ha disposto l’applicazione di nr. 1 misura cautelare personale emessa nei confronti di un dipendente della “SANITASERVICE ASL BR S.r.l.” (società partecipata dell’A.S.L. di Brindisi), ausiliario, addetto all’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione del Presidio Ospedaliero “A. Perrino” di Brindisi, ritenuto responsabile dei reati di peculato, ricettazione, truffa aggravata e continuata.
Dalla meticolosa attività d’indagine è emerso che il dipendente della “Sanitaservice”, società che svolge servizio di ausiliariato e pulizie all’interno del P.O. “A. Perrino”, strumentalizzando le proprie funzioni ed avendo la disponibilità materiale di farmaci, presidi medici e materiale sanitario vario destinato al citato reparto di Anestesia e Rianimazione del predetto nosocomio, con azioni reiterate se ne appropriava indebitamente. La merce trafugata, riposta solitamente in armadietti e zaini, veniva caricata sull’autovettura dell’indagato. Il materiale illegalmente asportato, in alcune occasioni utilizzato dallo stesso dipendente e dai suoi familiari, nella maggior parte dei casi veniva venduto ai ricettatori, in particolare ambulatori veterinari privati, che lo utilizzavano per gli animali a loro affidati in cura.
L’azione criminosa, oltre a cagionare ingente danno economico all’A.S.L. BR, causava principalmente disservizio ai degenti ed al personale dei reparti. Lo sviluppo dell’attività investigativa, svolta con l’ausilio di indagini tecniche e con mirati servizi di osservazione e pedinamento, ha altresì consentito di accertare una truffa aggravata in danno della ASL di Brindisi, della Sanitaservice e dell’INAIL, posta in essere dallo stesso dipendente della Sanitaservice che, con la complicità di medici di base i quali, con artifizi e raggiri (presentazione di certificazioni mediche attestanti la malattia e infortunio sul lavoro), inducevano la società Sanitaservice e di conseguenza la ASL di Brindisi e l’INAIL in errore, procurandosi un ingiusto profitto, con pari danno per l’ente pubblico, equivalente alla retribuzione corrisposta ed effettivamente non dovuta, relativamente alle sue assenze retribuite, al fine di svolgere altra attività lavorativa, quale muratore presso lo studio e le abitazioni degli stessi medici.
Ancora, sempre il medesimo dipendente, in concorso con altri sodali, si rendevano responsabili del reato di frode assicurativa in danno di compagnie assicurative perché, con artifizi e raggiri, inducevano le società UNIPOL SAI e GROUPAMA in errore, simulando un sinistro stradale e conseguente infortunio degli occupanti i veicoli, con pari danno per la compagnie assicurative corrispondente alla richiesta di indennizzo e retribuzione corrisposta ed effettivamente non dovuta. La rilevanza del fenomeno può definirsi allarmante se si considera l’enormità della spesa sanitaria della Regione Puglia che è in deficit da diversi anni.
Complessivamente sono 18 le persone indagate.