Redazione

Le vetrine dei negozi di tutta Italia a marzo si tingono di rosa per il mese della consapevolezza sull’endometriosi, malattia cronica che colpisce circa 3 milioni di donne nel Paese. A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi, che unisce pazienti volontarie impegnate nel fare informazione sulla malattia, lancia un’iniziativa per far conoscere a quante più persone possibili la patologia e fare prevenzione. Tutti coloro che hanno un negozio possono aderire a “Vetrine Consapevoli”, esponendo i palloncini dell’APE e il materiale informativo durante il mese di marzo. Una proposta che ha avuto già un ottimo riscontro negli scorsi anni, un modo semplice ed efficace per attrarre l’attenzione su una malattia ancora difficile da diagnosticare, per la quale l’informazione diventa fondamentale per aiutare le donne che ne soffrono, ma anche le amiche o la famiglia.

«Il materiale informativo diventa un aiuto concreto per le donne affette da endometriosi – racconta Jessica Fiorini, Vicepresidente di A.P.E. -. Dopo che sono stata operata, credevo di soffrire di una malattia rara perché non l'avevo mai sentita e nessuno, tra le persone che frequentavo, la conosceva. Un giorno una collega mi portò un volantino dell'Associazione che aveva trovato nello studio del medico e da lì mi sono documentata, ho visitato il sito e ho scoperto innanzitutto che non soffrivo di una malattia rara, che non ero sola. Di qui è nato anche il desiderio di fare volontariato in modo che l'endometriosi diventasse meno sconosciuta per tutti. Gli esercizi commerciali sono l'anima delle città e dei paesi, ce ne siamo accorti in questo ultimo anno quando sono stati chiusi, in molti casi possono contribuire anche alla diffusione di buone cause come questa». Per partecipare e richiedere gratuitamente il materiale informativo di A.P.E. – Associazione Progetto Endometriosi per la propria vetrina, si può scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sul sito dell’A.P.E. - www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale. 

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Parco Caniglia si appresta a vivere una stagione di rilancio. Martedì 16 febbraio è stata siglata la convenzione tra il Comune di Francavilla Fontana e l’Associazione Nuovaria per la gestione dell’area verde del quartiere San Lorenzo per i prossimi 6 anni.

“Con la firma di questa convenzione diamo un impulso alla rinascita di Parco Caniglia – spiega l’Assessore al Verde Pubblico Antonio Martina – l’Associazione gestirà gli spazi pubblici rendendoli funzionali e garantirà una manutenzione regolare del verde.”

Nuovaria si occuperà della cura del verde, della pulizia, della manutenzione dei locali e della vigilanza. L’obiettivo dell’associazione e dell’Amministrazione Comunale è trasformare il parco in un luogo accogliente, capace di rispondere alle esigenze di socialità di persone appartenenti a tutte le fasce d’età.

Tutto questo sarà possibile grazie all’impegno dei volontari che, oltre a fornire un servizio gratuito alla collettività, potranno mettere a disposizione la propria esperienza di vita dialogando con i più giovani.

“Oggi abbiamo posto le basi per la valorizzazione di un luogo sottratto ai cittadini a causa dell’incuria – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – grazie all’impegno dei volontari quest’area potrà essere utilizzata da tutti e avrà un ruolo determinante per la socialità nel quartiere.”

Lo spazio manterrà la sua funzione di luogo pubblico, potrà quindi essere frequentato da tutta la cittadinanza liberamente.

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Serva una stretta sull’affidamento dei lavori di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche consortili, con gli agricoltori impegnati direttamente nelle opere, a beneficio dell’agricoltura pugliese che per essere competitiva sui mercati deve poter disporre di acqua in quantità e qualità adeguate. E’ la richiesta di Coldiretti Puglia all’Assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia e al Commissario unico dei Consorzi di Bonifica commissariati Borzillo, perché vengano gestite tempestivamente le attività di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche dagli stessi tutori del territorio che conoscono nel dettaglio punti critici e zone più problematiche.

“Va dato l’avvio al percorso proposto da Coldiretti e già fatto proprio dal Commissario Borzillo che, facendo leva sullo strumento della Legge di Orientamento in Agricoltura, attraverso un albo di imprese agricole, consentirebbe di gestire tempestivamente le attività di manutenzione ordinaria delle reti idrauliche dagli stessi tutori del territorio che conoscono nel dettaglio punti critici e zone più problematiche”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

La tropicalizzazione del clima con frequenti nubifragi e bombe d’acqua e gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica da parte dei Consorzi commissariati – aggiunge Coldiretti Puglia - sono evidenti sul territorio e impongono una nuova strategia che va adottata senza indugio.

“Lo scenario della bonifica integrale, incancrenito da 20 anni di commissariamento, impone scelte decise e un coinvolgimento nuovo degli imprenditori agricoli – aggiunge il direttore regionale, Pietro Piccioni - attraverso l’affidamento dei lavori di manutenzione, con gli agricoltori impegnati direttamente nelle opere, un percorso proposto da Coldiretti, che il Commissario unico Borzillo aveva già fatto proprio”.

La Legge di Orientamento in Agricoltura, che ha compiuto 20 anni, già nel 2001 ha previsto all’art 15 del Capo III le convenzioni tra le imprese agricole e le pubbliche amministrazioni al fine di favorire lo svolgimento di attività funzionali alla sistemazione ed alla manutenzione del territorio, alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura ed al mantenimento dell'assetto idrogeologico e di promuovere prestazioni a favore della tutela delle vocazioni produttive del territorio.

E’ molto grave che all’appello manchino 162mila ettari di suolo consumato sul totale della superficie territoriale pugliese – denuncia Coldiretti Puglia – dove i cambiamenti in atto riguardano contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67%, perché in Puglia la terra frana e si consuma anche per lo stato di abbandono e di incuria registrati nelle aree rurali, a causa della mancata manutenzione ordinaria e straordinaria di opere di bonifica determinanti che non vengono garantite da vent’anni. Da qui il progetto proposto da Coldiretti che potrà accellerare il percorso di manutenzione ordinaria di cui le aree rurali hanno vitale bisogno.

Elemento centrale di questo programma è l’impresa agricola – conclude Coldiretti Puglia - impegnata non solo nella creazione del reddito, ma anche nella tutela e salvaguardia delle risorse naturali e ambientali, che punta la propria strategia competitiva su un “portafoglio di valori”, materiali e immateriali, valorizzando la vasta gamma di “beni pubblici”, associati alla produzione di alimenti e al ‘bene comune’ legato alla tutela e manutenzione del territorio rurale.

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Mesagne. Picchia il compagno della sua ex moglie, danneggia la sua autovettura e tenta di bruciarla, arrestato.​

A Mesagne i Carabinieri della locale Stazione, a conclusione degli accertamenti hanno tratto in arresto un 36enne del luogo che, per ragioni di gelosia verso la sua ex moglie, aveva sferrato un pugno al viso dell’attuale compagno della donna, tentando di incendiargli l’autovettura. A seguito dell’aggressione, la vittima è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Mesagne dove è stata sottoposta alle cure del caso per le lesioni patite.

Concluse le formalità di rito, l’autore è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Borse di studio anno scolastico 2020/2021: domande online fino al prossimo 15 marzo. 

 Con atto del dirigente della Sezione Istruzione e Università n.6 dell’8 febbraio 2021, la Regione Puglia ha pubblicato il bando per l’assegnazione delle borse di studio destinate agli studenti frequentanti le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, residenti sul territorio regionale e il cui nucleo familiare abbia reddito Isee non superiore ad € 10.632,94. Le istanze potranno essere presentate on-line sulla piattaforma www.studioinpuglia.regione.puglia.it da uno dei genitori, da chi rappresenta il minore o dallo studente, se maggiorenne. Il termine per inoltrare la domanda è fissato alle ore 12:00 del prossimo 15 marzo. 
 
L’importo della borsa di studio è determinato nella misura di € 200,00 per ciascun beneficiario. Le borse di studio saranno erogate direttamente dal ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca mediante il sistema dei bonifici domiciliati presso gli uffici postali. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’ufficio Pubblica Istruzione del Comune di Mesagne con sede in via Castello 10, telefono 0831.732248, email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti. 

 Nella giornata di oggi a Mesagne si contano 6 nuovi casi. Sono 82 le persone attualmente positive, 3 di loro sono ricoverate in ospedale, 2 in condizioni critiche, ma in ripresa.

Ci spiace dirlo, ma da un parlamentare e da un consigliere regionale del territorio ci saremmo aspettati molto di più che semplici ed inutili strepiti da prefiche al capezzale di un morto che, a dirla tutta, nemmeno esiste.

E’ mortificante per  il nostro territorio sapere che questi due illustri rappresentanti anziché occuparsi del merito delle questioni, le utilizzano unicamente per costruire polemiche con la nostra amministrazione.

Ed è soprattutto triste sapere che l’On. D’Attis e il Cons. Amati, hanno raccolto l’eredità peggiore della tradizione politica brindisina, quella con il cappello in mano pronta a svendere la città ed il porto agli interessi di pochissimi a scapito del bene comune. Incapaci di una visione altra per la città ma capaci soltanto di accettare acriticamente tutto quanto viene imposto.

Insomma da due esponenti così importanti ci saremmo aspettati una difesa a spada tratta del porto e delle sue potenzialità e quindi non solo del presente ma anche del futuro della città.

E vale la pena sottolineare che fino ad oggi, l’unico gas che abbiamo visto è quello utilizzato per gonfiare i palloni di fesserie a mezzo stampa: prima uno spostamento sulla banchina, smentito dalla stessa Edison, oggi il cambio di strategia dell’azienda con lo spostamento in altri porti.

Noi continuiamo a ribadire che la localizzazione dell’impianto è assolutamente incompatibile con le potenzialità e l’importanza di Costa Morena est per il nostro porto e per la città.

Che è assolutamente impensabile anche solo immaginare di ingabbiare per sempre quella porzione strategica di porto per un impianto che nella migliore delle ipotesi darebbe alla città una trentina appena di posti di lavoro, per altro con professionalità altamente specializzate.

Costa Morena Est, con le infrastrutture già esistenti, la ferrovia e le potenzialità per essere inserita con prepotenza nella zona Franca doganale, ha tutti i crismi per essere già considerata la banchina più strategica del porto per lo sviluppo del traffico merci e necessiterebbe di pochi interventi strutturali per renderla ancora più competitiva, con ricadute enormi per l’economia del porto e della città e con prospettive lavorative di gran lunga maggiori.

Su tutto questo bisogna continuare a battersi.

Su questo vorremmo vedere impegnati i nostri rappresentanti del territorio: D’Attis, se ne è capace, dovrebbe provare ad entrare a gamba tesa su chi vuole distruggere il nostro porto e non chiedere ad altri di farlo contro chi difende la città ed il suo futuro e Amati dovrebbe chiedere alla Regione, ammesso che lo ascoltino, di esercitare maggiore autorevolezza contro chi non cura gli interessi della città.

Noi continueremo a sostenere le nostre ragioni e saremo sempre dalla parte di chi ha davvero a cuore il futuro della città.

                                                                                                              Brindisi Bene Comune

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La dea bendata fa ancora tappa in Puglia: nel concorso del SuperEnalotto del 13 febbraio, infatti, un giocatore ha centrato un "5" da 26.611,81 euro. Con la stessa schedina, convalidata presso l'Habanos Cafè di via Santa Sabina 151 di Carovigno, in provincia di Brindisi, il fortunato giocatore ha centrato anche un “4” per una vincita complessiva da oltre 27mila euro. Il Jackpot, intanto, ha toccato quota 107,9 milioni e sarà in palio nell’estrazione di martedì 16 febbraio. L'ultima sestina vincente è arrivata il 7 luglio scorso, con i 59,4 milioni di euro finiti a Sassari, mentre in Puglia, riferisce Agipronews, l’ultimo "6" è quello da 26 milioni di euro realizzato a gennaio del 2014 a Bari.

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Tuturano. articolata indagine dei Carabinieri consente il rinvio a giudizio di 4 uomini, responsabili di concorso continuato nel reato di truffa. Dopo una articolata indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Tuturano, la Procura della Repubblica di Brindisi ha emesso avviso di conclusioni indagini e rinvio a giudizio nei confronti di 4 uomini denunciati dai militari per concorso continuato in truffa con l’aggravante di aver commesso il fatto approfittando della distanza posta tra il luogo della parte offesa e quelle degli indagati. In particolare, un automobilista 21enne di Cellino San Marco, durante un controllo eseguito dai Carabinieri esibiva un certificato assicurativo a scadenza mensile, che da accertamenti è risultato inesistente. Appurato ciò, il giovane formalizzava una dettagliata denuncia presso la Caserma dei Carabinieri dimostrando la sua buona fede ed estraneità ai fatti, documentando con regolari ricevute il  pagamento in favore di una società di broker del Nord Italia, trovata su internet. Le indagini dei militari hanno così accertato che S.S. 37enne del Pakistan ma residente a Napoli, G.M. 38enne di Maddaloni, C.N. 63enne di Casal di Principe (CE) e S.S. 50enne di Napoli, avevano contraffatto tramite strumenti informatici, diversi certificati assicurativi vendendoli all’ignara vittima, attraverso un sito internet, per un totale di 1.100,00 euro.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi, lunedì 15 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 2.971 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 345 casi positivi: 115 in provincia di Bari, 30 in provincia di Brindisi, 6 nella provincia BAT, 95 in provincia di Foggia, 43 in provincia di Lecce, 53 in provincia di Taranto, 2 casi di residenza non nota, 1 caso di residente fuori regione.

Sono stati registrati 22 decessi: 1 in provincia di Bari, 3 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 7 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.438.375 test.

91.416 sono i pazienti guariti.

40.464 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 135.501, così suddivisi:

51.416 nella Provincia di Bari;

14.667 nella Provincia di Bat;

9.938 nella Provincia di Brindisi;

28.000 nella Provincia di Foggia;

11.469 nella Provincia di Lecce;

19.301 nella Provincia di Taranto;

565 attribuiti a residenti fuori regione;

145 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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