Mesagne. Mentre si insedia la Rete c'è chi muore. Il ruolo dei Servizi sociali In evidenza

Agosto 11, 2018 3182

SARACINO-MARIA-TERESAÈ divenuta immediatamente operativa a Mesagne

la “Rete della povertà” istituita dal Comune con le associazioni Auser, Caritas e Vincenziane. Tre sono state le principali necessità già individuate. La prima è di strutturare in maniera organica una piattaforma che raccolga intenti e servizi offerti da tutti i soggetti della Rete, Comune incluso; uno strumento semplice e agevole che permetta di coordinare gli sforzi verso chi ha bisogno diversificando la tipologia di interventi. Il secondo obiettivo è uniformare le modalità di accesso ai servizi stabilendo i requisiti minimi paritari che dovranno rispettare tutti i soggetti. Il terzo obiettivo è la creazione di una Porta Unica di Accesso informatica che sia capace di rendere noti a tutti gli attori della Rete in tempo reale i servizi erogati ad ogni singolo soggetto in difficoltà. Auser, Caritas, Vincenziane e Amministrazione comunale hanno inoltre messo l’accento sul tema della ludopatia e sulla necessità di azioni raccordate con la Asl e tutti gli organi istituzionali presenti sul territorio impegnandosi a coinvolgere in questo fondamentale argomento l’Osservatorio Comunale sulla Legalità. Tuttavia, ci sarebbe una quarta necessità su cui le associazioni ma, soprattutto, i Servizi sociali del Comune dovrebbero intervenire. La solitudine umana e psicologica in cui si trovano alcuni giovani mesagnesi. Questo all’indomani della morte, per impiccagione, di un trentenne. “In questo caso il compito dei Servizi sociali è di monitorare anche le solitudini umane, in maniera di intervenire per tempo, e non solo elargire contributi”, hanno spiegato da più parti. Intanto, in Comune il primo incontro della Rete è stato piuttosto proficuo. Presenti il sindaco, Pompeo Molfetta, l’assessore ai Servizi Sociali, Maria Teresa Saracino, e i rappresentanti delle associazioni e degli enti no profit che hanno aderito al «Protocollo d’intesa per la realizzazione di azioni coordinate di contrasto all’esclusione sociale ed alla povertà con il coinvolgimento del Terzo Settore». L'importante documento è stato sottoscritto lo scorso lunedì 6 agosto da Auser, presidente Vito Marchionna, dalla Caritas vicariale, responsabile don Pietro Depunzio, e dal gruppo di volontariato Vincenziano con Rosaria Rammazzo. “Il protocollo d’intesa si pone come obiettivo quello di mettere assieme conoscenze, esperienze e risorse a favore dei più deboli della società”, ha spiegato il sindaco Molfetta che ha riassunto ai presenti i compiti ed i sostegni offerti dall’ente comunale “per le situazioni di estrema emergenza”. Infine, il sindaco ha chiesto alle tre associazioni “una ricognizione dei servizi offerti ai poveri della città”.