Redazione

Si svolgerà mercoledì 21 febbraio, alle ore 11:00 a Torre Canne, la riapertura del Molo del porto di Torre Canne, che sancisce il termine dei lavori di ammodernamento della banchina.

 Per la restituzione ai cittadini della banchina, interverranno il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluca Cisternino e il dirigente del settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore.

Donato un defibrillatore al Liceo Scientifico di Oria (BR). I soci
dell’Università Popolare Oritana “Mons. Armando Franco” hanno donato,
qualche settimana addietro, un defibrillatore ai giovani del Liceo
Scientifico “Lilla” di Oria (BR), il dono è stato consegnato nella mani
della Dirigente Scolastica, prof.ssa Giovanna Carla Spagnolo, alla
presenza della coordinatrice del plesso oritano, prof.ssa Stefania
Ignazi, presente una nutrita delegazione dell’Unitrè oritana capitanata
dal prof. Giuseppe D’Amico che, del Liceo oritano, fu per lunghi anni
fiduciario. “Siamo contentissimi – è il commento del presidente
dell’Upo, dott. Roberto Schifone – di aver dotato il secondo piano del
Liceo di questo importantissimo ausilio, dono dei nostri soci che
ringrazio con tutto il cuore. Auspichiamo, nel prossimo futuro, nuove
forme di collaborazioni con i giovani liceali, i nostri soci possono
donare tantissimo alle giovani generazioni”. L’Università popolare
invita, quanti hanno desiderio di continuare ad ampliare il bagaglio di
conoscenza personale, a prender parte alle lezioni che si tengono presso
l’Istituto di San Pasquale (ingresso dal piazzale superiore). Questi i
corsi attivi: “Roma tra mito e storia. Alcuni cenni di letteratura
contemporanea”, tenuto dal Prof. Franco Carone, già Preside del Liceo
Classico “Lilla” in Francavilla F.na; “Riflessi politici di Roma e
Costantinopoli sulla città di Oria nell'alto Medioevo”, tenuto dal prof.
Giuseppe D’Amico, già fiduciario del Liceo Scientifico di Oria; "Il
conflitto arabo israeliano", tenuto dal prof. Dino Di Summa, già
professore del Liceo Classico “Lilla” in Francavilla F.na; "Leggere
l'opera d'arte", tenuto dal prof. Antonio Benvenuto, già docente del
Liceo Scientifico di Oria; “Oria 1665: abitanti, abitazioni, vicinati”,
tenuto dal prof. Pasquale Spina.

Il Consiglio comunale di Mesagne ha approvato il progetto della società Smolbit Srl per la realizzazione di un’area sportiva di 5100 metri quadrati composta da campi da Padel coperti e non, parcheggi, un orto botanico sociale, attrezzature per un parco giochi per bambini e verde attrezzato e la realizzazione di fabbricato per l’ubicazione di spogliatoi, sala conferenze, servizi igienici e bar. Una struttura che una volta realizzata potrà rigenerare il quartiere Santa Rosa. “Le attrezzature di pubblico interesse del progetto approvato – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici e Pnrr, Roberto D’ancona - sono destinate, nel loro complesso, alle attività rivolte ad assicurare alla comunità i servizi relativi alla vita sociale e culturale; inoltre vi saranno servizi che assicureranno il controllo dell’ambiente”. Punto centrale del progetto di rigenerazione è l’orto sociale che sarà uno spazio di verde pubblico gestito collettivamente dove i cittadini possono coltivare liberamente o coadiuvati da un agricoltore. I cittadini avranno a disposizione gli attrezzi per lavorare il terreno, piantine e semi per poter coltivare. I vantaggi della presenza di un orto urbano in città sono diversi: dalla riscoperta del valore della terra, alla collaborazione tra cittadini che possono ottenere da questo terreno frutta e verdura fresca. “Tali iniziative – ha proseguito l’assessore - sono di aiuto alle nuove generazioni, in quanto le sensibilizzano rispetto a idee di città più sostenibili, “green”, ma anche agli adulti o agli anziani che attraverso gli orti urbani hanno la possibilità di fare attività fisica all’aria aperta e produrre alimenti nutrienti senza l’uso di sostanze chimiche e pesticidi. Infine, l’area ortiva rappresenta un importante luogo di aggregazione, condivisione, inclusione trasmettendo un forte senso di appartenenza a una comunità”.

Nell’area sportiva è stato previsto uno spazio di circa 320 metri quadrati in cui saranno collocati i giochi per i bimbi e circa 100 metri quadrati per realizzare campi di mini basket dove tutti i cittadini gratuitamente avranno la possibilità e i mezzi per rilassarsi nell’area attrezzata a verde. Infine, sarà realizzato un parcheggio pubblico di 800 metri quadrati. Le aree potranno essere accessibili nelle ore diurne e serali e saranno fornite di videosorveglianza per evitare atti di vandalismo. I servizi igienici, naturalmente, saranno anche a servizio dei cittadini. “Con la prossima realizzazione di questa struttura a Mesagne si amplia l'offerta dell’impiantistica sportiva, sia pubblica o privata, consentendo ai nostri concittadini di poter scegliere lo sport e le attività sportive che più gli aggradano. Questa amministrazione ha fatto ripartire la fiducia dei privati ad investire sul nostro territorio, anche in ambito sportivo”, ha concluso l’assessore D’Ancona.

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La Proshop Mesagne torna da Fasano con due punti che valgono doppio, sia perché consentono di accorciare ulteriormente in classifica ai danni di una diretta concorrente per la salvezza, sia perché la vittoria di ieri ha lanciato al campionato il messaggio importante che, fino alla fine, la New Virtus ci sarà e darà battaglia su ogni parquet.

 

Coach Sanchez schiera Salerno, Angelini, Smith, Quaranta e Serpentino, mentre il Fasano risponde con Quarone, Feruglio, Acuna, Argento e Paparella. Serpentino apre dalla lunetta dopo un paio di giri a vuoto da ambo le parti, ma l’inizio della Proshop è di alto livello in tutti i giocatori in campo. La difesa è alta e aggressiva e taglia le linee di passaggio impedendo ai biancazzurri di giocare azioni lineari. Dopo un break iniziale di 0-7, il Fasano prova a tirare fuori la testa mettendo a referto i primi punti di giornata, ma è un fuoco di paglia perché la Virtus allunga ulteriormente fino al 2-14 che costringe coach Serrano alla prima interruzione. Al rientro il match diventa più equilibrato: Smith e Serpentino tirano la carretta da una parte, Acuna e Feruglio dall’altra. Si arriva alla prima sirena sull’11-22, un vantaggio fino a questo momento assolutamente meritato.

 

Nel secondo quarto il Fasano prova a giocare una partita più cattiva: dopo un paio di minuti di sostanziale equilibrio, i padroni di casa iniziano a rosicchiare punti limitando Smith e Angelini e costringendo il Mesagne a forzare spesso il tiro. Sul 23-28 Coach Sanchez interrompe la rimonta biancazzurra ed alla ripresa delle ostilità la Proshop riporta il vantaggio in doppia cifra sul 25-35. Negli ultimi minuti del quarto i gialloblu gestiscono in maniera confusa alcuni possessi tutto sommato agevoli e consentono al Fasano di tornare nuovamente in partita sul 36-41.

 

Al rientro dopo l’intervallo, la partita si accende dal punto di vista agonistico, ma si spenge un po’ da quello tecnico. Il terzo quarto è senza dubbio quello meno spettacolare per i puristi della palla a spicchi. Il Fasano trova il pareggio sul 44-44 con un buon parziale all’avvio, ma nei minuti che seguono i gialloblu riprendono in mano le redini dell’incontro, anche grazie al lavoro preziosissimo di Serpentino nell’area pitturata, riportando il divario sul doppio possesso di differenza (46-50).

 

L’ultimo quarto è di livello completamente diverso rispetto al precedente. La partita diventa divertente e veloce, con i quintetti in campo che non sembrano risentire dei minuti già giocati. La Virtus inizia fortissimo, aprendo un break di 1-8 che viene interrotto dalla panchina di casa sul 47-58 dopo una tripla in contropiede di capitan Angelini. Il timeout non ha gli effetti sperati, tanto che nei minuti successivi il Mesagne allunga fino al massimo vantaggio di +15 sul 51-66, ancora dopo una tripla di Angelini. La partita sembra chiusa, sebbene il Fasano torni sotto la doppia cifra di svantaggio senza mai realmente rientrare in partita, ma nell’ultimo minuto e mezzo la Virtus concede al pubblico un finale inatteso: forse convinti di aver già archiviato la pratica, i gialloblu tirano i remi in barca un po’ troppo presto riaccendendo avversari e tifosi di casa. A 38 secondi dallo scadere il tabellone recita 71-73, ma una stoppata di Gonzalez su Paparella con conseguente fallo dell’esterno di casa, porta lo stesso Gonzalez in lunetta per il 71-75 che chiude il match.

 

Una vittoria bella, importante e meritata per gli uomini di Sanchez, che hanno giocato una partita maschia, tecnicamente di livello e dagli altissimi contenuti atletici. Fatta specie per quei 90 secondi di blackout, si potrebbe quasi parlare di una partita perfetta, nella quale ci sentiamo di citare Smith e Serpentino. L’americano si è fatto notare non solo per i punti messi a referto, ma anche per il gioco al servizio della squadra e per la gestione personale dei falli e del nervosismo che spesso, in passato, lo aveva limitato. Serpentino è stata l’arma in più sotto canestro nei momenti di massima pressione dei padroni di casa, sicuramente un giocatore che è mancato nella prima parte del campionato. 

 

Fasano: Muolo NE, Aldini 2, Quarone 6, Paparella 11, Feruglio 19, Acuna 27, Argento 5, Kimekwu 1, Franck NE, Giuliani 0, Alfarano 0, Cervellera NE. All. Serrano.

 

Mesagne: Smith 28, Serpentino 14, Vitucci 2, Gonzalez 2, Piscitelli NE, Berdychevskyi 9, Angelini 12, Carriero NE, Salerno 3, Quaranta 3, Condric 2. All. Sanchez.

La manifestazione di solidarietà con il Popolo Palestinese e per il No a G7  organizzata dal “Tavolo di coordinamento NO G7” ha visto a Fasano,città dove si svolgerà il G7 il 13-14-15 Giugno, nel pomeriggio di Domenica 18 Febbraio la partecipazione di alcune centinaia di  cittadini ed attivisti che hanno riaffermato la assoluta contrarietà dei contenuti che questo appuntamento internazionale porta con sé.

Sabato 9 Marzo Videoconferenza per condividere con i movimenti di tutta Italia l’appuntamento del G7 a Fasano insieme a tutti gli appuntamenti Ministeriali sui diversi temi sparsi per numerose Regioni .

I diversi interventi,tra cui il rappresentante della comunità Palestinese in Puglia Taysir, hanno denunciato il genocidio che sta avvenendo nella striscia di Gaza che si accompagna  all’assoluto silenzio ,accompagnato dal sostegno politico e militare, dei paesi del G7 ad Israele.

In Italia si arriva  alla censura di chi in televisione si permette di usare la parola “Genocidio” e manganellate sotto le sedi della TV di Stato.

L’impegno è quello di continuare a sostenere la resistenza del popolo Palestinese sottoposto ad una grande prova , da cui dobbiamo uscire sostenendo le legittime aspirazioni di un popolo a vivere liberamente e non sotto occupazione.

Tutto quanti hanno ribadito che quella del G7 a Fasano  non è la tanto declamata “Vetrina Internazionale” sostenuta dagli enti locali ma un incontro che porta con sé solo guerre , miseria per il l’intero pianeta,feroci cambiamenti climatici , distruzione dei territori .

Nel corso della manifestazione si è parlato dei processi di ulteriore militarizzazione in atto ,come la nuova portaerei “Trieste” che sarà ospitata nelle banchine del porto di Brindisi, che come dice il capo della Nato Stoltenberg insieme  ai Ministri inglesi e tedeschi porterà  entro pochi anni alla terza guerra mondiale contro la Russia per poi passare alla Cina.

In sintonia con la Meloni parla di una nuova presenza italiana significativa nel settore Indo-Pacifico, ma non  spiega che sono  esercitazioni militari a poche miglia dalla Cina che hanno visto la presenza della portaerei Cavour insieme alle forze navali  degli alleati .

In Italia Crosetto  balbetta quando parla di coscrizione obbligatoria  perché ad affrontare i nuovi scenari abbisognano ,secondo le loro previsioni, di eserciti di milioni e milioni di uomini e donne.

Il tutto in un quadro di ripresa di comando mondiale  della economia USA,sostenuto intanto dai processi di allargamento della Nato ad altri paesi europei.

La guerra per il controllo delle materie prime ,principalmente dei combustibili fossili, è la loro chiave di lettura cosa per cui arrivano anche ai sabotaggi dei gasdotti per proporre la loro merce per i rigassificatori e d altro.

In Italia si cancella l’accordo sulla “Via della seta” e si concede una vasta area del porto di Trieste all’Ungheria di Orban,la storia di  Ilaria Salis ci insegna cosa è la politica oggigiorno.

La manifestazione si è conclusa con l’impegno a sostenere una campagna di iniziative in Puglia ed in Italia rivolta a sensibilizzare la opinione pubblica  sulla gravità delle decisioni che il G7 porta con sé e della necessità di opporsi .

Per la videoconferenza di sabato 9 Marzo ci diamo intanto come proposta un appuntamento in Puglia il 13-14-15 Giugno  per discutere sui diversi temi ed una manifestazione a Fasano il sabato 14 Giugno .

Fasano 19.02.2024 indirizzo  web è nog7.it

Per il tavolo di coordinamento NoG7  Bobo Aprile  ,Ciccio Lussone, Cosimo Quaranta

ALIMENTAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA IL LATTE NELLE SCUOLE; MA SERVE GARANTIRE IL 100% MADE IN ITALY

Al via il programma “latte nelle scuole” per promuovere il consumo di prodotti lattiero caseari presso gli alunni delle scuole primarie, ma serve che nelle mense dei bambini arrivino solo prodotti 100% Made in Italy e garantiti in termini di qualità e sicurezza. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione al programma di educazione alimentare del MASAF grazie al quale fino al 13 marzo i produttori del settore lattiero-caseario, le loro associazioni, cooperative o consorzi, potranno presentare i progetti.

Si tratta di un’iniziativa importante perché avviare l’educazione alimentare nelle scuole consente di formare i consumatori del domani per metterli nelle condizioni di effettuare scelte alimentari più consapevoli, non solo attraverso la fornitura e distribuzione dei prodotti, ma anche per azioni di educazione alimentare, dai corsi di degustazione alle visite nelle fattorie.

Va garantita la stabilità del settore lattiero – caseario che ha un’importanza per  l’economia regionale ma anche una rilevanza sociale e ambientale – insiste Coldiretti Puglia - perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

Bisogna arrestare la emorragia di stalle in Puglia, passate da 2.311 a dicembre 2019 alle 1.978 a giugno 2023, una perdita di 333 allevamenti causata dall’aumento dei costi di produzione e gestione, a cui non corrisponde più una equa remunerazione del prezzo del latte alla stalla, che non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori, per cui anche l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia aveva annunciato controlli stringenti lungo la filiera lattiero – casearia, un pugno duro necessario a mettere freno allo scenario critico sul prezzo del latte che si è nuovamente venuto a creare in Puglia, mentre il prezzo del latte spot, normalmente un acquisto momentaneo per sopperire alla mancanza di latte.

Da difendere secondo la Coldiretti Puglia c’è un sistema composto da 2mila stalle da latte pugliesi che garantiscono una produzione di 108.000 tonnellate di latte  che esprime un valore di oltre 130 milioni di euro e oltre 40.000 tonnellate di formaggi che alimenta una catena produttiva lattiero-casearia regionale, o di euro ed occupa oltre 6.000 persone fra occupati diretti e indotto con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale.

In pericolo c’è in Puglia un patrimonio di formaggi unico al mondo – riferisce la Coldiretti regionale - dove la Fattoria Puglia assicura un decisivo presidio di un territorio dove la manutenzione è assicurata proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali e un patrimonio dell'agroalimentare Made in Italy che in Puglia vanta ben 4 formaggi DOP, la burrata di Andria IGP e 17 specialità riconosciute tradizionali dal MIPAAF, con le specialità provenienti dalla Puglia come il Canestrato leccese, il Caciocavallo podolico Dauno, il Caciocavallo della Murgia.

La chiusura di un’azienda zootecnica significa anche che non riaprirà mai più, con la perdita degli animali e del loro patrimonio genetico custodito e valorizzato da generazioni di allevatori. Per questo è necessario intervenire subito per contenere il caro energia ed i costi di produzione con misure immediate per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro, conclude Coldiretti sottolineando che occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni.

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ECOMAFIE: COLDIRETTI PUGLIA, CAMPAGNE E AREE NATURALI DISCARICHE DI RIFIUTI A CIELO APERTO; PER REATI AMBIENTALI PUGLIA AL SECONDO POSTO

Lo smaltimento illegale dei rifiuti è una delle principali attività delle ecomafie, con la Puglia che è al secondo posto per reati ambientali a causa dello sversamento nelle campagne di rifiuti di ogni genere, spesso anche tombati e incendiati. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, secondo i dati del rapporto di Legambiente del 2023, in riferimento alla recrudescenza del fenomeno dello sversamento dei rifiuti nelle campagne del foggiano, ma anche nelle altre province della Puglia.

In provincia di Foggia i campi sono in balia delle ecomafie, con lo sversamento di rifiuti di ogni genere nei campi – insiste Coldiretti Puglia - anche provenienti da regioni limitrofe, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile, ad Andria nella BAT rifiuti di ogni genere vengono abbandonati negli oliveti arrecando un danno all’ambiente e all’immagine di rilievo, in provincia di Brindisi si moltiplicano le segnalazioni dello scarico notturno di rifiuti nei campi, compreso Eternit e copertoni.

Al danno si aggiunge la beffa - incalza Coldiretti Puglia -  con le aree rurali utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, dove al contempo gli imprenditori agricoli sono chiamati a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non riescono a dimostrare di non averli prodotti.

Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere – aggiunge Coldiretti Puglia - non sono più soltanto i gruppi criminali, ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, da immondizia a plastica, da elettrodomestici fino a lamine di amianto, oltre a materiale edilizio abbandonato dalle ditte, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile.

Di fronte alle emergenze che si rincorrono – continua la Coldiretti regionale – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite. Sul piano strutturale – conclude la Coldiretti Puglia – occorre salvaguardare le aree a vocazione agricola, evitando l’autorizzazione di insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con i controlli da quelli abusivi.

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Arriva a Mesagne il Film ANCORA VOLANO LE FARFALLE con la partecipazione del mesagnese Stefano Perilli in arte “Peroz” autore della colonna sonora originale.

Una commedia drammatica che prende ispirazione dalla storia vera di Giorgia Righi, giovane ragazza affetta da una rara malattia ereditaria: l'Atassia di Friedreich. La pellicola, sebbene racconti un dramma, è in realtà una storia di rivincita e riscatto sulla vita stessa.

Nel cast il comico ex Zelig Giovanni Cacioppo e agli attori Beatrice MarianiMassimo FradelloniGiorgia Fiori Chiara Sani.

La produzione è della A&P Group di Rimini proprietaria del brand trasmetto.it per la regia di Joseph Nenci. La direzione della fotografia è di Giuseppe Andreozzi affiancato dall’Art Director Gino Sgreva.

La colonna sonora originale porta la firma del cantautore mesagnese Stefano Perilli in arte Peroz che per la pellicola ha composto 9 inediti poi raccolti in un album dall’omonimo titolo “Ancora Volano Le Farfalle” già disponibile in tutti gli store digitali

Il Film, in concorso David di Donatello 2024,  è nelle sale dallo scorso 9 novembre e, dopo aver collezionato numeri importanti tra le Marche e l’Emilia Romagna, continua la sua distribuzione itinerante in tutto il territorio nazionale sbarcando prima in Sicilia ed ora in Puglia.

Grazie alla diffusione del Film, per mezzo di donazioni volontarie, sono stati già raccolti circa 7.000,00€ da destinare alla ricerca sulle atassie a cui andrà aggiunta una parte dei proventi dati dalle biglietterie che la produzione, a copertura delle spese raggiunta, ha deciso di destinare.

Ci sono poi una serie di iniziative collaterali scaturite dall’inerzia positiva del Film tra cui quella dell’ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia) che ha conferito a Giorgia un’onorificenza speciale e quella del comune di Pesaro che l’ha proclamata Ambasciatrice di Pesaro 2024.

<<Ci tenevo moltissimo a portare questa pellicola a Mesagne, mia città natale. Le origini sono molto importanti per me e anche se vivo a molti km di distanza il mio cuore punta a Sud. Vorrei coinvolgere la cittadinanza con questo progetto perché racconta una storia straordinaria di vita vera e lancia molti spunti di riflessione - commenta Peroz che poi continua -  Conoscere Giorgia e la sua famiglia è stato sconvolgente, rappresentano un grande esempio di umanità e di amore e sono stati un’enorme fonte di ispirazione. Spero, con la colonna sonora del Film, di essere riuscito a rendergli giustizia >>.

Il Film sarà proiettato al Teatro Comunale di Mesagne il 02.03.2024 alle ore 20:00. 

costo biglietti: €7 intero, €5 ridotto

info e prenotazioni: 3391338519.

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Vittoria dal grande peso specifico quella ottenuta dall’Aurora Volley Brindisi nei confronti delle avversarie della VolleyUp Acquaviva con il netto punteggio di 3-0. La partita contro la formazione blumagenta allenata da coach Signorile si è disputata sabato sera davanti al pubblico amico del Pala Zumbo a Brindisi, gara valevole per la sedicesima giornata del campionato di serie C femminile.

La formazione ospite, quarta forza del girone, si presenta a Brindisi reduce da un filotto di ben sei vittorie consecutive e sembra avere tutta l’intenzione di continuare a fare punti, nonostante abbia già centrato la qualificazione alla seconda fase con tre giornate di anticipo.

La formazione di coach Capozziello, lasciatasi alle spalle i numerosi infortuni, ha mostrato segnali incoraggianti ritrovando la condizione e l’intesa che ne ha contraddistinto il girone di andata. In ottica della lotta a distanza per la prima posizione con Gioia del Colle e Turi le brindisine hanno la necessità di ottenere una vittoria da tre punti per non farsi raggiungere dalle avversarie.

Vista l’importanza della partita il coach brindisino si affida allo starting six  titolare e già dalle prime battute si intuisce come la formazione di casa sia determinata a indirizzare la partita a proprio favore. Le biancazzurre grazie al loro gioco aggressivo e alla grande motivazione ottengono subito un buon vantaggio e non lasciano alle ospiti alcuna possibilità di rientrare in partita. Set dominato e chiuso con il punteggio di 25-8.

Nel secondo set le padrone di casa continuano a condurre il gioco, anche se questa volta trovano una maggiore opposizione da parte della formazione ospite. Positivo l’ingresso dell’opposta Matichecchia che aggiunge ulteriori centimetri e potenza all’attacco biancazzurro. Le brindisine conquistano il set per 25-15 senza ulteriori problemi.

La squadra avversaria è consapevole della necessità di vincere il terzo set per rimanere in partita e il confronto si accende. Le ospiti mettono in mostra un’ottima difesa creando qualche grattacapo alle brindisine che nel tentativo di mettere la palla a terra commettono qualche errore di troppo. Fondamentale in questa fase la mossa tattica di coach Capozziello che cambia la regia e inserisce la palleggiatrice Malerba al posto dell’esperta Kolomiiets. Il cambio dà i suoi frutti e le brindisine vincono anche l’ultimo parziale (25-20) portandosi a casa tre punti pesantissimi.  

Queste le parole di coach Raffaele Capozziello dopo la gara: “Vittoria frutto della determinazione e del lavoro svolto in fase di preparazione della partita. Acquaviva è una squadra forte e lo testimoniano le sei vittorie consecutive di cui l’ultima per 3-0 su un campo difficile come quello di Crispiano. Noi abbiamo giocato come sappiamo e con il giusto atteggiamento. L’ottimo roster a mia disposizione mi ha consentito di adottare soluzione tattiche a partita in corso. Adesso dobbiamo concentrarci subito sul prossimo avversario.”  

Dopo questa importante vittoria che consente alle biancazzurre di mantenere la testa della classifica a due giornate alla fine della “regular season”, l’Aurora affronterà al Pala Zumbo Domenica 25 febbraio la Windor Crispiano, formazione che nella gara di andata riuscì a strappare un punto alle brindisine.

Tabellino:

AURORA VOLLEY  - VOLLEYUP ACQUAVIVA 3-0 (25-8- 25-15, 25-20)

Brindisi: De Toma 17 (K), Kolomiiets 7, Zivkovic (L1), Prato 7, Padula 8, Avallone 7, Albanese 12, Matichecchia, De Maria, Malerba , Solimeno, Stella (L2), Minghetti, Montagna.  All. Capozziello.

Acquaviva: Porreca 12 (k), Pietrangelo 5, Cipriano 3, Forino 3, Quataro 2, Trotti (L1), Bavaro, Sforza, Tomasicchio, De Nicolò, Rubino (L2) Ieva, Galasso. All. Signorile

Arbitri: Rizzato - Capozzo

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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, SCENDE ANCORA ACQUA NEGLI INVASI -140MLN MC ACQUA; OLIVETI IN VEGETAZIONE PERENNE.

Scende ancora il quantitativo di acqua negli invasi con -140 milioni metri cubi di acqua per cui sale l’allarme siccità in Puglia, con l’assenza di piogge che mettono a rischio le semine di cereali e legumi, pascoli compromessi e ortaggi che non riescono ad entrare in produzione. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio di ANBI Nazionale aggiornati al 14 febbraio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre si sono in corso le verifiche dei tecnici in campo in tutta la regione per una puntuale valutazione degli effetti prodotti dallo stress idrico sulle colture.

Intanto sale  l’allerta nelle campagne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove le coltivazioni ingannate dall’inverno caldo sono ancora più sensibili al maltempo e al previsto abbassamento delle temperature, con i mandorli fioriti in Puglia a febbraio, gli oliveti in perenne vegetazione e la mancanza di piogge che sta già determinando una preoccupante siccità.

La finta primavera con le temperature ben al di sopra della norma e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo stanno ingannando 13.00 sciami di api in Puglia che si sono risvegliate in anticipo per le anomali climatiche, ma a rischio sono le piantine di grano e legumi soprattutto nelle ‘terre bianche’ ricche di argilla e creta, mentre la carenza idrica sta determinando un calo drastico di foraggio verde nei pascoli – spiega Coldiretti Puglia – con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele,  con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi e le risemine.

Ma la siccità e i venti di scirocco con alti tassi di umidità hanno tagliato anche la produzione di carciofi del 60%, con il pregiato violetto di Brindisi che scarseggia, con evidenti difficoltà allo sviluppo degli ortaggi ma anche per le arance o le insalate che non riescono a crescere adeguatamente per la carenza di acqua. Il caldo fuori stagione – sottolinea la Coldiretti – manda la natura in tilt e favorisce in tutte le piante il risveglio anticipato anche le fioriture anticipate come per le mimose in anticipo di un mese rispetto alla data dell’8 marzo, con il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti Puglia – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo ma anche dagli eventi estremi che solo nel 2023 sono stati quasi 100 in Puglia con la perdita di produzione del 34%.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, afferma Coldiretti nel sottolineare che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm ma servono anche – conclude Coldiretti – investimenti per la manutenzione, risparmio, recupero e regimazione delle acque con un sistema diffuso di piccoli invasi che possano raccogliere l’acqua in eccesso per poi distribuirla nel momento del bisogno.

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