tra rinnovi e Consigli, continua a fare discutere lo stato di precarietà in cui versano diverse arterie stradali di sua pertinenza. L’ultima protesta è quella elevata da Luigi Vizzino, consigliere comunale di Mesagne, che ha voluto porre all’attenzione il pericolo reale presente, ad esempio, sulla provinciale che collega Mesagne a San Pietro Vernotico. “Le condizioni in cui è stata ridotta questa strada dalle imprese del fotovoltaico, che hanno squarciato molte nostre strade, oltre ad aver deturpato l’ambiente e sottratto terreno fertile al settore agricolo, è indicibile”, ha esordito Vizzino che ha voluto far notare come “non sono bastati i numerosi incidenti verificatesi, alcuni dei quali gravissimi, a scuotere la coscienza dei nostri amministratori provinciali che hanno il dovere di dedicare le somme versate delle imprese realizzatrici degli impianti per ripristinare una condizione di percorribilità di detta arteria. La riflessione riguarda in particolare i consiglieri provinciali, espressione dei consigli comunali di Mesagne e San Pietro Vernotico”, ha concluso il consigliere-sindacalista. Adirato anche lo storico Mario Vinci: “Quella strada – ha spiegato Vinci - è di pertinenza della provincia e avrebbero dovuto obbligare le varie ditte interessate ai lavori per la realizzazione di impianti fotovoltaici, a ripristinare il manto stradale in maniera consona, invece hanno chiuso entrambi gli occhi, ma la cosa più grave non è stata mai oggetto di rifacimento in tutti questi anni”. Ed ha aggiunto: “Chiediamolo alle varie Amministrazioni cosa ha fatto l'ufficio Viabilità della Provincia in proposito? Per ragioni di sicurezza andrebbe chiusa quanto prima perché rappresenta un pericolo per gli automobilisti che quotidianamente sono costretti a percorrerla”. L’ex parlamentare del Pd, Elisa Mariano, ha constatato che “chi ci ha amministrato ha dimostrato scarsissima attenzione e competenza su questo fronte”. A spiegare bene i fatti, è intervenuto il geometra Pietro De Milito che ha gestito diversi impianti fotovoltaici presenti su tale arteria. “Posso assicurare che tutte le ditte del fotovoltaico hanno pagato nella misura di 30 mila euro a chilometro, da utilizzare per il rifacimento dell'asfalto. É stata la strada della provincia di Brindisi più interessata da attraversamenti di linee interrate per il fotovoltaico – prosegue De Milito -. D’altro canto la Provincia ha avuto delle entrate enormi. A questo punto qualcuno dovrebbe andare in Provincia e vedere come sono stati impiegati quei soldi”. La Provincia “avrebbe incassato da quella sola strada circa 4 milioni e 500 mila euro”.
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