Mesagne. Furti a raffica nelle zone residenziali In evidenza
I residenti di diverse zone residenziali di Mesagne hanno lanciato l’allarme rosso sul fronte dei furti. Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio.
.Una sequela di effrazioni che stanno preoccupando non poco i cittadini che hanno chiesto alle istituzioni un maggiore controllo del territorio. Purtroppo già da un po' di anni la stazione dei carabinieri chiude la sera e non ha gazzelle sul territorio mesagnese h24. Ci sono solo le auto della compagnia di San Vito che, in ogni modo, devono coprire tutto il territorio di propria competenza che comprende diversi Comuni. Così, negli ultimi giorni sono state diverse le villette obiettivo dei raid di malviventi che, probabilmente, giungono a Mesagne da fuori città. In un caso i balordi hanno ammazzato il cane di una famiglia che è stata, poi, derubata.
Intanto, il consiglio degli operatori di polizia è di avere sempre attivati i sistemi di allarme nelle abitazioni e, in caso siano stati notati individui sospetti in zona, comporre il numero del 112 o 113 e chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Sempre che abbiano una pattuglia disponibile sul territorio. Una richiesta è stata rivolta anche ai vigilantes degli istituti di vigilanza, a cui molti residenti sono abbonati, al fine di rafforzare la loro presenza sul territorio. Dunque, c’è tanta preoccupazione da parte dei residenti nelle zone Manfredonia, Torretta, Simone, Palmitella, Canali che nelle ultime settimane sono state oggetto di scorribande delinquenziali da parte di individui che, con estrema spavalderia, forzano gli ingressi e mettono a soqquadro le abitazioni trafugando merce facilmente vendibile sul mercato nero, soldi e gioielli. Ad agire, probabilmente, sono malviventi che arrivano dall’hinterland. Intere squadre che arrivano a Mesagne, agiscono, e scappano facendo perdere le loro tracce.
Diverse sono le immagini riprese dai servizi di videosorveglianza privati che al momento non hanno sortito nessun effetto identificativo. I balordi, per sfuggire sia ai controlli degli agenti sia agli occhi del Grande fratello, aggirano l’obiettivo prescelto entrando dalle zone retrostanti, utilizzando terreni incolti o vecchi tratturi. Insomma, mettono in atto qualsiasi escamotage logistico per evitare di essere intercettati. Nei giorni scorsi un comitato spontaneo di residenti si è riunito per cercare di trovare strumenti che possano arginare questi furti che oltre al danno stanno causando una chiara apprensione nei residenti. Insomma, un allarme sociale che richiede un intervento immediato sia delle forze dell’ordine sia delle istituzioni locali. Un aiuto determinante potrebbe giungere anche da un rafforzamento dei servizi, con un prolungamento di orario e uomini, della polizia locale sui territori extraurbani.
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