Mesagne. La necropoli di San Lorenzo resterà a vista
La necropoli rinvenuta intorno all’antico tempietto di San Lorenzo sarà lasciata a vista, coperta solo da alcune lastre di cristallo, affinché siano visibili i resti mortali, attraverso una riproduzione 3D, che sono stati inumati nei secoli passati. Inoltre, grazie agli scavi archeologici è stato possibile riscrivere parte della storia di questo monumento religioso. La chiesa di San Lorenzo è ubicata nei pressi della nuova via Appia e, presumibilmente, nel raggio di passaggio della vecchia via Appia, la Regina viarum.
Così, grazie alle ricerche archeologiche condotte nel corso della primavera scorsa a Mesagne, alle spalle del catino absidale e lungo il fianco meridionale della chiesa di San Lorenzo fuori le mura, si è iniziato a fare luce su questo monumento per alcuni aspetti enigmatico. “In base ai dati emersi fino ad ora, nonostante i lavori di restauro eseguiti nel 1986 abbiano causato gravi danni ai depositi archeologici, si può affermare con ragionevole certezza che l’edificio non sembra sorgere sui resti di strutture precedenti, come, per esempio, ville romane o luoghi di culto pagani”, ha spiegato l’archeologo Christian Napolitano. Dal punto di vista strutturale sono emerse le fondazioni di un muro esterno alla chiesa, riferibile con ogni probabilità al nartece, demolito nel corso del secolo scorso che, ad una prima osservazione, sembrerebbe realizzato in un momento successivo alla costruzione della chiesa. “Senza dubbio, uno degli aspetti più interessanti emersi dalle indagini è la presenza di un cimitero pluristratificato lungo il perimetro esterno della chiesa, che si provvederà a datare facendo ricorso anche al radiocarbonio”, ha sottolineato l’archeologo. Inoltre, l’Amministrazione comunale sta cercando di avviare un’intesa con la parrocchia proprietaria della fabbrica cristiana per garantirne la regolare apertura al pubblico.
“Attualmente lo scavo archeologico è stato sospeso in una fase assolutamente preliminare, pertanto, assieme all’Amministrazione comunale di Mesagne e alla Soprintendenza Abap di Lecce, si conta di riuscire a completare le indagini lungo il fianco meridionale della chiesa e, nei limiti del possibile, di indagarne altri settori per poter riscrivere la storia della chiesa di San Lorenzo fuori le mura”, ha precisato l’architetto Marta Caliolo, responsabile dell’ufficio Urbanistica. “Stiamo lavorando affinché anche il tempietto di San Lorenzo, con i suoi rinvenimenti archeologici, sia valorizzato e abbia ampia visibilità lungo l'antico tracciato della via Appia, già meta di viandanti che partono da Roma per arrivare alle colonne terminali di Brindisi”, ha sottolineato Mimmo Stella, consulente politico del sindaco Matarrelli per i Beni culturali.
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