Non è un titolo di un film ma quando sta realmente accadendo nei commissariati di pubblica sicurezza di Ostuni e Mesagne ormai prossimi alla paralisi gestionale per una situazione “insostenibile”. A lanciare l’allarme è stato Mario Lo Re, segretario generale provinciale del Siulp. “La situazione in cui riversano i Commissariati di Ostuni e Mesagne ha raggiunto una gravità tale al punto che gli stessi rischiano la totale paralisi dovuta alla mancanza di personale”, ha spiegato il segretario generale secondo il quale nel commissariato di Ostuni si registra “una costante situazione che grava solo ed esclusivamente su due o al massimo tre colleghi i quali, benché impegnati in ufficio con notevole carico di lavoro, sono distolti all’improvviso per far fronte alla copertura dei più svariati turni della volante o ad altrettante esigenze”. La situazione attuale del commissariato di Ostuni, nonostante il sacrificio di tutti gli agenti impegnati, è talmente grave che, secondo la valutazione del Siulp, se dovessero venire meno due o tre operatori che coprono le varie esigenze, c’è il rischio che non si riuscirà più adempiere alle ordinarie attività istituzionali. In situazione critica si trova anche il personale del commissariato di Mesagne cui sono chiesti enormi sacrifici per sopperire alle difficoltà createsi per la perdita di diverse unità avuta negli ultimi tempi, a causa di pensionamenti e di assenze prolungate per motivi di salute. “Significativa – ha spiegato Lo Re - è la circostanza dell’ufficio amministrativo dove opera una sola collega, che con spirito di sacrificio, per non creare ulteriori disagi all’ufficio stesso, ha accettato di fruire il congedo estivo a giorni alterni, garantendo la propria presenza nei giorni di apertura al pubblico”. Di fatto c’è nei due commissariati una condizione di notevole disagio professionale e personale. “E’ evidente che c’è il rischio che l’attività possa subire una caduta in termini di efficienza nei servizi di sicurezza, di mantenimento dell’ordine pubblico e dell’incolumità dei poliziotti stessi”, ha concluso il segretario Lo Re.
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