ieri mattina è giunto a Mesagne e si è presentato alla città. Lo ha fatto con gli amministratori, con i rappresenti di Libera, con i volontari dell'associazione antiracket e antiusura e, naturalmente, con i suoi uomini del locale commissariato. Il questore è stato accolto dal vice questore aggiunto, Rosalba Cotardo, dirigente del commissariato mesagnese. Masciopinto li ha ringraziati e ha chiarito che la sua visita ha avuto lo scopo di far sentire i poliziotti "parte integrante della grande famiglia della questura di Brindisi". "Ancora non ho avuto il tempo di testare, come si dice in gergo calcistico, il territorio mesagnese - ha esordito il questore Mascipinto - lo farò nelle prossime ore ma soprattutto nei prossimi giorni. In ogni modo, non posso immaginare questo territorio distaccato da quello di Brindisi". Naturalmente il discorso è scivolato sulla città che ha avuto la forza di divenire città dell'antimafia e modello di virtù positive in ambito internazionale. "Se da una parte noi diamo alla comunità il nostro contributo con il lavoro dei nostri uomini e donne - ha chiarito - dall'altra ci deve essere la volontà dei cittadini di riscattare i luoghi dove socialmente si estrinseca la vita sociale. E noi, su questo fronte, daremo il nostro contributo". Il questore ha, quindi, assicurato anche l'impegno dei suoi uomini sul fronte della sicurezza sociale: "Oggi si parla tanto di paura, paura di essere violati nella propria abitazione. In tutte queste situazioni noi offriamo il nostro contributo professionale affinché la sicurezza sia una dato certo". Infine il questore Masciopinto si è complimentato per aver trovato tra le varie forze dell'ordine presenti sul territorio "un'armonia istituzionale utile affinché questo territorio debba guardare al meglio".
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