Mesagne. Chi ha sbagliato i calcoli della Tari si assuma le sue responsabilità

Novembre 27, 2017 2987

molfetta pompeo sindaco sett16A Mesagne non accenna a smorzarsi

la polemica sulla Tari, la tassa dei rifiuti, iniquamente calcolata dal Comune sugli utenti. In tanti stanno approntando dei ricorsi o delle semplici comunicazioni da inviare con raccomandata per richiedere il rimborso o lo storno di quanto versato in più negli anni scorsi. Polemiche a non finire contro l'attuale Amministrazione che, per la verità, ha solo ereditato il problema. A nulla è valsa la lettera aperta alla città scritta dal sindaco Pompeo Molfetta al fine di chiarire la vicenda. I cittadini vogliono il rimborso senza se e senza ma. La conseguenza di tal operazione potrebbe anche comportare un default per l'ente locale. Sulla vicenda è intervenuto Umberto Maizza, già presidente dell'associazione Antiracket e antiusura. «Che il Comune dovrà rimborsare i contribuenti non ci piove - ha detto - purtroppo questa situazione è stata ereditata dalla passata legislatura. Chi invece non sono cambiati sono i funzionari che hanno applicato la legge erroneamente. Inutile nascondersi dietro un "si tratta di interpretare le legge" oppure la "legge è equivoca". Qualsiasi giustificazione non è accettabile poiché la maggior parte dei Comuni d'Italia, e della provincia di Brindisii, hanno ben applicato il tutto. A Mesagne non è accaduto questo. Si è commesso un errore». «Sono andato a leggere il DPR 158/99 che è il decreto istitutivo della tariffa da cui tutto ha origine e posso assicurare che è assolutamente incomprensibile ad una normale mente umana, io avrei decifrato prima i geroglifici della tomba di Tutankhamon o gli ideogrammi cinesi sulla grande muraglia piuttosto che quel Dpr», ha spiegato il sindaco Pompeo Molfetta. In ogni modo il Ministero dell'Economia ha spiegato che i Comuni avrebbero potuto sciogliere l’arcano se avessero letto l’articolo 16 del “Prototipo di Regolamento” di applicazione della Tares "che è un po’ come dire: se vuoi capire la legge nuova devi leggerti il facsimile di applicazione della legge vecchia", evidente la maggior parte dei funzionari italiani sono stati professionalmente bravi nel farlo.