Mesagne. Ancora fari accesi sulla gestione dei rifiuti In evidenza
Resta ancora lacunosa la raccolta dei rifiuti nella città di Mesagne da parte dell’azienda che ne ha la gestione. Sembra non aver sortito nessuna soluzione il richiamo che l’Amministrazione comunale ha fatto nei giorni scorsi. Tanti, infatti, sono i problemi che si anelano su questo servizio. Orari del ritiro stravolti, specialmente nelle zone extraurbane, dove non è consigliabile uscire i rifiuti la sera precedente poiché gli animali banchettano e depauperano l’ambiente. Sporcizia sparsa per terra che i netturbini non sono autorizzati a spazzare e ritirare. Ed ancora assenze significative per infortunio, malattie e ferie, mancata corresponsione delle maggiorazioni salariali, mancata assunzione degli stagionali e ricorsi di assunzioni attingendo da San Vito bypassando le norme che regolano il diritto riassuntivo.
Poi c’è il giallo del licenziamento, o dimissioni, del coordinatore e il demansionamento di alcuni servizi. Insomma, un guazzabuglio in cui l’Amministrazione comunale sembra non riuscire a venirne a capo per tutelare i cittadini da questa nebulosa gestione. Ancora ieri, davanti a centinaia di abitazioni di mesagnesi, vi erano i bidoni con dentro il vetro, il ferro e la carta che non è stata ritirata giovedì scorso. Per il ritiro del vetro e del ferro bisognerà aspettare il prossimo 11 agosto, secondo la normale turnazione. Su questa spinosa vicenda è intervenuta la Fit-Cisl di Brindisi. “Giovedì28 luglio – ha precisato l’organizzazione sindacale -, erano assenti 6 lavoratori per malattia, 2 per infortunio, 2 per permessi vari, 4 per ferie per un totale di 14 unita su 53 previsti nel vigente capitolato d’appalto. Possiamo affermare che le assenze sono quasi nella media prevista dal vigente Contratto collettivo nazionale del lavoro, inoltre dobbiamo considerare le malattie per i contagi da Covid 19 e la media elevata dell’età anagrafica dei lavoratori della gestione”. Il coordinatore della Fit-Cisl, Vincenzo Cavallo ha, quindi, aggiunto: “Comunque se l’azienda ha il sospetto che le malattie non sono veritiere bene ha fatto a fare denuncia agli organi preposti. Questo, però, non deve buttare aloni su tanti lavoratori che ogni mattina svolgono il loro lavoro con professionalità e competenza, sempre con spirito di collaborazione e dedizione, per mantenere la città pulita, non se lo meritano”.
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