un’articolata attività investigativa scaturita dall’esigenza di individuare i possibili autori di una serie di furti verificatisi ai danni di degenti e della stessa struttura sanitaria ove erano ricoverati. In particolare, i degenti venivano privati di monili in oro tra cui fedi nuziali, altri anelli, collane con ciondoli, in momenti in cui erano a riposo e quindi approfittando di circostanze di luogo e tempo tali da ostacolare la pubblica e privata difesa. Tali azioni delittuose si verificavano in Brindisi fino al luglio del 2017. Oltre agli episodi criminosi in danno dei degenti, la struttura sanitaria veniva parallelamente privata di alcuni farmaci, integratori alimentari e materiale ospedaliero vario come calzari, pannoloni per adulti, teli impermeabili usa e getta per preservare i materassi. I fatti-reato da ultimo indicati si registravano in Brindisi fino al novembre del 2017. Nel corso dell’operata indagine, venivano raccolte fonti indizianti a carico di 5 persone che pertanto, venivano deferite in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Brindisi che, peraltro, ha coordinato la complessa azione investigativa svolta dagli operatori della Squadra Mobile della locale Questura. Nei giorni scorsi, ai 5 indagati sono stati notificati – ad opera degli investigatori della Polizia di Stato brindisina – i pertinenti avvisi di conclusione delle indagini preliminari, l’informazione di garanzia e quella sui diritti di difesa emessi dall’A.G. inquirente. Due dei 5 deferiti – secondo il formulato capo d’accusa provvisorio – risultano indagati per il reato di concorso in furto aggravato poiché, con plurimi atti compiuti in esecuzione del medesimo disegno criminoso ed al fine di conseguire un ingiusto profitto, uno di essi, quale esecutore materiale (mentre l’altro si metteva a disposizione per ricevere la refurtiva), si impossessava degli ori cui si è accennato che sottraeva a diversi pazienti di volta in volta ricoverati nella struttura sanitaria. Uno dei due individui appena indicati è altresì indagato, unitamente ai restanti 3 deferiti, per altro concorso in furto aggravato. Quindi, medesimo esecutore materiale dei fatti-reato di cui sopra ai danni dei degenti, in questo caso col concorso morale dei restanti 3 indagati (i quali commissionavano la refurtiva o accettavano preventivamente di riceverla), con plurimi atti compiuti in esecuzione del medesimo disegno criminoso ed al fine di conseguire un ingiusto profitto, si impossessava di farmaci, integratori e materiale sanitario già menzionati, sottratti alle esigenze della struttura sanitaria che li aveva in carico. Nel corso dell’indagine è stata ritrovata parte della refurtiva che, già nel gennaio di quest’anno, era stata oggetto di invito, alle possibili persone offese dai reati, finalizzato ad ottenerne la collaborazione per l’eventuale riconoscimento dei preziosi rinvenuti.
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