Redazione

Carlo Cottarelli racconta la sua esperienza in Parlamento. A “Un’emozione chiamata libro” arriva “Dentro il Palazzo”.

Appuntamento giovedì 18 luglio 2024 alle ore 21.00 – Chiostro San Francesco, dialoga con il prof. Carlo Cottarelli il Responsabile Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi

Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Un’emozione chiamata libro 1995 – 2025 Trent’anni di Emozioni”. Ospite della prossima serata sarà il prof. Carlo Cottarelli, che presenterà il suo nuovo libro dal titolo “Dentro il Palazzo” (ed. Mondadori). A dialogare con l’autore ci sarà Rocco De Franchi, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Puglia. L’appuntamento è fissato per le 21:00 di giovedì 18 luglio 2024, nel chiostro di Palazzo San Francesco.

L’immagine delle Aule parlamentari, in cui avvengono i confronti – o spesso gli scontri – fra maggioranza e opposizione per decidere il futuro del nostro paese, è certamente familiare a ogni cittadino. Non molti, invece, possono affermare di sapere con chiarezza come funzioni il sistema politico italiano e cosa accada realmente nei palazzi del potere.

A raccontarlo in queste pagine, con ironia e attraverso numerosi aneddoti personali, è Carlo Cottarelli che, oltre ad aver ricoperto per otto mesi la carica di senatore nell’ultima legislatura, dopo le elezioni del 2018 venne incaricato di formare un governo nel corso di una crisi istituzionale senza precedenti.

Attingendo alla sua esperienza diretta, Cottarelli esamina lo stato della nostra politica. Ne registra le storture, le inefficienze, le potenzialità perdute, descrivendo dal di dentro il funzionamento del nostro Parlamento e trattando, fra l’altro, temi di scottante attualità come il progressivo ridimensionamento del suo ruolo rispetto a quello del governo, il dibattito ormai ridotto a scontro tra fazioni opposte, gli stipendi di deputati e senatori, il bizantinismo delle pratiche, l’allontanamento dei cittadini dal voto, e cosa si può fare per riavvicinare i cittadini alla politica. E racconta per la prima volta in dettaglio quei quattro giorni che lo videro salire al Quirinale più volte nel tentativo di formare un nuovo governo. In “Dentro il Palazzo”, Cottarelli restituisce una sincera fotografia delle nostre istituzioni e immagina come potranno evolversi la politica e l’economia italiana ed europea se proseguiranno le tendenze attuali, compresa la riforma costituzionale sul premierato.

Una serata di attualità e confronto, nello stile che il direttore artistico Flavio Cellie ha voluto dare alle serate della 29esima edizione, proiettandosi sul trentennale che si celebrerà il prossimo anno. Un anno importante per la kermesse, guidata per 18 anni dall'oggi presidente onoraria del festival, Anna Maria Mori, che riceverà il Premio “Una Valle di Libri” nella serata del primo agosto (ore 20:00) quando incontrerà e dialogherà come ai vecchi tempi, sul palco del chiostro San Francesco, con Serena Dandini.

Tra gli altri appuntamenti, il 20 luglio, sempre nel Chiostro di Palazzo San Francesco, spazio alla musica con il giornalista e conduttore radiofonico Luca De Gennaro, che presenterà, insieme al cantautore Emanuele Barbati, il libro edito da Rizzoli Lizard “Generazione Alternativa”. Il 23 luglio, la rivelazione dell’ultimo festival di Sanremo, Gianmaria Volpato, presenterà il suo primo romanzo dal titolo “Stagno” (ed. Mondadori). A dialogare con l’autore ci sarà la giornalista del TG2, Carola Carulli.

Un ringraziamento ai sostenitori del nostro progetto: Banca di Credito Cooperativo Ostuni, Telcom - Vasar, Pace Gioielli, Masseria Traetta, RH Rent e RentBeat.

Partner del progetto: Museo della Civiltà Preclassiche, Ceramiche Carella, Todo Modo, Hotel La Terra, Ostuni Touring, Pugliarello e Typicus.

Il Libro

Carlo Cottarelli, economista, dirige l’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e insegna nella stessa Università. Laureato in Scienze Economiche e Bancarie all’Università di Siena e con un master in Economia alla London School of Economics, ha lavorato nel Servizio studi della Banca d’Italia (1981-1987) e all’Eni (1987-1988). È stato direttore degli Affari fiscali del Fondo monetario internazionale (2008-2013), commissario straordinario per la revisione della spesa pubblica (2013-2014) e direttore esecutivo nel Board del Fondo monetario internazionale. Tra i suoi libri più recenti, ricordiamo: I sette peccati capitali dell’economia italiana (Feltrinelli, 2018), Pachidermi e pappagalli. Tutte le bufale sull’economia a cui continuiamo a credere (Feltrinelli, 2019), All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica (Feltrinelli, 2021) e Chimere. Sogni e fallimenti dell’economia (Feltrinelli, 2023).

Il Festival “Un’emozione chiamata libro”

“Un’emozione chiamata libro” è una rassegna letteraria che vanta una consuetudine trentennale, resa tale grazie alla sensibilità di autori il cui prestigio letterario è unanimemente riconosciuto, come Luciano De Crescenzo, Dacia Maraini, Corrado Augias, Margaret Mazzantini, Susanna Tamaro, Domenico Starnone, Sebastiano Vassalli, Leonardo Mondadori, Cristina Comencini, Melania Mazzucco, Daria Bignardi, Simonetta Agnello Hornby, Magdi Allam, Marino Bartoletti, Marco Travaglio, Nicola Gratteri, Gaia Tortora, Antonio Caprarica e molti altri, per un totale di oltre trecento autori. Pertanto, rappresenta l'evento più significativo della programmazione culturale della città di Ostuni. Il festival “Un'emozione chiamata libro” nasce nel 1995, per volontà dell'amministrazione comunale dell'epoca che ebbe l'illuminazione di affidare la direzione artistica alla giornalista Anna Maria Mori, essa stessa autrice di best-seller nonché giornalista di punta de “La Repubblica”. Dal 2022 il festival letterario è curato dall’associazione “Una Valle di Libri”.

L’organizzazione dell’associazione “Una Valle di Libri”

Il Festival “Una Valle di Libri”, nato nel 2020, è un format letterario itinerante che si svolge in un contesto territoriale circoscritto ma di ampio respiro paesaggistico: la Valle d’Itria (Ostuni, Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Martina Franca, Locorotondo e Alberobello). L'associazione culturale “Una valle di libri”, nata nel marzo del 2022 grazie a un'idea di Flavio Cellie, subito condivisa con un gruppo di amici ‘bibliofili’, ha nel proprio statuto fondativo la sua essenza e la sua finalità: promuovere eventi letterari condividendone l'organizzazione con autori e moderatori.

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Centro regionale di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM)

All’ordine del giorno della III Commissione, presieduta da Mauro Vizzino, lo stato di avanzamento delle attività derivanti dalla legge regionale 21 del 2024 che stabilisce la gestione interamente pubblica del Centro regionale di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica (CRRiPOCeM), incardinato nell’organizzazione funzionale della Azienda sanitaria locale di Brindisi. A chiedere l’audizione il consigliere di Fratelli d’Italia Luigi Caroli e i sindacati della funzione pubblica interessati in particolare alle sorti occupazionali dei lavoratori dipendenti o a contratto attualmente impiegati dalla Fondazione San Raffaele, che da 24 anni gestisce la struttura di riabilitazione per motulesi e neurolesi.
I sindacati Fp Cgil, Cisl, Uil e Uil Tucs hanno chiesto, soprattutto dopo la emanazione e poi il ritiro di due delibere Asl che hanno preoccupato i lavoratori del San Raffaele, che sia garantita la transizione occupazionale per tutti, dipendenti a tempo indeterminato, a tempo determinato, consulenti o partite iva, addetti ai servizi. Sul punto la Cisl ha chiesto anche l’istituzione di un tavolo tecnico che coinvolga le rappresentanze sindacali. 
Caroli ha manifestato preoccupazione non solo per il mantenimento dei livelli occupazionali ma anche per la continuità assistenziale, chiedendo ancora una volta se regione e Asl ritengano che con la posta in bilancio di 9milioni 590mila euro sia possibile riuscire a garantire tutte le prestazioni, considerando anche che mancherà l’entrata di circa 1.300mila euro del canone di locazione che il San Raffaele paga alla Asl. 
Riguardo al transito dei lavoratori e ai livelli occupazioni, il direttore generale della Asl Maurizio De Nuccio insieme al direttore amministrativo Loredana Carulli, ha assicurato la piena intenzione di procedere all’assorbimento di tutte le unità, se non ad ulteriori integrazioni. “E’ chiaro – hanno evidenziato entrambi – che bisogna trovare il modo, passando anche per la verifica dei titoli e dei requisiti necessari ad un’assunzione in una struttura pubblica”. 
Anche il dirigente della sezione strategie e governo dell'offerta Mauro Nicastro ha chiarito che per il personale sanitario e sociosanitario le norme nazionali e regionali offrono  la copertura per un facile trasferimento. Non ugualmente semplice sembra essere per chi invece ricopre ruoli diversi (amministrativi, pulizie, etc).  E proprio per affrontare questioni di diversa complessità il direttore De Nuccio ha accolto favorevolmente l’idea di un tavolo con i sindacati che si occupi di individuare le modalità più idonee ad assorbire il personale in servizio, confermando la volontà di agire in questo senso.
Sul piano concreto, se da una parte sono state ritirate le due delibere che “avevano uno scopo prettamente ricognitivo e servivano – nelle more della definizione del piano attuativo – ad individuare figure temporanee necessarie ad assicurare la continuità assistenziale”, ha spiegato Carulli, dall’altra si accelerato sulla definizione del piano attuativo, che è “praticamente pronto” e all’interno del quale sarà individuato anche il responsabile sanitario della struttura. 
Sul piano finanziario Nicastro ha evidenziato che, “sulla base del personale oggi in servizio e rapportando il numero e le qualifiche al costo dei contratti pubblici, per le qualifiche attualmente presenti si sviluppa una stima di circa circa8 milioni e 700mila euro. Si ritiene poi che si creerebbero delle economie di scala, dovute al possibile impego delle figure professionali in servizio anche in altre attività, si sviluppa una stima di 7 milioni 770milaeuro circa, quindi una cifra al di sotto del costo oggi sostenuto”. 
L’imminente adozione del piano attuativo che porrà le basi del passaggio dalla gestione dal San Raffaele - esercitata da anni sulla base di una sperimentazione gestionale stabilita da ultimo nel 2008 e i cui termini sono considerati da regione e Asl ineluttabilmente spirati -  alla Asl non ha soddisfatto le richieste del consigliere Caroli, il quale ha chiesto un immediato atto formale con il quale si disciplini il rapporto in essere con il San Raffaele.

Liberare gli orsi polari dello zoo Safari di Fasano per trasferirli, dopo anni di cattività, in un habitat conforme alle loro esigenze climatiche e di spazio. Con le temperature da bollino rosso, si moltiplicano le petizioni online sulla piattaforma Change.org a sostegno degli orsi polari costretti a sopravvivere alle temperature roventi della Puglia che negli anni hanno raccolto oltre 66 mila firme.

L’ultimo appello in ordine di tempo è stato lanciato da Giorgia De Benedictis, una cittadina che ha utilizzato la piattaforma online per chiedere che “gli orsi polari dello zoo di Fasano vengano restituiti al loro habitat naturale, dove potranno vivere una vita dignitosa e sana”. Una richiesta che in pochi giorni ha trovato l’appoggio di oltre 6 500 firmatari tra residenti in Puglia e non. “E’ ingiusto e violento - si legge nel testo dell’appello - che animali abituati a temperature sotto lo zero siano costretti a vivere in Puglia, dove le temperature non scendono mai sotto lo zero e d'estate sfiorano i 50 gradi”. 

La stessa richiesta che associazioni in difesa degli animali e semplici cittadini avevano già avanzato nelle precedenti stagioni estive. La petizione più firmata, oltre 56 mila firme, risale al 2022 quando l’Associazione Meta Parma e altre realtà sensibili sui diritti degli animali avanzavano la stessa richiesta all’allora presidente della Regione Puglia e agli amministratori nazionali. “Anime in pena -  si legge nell’appello - non c’è altro modo per definire la sofferenza di questi orsi polari rinchiusi in uno zoo della Puglia. Mentre le temperature superano i quaranta gradi, loro si aggirano disperati in cerca di refrigerio, rinchiusi da anni in uno zoo italiano”. 



LINK ALLE PETIZIONI: https://www.change.org/m/2456

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L’APS “Pro Loco”, in collaborazione con l’Amministrazione comunale di San Michele Salentino, organizza per il settimo anno consecutivo il “Raduno di Auto & Moto d’epoca”. Un evento nato in sinergia tra AutoCaliandro, rappresentata da Remo Caliandro, e il Club Astor di Latiano, Club Affiliato ACI Storico, presieduto da Oronzo d'Angela, con Remo Caliandro come coordinatore per San Michele Salentino. L’obiettivo è rivivere il fascino delle auto storiche in un contesto di divertimento e promozione dei prodotti tipici locali.
“Accoglieremo i proprietari delle auto e moto storiche nella nostra bellissima Piazza Marconi,” ha dichiarato il presidente della Pro Loco, Cosimino Bellanova. “Sarà qui che i vari equipaggi riceveranno la benedizione dal nostro parroco Don Tony Falcone. Al termine, le auto partiranno in carovana per fare una breve ma intensa sfilata per le vie del paese, concludendo il percorso presso Masseria Augelluzzi, dove ci sarà la cena allietata da musica dal vivo”.
Il programma prevede l’inizio delle iscrizioni e l’ingresso all’area riservata intorno alle 18:00. Per una buona riuscita dell'evento e degli spazi, le prenotazioni sono OBBLIGATORIE sia per l'esposizione delle auto sia per chi intendesse rimanere a cena.
L'evento sarà riservato a tutte le auto e moto che abbiano compiuto almeno 30 anni e che non abbiano subito modifiche estetiche, per preservare la cultura e l'originalità dell'auto d'epoca nella sua integrità. Solo per quanto riguarda l'anzianità del veicolo ammissibile all'evento, sarà fatta eccezione per le auto più recenti che siano di particolare interesse storico e collezionistico.
Non vediamo l'ora di ammirare questi tesori dell'automobilismo d'epoca e condividerne la passione con voi. Non mancate a questa straordinaria manifestazione che celebra la bellezza senza tempo delle auto storiche! Invitate amici e familiari, vi aspettiamo numerosi per trascorrere una serata indimenticabile insieme!WhatsApp_Image_2024-07-16_at_21.10.40.jpeg

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A Mesagne oggi è l’ultimo giorno della festa mariana durante la quale si è onorata la Vergine del Monte Carmelo, protettrice e patrona della città da ben 373 anni, il cui simulacro è custodito nella Basilica minore del Carmine. Tre giorni di festa religiosa e civile durante i quali la città si è vestita a festa. Lunedì pomeriggio si è svolto il secolare rito della consegna delle chiavi della città da parte del sindaco Matarrelli alla Vergine. Le chiavi in argento sono state donate lo scorso anno da una famiglia mesagnese dopo che le stesse erano state rubate il 31 maggio 2023 insieme agli ori donati dai fedeli negli anni passati alla Madonna. Un furto sacrilego su cui tuttora non è stata fatta luce per individuare i responsabili. Nella tradizionale processione per le vie della città hanno fatto la prima uscita pubblica una parte dei consiglieri comunali oltre al sindaco Toni Matarrelli e la giunta. Particolarmente significativo è stato il momento della consegna delle chiavi della città alla protettrice. Un sentimento profondamente radicato nei mesagnesi, tanto in coloro che vivono quotidianamente la città, quanto in chi è lontano, magari da anni e per ragioni diverse. 

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ale a 108 il numero delle tombe portate alla luce nell’ambito della necropoli a cremazione di Torre Guaceto che sorge sotto la sabbia della spiaggia delle conchiglie. La ricerca archeologica ha permesso di scoprire per la prima volta anche due deposizioni vuote dedicate a chi è morto in battaglia o in viaggio. 

Si è appena conclusa la quarta campagna di scavo della necropoli protostorica a cremazione di Torre Guaceto. Le ricerche finanziate dal Consorzio di Gestione della riserva e condotte in regime di concessione ministeriale dal Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, si sono svolte in accordo con la Soprintendenza ABAP per le Provincie di Brindisi e Lecce e in collaborazione con il Dipartimento Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna, con il Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari.
“La scoperta della nostra storia ha un valore inestimabile e se possiamo ogni anno sostenere la ricerca è anche perché gli utenti contribuiscono economicamente al nostro lavoro, fruendo dei servizi estivi della riserva, come il lido e il parcheggio” ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta.
Oggi la conferenza stampa indetta per la diffusione dei risultati ottenuti, nell’ambito della quale sono intervenuti anche: Teodoro Scarano, professore dell’Università del Salento e direttore dello scavo di Torre Guaceto, Maria Piccarreta, segretario regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, Francesca Riccio, soprintendente all’Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e cultura, Regione Puglia, Sabrina Franco, assessore alla Cultura di Carovigno. 
“La necropoli di Torre Guaceto è un contesto archeologico straordinario – ha dichiarato Scarano - l’unico sepolcreto a cremazione dell’età del Bronzo nel Mediterraneo centrale sul quale sia attivo un progetto di ricerca multidisciplinare. Ora è necessario che gli attori istituzionali e i portatori d’interesse del territorio si attivino per avviare un percorso di progettazione che conduca alla realizzazione di uno spazio museale dedicato, nel quale raccontare le storie degli individui che tra il XV e l’XI secolo a.C. hanno vissuto in questi luoghi attraverso le urne funerarie e gli splendidi ornamenti in bronzo e ambra rinvenuti nel corso degli scavi.” 
Le notizie 2024 sono numerose. Nella sola campagna di quest’anno sono state individuate ulteriori 43 tombe, delle quali più della metà in ottimo stato di conservazione e portate al laboratorio di archeologia di Torre Guaceto per essere microscavate, elemento che permetterà ulteriori scoperte nei prossimi mesi. 
Tra le poche tombe che sono state microscavate già sul cantiere ai fini del recupero, ne spiccano due con ornamenti femminili in bronzo quali corredi funerari, in un caso si tratta di una fibula ad arco di violino, mentre nell’altro delle armille, bracciale, con terminazione a spirale. 
E’ aumentato il numero di tombe che si datano alla fase finale dell’età del Bronzo e che restituiscono urne con decorazione protovillanoviana a scanalature con motivi geometrici o provviste di decorazioni plastiche a rilievo.
Nel corso delle ultime indagini sono state trovate anche, per la prima volta, due tombe vuote, due cenotafi: tombe dedicate a chi è morto lontano da casa, quindi in battaglia o in viaggio, e il cui corpo non sarebbe più tornato al villaggio. 
“La straordinaria scoperta della necropoli fatta a Torre Guaceto e il sorprendente stato di conservazione dei reperti, in particolare di alcune urne ritrovate integre – ha dichiarato Piccarreta - sono la dimostrazione che la sapiente gestione delle tutele del patrimonio culturale e paesaggistico garantisce sempre il corretto utilizzo e lo sviluppo sociale ed economico dei territori”. 
“Provo molta soddisfazione ed orgoglio per i risultati ottenuti con questo lavoro di squadra a Torre Guaceto – ha dichiarato Patruno -, la riserva è riuscita a fare dei vincoli per la tutela che le sono propri uno strumento per la crescita culturale e turistica dell’intero territorio. Sono i processi importanti come questo a cambiare in meglio il volto della Puglia”.

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Giovedì 18 luglio - Il secondo appuntamento musicale del “Manovella in Fest” è con Alessia Tondo, si terrà giovedì 18 luglio a partire dalle ore 21.00 presso il Chiostro del Comune di Mesagne. Ingresso libero e gratuito.

Inserita nel programma “Estate mesagnese 2024”, l’iniziativa è promossa da “Arci La Manovella” in collaborazione con l’etichetta discografica Zero Nove Nove. L’artista pugliese presenta il progetto “SITA”, la sua prima produzione da solista. Alessia Tondo è una delle voci più importanti della scena musicale pugliese. A 6 anni la sua prima esperienza musicale nel gruppo salentino Mera Menhir, pochi anni dopo viene lanciata dai Sud Sound System nel brano “Le radici ca tieni”; con i Sud ha continuato a collaborare per live e partecipazioni televisive. A soli 13 anni il suo ingresso nell'Orchestra de "La notte della Taranta" come solista, i duetti con gli ospiti e le collaborazioni con i maestri della prestigiosa manifestazione. Nel 2015 entra a far parte come interprete e autrice  del gruppo di musica popolare Canzoniere Grecanico Salentino, che nel 2018 - vincitore del prestigioso “Songlines Music Awards” - sale sul podio come miglior gruppo di world music al mondo.

Giovedì 18 luglio - Sul palco di piazza Orsini del Balzo è atteso il concerto dei Rocking  Fingers, storica Dire Straits tribute band del Sud Italia. Evento gratuito con inizio alle 21.30.

Attiva in Puglia e Basilicata, la band è stata ospite di numerose iniziative in locali privati, piazze e festival. La formazione ufficiale dei Rocking Fingers è composta da: Angelo Fumarola alla chitarra solista e voce; Gabriele Giannuzzi alla chitarra ritmica e cori; Dario Fumarola al basso; Antonio Marra alla batteria, componente della band dal 2001, che vanta la partecipazione a numerosi progetti musicali e artistici, nazionali e internazionali. Ad attendere il pubblico due ore di concerto, coinvolgente e imperdibile per ogni fan dei Dire Straits ma anche per ogni cultore del rock, che avrà l’occasione di immergersi in una celebrazione live dei Dire Straits matura e raffinata, per rivivere le leggendarie sonorità di una delle band più amate della storia musicale mondiale.

 

Venerdì 19 luglio - La “Corrida” di Giacomino Marseglia si svolgerà in piazza Gioberti a partire dalle ore 20.30. Evento gratuito. Ventitré i concorrenti in gara per esibizioni di canto, musica, teatro e mimo. In platea il pubblico - giudice irremovibile -  munito di pentole, campane e campanelle, sirene e piatti da far risuonare per bocciare le performance oppure in mood plaudente, per premiare e far vincere. E poi le divertenti gag di Giacomino, accanto a lui due bellissime vallette. E gli ospiti della serata: Mimmo Vinci, da “Tù sì que vales”, e Mino Mautarelli, poeta e cantante.

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Saranno Angelo Capodieci e Fabio Mellone gli assistenti di coach Romano nel prossimo campionato di DR1. Reduci entrambi dall’ultima difficile permanenza e dall’ennesima finale regionale, la terza in tre anni, degli Under 19 Gold, la prossima stagione sportiva faranno parte dello staff tecnico della formazione senior. Una vita passata con i colori biancoverdi incollati sulla pelle, prima come giocatori per poi qualificarsi come tecnici della federazione italiana pallacanestro conseguendo ottimi risultati. Inoltre entrambi si occuperanno delle leve del florido settore giovanile mensanino e in particolare Capodieci Under 15 (nati 2010/2011) e Under 14 (nati 2011/2012), mentre Mellone Under 19 (nati 2005/2006/2007) e Under 17 (2008/2009). Il settore giovanile inizierà la preparazione pre campionato il 2 settembre.

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Nel suggestivo scenario della Marina di Brindisi il pubblico di lettori e appassionati ha potuto incontrare tre dei cinque scrittori finalisti del Premio Campiello, concorso di narrativa italiana contemporanea organizzato dalla Fondazione Il Campiello - Confindustria Veneto, selezionati lo scorso 31 maggio a Padova e conoscere le loro opere: Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Federica Manzon con “Alma” (Giangiacomo Feltrinelli), Vanni Santoni con “Dilaga ovunque” (Laterza).

Ha aperto i lavori il Presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti LIPPOLIS che ha ribadito la rilevanza dell’evento, evidenziandone la prestigiosa opportunità di crescita intellettuale dell’intero territorio.

Tradizione culturale - confermata dal Sindaco di Brindisi, Giuseppe MARCHIONNA - in sintonia con la candidatura di Brindisi a capitale italiana della cultura 2027.

Anche l’Assessora alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale - Viviana MATRANGOLA – ha sottolineato l’importanza dei benefici derivanti al territorio da una vera e propria industria della cultura, fortemente sostenuta dalla Regione Puglia, della quale l’assessora ha enumerato le varie attività esercitate nel particolare ambito.

Sull’argomento è intervenuto Chris Torch, progettista internazionale e direttore artistico del dossier per «Brindisi Capitale italiana della cultura 2027».

A portare i saluti della Fondazione il Campiello e di Confindustria Veneto, il Direttore e Segretario Generale del Premio, Carlo Stilli, che ha sottolineato come il premio rappresenti l’impegno concreto degli industriali a favore della cultura e come il tour estivo sia un elemento essenziale per la promozione e la diffusione della letteratura tra la gente.

Grande entusiasmo fra i presenti ha suscitato la lettura di un passo dei rispettivi libri da parte degli autori. Gli ospiti, brillantemente “coinvolti”, sono stati perciò indotti ad acquistare le opere disponibili presso il punto libri curato dalla titolare della libreria Pupilla di Brindisi, Chiara SERGIO.

Hanno contribuito alla realizzazione dell’evento Scandiuzzi Steel Constructions S.P.A.  ed Enel Italia S.P.A., nostre aziende associate. I rispettivi rappresentanti, Roberto RABBONI - CFO Chief Financial Officer per Scandiuzzi Steel Constructions S.P.A. e Gaetano EVANGELISTI - Responsabile Associazioni, Stakeholder e Politiche Territoriali per Enel Italia S.P.A. - si sono soffermati sulla rilevanza dell’approccio culturale anche all’interno delle dinamiche aziendali.

Nei giorni scorsi nella sede della Prefettura di Brindisi, alla presenza del Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e del presidente della Regione Puglia Emiliano, è stata annunciata la conclusione dei lavori in corso nella discarica di rifiuti pericolosi Micorosa a Brindisi. Al di là del fatto che bisognerebbe capire che vi sia stata l’effettiva dismissione piena dei lavori di cantiere, va detto che non siamo di fronte ad una bonifica ma ad una messa in sicurezza dell’area: la differenza è sostanziale perché la bonifica avrebbe dovuto comportare il recupero e lo smaltimento dei rifiuti a termine di legge e il ripristino pieno dello stato dei luoghi, con conseguente disponibilità dell’area per altre attività o per un progressivo reinserimento ambientale all’interno del Parco delle saline e degli stagni di punta della contessa e fiume grande. In realtà siamo di fronte ad una messa in sicurezza con tombamento di rifiuti pericolosi, che hanno prodotto nel tempo gravi danni ambientali e della semplice copertura dell’area che rimane quindi non disponibile e che non prevederà alcun recupero ambientale e per attività compatibili.

L’area interessata è di 57 ettari e ciò che complica ulteriormente la situazione è che vi è una parte interessata dall’intervento di proprietà eni, in quanto si dovrebbe procedere a monitoraggio costante sulle matrici ambientali e quindi è necessario che ciò avvenga sotto la supervisione e il controllo dell’Arpa. Non siamo di fronte ad una bonifica semplicemente perché, in modo assurdo e che con una diffida avevamo chiesto di attenzionare da parte dell’autorità giudiziaria, si è voluto procedere ad una assegnazione della gara d’appalto al massimo ribasso, addirittura giunto fino al 74% rispetto alla base d’asta: ciò ha comportato il dover procedere all’assegnazione di lavori di sola messa in sicurezza ed ad una discutibile attribuzione degli stessi lavori ad una società, che evidentemente non era affidabile da vari punti di vista, ciò comportando ritardi, ulteriori danni ambientali anche al di fuori dell’area di diretta pertinenza della discarica, e un inquinamento anche connesso ad interventi tecnicamente a dir poco discutibili sulla falda.

Legambiente, non esulta quindi per una bonifica che tale non è, e chiede che il monitoraggio richiamato sia effettivamente sotto la direzione dell’Arpa a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e contemporaneamente che non si ripetano appalto al massimo ribasso, in relazione a progetti e ad iter autorizzativi estremamente complessi e delicati in un’area SIN che, a fronte di un ottimo livello di caratterizzazione pari al 97% ha un livello di bonifiche su tutte le matrici ambientali che non raggiunge il 10%.

Il Presidente Doretto Marinazzo

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