Nell’incendio è andata a fuoco anche l’auto del fratello e quella di un residente. L’autore dell’insano gesto è Carmelo Calizia, 50 anni, di Mesagne, personaggio già noto alle forze dell’ordine. Nella serata di ieri i poliziotti si sono recati nella sua abitazione, l’hanno tratto in arresto e trasferito nel carcere di Brindisi a disposizione del sostituto procuratore Costantini.
Il fatto si è verificato intorno alle ore 5 di ieri in via Dei Sasso, una parallela della centralissima via Guglielmo Marconi. Qui è regolarmente posteggiata in strada una Suzuki Splash, di proprietà dell'avvocatessa Irene Solimeo, e una Renault Megane Sw, di proprietà del fratello. A un tratto la Suzuki ha preso fuoco. Il crepitio delle fiamme e lo scoppio dei finestrini ha fatto uscire i residenti in strada. Anche l'avvocatessa è uscita trovandosi davanti al rogo. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i poliziotti del locale commissariato. Intanto le fiamme avevano già raggiunto l'altra auto, la Megane. Poco dopo in via Dei Sasso sono arrivati i vigili del fuoco che hanno spento l'incendio delle auto, delle tapparelle, della serranda di un'abitazione attigua e di una terza auto posteggiata in garage. Una signora, di 65 anni, che abita nelle vicinanze ha accusato un malore per il fumo entrato in casa.
I poliziotti con l’aiuto dei vigili del fuoco hanno abbattuto la porta e salvato la donna. E’ intervenuta un'ambulanza del 118 i cui sanitari hanno deciso di trasferirla presso l'ospedale "Perrino" di Brindisi. Quando la coltre di fumo si è allontanata i vigili del fuoco hanno monitorato la zona non trovando nessun liquido infiammabile. Neanche i poliziotti hanno trovato nulla. Le indagini sono state avviate sotto la direzione del commissario Cotardo che ha ascoltato la vittima. Nel frattempo sono stati acquisiti i fotogrammi di una telecamera che si trova a qualche decina di metri dal luogo dove è stato appiccato il fuoco. Così, nella tarda serata il loro lavoro è stato premiato poiché hanno individuato l’uomo che avrebbe appiccato il fuoco.
Nelle immagini si vede un’auto transitare su via Dei Sasso e fermarsi nei pressi dell’abitazione. Dopo pochi secondi divampa il fuoco nella parte antistante della Suzuki di proprietà del legale. La foto è stata mostrata all’avvocatessa che immediatamente ha riconosciuto l’uomo: si trattava del marito di una sua cliente in fase di separazione legale. La donna aveva presentato, già in passato, delle querele contro il marito per stalking. “Un marito che l’aveva perseguitata, molestata e ingiuriata, ivi compresa la prole maggiorenne convivente con la donna”, ha tenuto ha precisare il commissario. L’uomo, infatti, era contrariato dalla decisione della moglie di separarsi e aveva adottato “un assillante atteggiamento persecutorio con sms, telefonate e pedinamenti continui”, ha aggiunto la poliziotta. Non soddisfatto negli ultimi giorni aveva rivolto la sua rabbia e il suo rancore nei confronti dell’avvocato della moglie “attribuendole – ha precisato il commissario Cotardo - comportamenti non assunti e riservandole del rancore”. A questo punto la ricostruzione dei fatti è apparsa chiara e suffragata da prove. Il magistrato ha, quindi, emesso l’ordinanza di custodia cautelare che ieri sera è stata eseguita dai poliziotti.