Dopo la morte di Milone Mesagne riflette sulla viabilità In evidenza

Settembre 24, 2016 3884

circonvallazione -presentazione lottoLa morte dell'ottantottenne Carmelo Milone, a seguito

di un sinistro stradale verificatosi sulla circonvallazione nord di Mesagne e il grave ferimento di una quarantenne, ha riproposto all'attenzione dell'opinione pubblica la sicurezza di una strada a scorrimento veloce, e particolarmente vivace, peraltro costruita per decongestionare il traffico cittadino. In particolare si discute sulla scelta tecnica adottata nel realizzare gli incroci a raso. Le soluzioni da utilizzare potevano essere diverse come, ad esempio, delle rotatorie, una particolare tipologia di intersezione stradale a raso, cioè un’area comune a più strade organizzata in modo da consentire lo smistamento delle correnti di traffico dall’una all’altra di esse, oppure semaforizzare gli incroci. Tuttavia, al di la delle diverse posizioni tecniche resta una certezza: quella strada, prima che diventi maledetta a causa delle morti che si potrebbero verificare ancora, deve essere messa in sicurezza. L'onere inizialmente è stato della Provincia di Brindisi che l'ha progettata e realizzata. Adesso, con la soppressione delle Province, non si sa bene a chi passeranno le competenze. Intanto, ieri mattina l'assessore ai Lavori pubblici, Urbanistica e Centro storico del Comune di Mesagne, Palma Librato, ha fatto un sopralluogo sul posto per accertarsi della situazione spaziale. "Posso assicurare che seguo attentamente da un po' le questioni relative alla mobilità che rientrano nelle tematiche urbanistiche - ha esordito l'assessore Librato - seguo anche la vicenda della circonvallazione e quelle di competenza dell'Anas con verifiche continue per comprendere da un lato i tempi di completamento e dall'altro per fare riattivare, in tempi certi, i cantieri abbandonati da Anas". Cantieri propedeutici all'innesto della circonvallazione sulla statale 7, Brindisi-Taranto, e alla realizzazione del cavalcavia, con rampa di discesa, per la direzione San Vito scalo. "Ho letto degli incidenti verificatesi sia in città che fuori - ha affermato l'assessore -. Nel primo caso, ci sono delle strade, come ad esempio via Marconi, luoghi di scontri e feriti, nel secondo caso, di perdite di vite umane". Ed ha, quindi, aggiunto: "Per il primo caso, relativo alla mobilità urbana, bisogna intervenire moderando le velocità con un progetto strutturale che renda più sostenibile i percorsi". L'assessore Librato ha assicurato che su tale fronte l'Amministrazione Molfetta "sta lavorando molto seriamente mettendo in campo idee e ragionamenti. "Nel secondo caso, per la viabilità extra urbana su sedi stradali provinciali tra cui ad esempio la circonvallazione, luogo dell'ultimo tragico incidente, per citarne uno, trovo, come sempre inutile e pretestuoso dire si poteva fare meglio o diversamente, con rotatorie o altro, trovo più utile, in qualità di rappresentante dell'Amministrazione, però, sollecitare la Provincia o chi per lei ad una riflessione approfondita". Ed è proprio sul "chi per lei che si apre un dibattito perché lo smantellamento della Provincia non dovrà far cadere responsabilità di strade fatte abbastanza di recente, e che forse presentano punti di criticità, sui Comuni già stremati dall'ordinario", ha concluso l'amministratrice.