Non c'è pace a Mesagne sul fronte della gestione dei rifiuti. manca ormai poco al passaggio all'Aro che i disservizi in città non accennano a placarsi. Intanto, i dipendenti della ditta Axa-Gial Plast, che ha in appalto il servizio, minacciano di incrociare le braccia se l'azienda non fornisce mezzi idonei che possa garantire la sicurezza sul lavoro. Infine, c'è il rischio del percolato che scola dai cassoni al quale non è stato mai posto rimedio. Interprete dei disagi dei lavoratori si è fatto carico il sindacato Cobas. "Il sindacato Cobas non ha ricevuto inoltre nessuna risposta alla richiesta di incontro inviate alle ditte Axa Gial Plast per la questione dell’ex dipendente precario Antonio Bianchetto il quale vanta una sentenza della magistratura brindisina che prevede la sua riassunzione, ma mai attuata", ha precisato Roberto Aprile referente dei Cobas. Nella stessa lettera inviata alle aziende il Cobas ha precisato che la stessa vale anche come richiesta di incontro per il tentativo di conciliazione, obbligatorio per legge, previsto prima della proclamazione dello sciopero. "La denuncia sul cattivo funzionamento dei mezzi - ha continuato Aprile - è stata fatta perché ha dei gravi riflessi sul lavoro, sia per la minore qualità dei servizi resi alla città che per l’aggravio fisico per gli stessi lavoratori". Dopo le manifestazioni pubbliche dei mesi scorsi, rivolte a chiedere l’intervento degli enti preposti e dell'Amministrazione comunale sul grave problema del percolato nuove iniziative saranno intraprese a sostegno dei motivi che hanno portato allo stato di agitazione. Il sindacato ha informato l’Amministrazione comunale, la Prefettura di Brindisi , la Commissione nazionale di garanzia del diritto di sciopero. "L’Amministrazione Comunale ha il compito di vigilare sul rispetto del capitolato di appalto, che prevede che i mezzi devono essere nuovi o quasi nuovi e soprattutto efficienti", ha messo in rilievo il sindacalista che ha rivolto un appello ai cittadini di unirsi alla protesta "per dire, ancora una volta, che i soldi pagati per la raccolta dei rifiuti urbani devono essere utilizzati nel migliore dei modi". Intanto in città è sempre critica la raccolta dei rifiuti poiché vi sono zone urbane ed extraurbane divenute le discariche preferite da cittadini che sprezzanti delle leggi continuano ad abbandonare la spazzatura dove gli pare. “Fin dai primissimi giorni di insediamento - ha sottolineato l’assessore all'Ecologia Tecla Pisanò - abbiamo messo in campo ogni azione utile per contribuire fattivamente al miglioramento del servizio, attraverso l’ascolto di commercianti, operatori ecologici, cittadini ma anche apportando modifiche di metodo per prevenire le criticità. E’ evidente però che l’impegno, seppure importante, non è sufficiente ad arginare fenomeni di totale indifferenza rispetto alle basilari regole di convivenza civile". L'assessore ha concluso: "In questo senso si fa appello, ancora una volta, alla sensibilità dei cittadini, ricordando al contempo che saranno poste in essere azioni specifiche di controllo e sanzionatorie”. Infine, c'è una novità. La Regione Puglia ha comunicato i dati della raccolta differenziata del Comune di Mesagne nel periodo gennaio-maggio 2015, escluso il mese di marco. La percentuale generale è del 55,30 per cento. Tanto basta per affermare che l'obiettivo di raggiungere il 70 per cento della raccolta differenziata, nei primi tre anni di gestione, è stato disatteso.