tratto in arresto in flagranza di reato di furto aggravato in concorso quattro soggetti, tre fasanesi e uno di Cisternino per furto aggravato in concorso si tratta di SCHENA Leonardo classe 1964, CRESCENZA Silvio classe 1985, CARAMIA Stefano classe 1977 e SUSCA Pietro classe 1961. In particolare, durante l’esecuzione di un servizio di controllo del territorio finalizzato a prevenire e reprimere delitti nelle aree rurali in agro di Fasano, in contrada Torre Coccaro, è stata notata un’Audi A4 SW, di colore nero procedere a velocità sostenuta e pertanto considerate le circostanze di tempo e di luogo i militari con un’autovettura civile si sono posti all’inseguimento. All’interno dell’auto sospetta due individui seduti sul sedile posteriore si sono sfilati un qualcosa dal capo e nel contempo si sono voltati per verificare chi fossero gli inseguitori. I Carabinieri insospettiti dall’anomala manovra e dal comportamento degli occupanti hanno proseguito nel loro inseguimento che si è protratto per qualche chilometro fino a quando i fuggitivi non hanno desistito fermandosi. Nell’auto vi era la presenza di quattro soggetti, dalla perquisizione del veicolo è emersa la presenza di tre passamontagna, tutti di colore scuro. Nel bagagliaio sono state rinvenute quattro telecamere con cablature varie, fili elettrici di vario genere, un hard disk, compatibile con le videocamere, un alimentatore di corrente, una matassa di cavo elettrico usato, tranciato alle estremità, e in un angolo arnesi da scasso nonché un coltello di genere proibito, con meccanismo di apertura a scatto, avente lama di cm 13. Riguardo al rinvenimento, nessuno ha fornito spiegazioni plausibili. L’ulteriore perquisizione del mezzo ha consentito di sequestrare due torce a batteria, uno spray urticante (da difesa personale) parzialmente utilizzato, cavi vari ed altra refurtiva. A seguito dell’esame delle immagini registrate nell’ hard disk è stata individuata l’azienda agricola oggetto della scorreria e nella quale si è consumato il furto, nonché tutte le operazioni espletate dai quattro arrestati sul luogo del delitto accertando che il materiale rinvenuto era stato trafugato da quell’area dopo che i quattro hanno rotto il lucchetto di chiusura della porta che consente l’accesso ad un capannone agricolo. In sostanza si sono impossessati di un impianto di videosorveglianza completo e perfettamente funzionante rimuovendolo materialmente dalle installazioni. Gli arrestati al termine delle formalità di rito, previa sottoposizione ai prescritti rilievi sono stati sottoposti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. A Brindisi i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia hanno tratto in arresto in flagranza di reato di detenzione al fine di spaccio di stupefacente, MORCIANO Marco classe 1991 del luogo. L’uomo è stato sorpreso nel centro storico a dialogare con un minorenne, quest’ultimo alla vista dei militari ha tentato di disfarsi di uno spinello. Il Morciano è stato sottoposto a perquisizione personale e gli sono stati rinvenuti tre grammi di marijuana nelle tasche dei pantaloni. La successiva perquisizione nell’abitazione ha portato al rinvenimento di ulteriori 54 grammi di marijuana all’interno di una busta di cellophane nonché materiale per il confezionamento delle dosi occultato nel mobile libreria della sua camera da letto. Il tutto è stato sottoposto a sequestro. Il minore è stato segnalato all’Autorità Amministrativa, mentre l’arrestato dopo le formalità di rito è stato condotto nella sua abitazione in regime di arresti domiciliari come di sposto dall’Autorità Giudiziaria. A Latiano i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto su ordinanza di custodia cautelare in carcere, un 25enne originario della provincia di Lecce. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal GIP del Tribunale di Lecce per i reati di maltrattamenti contro i familiari conviventi, nonché per tentata e consumata estorsione sempre nei riguardi dei congiunti. L’uomo per un notevole lasso temporale in maniera periodica e continuativa trovandosi in stato di alterazione psicofisica dovuto all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti ha maltrattato i genitori, determinando in loro sofferenze fisiche e psichiche tali da compromettergli la loro qualità di vita. In alcune circostanze li ha percossi e minacciati di morte per costringerli a soddisfare le sue richieste estorsive di denaro. In altre ha costretto il padre a consegnargli somme di denaro sotto la minaccia di incendiargli la casa e l’autovettura brandendo anche un’ascia affilata e un martello, attrezzi con i quali ha danneggiato tutti i mobili della sua camera da letto e le suppellettili. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari con il divieto di comunicare con persone diverse da quelle che con lui coabitano. A Brindisi i Carabinieri della Stazione “Brindisi Centro” hanno tratto in arresto su ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi DEL MONTE Simone classe 1995. L’uomo deve espiare la pena di anni tre e mesi nove di reclusione per furto e rapina a mano armata, reati commessi in San Vito dei Normanni e Brindisi. In particolare nel febbraio 2015 insieme con altri complici venne arrestato dai Carabinieri di San Vito dei Normanni in quanto avevano svaligiato un ristorante in contrada Varvalla. Nella circostanza la refurtiva venne recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Nel gennaio di quest’anno si è reso responsabile di una rapina ad un supermercato di Brindisi, all’interno del quale si era introdotto travisato in viso dal cappuccio di una felpa e si era impossessato del denaro contenuto nel registratore di cassa. Durante la fuga si è disfatto di una pistola gettandola in un’aiuola con la quale aveva commesso il reato, successivamente è stato arrestato per rapina a mano armata e detenzione abusiva di arma. Espletate le formalità di rito è stato associato nella casa circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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