SpiCgil. Ciclo vaccinale e sanzioni per gli inadempienti
Ciclo vaccinale e sanzioni per gli inadempienti, Almiento (Spi): «Scarsa comunicazione, per gli anziani oltre al danno, la beffa». In queste settimane stanno piovendo decine di sanzioni da parte dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione nei confronti dei cittadini che non hanno adempiuto al ciclo vaccinale primario. Le sanzioni sono emesse dal Ministero della Salute ai sensi dell'articolo 4-sexies, comma 4, del D.L. 44/ 2021, convertito con modificazioni, dalla Legge 76/2021.
Cento euro. A tanto ammonta la sanzione che in questi giorni anche tanti cittadini, e tanti anziani in particolare, della nostra provincia si stanno vedendo recapitare per motivi diversi riferiti all’obbligo vaccinale: per non aver rispettato una data di prenotazione anche se si è fatta comunque la dose di vaccino, se non si è completato o non ci si è sottoposti al ciclo vaccinale. Una sanzione quanto meno discutibile nel caso di persone anziane, non solo sul fronte dell'esborso economico.
Colpisce, infatti, che con molta solerzia, a distanza di pochi mesi dall'entrata in vigore dell’art. 4-quater( alla data del 25 marzo 2022), senza che vi sia stata una adeguata campagna di informazione dell’estensione dell'obbligo di vaccinazione per tutti gli ultracinquantenni, stanno arrivando gli avvisi di sanzione. Vaccinarsi non era una libera scelta ma un vero e proprio obbligo non solo per lavoratrici e lavoratori ma per tutti gli ultracinquantenni. Ma le persone – e gli anziani in particolare - lo apprendono solo adesso con l'arrivo della sanzione. Bisognerebbe chiedersi, a questo punto, in quale misura tutta questa fascia di popolazione sia stata realmente avvisata e tutelata nel suo diritto all'informazione su tale obbligo.
Ora si dice che dovrebbe essere il medico curante a certificare l'impossibilità a vaccinarsi in caso di patologie, o anche per situazioni temporanee di impossibilità a fare un richiamo perché hanno dovuto fare interventi delicati, ma che tipo di rete d’informazione ha funzionato dopo il 25 marzo 2022 a tutela di tutti questi cittadini da parte di Ministero della Salute, Asl competenti e medici di medicina generale considerato che l’obbligo è passato sottotraccia?
Come Spi Cgil Brindisi sosteniamo che le persone debbano essere sempre assistite. E soprattutto preventivamente sul fronte della informazione e della protezione e non solo espressamente per l’ammenda. Questi cittadini avevano il diritto di sapere che qualora avessero rifiutato di vaccinarsi – per qualsiasi motivo personale – avrebbero dovuto certificarlo o incorrere nella sanzione.
Un atteggiamento che stride profondamente con tante altre situazioni di fronte a cui da parte del Ministero della Salute non si agisce con la stessa solerzia. Come quando ad esempio occorre garantire il bisogno di cura ai cittadini che si recano ai Centri unici di prenotazione (Cup) e si ritrovano di fronte all'amara realtà per cui, alla richiesta di una determinata prestazione sanitaria, la risposta è che le agende sono chiuse. Oppure non vengono rispettati i tempi entro cui deve essere garantita la prestazione in base al codice che viene indicato dal medico curante.
«Vorrei esprimere tutta la mia amarezza – dice Michela Almiento segretaria dello Spi Cgil di Brindisi – perché i cittadini anziani, e in questo caso i più fragili, non sono realmente tutelati. C'è uno Stato sanzionatore, ma non c'è uno Stato garante. Nessun cittadino anziano viene messo realmente in condizione di poter vivere al meglio e in serenità la propria condizione. In questi giorni ai nostri sportelli stiamo accogliendo decine di persone che hanno ricevuto l’avviso di ammenda. Oltretutto nel caso in cui comunque si è ottemperato all’obbligo vaccinale, che le ASL hanno registrato, perché costringere queste persone a dimostrarlo? Inoltre non ci si preoccupa delle condizioni economiche di tanti nostri anziani. Perché, se parliamo di un anziano con una pensione minima, una multa di 100 euro su un reddito da 500, diventa davvero pesante da sostenere. Bisognerebbe magari accertarsi prima di cosa sia accaduto inviando gli elenchi al medico curante che dovrebbe conoscere e certificare le condizioni di salute dei propri assistiti. Come Spi Cgil saremo accanto ai nostri pensionati per assisterli nel cercare di evitare che oltre al danno (l'essere loro malgrado malati) si aggiunga la beffa della sanzione».
Michela Almiento
Segretaria Generale
SPI Cgil Brindisi
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