La ricostruzione dettagliata dell’evento, resa possibile dalla disamina delle immagini di un video, nonché dall’escussione testimoniale di alcune persone, ha delineato esattamente i fatti avvenuti nella piazza adiacente a viale Commenda che hanno visto quale soggetto passivo il minorenne. Il giovane è stato fatto oggetto da parte dei due indagati, di comportamenti connotati da arroganza e prevaricazione, nonché altamente lesivi dei diritti e della dignità di ogni individuo. Comportamenti, che si sono manifestati sia con insulti omofobi, sia con azioni violente, intolleranti e derisorie. I reati contestati ai due maggiorenni sono la violenza privata e la diffamazione.
Gli atti discriminatori perpetrati al minore sono stati ripresi con uno smartphone e le immagini diffuse sul social network “instagram”, successivamente rimosse. Oltre ai due indagati maggiorenni è al vaglio la posizione di altri soggetti coinvolti che avrebbero avuto un qualche ruolo nella vicenda.