguito alla pronuncia unanime della Commissione comunale, è stata comunicata ieri sera dal sindaco Silvana Errico, in occasione della festa di Santa Maria della Mercede, al p. Nunzio Masiello, parroco di quella Comunità religiosa, alla presenza del Vicario generale dellArcidiocesi e delle autorità civili, militari e religiose intervenute. 
Lesecutivo cittadino, infatti, ha «preso atto del significato che riveste nella coscienza collettiva e nella memoria civile la figura di Padre Angelo Quero (1936-2003), sacerdote che durante i suoi quindici anni di servizio si distinse per la personalità straordinaria ed il profondo impegno, offrendo un sostegno importante e coraggioso alla nascente Associazione antiracket diventando un punto di riferimento per tutti i sanvitesi».
«Abbiano considerato che limmobile confiscato di Via Mesagne 151 debba essere intitolato alla memoria di una personalità riconosciuta per aver dato un contributo significativo alla nascita di una rinnovata coscienza civile che ha portato a dare vita allassociazione antiracket e divenendo punto di riferimento per le qualità umane e morali espresse nel corso della propria vita», ha spiegato il sindaco, Silvana Errico, al termine della celebrazione di ieri.
Quindi è stato ricordato come a fine maggio del 2015 fu un decreto dellAgenzia Nazionale per lAmministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati (Anbsc) a trasferire quella Villa signorile al patrimonio del Comune di San Vito, mentre alla fine dello stesso anno una delibera del Consiglio comunale approvò lacquisizione. Si optò per un «progetto di rifunzionalizzazione strutturale e gestionale del bene». L11 novembre 2021, la Giunta approvò il progetto esecutivo per un «Intervento di ristrutturazione e recupero funzionale dellimmobile comunale sito sulla via per Mesagne nel Comune di San Vito dei Normanni da destinare a centro aperto polivalente per minori» ed ora, a lavori di ristrutturazione conclusi, lAmministrazione comunale  lo dice chiaramente la delibera  ha inteso «avviare presso il suddetto immobile un progetto di gestione di un centro aperto polivalente per minori».
«Il prossimo 1° ottobre   ha spiegato  il sindaco  , data significativa perché proprio in quel giorno del 1997 padre Angelo si accomiatò da San Vito, daremo il via alle attività del centro aperto polivalente per minori con un momento pubblico, che da un lato farà riflettere sul significato dellintero percorso compiuto e dallaltro leggeremo in prospettiva il futuro di questo luogo. Saranno con noi il Prefetto Luigi Carnevale ed il Questore di Brindisi Giampietro Lionetti. Il Procuratore della Repubblica di Brindisi, dott. Antonio De Donno, sempre in quella occasione, porgerà riflessioni sulla lotta al crimine organizzato nelle nostre zone e sui percorsi di legalità, mentre  il sostituto procuratore della Repubblica, dott. Pierpaolo Montinaro, tratterà  della  tutela giuridica nei reati di violenza sulle donne e sui minori. Con loro per loccasione il vicecampione del mondo di calcio, Antonio Benarrivo, 

Articoli per la casa, capi di abbigliamento e materiale elettrico non conformi alle normative vigenti sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di  Brindisi. Ben 150.000 prodotti, trovati in due attività commerciali situate nei comuni di  Ostuni e Fasano, sono risultati non rispettare le disposizioni del “Codice del Consumo”.

Tra i prodotti sequestrati vi erano articoli per la casa, accessori di abbigliamento e chincaglieria, tutti privi delle informazioni minime richieste dalla legge, come la denominazione legale o merceologica, l’identità del produttore, il Paese d’origine e le indicazioni in lingua italiana.

In aggiunta, è stato confiscato materiale elettrico a bassa tensione, tra cui multiprese, microled e prolunghe, che risultava privo della marcatura CE e delle necessarie istruzioni d’uso, in violazione del D.Lgs 86/2016.

I titolari dei negozi sono stati denunciati a piede libero. La Guardia di Finanza ha sottolineato in una nota stampa che contrastare la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza è fondamentale per garantire la protezione dei consumatori e assicurare un mercato competitivo e corretto per gli operatori economici che rispettano le regole.

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San Raffaele Ceglie, Amati: “ASL BR ignora le indicazioni di Emiliano per salvare il servizio di riabilitazione. Ho chiesto il commissariamento”.

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“La ASL Brindisi ignora continuamente le ripetute indicazioni della Regione, peraltro chiare e risolute, per risolvere il problema del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica. Per questo motivo ho chiesto al presidente Emiliano di procedere al commissariamento della ASL di Brindisi o alla nomina, se fosse possibile, di un commissario ad acta. 
Ho purtroppo constatato una continua e reiterata difformità tra i provvedimenti opportuni richiesti dalla Regione (Dipartimento Salute) alla ASL e i relativi atti d’esecuzione adottati dalla stessa ASL. Poiché non posso credere che tale condotta sia derivante da incompetenza, devo ritenere che le ragioni di tali difformità possano risiedere (spero di sbagliarmi) in una volontà “politica”, eccedente il ruolo, non allineata con le decisioni del legislatore regionale e dei suoi organi d’indirizzo politico, a cominciare dal presidente della Regione e dalla sua Giunta. 
Tali difformità si sono sostanziate - nel corso delle ultime settimane - in varie imprecisioni e stonature nella redazione del Piano di emergenza, in vari procedimenti inerenti a manifestazioni d’interesse degli attuali dipendenti della Fondazione San Raffaele, nel mancato avvio della procedura di transito del personale sanitario attualmente in servizio (come per legge) per la sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato (magari con clausola sospensiva), nell’avvio di una vecchia procedura per il reclutamento OSS mai autorizzata dalla Regione, nella mancata e definitiva puntualizzazione che i posti letto assegnati alla Fondazione San Raffaele non possono essere aumentati: in questo senso, l’ultima rivolta dalla Fondazione San Raffaele al presidente Emiliano - ossia di autorizzare un numero di posti letto pari a quelli illegalmente occupati negli ultimi anni - ha il sapore dell’istigazione dei lavoratori per sostenere le ragioni del privato, usando il problema occupazionale, pur sapendo che mai e poi mai potrebbero essere autorizzati un numero maggiore di posti letto e che le tolleranze del passato non potranno che essere oggetto di un procedimento di recupero somme. Nulla di più e nulla di meno. 
A ciò si aggiunga che ad oggi ancora non sappiamo se la ASL abbia deciso o meno di appellare il provvedimento del TAR dinanzi al Consiglio di Stato, nonostante le gravi carenze gestionali, l’invito esplicito della Regione e pure la nota molto risoluta del suo stesso difensore officiato per la difesa dinanzi al Giudice amministrativo.
Tutto ciò significa che tra qualche giorno (massimo qualche settimana) ci ritroveremo con il seguente scenario: il gestore Fondazione San Raffaele ridurrà il personale, con grave disagio sociale, addebitando alla Regione la riduzione dei posti di degenza assegnati; incertezza sulle procedure di transito dal privato in sperimentazione gestionale al servizio sanitario pubblico; il mancato versamento degli stipendi al personale in servizio; la riduzione dei livelli di assistenza in materia di riabilitazione intensiva, a carico non solo della ASL Brindisi ma di tutta la Regione Puglia.
Per questi motivi ho chiesto al presidente Emiliano di valutare immediatamente l’ipotesi della nomina di un commissario ad acta, oppure - nell’impossibilità di realizzare questo obiettivo - di un commissariamento della ASL”.

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L’Italia è una democrazia basata sulla pizza: 
le migliori pizzerie d'Italia secondo Gambero Rosso

Esce oggi la nuova guida Pizzerie d’Italia 2025: tutte le eccellenze e variazioni sul tema del piatto più amato al mondo, a partire da Napoli. 96 i Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e 116 nuove insegne selezionate. 9 i premi speciali, con 15 premiate. 
In Puglia 44 insegne, 3 Tre Spicchi, 2 premi speciali e 11 nuovi ingressi

Napoli, 25 settembre 2024 – Debutta oggi la guida Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso: 96 Tre Spicchi, 16 Tre Rotelle e tante novità, con ben 116 nuovi ingressi su oltre 750 insegne censite, che spaziano tra pizze tonde, tradizionali, a degustazione, al trancio disegnando la geografia più autorevole della pizza in Italia, nessuna regione esclusa. 

Racconta Pina Sozio, curatrice dell’edizione 2025 del volume dedicato alle migliori pizzerie italiane: “Che vitalità nella pizza italiana. Aperture su aperture, tanti giovani con voglia di emergere e di far emergere i propri territori. Tanto è sfidante e affascinante il terreno pizza che molti bravi chef hanno cominciato a cimentarsi con essa, affascinati sia dalla magia degli impasti, che dalla conquistata libertà nei condimenti. La vulgata del prodotto porta con sé, però, dei rischi di banalizzazione su larga scala. Nella nostra piccola selezione (750 pizzerie sulle oltre 183mila esistenti in Italia, secondo gli ultimi dati del CNA) non ci basta che si usino determinati prodotti noti (e magari non tutti insieme sulla stessa pizza!), così come non ci basta che si faccia quella ricetta o si usi la tecnica di moda. Noi ricerchiamo, e premiamo, chi fa un lavoro di coerenza, chi mette al centro la personalità, le idee, una visione di lungo periodo, anche a costo di non accarezzare il trend del momento e correre qualche rischio in più”.

I premi speciali

  • I Maestri dell’Impasto, con Gioiella, vede premiati due fuoriclasse:
    • Simone Padoan, I Tigli a San Bonifacio (VR) in Veneto
    • Giancarlo Casa de La Gatta Mangiona a Roma.
  • Pizzaiolo Emergente, con San Pellegrino e Acqua Panna: al giovane Lorenzo Prestia, fondatore di Grano Vivo a Pontedera (PI)
  • Ricerca e Innovazione, con Petra Molino Quaglia: a Premiata Fabbrica Pizza, laboratorio di idee di Bassano Del Grappa (VI)
  • Le Pizze dell’Anno, con Solania:
    • Al piatto:
      • Pizza piacentina di Chiere a Piacenza, rivisitazione del tortello piacentino. 
      • Marinara cotta Cilentana di Baita Al Cotruzzo a Roccadaspide (Sa). 
      • Sfincione Fenicio di Ozio Gastronomico a Palermo.
    • Al taglio:
      • Cardoncelli, Pomodori, Prezzemolo, Yogurt Di Bufala di Frumentario, Roma
      • La Schicculiata, della pizzeria Da Filomena a Castrovillari (Cs)
    • Pizza dolce: 
      • Come Un Caffè Leccese, di Luppolo & Farina a Latiano (Br)

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  • Pizza e Territorio, con Levoni: a La Cruna del Lago, Lesina (FG)
  • Miglior Proposta di Bere Miscelato, con Bibite Sanpellegrino: a Elementi Cocktail &Pizza a Barberino Di Mugello (FI) e Prato.
  • Miglior Servizio di Sala, con Casolaro Hotellerie: a Bob Alchimia a spicchi a Montepaone (Cz)
  • Migliore Carta delle Bevande, con Krombacher: premiate due insegne
    • Il Corso a Bolzano
    • Sant'Isidoro Pizza & Bolle a Roma
  • Migliore carta dei dolci: ancora I Tigli a San Bonifacio (VR)

La Puglia

Sono ben 44 le insegne pugliesi della nuova edizione 2025 in rappresentanza di una regione che ha contribuito in modo significativo alla diffusione ed evoluzione della pizza. Di queste, distribuite soprattutto tra le provincie di Bari e Lecce, sono 3 le eccellenze, tutte tradizionali e non al taglio, che ottengono il punteggio pieno. 

I Tre Spicchi

  • Insieme al premio speciale Le Pizze dell’Anno, con Solania, Luppolo & Farina a Latiano (BR), il paese che si è ormai consolidato un tempio della pizza. Cristiano Taurisano lavora tre tipi di impasto: la contemporanea, con un cornicione pronunciato, importante idratazione e cottura decisa oltre i 400 gradi; la pugliese (l’ultima arrivata), che omaggia i ricordi d’infanzia, con un impasto leggero e croccante. Infine, la pizza al padellino (ideale da condividere in 2 o 4 spicchi): da non perdere quella con tartare di vacca podolica, mousse di ricotta alla senape, alici del Cantabrico, grattugiata di limone e tartufo nero, ma anche la dolce, strepitosa, ispirata al caffè leccese, con namelaka di cioccolato bianco aromatizzato al caffè, gel di mandorla e crumble di mandorle amare locali. Tra le pizze al piatto spiccano gli omaggi alla memoria pugliese, come l’Acquasale o la Domenica dai nonni, oltre alle classiche.
  • 400 Gradi a Lecce dove Andrea Godi ha studiato le tecniche tradizionali napoletane, ma vi ha affiancato un approccio attento al suo territorio, diventando il precursore di un nuovo modo di intendere la pizza. In stile napoletano sì, ma con una selezione di materie prime pugliesi, vini e birre compresi e una cura da fine dining, anche nel servizio di sala. Un nuovo modo di mangiare la pizza, attenta a tutto quello che le ruota attorno, dagli ingredienti ai produttori. Cornicione alto e leggero, abilità nel bilanciare i sapori con topping stagionali nelle proposte delle Margherite, delle Pizze Bianche, Rosse e Fuori Carta, come la Parmigiana Scomposta, con pomodoro confit in crema, melanzane a funghetto e stracciatella. 
  • Canneto Beach 2 a Margherita di Savoia (BT) Il mare a pochi metri e gli arenili sono stracolmi di ortaggi dalla sapidità straripante che vanno ad impreziosire le tonde. La carta si aggiorna continuamente, non possono mancare le “indimenticabili”, come la Vegetariana, già ottima di suo per l’impasto dalla cottura dorata e i suoi profumi, estrema la bontà delle verdure sautè rigorosamente di stagione. Stesso discorso per le super gettonate focacce tagliate a spicchi con condimenti di pregio. Le pizze contemporanee sono frutto di un lavoro sartoriale che lega insieme ingredienti e impasti. Tra queste spicca la Dalla Murgia alle Saline, con bufala, ciliegino, sponsali, cipollotto murgiano e capocollo di Martina Franca. 

Tra le 11 novità in guida ce n’è una che spicca, meritando il premio speciale Pizza e Territorio, con Levoni, La Cruna del Lago a Lesina (FG): una vetrina del territorio, che spazia tra laguna, Gargano e Daunia, dove riscoprire gusti dimenticati. La carta stagionale propone una scelta di tonde interessanti sia per l’impasto, che per la ricchezza dei sapori.

Le altre 10 new entry sono:

  • Giotto a Bari
  • Piazza Vecchia del Cenobio a Bitonto (BA)
  • Cice Pizzeria Contemporanea a Cassano delle Murge (BA)
  • Quattro Passi a Corato (BA)
  • Pizzeria 70042 a Mola di Bari (BA)
  • Cirasella a Monopoli (BA)
  • Il Tronco a Monopoli (BA)
  • Pizzeria Brunda a Brindisi
  • Pepenero Bistrot Italiano a Bisceglie (BT)
  • Vizio a Melpignano (LE)

In allegato il pdf con la classifica completa 2025.

Gambero Rosso è la piattaforma leader per contenuti, formazione, promozione e consulenza nel settore del Wine Travel Food italiani. Offre una completa gamma di servizi integrati per il settore agricolo, agroalimentare, della ristorazione e della hospitality italiana che costituiscono il comparto di maggior successo, a livello internazionale, per la crescita dell’economia. Unico nel suo format di operatore multimediale e multicanale del settore, Gambero Rosso possiede un’offerta di periodici, libri, guide, broadcasting (Sky 415 e 133) e web OTT con cui raggiunge professionisti, canali commerciali distributivi e appassionati in Italia e nel mondo. Gambero Rosso Academy è la più ampia piattaforma formativa professionale e manageriale per la filiera agroalimentare, della ristorazione, della ospitalità e del turismo. Gambero Rosso offre al sistema produttivo italiano un programma esclusivo di eventi di promozione B2B per favorirne il costante sviluppo nazionale e internazionale. www.gamberorosso.it e www.gamberorossointernational.com.

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Un grandioso secondo posto nazionale ai Campionati italiani di Cross Country Derby: grande emozione per l’associazione sportiva Acqua20 e il centro ippico Red Water, reduci dalla competizione nazionale presso gli impianti equestri degli Altipiani di Arcinazzo Romano (RM), cui hanno partecipato con orgoglio in rappresentanza della Regione Puglia.

Grazie alle eccellenti performance di cavalieri e amazzoni, la stessa Puglia ha ottenuto il titolo di vice campioni italiani al Trofeo delle Regioni, anticipata solo dalla rappresentativa della Lombardia.

“Il Country Derby - spiega il tecnico Marcello Ostuni - è una disciplina equestre che prevede, oltre al superamento dei classici ostacoli “mobili”, anche quello di ostacoli “fissi” quali tronchi, palizzate, laghetti e siepi e, per questo, risulta senz’altro suggestiva ed adrenalinica ma al contempo molto tecnica”

“Particolarmente entusiasmante è stato quest’ anno - afferma il tecnico e Chef d’Equipe Valerio Ostuni - gareggiare in questa location dove l’ottimo fondo, lo scenario e le belle giornate hanno reso il tutto ancora più piacevole e sicuro. Siamo partiti in svantaggio nella manche del sabato a causa di una eliminazione importantissima e di una caduta, per fortuna senza conseguenze. Mentre nella giornata di domenica, dopo aver rotto il ghiaccio, è andato tutto decisamente meglio tanto da recuperare una posizione e concludere al secondo posto”.

“Resta un po’ l’amaro in bocca – ammette invece l’altro tecnico pugliese Claudia Ridolfi - poiché perdere il titolo che nel 2023 è stato nostro dà un po’ di dispiacere. Resta comunque la soddisfazione dell’ottimo risultato portato a casa e si continua a lavorare per migliorare sempre”.

Più nel dettaglio, ecco i risultati dei campioni pugliesi per categoria:

Sante Ostuni con Nice si laurea Campione Italiano in C90 Cavalli, mentre Elois Campana con Perla è campionessa Italiana in C80 Pony, si classifica Terza con Zubrik Semerano Valentina in C80 cavalli.

Nella Categoria 70 cavalli, podio per Lotti Sofia terza posizione con Lea Kay, mentre chiude con un quinto posto Francesca Musa con Dextery. Nella categoria C70 riservate ai pony Guarini Valentina con Priscilla al 4° posto e Zellino Federica con Andromeda al 5°.

Vice campione Italiano nella Categoria C60 Pony è Francesco Solito.

Elena Ostuni e Perla salgono sul podio in 3* posizione in ben due Categorie C40P e C60 Pony. Francesca Ninni sfiora il podio con Andromeda guadagnandosi un 4° posto in C60 Pony. Ancora podio terza posizione a pari merito per Martellotta Anita con Lea Kay in C60 cavalli mentre si classificano al 7° e 8° posto rispettivamente Greta Urso con Lila e Federica Spezzaferro su Stella

Un’altra terza posizione di Carpentieri Emma con Dextery, un 5° posto di Rubino Noemi e un 6° posto di Ostuni Bruno sempre con Dextery. Gabriel Rubino con Andromeda e Susanna Ostuni con Priscilla chiudono rispettivamente in 10 e 11 posizione la C40 Pony

Ostuni Francesco detto Checco e la mini Liquirizia tempestosa si piazzano sesti in C 40 e ottavi in C60 pony.

Dietro le prestazioni di questi giovani e giovanissimi cavalieri e amazzoni c’è un gran lavoro, ore da dedicare alla giusta tecnica alla ricerca dei dettagli che fanno la differenza, e allo stesso modo tempo da dedicare alla cura e al benessere del proprio compagno di avventure. Uno sport faticoso ed impegnativo, ma se i risultati sono questi ben vengano i sacrifici.

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In alto i calici nel «Settembre nell’arte», serie di iniziative programmate per questo mese in sintonia con la Grande mostra «G 7 Sette secoli di arte italiana» allestita nel castello di Mesagne (Brindisi), dove è possibile coniugare visita ed altre esperienze con una frequenza quasi quotidiana perché cultura e turismo restino due facce di un’unica medaglia. Dopo la serie di sold out registrati negli appuntamenti agostani e nell’altro appuntamento di questo mese, ecco previsto per domani, 26 settembre, un nuovo «Aperimostra» e cioè: Grande Mostra con visita guidata più aperitivo con degustazione di vini.

«Visita guidata alla mostra con 51 opere originali dell’arte italiana: Leonardo, Raffaello, Canova, Canaletto e tanti altri», spiegano gli organizzatori in un accattivante manifesto con sullo sfondo un’opera in mostra di Giovanni Fattori, “Campagna romana”. E precisano: «La visita guidata a cura di M’Arte più l’aperitivo con degustazione di vini delle Tenute Stefàno e finger food vengono proposti a solo 25 euro in questa iniziativa che si svolge in collaborazione con l’Ais (Associazione italiana sommelier) di Brindisi».

«È previsto l’ingresso a 2 gruppi alle ore 18.30 e 19.30 – concludono gli organizzatori -, con prenotazione obbligatoria ai numeri +39 3291668064 - +39 0831732285».

Come di consueto, arte ed altre esperienze culturali da vivere nel castello di Mesagne, grazie alla Grande mostra «G 7 Sette secoli di arte italiana», che a grande richiesta chiuderà i battenti il 7 gennaio 2025.

 

 

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Un arresto e un’ordinanza di avvicinamento sono stati eseguiti dai carabinieri di Mesagne negli ultimi giorni relativi ai reati commessi in ambito familiare e che fanno parte del così detto “Codice rosso”. I militari hanno finalmente spezzato le catene di violenza domestica che per mesi avevano soggiogato due donne divenute prede dei loro aguzzini: fidanzato nel primo caso e marito nel secondo. La prima vicenda ha come protagonisti due giovani che, come succede in diversi casi, vivevano un amore malato fatto di scenate di gelosia opprimenti. Tanto che la ragazza aveva deciso di troncare ogni legame con il ragazzo. Così mentre la ragazza cercava di vivere una vita normale il suo ex ha iniziato a stalkerizzarla con telefonate, pedinamenti, scenate di gelosia e maltrattamenti.

A un certo punto la ragazza temendo per la propria vita ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. I militari acquisita la denuncia hanno iniziato le indagini raccogliendo una serie di elementi al termine dei quali la Procura della Repubblica di Brindisi ha potuto emettere un’ordinanza che imponeva al giovane il divieto di avvicinarsi alla sua ex fidanzata. Per verificare che l’ordinanza fosse rispettata i carabinieri gli hanno applicato un braccialetto elettronico che monitora i suoi spostamenti.

Il secondo episodio si è verificato a Mesagne nello scorso week end, quando nel comando dei carabinieri è giunta una telefonata da parte di una donna che chiedeva aiuto poiché il marito la frustava con una cinta. I militari sono prontamente intervenuti verificando che effettivamente la moglie subiva da anni una violenza fisica oltre che psicologica da parte del marito. In particolare questo la picchiava con una cinta lasciando sul corpo della donna evidenti segni di violenza. I carabinieri hanno arrestato l’uomo. La donna ha successivamente dichiarato che queste violenze andavano avanti da anni.  “Con la legge del 19 luglio 2019 n. 69 l’Italia si è dotata di uno strumento normativo a protezione di coloro i quali subiscono quelle forme di violenza che si traducono in un potere di ricatto morale o in bieche vendette che producono danni irreparabili per la esistenza delle persone”, ha spiegato l’avvocato massimo Murra sugli effetti della legge conosciuta con il termine “Codice rosso” mentre l’avvocato Jacopo Antonio Ahmad ha sottolineato che “affinché possa giungersi ad una considerevole riduzione di tali crimini, sarà necessario favorire -parallelamente- una profonda evoluzione socio-culturale, che, partendo dai diversi contesti di aggregazione sociale, in primis famiglie, scuole e università, finisca per “impregnare” ogni realtà del vivere civile con una più emancipata interpretazione del ruolo della donna negli spazi intra ed extra-familiari”.

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 Unite nel segno del cinema, Mesagne collegata ad altre 5 città d’Italia col “Meff School”.

Per il secondo anno consecutivo, il progetto formativo del “Messapica Film Festival” si colloca tra le eccellenze a livello nazionale: la proposta “MEFF SCHOOL ITALIA - Una linea immaginaria tra più regioni” dell’associazione “Blue Desk”, 39esima su 282 proposte, è stata ammessa dai ministeri alla Cultura e dell’Istruzione e Merito a un finanziamento di oltre 76mila euro; coinvolgerà le scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Puglia, del Lazio, della Toscana e della Sardegna.

 Si è svolta questa mattina presso palazzo Celestini la conferenza stampa del MEFF SCHOOL ITALIA - Una linea immaginaria tra più regioni, progetto didattico nazionale dell’associazione culturale “Blue Desk”, costola e fiore all’occhiello del Messapica Film Festival, la rassegna culturale che si realizza da sei anni con il sostegno del Comune di Mesagne. Giunto alla sua quarta edizione, il progetto è risultato vincitore del Bando di Rilevanza territoriale del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola pubblicato dal Ministero della Cultura Direzione Generale Cinema e Audiovisivo con il Ministero dell’Istruzione e del Merito. «Per il secondo anno consecutivo, il progetto formativo del “Messapica Film Festival” si colloca tra le eccellenze a livello nazionale e il fatto che Mesagne rappresenti l’incubatore culturale di un’esperienza così arricchente ci riempie di gioia», ha commentato il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli. Il progetto è stato ammesso per un finanziamento di oltre 76mila euro, risorse certamente preziose, che verranno investite per le attività nelle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado della Puglia, del Lazio, della Toscana e della Sardegna.

Per il Lazio partecipano l’IISS “Giorgio Ambrosoli” e il Liceo “Tullio Levi Civita” di Roma; per la Toscana l’IIS “Sassetti-Peruzzi” di Firenze e Scandicci; per la Sardegna l’IC “Monti” Sassari; per la Puglia l’“IISS Epifanio Ferdinando”, gli Istituti comprensivi “Giovanni XXIII – Moro” e  “Carducci-Materdona” di Mesagne e il Primo Istituto Comprensivo di San Vito dei Normanni. «Rispetto allo scorso anno aumentano i Comuni e gli studenti protagonisti delle iniziative; con sei città e 3mila e 700 ragazzi aumenta il capitale umano e crescono le occasioni di scambio e crescita dei ragazzi coinvolti», ha dichiarato Marco Calò, consigliere comunale della città di Mesagne con delega alla Cultura e al Turismo. Tante le attività previste dal Meff School Italia, che quest’anno coinvolge per la prima volta anche i piccoli delle primarie con proiezioni, percorsi didattici alla scoperta del cinema, dei suoi linguaggi e del suo funzionamento; e ancora incontri con esperti, un’arena estiva gestita dagli studenti e la realizzazione di un film collettivo sulle prossimità e le distanze tra le diverse aree geografiche interessate.

Floriana Pinto, curatrice e ideatrice del progetto insieme al regista Simone Amendola, è intervenuta durante l’incontro soffermandosi sul valore della continuità e del sostegno ai progetti formativi. «Il neonato “Piccolo Cinema Ken Loach”, che rappresenta un progetto unico e innovativo in tutta Italia, è figlio di questa straordinaria esperienza dei laboratori nelle scuole e sta permettendo ai nostri ragazzi di scrivere un pezzo di storia, non solo per la nostra comunità».

La seconda edizione del progetto parte sotto una buona stella: il cortometraggio “La tessera mancante”, realizzato nella scorsa edizione e che ha ispirato l’apertura del “Piccolo Cinema Ken Loach”, è stato selezionato nel concorso nazionale del Sottodiciotto Film Festival, il più importante festival di settore e sarà proiettato al Cinema Massimo di Torino il prossimo dicembre.

Nomi e partner coinvolti nel progettoin partenza

Tra i nomi dei professionisti che saranno coinvolti, autori come il registaFrancesco Bruni e una pietra miliare del cinema italiano come Silvano Agosti, ma spazio anche a personalità autorevoli che attorno al cinema costruiscono nuovi itinerari come Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici, e il giornalista e critico cinematografico Oscar Iarussi. Fondamentale la rete di istituzioni e enti e delle associazioni che partecipano attivamente mettendo al servizio del progetto l’esperienza nel campo dei diritti, della violenza di genere, dell’interculturalità, delle problematiche legate all’età evolutiva. Hanno aderito l’Università La Sapienza di Roma, l’Ambasciata di Svezia, l’Ambasciata di Norvegia, la Provincia di BrindisiApulia Film CommissionHermes ProductionCasa Internazionale delle Donne di Roma, la Commissione Pari Opportunità del Comune di MesagneLaser Digital FilmNETFORP-Network Europeo per la Psichiatria PsicodinamicaProgetto Diritti OnlusCassandra DCooperativa RinascitaCooperativa Giro di BoaCentro Antiviolenza Prospettiva Donna di Olbia, associazione Giuseppe di Vittorio di Mesagne, SPI CGIL BrindisiSPI CGIL Scandicci.

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Aumentano i furti di veicoli in Italia: i consigli per proteggere la propria auto
I furti d’auto sono aumentati del 7% in Italia nel 2023. Gli esperti di Parclick ci mostrano come evitare che ci rubino l'auto quando siamo in viaggio.

 

Un weekend fuori porta o una vacanza sono il momento perfetto per staccare la spina, rilassarsi e divertirsi con la famiglia, il partner o gli amici. Tuttavia, per molti viaggiatori, la sicurezza del proprio veicolo può diventare una vera e propria preoccupazione, soprattutto quando si parcheggia in luoghi sconosciuti. Secondo dati recenti del “Dossier sui Furti di veicoli 2024” elaborato da LoJack Italia, sui dati forniti dal Ministero dell'Interno nel 2023 si sono verificati oltre 131.000 furti, ovvero un 7% in più rispetto al 2022, con Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia come regioni più colpite. Di fronte a questo scenario, gli esperti di Parclick.it, l'app leader in Europa per la prenotazione dei parcheggi, ci offrono una serie di consigli pratici per scegliere un parcheggio sicuro e goderci viaggi e weekend fuori porta in tutta tranquillità.

 

1. Assicurarsi di chiudere correttamente l’auto
Anche se sembra il consiglio più ovvio, prima di lasciare la nostra auto e allontanarci, dobbiamo verificare che porte, finestrini e il tettuccio apribile, se presente, siano completamente chiusi. Questo non solo perché potremmo averli lasciati aperti per distrazione, ma anche perché molti ladri utilizzano inibitori per bloccare la comunicazione tra il veicolo e il telecomando. In questo modo, anche se premiamo il pulsante per chiudere il veicolo, questo rimarrà aperto senza che ce ne accorgiamo.

 

2. Attivare i sistemi di allarme e sicurezza
Se il nostro veicolo è dotato di allarme, dobbiamo assicurarci di lasciarlo attivato ogni volta che lo parcheggiamo. Questo tipo di sistema può essere un ottimo deterrente per i ladri. Inoltre, sul mercato esistono diversi sistemi antifurto, come barre antifurto, bloccasterzo e bloccapedali. Molto utili sono anche i sistemi a corrente inversa tattili, che consistono in un sensore nascosto in un punto del veicolo noto solo al conducente. Questo sensore viene attivato e sbloccato appoggiando un dito su di esso.

 

Tutti questi sistemi non sono molto costosi, anche se gli esperti raccomandano di acquistare dispositivi antifurto omologati e di marchi noti, evitando prodotti economici facilmente disattivabili da ladri esperti.

 

3. Parcheggiare in zone sicure
Se si parcheggia in strada, è importante evitare aree isolate o mal illuminate. Luoghi ben illuminati e frequentati, sia da altri veicoli che da pedoni, riducono significativamente i rischi. Inoltre, parcheggiare in fila rende il ladro più visibile rispetto a parcheggiare a spina di pesce, poiché il colpevole viene visto sia dai conducenti che dai pedoni sul marciapiede.
È anche consigliabile non lasciare l’auto parcheggiata nello stesso posto per troppo tempo, poiché potrebbe far pensare ai ladri che proprietario del veicolo è in viaggio. Ogni volta che cambiamo parcheggio, è utile annotare o memorizzare la posizione esatta, per ritrovarla facilmente al ritorno e per comunicarla alle autorità in caso di incidente.

 

Per minimizzare i rischi legati al parcheggio in strada, soprattutto in zone sconosciute, la scelta migliore è optare per un parcheggio custodito. Gli esperti di Parclick.it ci spiegano i vantaggi rispetto al parcheggio in strada:

 

Parkings vigilati 24 ore su 24
Un parcheggio custodito, dotato di telecamere di sicurezza o personale, offre una protezione aggiuntiva, riducendo drasticamente le possibilità di furto o danni al veicolo.

 

Accesso controllato
Molti dei parcheggi prenotabili hanno sistemi di accesso controllato, come barriere o ingressi con codice personale. Solo le persone autorizzate possono accedere, aumentando così la sicurezza.

 

Posizione strategica
I parcheggi sono situati in zone strategiche, vicino alle principali attrazioni turistiche, hotel e snodi dei trasporti. Questo non solo è comodo per noi, ma garantisce anche che il nostro veicolo sia parcheggiato in aree con alta visibilità e traffico costante.

 

Evitare lo stress della ricerca di parcheggio in strada
Trovare un parcheggio in strada richiede molto tempo e può essere davvero frustrante. Evita tutto ciò riservando in anticipo con applicazioni come Parclick.it che ci permettono di prenotare il nostro posto auto, garantendoci un luogo sicuro al nostro arrivo.

 

4. Non lasciare oggetti di valore o dispositivi elettronici in vista
Uno degli errori più comuni è lasciare oggetti di valore in auto, come borse, dispositivi elettronici o documenti importanti. L’ideale sarebbe non lasciarli mai all’interno del veicolo ma, se necessario, è meglio tenerli fuori dalla vista, magari nel bagagliaio. Per quanto riguarda i dispositivi elettronici, è consigliabile disattivare il 'bluetooth' e impostare la modalità aereo o spegnerli completamente, per evitare che possano essere rilevati dall’esterno.

 

Ester Stivelli, Squad Lead di Parclick, he dichiarato: “L’auto è per molti un mezzo indispensabile per riuscire a rispettare ritmi quotidiani sempre più veloci e frenetici, oltre che un investimento che pesa non poco sul bilancio familiare e individuale. Subire danni al proprio veicolo o addirittura un furto metterebbe in crisi chiunque e Parclick si propone di offrire ai suoi clienti la possibilità di godere del proprio tempo in tranquillità e sicurezza, scegliendo con cura i partner con cui collabora per garantire ad ogni utente il miglior servizio possibile.”

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Dopo anni di proteste finalmente questa mattina gli operatori ecologici su disposizione dei funzionari tecnici del comune di Mesagne e con l'assenso del sindaco Toni Matarrelli hanno dato dignità alla piazzetta antistante il castello Normanno-Svevo, che da sabato prenderà la titolazione di piazzetta della "Famiglia de Angelis - feudatari di Mesagne nel XVII-XVIII secolo", eliminado la bruttura dei cassonetti, malodoranti, di spazzatura. Peraltro i proprietari dei cassonetti di spazzatura per anni non hanno pagato nèl'occupazione di suolo pubblico nè la pubblcità della propria attività appiccicata sui manufatti. La speranza è che quei cassonetti sporchi, malodoranti e un abbrobrio ambientale per una città turistica e d'arte restino per sempre nei depositi dei relativi commercianti. 

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