Redazione

Gli anziani crescono in Puglia più che nel resto d’Italia, con i nonni che in più di una famiglia su tre aiutano il bilancio domestico con una tendenza accentuata dalla crisi scatenata dalla pandemia e dall’impoverimento delle famiglie a causa dei fenomeni inflazionistici generati dal conflitto in Ucraina, con i fondi del PNRR che dovranno rappresentare un vero aiuto per gli anziani e le famiglie. E’ quanto emerso dall’elaborazione di Coldiretti Puglia, in relazione ai dati ISTAT secondo cui sono 891 mila i residenti con più di 64 anni (con un +15,5% in Puglia e +11,9% in Italia), mentre i grandi anziani (con 85 anni e più) passano da 96 mila a 131 mila (+36,1%, +29,4% Italia), diffusa in occasione dell’incontro a San Giovanni Rotondo alla presenza tra gli altri degli Assessori regionali al Welfare Rosa Barone, al Bilancio, Raffaele Piemontese e alla Sanità, Rocco Palese e Giorgio Grenzi, Presidente Nazionale Associazione Coldiretti Pensionati.

Secondo il rapporto di Bankitalia sulle economie regionali alla Puglia sono stati destinati alle amministrazioni territoriali regionali 25,1 milioni di euro per gli anziani non autosufficienti, il 4,5 per cento delle risorse complessive, quando per il raggiungimento dei Livelli Essenziali di Prestazioni i fondi avrebbero dovuto essere superiori del 50 per cento rispetto a quanto allocato.

Di contro su 425mila anziani over 70 in Puglia, 147mila vivono con pensioni minime di circa 516 euro, con uno scenario che si aggrava nelle aree rurali più difficili da presidiare – aggiunge Coldiretti Puglia - con la pandemia da Covid ed il caro bollette causato dalla guerra in Ucraina che hanno generato ansia e apprensione per il futuro e la salute nelle persone più vulnerabili e sensibili e gli anziani, in particolare quelli soli, con oltre il 30% dei nonni che vivono in povertà assoluta e necessitano di politiche di sostegno e socio-sanitarie.

“Va attuata la legge sull’invecchiamento attivo, attraverso politiche integrate a favore delle persone anziane, valorizzando le loro esperienze professionali, formative e cognitive e programmando interventi nel campo della prevenzione, della cura e  della  tutela della salute. E’ grave il disagio avvertito dai nostri anziani, con una condizione già ai limiti della fascia di povertà per le pensioni minime e con uno Stato Sociale sempre meno attento ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Essenziale il ruolo degli anziani nelle aree rurali, La presenza di un pensionato in casa viene considerata dal 40 per cento dei pugliesi un fattore determinante per contribuire al reddito familiare, mentre il 35 per cento guarda ai nonni come un valido aiuto per seguire i bambini fuori dall’orario scolastico. C’è poi un 17 per cento che – continua la Coldiretti – ne apprezza i consigli e l’esperienza ed un 4 per cento che si avvantaggia del loro sostegno lavorativo a livello domestico.

“Come nella migliore tradizione agricola – ha spiegato Angelo Marseglia, presidente dell’Associazione dei Pensionati di Coldiretti Puglia – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valor aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata”.

La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti regionale – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case. Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 80,8 per gli uomini e a 85,2 per le donne.

“I network parentali sono fra i più importanti per garantire qualità e serenità di vita alle persone più avanti negli anni che spesso – ha insistito Pietro Piccioni, direttore regionale di Coldiretti –  devono affrontare patologie più o meno gravi per le quali l’aspetto psicologico è parte integrante della terapia riabilitativa insieme alla collaborazione degli oltre 350mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono milioni di famiglie affiancando il lavoro dei servizi pubblici.

La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.

Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà.

Da qui la necessità di intervenire per tutelare gli anziani, patrimonio di esperienza e ausilio vitale nelle famiglie, recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – afferma Coldiretti Puglia – eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria.

Va anche riconosciuto un sostegno alle famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza. E’ evidente – conclude Coldiretti Puglia – l’insostenibilità sociale della situazione a carico dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sui quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell’intervento pubblico.

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Si chiude il mese di giugno da bollino rosso con temperature in Puglia fino a 43 gradi, assenza di piogge da settimane e campi a secco, con l’irrigazione di soccorso per dare acqua agli olivi che sono in stress idrico e non producono olive. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, che stima un calo del 40% della produzione di olive, a causa del caldo anomalo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione.

“Le temperature altissime già da maggio stanno costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio per tirare l’acqua dai pozzi per salvare gli olivi in sofferenza per la straordinaria ondata di caldo. Serve un piano invasi, con una rete di piccoli invasi con basso impatto paesaggistico e diffusi sul territorio, privilegiando il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali. L’idea è di “costruire” senza uso di cemento per ridurre l’impatto l’ambientale bacini in equilibrio con i territori, che conservano l’acqua per distribuirla in modo razionale ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”, spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La situazione  delle campagne e le previsioni meteo per i prossimi giorni rendono sempre più evidente l’urgenza di avviare un grande piano nazionale per gli invasi che Coldiretti propone da tempo. Viene raccolta solo l’11% dell’acqua piovana e si potrebbe arrivare al 50% – denuncia Coldiretti Puglia – evitando così situazioni di crisi che in Puglia si ripetono ogni anno. Bisogna ripartire alle incompiute, come la diga del Pappadai in provincia di Taranto, un’opera idraulica mai utilizzata e di fatto abbandonata, utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo, che una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti. La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione - aggiunge la Coldiretti Puglia - comporta che lo stesso costo dell'acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Ma vanno anche rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale, e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 chilometri per drenare acqua dall'invaso del Liscione sul Biferno fino all'invaso di Occhito sul Fortore.

Per fare ciò è necessario che la questione sia trattata per quella che è, cioè una vera e propria emergenza nazionale – sottolinea Coldiretti Puglia – velocizzando le autorizzazioni burocratiche come fatto, ad esempio, per il caso del Ponte Morandi a Genova. Solo in questo caso sarà possibile dare una risposta concreta alla sofferenza di imprese e cittadini. La realizzazione di un’opera pubblica di importo superiore ai 10 milioni di euro, in Italia - ricorda Coldiretti Puglia su dati dell’ANBI -  necessita mediamente di 11 anni, di cui 42 mesi per la progettazione, 60 mesi per la costruzione, 16 mesi per la gara d’appalto, 13 mesi per il collaudo.

La regione con il minimo afflusso meteorico è proprio la Puglia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.

Negli invasi artificiali per l’assenza di piogge mancano 71 milioni di metri cubi d’acqua rispetto alla capacità, secondo i dati dell’Osservatorio ANBI Nazionale, ma a preoccupare – denuncia Coldiretti Puglia - è la riduzione delle rese di produzione delle coltivazioni in campo come il grano e gli altri cereali, ma anche quella dei foraggi per l’alimentazione degli animali e di ortaggi e frutta che hanno bisogno di acqua per crescere. Con la trebbiatura in corso, si registra un calo del 30% delle rese per il grano e l’avena, del 25% per i legumi, ma si assiste anche alla maturazione contemporanea delle diverse varietà di frutta e ortaggi, come ciliegie e asparagi, dove le primizie e le varietà tardive sono maturate praticamente assieme, invadendo il mercato che non riesce ad assorbire le produzioni. Ma gli effetti sono evidenti anche sul settore olivicolo – dice Coldiretti Puglia - con il caldo durante la fioritura e la siccità che hanno compromesso l’allegagione, con una stima di un calo sensibile della produzione di olive del 40% in Puglia. 

A risentire è tutto il settore agricolo nel 2022 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo  bruciate dal solleone e i frequenti incendi in Salento e nel foggiano. Stanno soffrendo il caldo gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali, mentre il calo delle rese hanno ridotto la produzione dell’alimentazione degli animali, come orzo e piselli proteici.

I costi sono schizzati alle stelle per l’irrigazione di soccorso e per la necessità di gasolio – aggiunge Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi, azionare trattori e mietitrebbie per raccogliere il grano e per tenere in funzione h24 ventilatori e doccette refrigeranti nelle stalle per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura. Una situazione che fa salire ben oltre i 100 milioni di euro il conto dei danni provocati nel 2022 all’agricoltura pugliese – conclude Coldiretti Puglia - per il caldo e la siccità soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti con le avversità da sole e scottature dei prodotti agricoli che non sono più assicurabili.

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Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illiceità, in particolare i reati contro il patrimonio ed eventuali violazioni riguardanti il codice della strada, i Carabinieri della locale Compagnia, supportati dai militari del 6° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, nella mattinata di mercoledì 29 giugno u.s., hanno eseguito un servizio coordinato di controllo del territorio su tutto il litorale dei Comuni di Fasano e Ostuni, ispezionando diversi esercizi pubblici ed identificando numerose persone. In particolare, nella zona industriale di Fasano, i militari hanno individuato, abbandonata sulla strada, una Fiat 500 risultata oggetto di furto, restituendola al legittimo proprietario. Durante il citato servizio sono stati controllati vari esercizi pubblici e automezzi, identificate numerose persone e contestate diverse contravvenzioni al Codice della Starda.

Un gravissimo incidente sul lavoro si è verificato in un cantiere edile di Mesagne, dove una parte del soffitto, per cause ancora in fase di indagine, è crollando investendo un operaio che stava lavorando nella stanza. L’uomo, che ha compiuto 27 anni proprio ieri, è rimasto sepolto sotto a una coltre di calcinacci. È stato immediatamente soccorso dai suoi colleghi che hanno allertato il 118. Gli operatori giunti sul posto hanno riscontrato i gravi traumi riportati dal giovane e hanno disposto l’immediato trasferimento presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto a una serie di accertamenti diagnostici e strumentali al termine dei quali gli sono stati riscontrati dei politraumi ed è stato ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. La sua situazione clinica è stabile, in ogni modo è seguito costantemente dai medici che ne scandiscono l’evoluzione.

Intanto sul cantiere, una villetta in ristrutturazione ubicata nell’estrema periferia della città lungo la provinciale per San Vito dei Normanni, sono arrivate le volanti della polizia e due squadre dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza il cantiere. Poco dopo sul posto sono giunti gli ispettori dello Spesal di Brindisi e la polizia locale. Le indagini sono condotte dagli ispettori e dai vigili urbani ognuno per le proprie competenze. Dopo i primi accertamenti il cantiere è stato posto sotto sequestro. I fatti si sono verificati ieri mattina in un cantiere edile ubicato in via San Vito. Si tratta della ristrutturazione di una villetta affidata a una ditta edile calabrese.

Gli operai stavano lavorando alla struttura quando, per cause ancora in fase di indagine, una parte del solaio è venuta giù investendo il giovane M. D. C., residente a Locri nella provincia di Reggio Calabria, che proprio ieri ha compiuto 27 anni. È stato immediatamente soccorso dai colleghi che lo hanno estratto da sotto le macerie. Il giovane, pur dolorante per le varie ferite riportate, era vigile ed ha risposto alle domande che gli venivano poste per farlo restare sveglio. È stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta un’ambulanza del 118 e due squadre dei vigili del fuoco di Brindisi. Contestualmente sono arrivate le pattuglie di polizia e vigili urbani. Successivamente nel cantiere sono giunti i tecnici comunali che hanno effettuato alcuni rilievi. Il ferito è stato immediatamente stabilizzato sul posto. In ogni modo i sanitari hanno riscontrato subito le sue gravi condizioni e lo hanno trasferito in codice rosso presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui è stato sottoposto a vari accertamenti al termine dei quali gli è stato riscontrato un politrauma medio ancora in fase di indagine e, quindi, in piena evoluzione. Il giovane operaio è stato ricoverato presso il reparto di Neurochirurgia e le sue condizioni, nel momento in cui scriviamo, sono stabili.

Nelle prossime ore i medici seguiranno l’evolversi del suo quadro clinico, a causa delle diverse fratture riportate, e decideranno ulteriori interventi medici. Intanto, sul cantiere sono arrivati gli ispettori dello Spesal, il servizio dell’Asl per la prevenzione e sicurezza sugli ambienti di lavoro, che ha iniziato a verificare tutta la documentazione amministrativa del cantiere e, soprattutto, il dossier sulla sicurezza e se i dettami prescritti sono stati adottati sul posto di lavoro. Per questo motivo sono stati, e lo saranno anche nelle prossime ore, ascoltati i progettisti e il responsabile della sicurezza. Questo incidente sul lavoro ha riportato all’attenzione della cronaca un altro incidente avvenuto a Mesagne il 29 settembre 2021 quando un operaio, Benito Branca di 41 anni, rimase schiacciato dal crollo di una pensilina. La sua vita si interruppe alle ore 12,30.


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Oggi giovedì 30 giugno scattano le nuove regole che prevedono non più solo l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici, ma anche l’applicazione di sanzioni in caso di mancato adeguamento alla normativa. La sanzione amministrativa di 30 euro, aumenta del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento.

L’intervento del presidente di Confesercenti Brindisi Michele Piccirillo: 

“Per noi il pagamento con moneta elettronica non è un problema, lo sono invece i costi legati alle transazioni, dalle provvigioni bancarie alle spese per l’affitto del Pos. Quindi è questo il nodo principale: non l’utilizzo del Pos ma tutti i costi di gestione dei pagamenti con bancomat e carte di credito.

La soluzione, come accaduto per altre questioni, è un intervento dello Stato che attraverso dei bonus, possa azzerare tutte le spese della transazione a carico dell’esercente. In Italia questi costi sono tra i più alti d’Europa, si spiega quindi perché in altri paesi i pagamenti elettronici si sono diffusi più. Nell’uso di carte di pagamento l’Italia si posiziona 24esima su 26 Paesi dell’Unione Europea, precedendo solo Romania e Bulgaria.

Azzerando i costi bancari elimineremo le proteste e i tentennamenti legati all’obbligo di accettare pagamenti con carte, in quanto non possono ricadere esclusivamente sull’esercente. Da ricordare comunque che ci sono molte persone che non utilizzano bancomat e carte di credito, eliminare il contante quindi non può essere un obiettivo da raggiungere”.  

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La FP CGIL di Brindisi in data 15/06/2022 e in data 19/06/2022 ha denunciato la grave carenza di personale OSS e infermieristico nell’ambito della U.O. in oggetto che ricade sia su ipazienti che sul personale.

Con 24 posti letto, che spesso aumentano con letti bis, il reparto ad oggi conta solo 5 OSSe 14 infermieri in servizio. Un infermiere risulta in infortunio. Con l’avvento delle ferie estive la presenza delle unità di supporto e di personaleinfermieristico diventa quasi nulla. Ovviamente anche la regolare turnazione diventa unamera utopia e finisce con l’invadere anche la sfera personale e familiare. Appare evidente che tale situazione compromette anche i livelli essenziali di assistenzae sicurezza e soprattutto costringe il personale infermieristico a ricorrere ad unsistematico demansionamento nonostante il tribunale di Brindisi con la sentenza306/2017 abbia già condannato l’ASL.

Concetto ribadito anche dalla Corte D’Appello diLecce. La soluzione adottata per colmare la carenza, del personale OSS come abbiamo evidenziatoin precedenza si rifa’ alla coperta corta. Sono stati invitati a sopperire alla vacatio, gli OSS impegnati in UTIC, i quali dovranno farsi carico anche dei pazienti della cardiologia. Questoè inaccettabile, come al solito si persevera con un modus operandi vetusto e senza logica organizzativa scaricando tutto sugli operatori in maniera pilatesca.

Non è possibile sovraccaricare gli operatori per risolvere ogni questione organizzativa o dicarenza di personale. Ancora non si coglie discontinuità nella gestione delle politiche del personale dimostratasi fallimentare nel recente passato. Codesta direzione generale si è immediatamente espressa sulla situazione gravissima del Pronto Soccorso del Perrino, ma ci sono situazioni altrettanto gravi come la Cardiologia o l’Ortopedia che ogni giorno devono convivere con i disagi causati dallacarenza di personale. Ad Oggi dopo tanti richiami ancora nulla è stato fatto e soprattutto si sta sottovalutando il continuo demansionamento a cui sono sottoposti i professionisti infermieri.

Nella fattispecie in cardiologia molto spesso, sono in servizio due sole unità infermieristiche senza OSS. Una situazione che potrebbe presto sfociare in nuove vertenze legali.Come si può organizzare un reparto d’importanza cruciale come la cardiologia basandosi sul minimo sindacale in fatto di personale? Lo stesso dicasi per l’Ortopedia. Siamo in presenza di una situazione di una gravità assurda ma questa amministrazionesembra non rendersene conto. A causa delle ferie estive qualcuno dovrà coprire turni anche di 10 giorni di fila senzamai avere un riposo, con doppie notti. Cosa stiamo aspettando? Che succeda unanuova tragedia prima d’intervenire?La FP CGIL di Brindisi chiede un incontro atto alla risoluzione immediata e concreta dellaproblematica in oggetto .

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Una rapina è stata compiuta nel pomeriggio intorno alle ore 19,00 nel supermercato Carrefour, ex Simply, ubicato a Mesagne in via XXV luglio. Un individuo, con il volto travisato con mascherina e cappello, è entrato nel market e ha minacciato la cassiera con un oggetto, ancora in fase di determinazione, facendosi consegnare l’incasso. Poi è fuggito facendo perdere le tracce. Almeno per ora. Sul posto sono giunte le volanti della polizia i cui agenti hanno avviato le indagini.

L’episodio si è verificato intorno alle ore 19,00 in via XXV luglio una traversa tra via San Donaci e via San Pancrazio. Qui è ubicato il supermercato Carrefour, ex Simply, di proprietà di una società della famiglia Guarini. Un orario in cui il supermercato è particolarmente pieno di gente. A un tratto un individuo con un oggetto in mano, ancora non si sa bene se con un coltello o una pistola, si è avvicinato alla cassiera e gli ha intimato: “E’ una rapina, dammi tutti i soldi che hai in cassa”. La poverina tra incredulità e spavento ha tentennato qualche secondo poi sotto minaccia ha aperto la cassa, ha preso i soldi e li ha consegnati all’uomo che si è girato ed è fuggito. La rapina è durata complessivamente una manciata di secondi. I clienti che si trovavano nei pressi della cassa hanno assistito  all’intera scena mentre quelli che erano all’interno non hanno visto nulla.

È stato lanciato l’allarme e in brevissimi minuti le volanti del commissariato sono giunte sul posto. Gli agenti hanno ascoltato la cassiera, ancora scossa dall’infausto evento, e alcuni clienti che si trovavano nelle immediate vicinanze della cassa. Subito dopo hanno acquisito i filmati delle telecamere di video sorveglianza per cercare di individuare il rapinatore. Dalla visione dei filmati gli agenti avrebbero notato dei particolari particolarmente interessanti per le indagini. È la seconda rapina che il supermercato subisce nel giro di pochi anni.

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Venerdì 1 luglio 2022 – ore 15.30 – Sala conferenze Autorità Portuale.

Brindisi e lo Snim - Salone Nautico di Puglia si confermano punto di riferimento della nautica pugliese. Ne costituisce una conferma l'organizzazione della 1^ ASSEMBLEA GENERALE DELLA NAUTICA DI PUGLIA,  che si svolgerà proprio a Brindisi venerdì 1 luglio, alle ore 15.30, in piazza Vittorio Emanuele II - 7, presso la sala conferenze dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale.

Gli argomenti in discussione riguardano le sfide del futuro ed i nuovi investimenti produttivi nella regione, l’internazionalizzazione, la formazione e le opportunità lavorative, le misure regionali e nazionali in favore delle imprese e l’efficientamento energetico.

L’assemblea sarà introdotta dal Presidente dello SNIM Giuseppe Meo e vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Michele Emiliano. Dopo i saluti istituzionali del Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli, del Commissario straordinario della Camera di Commercio Antonio D’Amore, del Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi e del Comandante Capitaneria di Porto Fabrizio Coke, interverranno gli Assessori regionali Sebastiano Leo, Alessandro Delli Noci e Gianfranco Lopane.

Approfondiranno le tematiche dell’assemblea il Presidente Nazionale di Confindustria Nautica Saverio Cecchi, il Presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora oltre al Presidente del Distretto della Nautica di Puglia Giuseppe Danese, al Presidente dell’ITS Logistica Puglia Silvio Busico, al Presidente del Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia Arturo De Risi ed al Direttore generale del CETMA Marco Alvisi.

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Dopo la segnalazione di un cittadino si è rilevato un fatto gravissimo: Un mezzo della ditta Monteco preposta per il servizio rifiuti nella città di Oria, senza revisione.

L'utima revisione di questo autoveicolo mi viene segnalato risale al 2 luglio 2013. Questo dimostra che sono anni che il mezzo in questione circola senza revisione, ma soprattutto viene messo a repentaglio la sicurezza degli operatori con la mancanza dei controlli periodici dei mezzi: controllo freni, pneumatici, luci, stabilità, impianti elettrici, parti di carrozzeria, specchietti retrovisori.

Questi mezzi Piaggio Porter sono ad alimentazione benzina e Gpl, e risulterebbe tra le altre che gli impianti Gpl sono scaduti, mettendo a repentaglio ulteriormente l'incolumità degli operatori ecologici.Santoro_CLAUDIO.jpg

Faccio un appello all'assessore con delega all'ambiente Simona Erario, e al Sindaco Maria Lucia Carone di segnalare all'azienda il grave fatto riscontrato nel Comune di Oria, provvedendo nell'immediatezza al controllo di tutti i mezzi, con relativa revisione.

La sicurezza sui luoghi di lavoro è fondamentale per la tutela degli operatori, troppe sono state le vittime negli anni per non aver rispettato gli standard di sicurezza.

Nei prossimi giorni ci informeremo se i mezzi utilizzati in tutti i Comuni della intera ARO se i mezzi si trovano nelle stesse condizioni.

Coordinatore Provinciale (Emiliano Sindaco di Puglia)

Claudio Santoro

Dati del giorno: 29 giugno 2022

6.577
Nuovi casi
27.123
Test giornalieri
6
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.990
Provincia di Bat: 623
Provincia di Brindisi: 625
Provincia di Foggia: 919
Provincia di Lecce: 1.505
Provincia di Taranto: 792
Residenti fuori regione: 93
Provincia in definizione: 30
43.416
Persone attualmente positive
299
Persone ricoverate in area non critica
12
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.200.367
Casi totali
11.374.027
Test eseguiti
1.148.336
Persone guarite

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8.615
Persone decedute