Vendemmia, a rischio qualità e quantità

Tranquillino Cavallo Settembre 12, 2016 3266

vendemmiatrice meccanicaI nubifragi di questi giorni hanno messo

in ginocchio il comparto agricolo con l’allagamento degli agri. In molti territori i canali di deflusso delle acque meteoriche non hanno funzionato poiché pieni di rifiuti, arbusti e rovi. Colture sott’acqua destinate a marcire. Tuttavia, in questo momento l’attenzione principale è rivolta alla vendemmia che ha subito un drastico stop proprio nel momento dell’avvio quando si stavano ottenendo mosti di grande qualità. Le abbondanti piogge di cinque giorni, comprese tra i 115 millimetri di Mesagne e i 250 di San Pietro, Torchiarolo, Cellino, hanno bloccato quella che era stata etichettata come una delle migliori vendemmie degli ultimi anni. Purtroppo le piogge non sono terminate poiché la perturbazione dovrebbe restare sul Salento ancora nella giornata di oggi poi da domani sole e tramontana dovrebbero mitigare i danni. Così, nella speranza di ricominciare a tagliare le uve i viticoltori ieri mattina, con il primo capolino di sole, sono ritornati nei vigneti a controllare la situazione. Tra di essi anche Angelo Maci, presidente della Cantina Due Palme di Cellino San Marco, una delle più grandi realtà vinicole d’Italia.

Presidente Maci com’è la situazione agronomica in questo momento sul territorio?

“Le piogge di questi giorni sicuramente non avranno effetti benefici sulle uve. La situazione sanitaria per chi non ha trattato con gli antimuffa, fra una decina di giorni, sarà critica poiché il prodotto potrebbe marcire. Per chi l’ha fatto può stare tranquillo perché le uve sono sane nonostante le piogge. Stamattina sono entrato nei miei vigneti e li vedo sani”.

Terminate le piogge quando potrà riprendere la vendemmia.

“Dipende dalle zone. Dove i terreni sono asciutti basteranno due giorni di tempo dove invece ci sono stati degli allagamenti bisognerà attendere anche una decina di giorni. Per chi dovrà vendemmiare con la vendemmiatrice dovrà, necessariamente, aspettare che i terreni asciughino bene. Per chi taglia col vecchio sistema ed esce le uve con le tinelle sulle spalle lo può fare anche oggi, e lo sta facendo pur di salvare il prodotto. Per questa sera abbiamo convocato un’assemblea dei soci per fare un punto della situazione. Tra le decisioni che adotteremo c’è l’apertura del conferimento fino alle ore 19”.

Che prodotto si potrà ottenere da queste uve che grondano acqua.

“Le piogge hanno dilavato gli zuccheri ecco perché dobbiamo avere l’accortezza di far passare alcuni giorni per fare asciugare i grappoli. Se avremo questa pazienza, aiutati dalla tramontana e dal sole dei prossimi giorni, il tutto si asciugherà e riprendere anche il grado zuccherino”.

Le piogge potranno aver causato un calo di produzione?

“Certamente si. Secondo me ci sarà un calo perché tra circa 15 giorni s’inizieranno a vedere le muffe che faranno marcire il prodotto. Penso che ci sarà la stessa produzione del 2015”. L’appuntamento per un bilancio di produzione è rimandato a fine ottobre quando, a vendemmia quasi terminata, si potrà tracciare un quadro agronomico certo sia sulla quantità sia sulla qualità della presente campagna.